martedì, 23 Dicembre 2025

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A La Prova del Cuoco cucinano l’agnello, scoppia la polemica

Cercate un menù per Pasqua e non sapete cosa cucinare? L’idea perfetta la trovate a La prova del Cuoco, il popolare programma culinario di Rai1 condotto da Antonella Clerici. Già, perché l’Antonellina nazionale, nonostante le mille campagne di sensibilizzazione e addirittura le parole di Papa Francesco di qualche giorno fa, ha pensato bene di preparare delle deliziose costolette di agnello panate, assieme alla cuoca Anna Moroni che afferma: “A casa mia non è Pasqua se non ci sono le costolette d’agnello”.

Come ogni ricetta presentata durante la puntata, anche questa delle costolette d’agnello viene poi pubblicata sulla pagina ufficiale Facebook de La Prova del Cuoco. Ed ecco come si scatenano le polemiche.

A La Prova del Cuoco cucinano l'agnello, scoppia la polemica

Subito è scoppiata la lotta tra vegetarani e non vegetariani: la tradizione pasquale di consumare carne d’agnