martedì, 23 Dicembre 2025

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Idee per il pranzo di Pasquetta (RICETTE)

Dopo il pranzo di Pasqua arriva quello di Pasquetta, più leggero e meno impegnativo, soprattutto per alleggerire le povere donne che passano tutto il giorno di Pasqua in cucina.

Pasquetta si passa in campagna oppure con un bel pic-nic all’aria aperta o ancora, il Lunedì dell’Angelo è perfetto per fare una gita fuori porta. Qualunque sia il vostro programma per la giornata dovrete pur mangiare. Ecco che Blog di Lifestyle vi suggerisce un pranzo facile e veloce da portare ovunque andiate.

Plumcake salato

Idee per il pranzo di Pasquetta (RICETTE)

Ingredienti

3 uova
100 ml di latte
100 ml di olio di semi
300 gr di farina 00
150 gr di olive verdi
100 gr di prosciutto cotto
100 gr di provolone
50 gr di scamorza
20 gr di parmigiano
1 bustina di lievito istantaneo
sale
pepe

Procedimento

Tagliare il prosciutto e il formaggio a dadini. Snocciolare le olive e tagliarle a pezzetti. In una terrina montare le uova con sale e pepe. Quando le uova saranno spumose aggiungere il latte e l’ olio a filo.
Aggiungere ora all’impasto la farina a pioggia e il lievito istantaneo. Unire al composto il prosciutto cotto, il formaggio, le olive e il parmigiano grattugiato. Mescolare l’impasto con un cucchiaio di legno fino a far amalgamare il tutto.
Versare l’impasto in uno stampo per plumcake precedentemente imburrato e infarinato. Infornare il plumcake salato in forno preriscaldato a 180°C e cuocere per circa 40 minuti. Lasciar intiepidire il plumcake salato prima di toglierlo dallo stampo.

Frittata ai carletti

Ingredienti

4 uova
1 dl panna fresca
Parmigiano
2\3 mazzetti di carletti
Scalogno
Fiori di sabuco
Farina 00 q.b.
Olio da frittura
250 gr di piselli
1 dl di latte
Sale pepe

Preparazione

Realizzare una pastella con acqua e farina e farla riposare in frigorifero. A parte pulire e lavare i carletti. In una padella con dell’olio e poco scalogno cuocere i carletti tritati precedentemente al mixer. Unire fuori dal fuoco un composto fatto con le uova la panna e il parmigiano, e versare il composto in stampini e cuocere in forno a 180° per 15 mn circa. A parte cuocere in padella con poco olio e scalogno i piselli,salare e pepare e unire il latte cuocere per 5 mn e frullare al frullatore ad immersione,scaldare l’olio in una padella e friggere i fiori di sambuco con la pastella .

Rotolo di frittata

Idee per il pranzo di Pasquetta (RICETTE)

Ingredienti

8 uova
8 fette di prosciutto cotto
4 cucchiai di formaggio grattugiato
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaio di curry in polvere
1 cucchiaio di latte
olio extravergine d’oliva
sale e pepe

Procedimento

Sgusciate le uova e sbattetele per bene. Unite poi il formaggio, il curry, il prezzemolo tritato, il latte ed aggiustate di sale e pepe, sempre mescolando per bene, affinché si amalgami tutto. Versate metà del composto in una padella antiaderente ben oliata e fatelo distribuire sul fondo. Lasciate cuocere per qualche minuto a fiamma bassa, finché non si sarà rassodato del tutto. Girate la frittata e preparatene un’altra allo stesso modo. Adagiate il cotto sulle frittate ottenute, arrotolandole su se stesse e servite.

Dolcetti al cocco

Ingredienti

4 uova
3 cucchiai di zucchero
50 g di burro ammorbidito
300 g di polpa di cocco disidratata
a scelta: mezza tazzina di caffè ristretto, due cucchiai di rhum o gocce di cioccolato

Procedimento

Lavorate bene tutti gli ingredienti. Il composto deve risultare abbastanza solido. Lasciatelo riposare per mezz’ora. Fate delle palline da cuocere all’interno degli stampini di carta. I dolcetti vanno tenuti in frigorifero e poi trasportati nella borsa termica, perché vanno serviti freschi.

L’ingrediente fondamentale per la buona riuscita della Pasquetta è tanto sano divertimento con un pizzico di gioia e buon umore. Non dimenticatelo.

Pasqua: dolci tradizionali in giro per il mondo (FOTO)

Secondo la più antica tradizione cristiana anche quest’oggi è giorno di festa per la resurrezione di Cristo e, come tutti gli anni, le tavole di tutto il mondo stanno per imbandirsi con i dolci tradizionali preparati durante la settimana. In Italia, non può di certo mancare la colomba, mentre in paesi come la Grecia, la Finlandia si gustano prelibatezze diverse. Il blog dissapore ha raccolto alcune tra le più particolari in giro per il mondo, scopriamo le prime 10.

Tsoureki, Grecia

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Lo Tsoureki sembra una pasta brioche, in realtà è un semplice pan dolce a forma di treccia aromatizzato con la mahlepi, una spezia tipicamente greca ricavata dai noccioli del ciliegio selvatico. Questo dolce nel periodo di Pasqua viene decorato con uova sode colorate di rosso, proprio per simboleggiare la rinascita di Gesù Cristo.

Pasha Cake, Finlandia

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Anche la religione ortodossa riconosce questa domenica come giorno di festa e in vista di quest’occasione il tipico budino di formaggio di origini russe, il Pasha cake, viene ampiamente consumato in Finlandia. Questo dolce può essere preparato con un formaggio chiamato tvorog oppure con la ricotta. Prima di mangiarlo però, durante la vigilia di Pasqua, i finlandesi lo portano in Chiesa per la benedizione.

Pinca, Slovenia e Croazia

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La Pinca è un pan dolce su cui viene inciso il segno della croce come simbolo per l’arrivo della Pasqua. Consumato in Slovenia e Croazia, insieme alla gubanka, viene preparato anche in Friuli: qui viene però chiamato pinza mentre la gubanka è conosciuta come gubana.

Pashka, Russia

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Il Pashka è generalmente preparato con del formaggio o della ricotta e si distingue per la sua forma a cono o piramide. Per la Pasqua in Russia vengono incisi dei particolari simboli, come XB da “Christos Voskres”, che significa “Cristo è risorto”.

Babovka, Repubblica Ceca

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In Repubblica Ceca, non si aspetta l’ora di pranzo per gustare il dolce tradizionale, la Babovka è infatti pronta già per colazione. Si tratta di un impasto di uvetta, mandorle e liquore alla ciliegia o, in alternativa, frutta candita e noci.

Kulich, Bulgaria e Georgia

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Il Kulich è una sorta di pane pasquale, decorato con glassa bianca e fiorellini colorati. Come il Pasha cake viene benedetto durante la vigilia di Pasqua, per essere servito in tavola l’indomani. Bulgaria e Georgia stanno per assaporare anche quest’anno il loro kulich.

Capirotada, Messico

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La capirotada è un pane dolce speziato che si prepara in Messico per il giorno di Pasqua e proprio per questo, anche gli ingredienti sono scelti accuratamente per rappresentare la sofferenza di Cristo. Al suo interno vi sono infatti i chiodi di garofano e la cannella, che simboleggiano i chiodi e bastoni della croce di Cristo, mentre il pane, come nella più antica delle cerimonie religiose è il suo corpo.

Simnel Cake, Inghilterra

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Anche in Inghilterra, come nel resto d’Europa, si festeggia la Pasquae, per questo giorno viene servita la simnel cake. Come si capisce dal nome si tratta di una torta: aromatizzata con frutta secca e zenzero, questa viene decorata con 11 palline di pasta di mandorle, come simbolo di tutti gli apostoli, eccetto Giuda.

Mona de Pascua, Spagna

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In Spagna, mamme e figlie durante la Settimana Santa impastano un dolce davvero semplice fatto di farina e lievito e chiamato Mona Pascua. Sopra si aggiunge un uovo come simbolo pasquale.

Hot Cross Buns, Gran Bretagna

hot cross buns

Nel Regno Unito, la Pasqua si festeggia con gli hot cross buns, panini al latte aromatizzati con cannella o chiodi di garofano. Questi dolci sono così popolari, che a seconda della zona vengono preparati con ingredienti aggiuntivi differenti: uvetta e pastella a base di zucchero, acqua e farina.

Se vi trovate in uno di questi stati, almeno uno di questi dolci non può mancare nel menù della giornata. Noi di Blog di Lifestyle cogliamo così l’occasione per fare a tutti voi, lettori e lettrici, auguri di Buona Pasqua.

[Credits: dissapore.com]

La pastiera napoletana, i segreti per farla in casa (RICETTA)

Sulle tavole dei Napoletani a Pasqua non mancherà mai il dolce tipico per eccellenza: la pastiera.
Vi siete mai chiesti però qual è l’origine di questo dolce?
La pastiera è uno dei dolci simbolo della tradizione napoletana in cui si incrociano le tradizioni familiari e la scuola pasticcera classica. Secondo un’antica leggenda, nasce quando una volta sulla spiaggia le mogli dei pescatori lasciarono nella notte delle ceste con ricotta, frutta candita, grano e uova e fiori d’arancio come offerte per il “mare”, affinché questo lasciasse tornare i loro mariti sani e salvi a terra.
Al mattino ritornate in spiaggia per accogliere i loro consorti notarono che durante la notte i flutti avevano mischiato gli ingredienti ed insieme agli uomini di ritorno, nelle loro ceste c’era una torta: la Pastiera.

Vi è venuta voglia di farla in casa? Niente paura Blog di Lifestyle vi aiuta lasciandovi ricetta e procedimento.

Ingredienti:

Per la pasta frolla:

3 uova intere
500 g di farina
200 g di zucchero
200 g di strutto

Per il ripieno:

700 g di ricotta di capra
600 g di zucchero
400 g di grano cotto
80 g di cedro candito
80 g di arancia candita
50 g di zucca candita oppure altri canditi misti
un pizzico di cannella
100 g di latte
30 g di burro o strutto
7 uova intere
1 bustina di vaniglia
1 cucchiaio d’acqua di mille fiori
1 limone

Procedimento:

Prima di tutto procuratevi del grano a chicchi, preferibilmente tenero, va bene anche quello duro. Lasciatelo in una terrina per 3 giorni e ricordatevi di cambiare l’acqua al mattino e alla sera. Poi scolatelo e sciacquatelo con acqua corrente e, quando è ben pulito, mettetelo a cuocere. Per 500 gr. di grano è sufficiente una pentola con 5 litri d’acqua, a fiamma alta fino alla bollitura. Abbassate quindi la fiamma e continuate la cottura per circa un’ora e mezza senza mai girarlo. A cottura ultimata salarlo a piacere e scolarlo.
Per preparare i dolci di grano, ovviamente, il sale non va aggiunto. Questa cottura è valida per la preparazione di tutte le ricette a base di grano. Il grano cotto può essere conservato in frigorifero per una settimana circa. Al momento di utilizzarlo, per preparare la ricetta desiderata, portate l’acqua in ebollizione, immergetevi il grano e fatelo bollire per circa 5 minuti.
Preparate la pasta frolla mescolando tutti gli ingredienti, formate una palla e lasciatela riposare. Versate in una casseruola il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi crema.

Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d’arancio e un pizzico di cannella. Lavorate il tutto fino a rendere l’impasto molto sottile. Aggiungete una grattata di buccia di un limone e i canditi tagliati a dadini. Amalgamate il tutto con il grano. Prendete la pasta frolla e distendete l’impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia (circa 30 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.

Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto. Infornate a 180 gradi per un’ora e mezzo finchè la pastiera non avrà preso un colore ambrato.

Consigli: la pastiera è ancora più buona se mangiata qualche giorno dopo. Per questo motivo nella tradizione napoletana in genere si prepara già il venerdì santo o anche il giovedì , così da essere buonissima per Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.

Può esser ancora conservata altri giorni (almeno 4) rigorosamente fuori dal frigorifero, coperta da un panno bianco di lino (non dalla pellicola), successivamente può essere conservata in frigo per altri giorni.

La pastiera viene infornata nel classico “ruoto” di ferro stagnato o di alluminio,e una volta cotta, essendo fragile e friabile, per conservarla è meglio lasciarla nello stampo.

Alcune persone non gradiscono la consistenza del grano cotto troppo granuloso, quindi lo frullano appena finito di cuocere nel latte con un frullino a immersione perché diventi liscio e omogeneo.

Buona Pasqua con la nostra pastiera napoletana.

L’App per gustare il cibo fotografato

Andare a cena fuori e ritrovarsi in compagnia di iPhone-dipendenti pronti a piazzare la fotocamera di fronte al cibo è uno tra i più grandi motivi d’irritazione dei nostri tempi, ma a breve potrebbe non essere più così: una compagnia malese di comunicazione, la Maxis, ha appena lanciato Screen Savour, l’applicazione che permetterà di “assaggiare” le immagini sum touchscreen.

Il Dottor Noonien Tang, portavoce della Maxis, ha dichiarato: “Screen Savour trasferisce il sapore di qualsiasi pietanza sullo schermo del proprio cellulare. E questo è possibile grazie a uno speciale pigmento contenente delle cellule dette cromatofori, prelevate da un polpo – animale capace di cambiare colore, oltre che delizioso“.

Quando un’immagine appare sulla finestra di Screen Savour – continua Tang – i cromatofori cambiano colore per produrre una replica esatta dell’immagine. Abbiamo fuso questa capacità con uno smartchip contenente cellule di elettroforo, che adesso è in grado di generare pulsioni bioelettriche le quali stimolano nei cromatofori la produzione di oli che hanno lo stesso sapore di quel che l’immagine raffigura“.

Il sito ufficiale riferisce che Screen Savour potrebbe essere usato per prendere parte alle cene a cui non si riesce a essere presenti, per saltare le code fuori ai ristoranti famosi e affollati, per assaggiare i piatti previsti dal menù prima di ordinare qualcosa o persino per provare piatti esotici tout court.

Sulla scia dei pesci d’aprile cui si è assistito finora, potrebbe trattarsi tranaquillamente di uno scherzo davvero ben elaborato. Eppure sembra proprio si tratti di realtà, e tutto sommato non è poi tanto male fantasticarci su. E farsi venire l’acquolina anche.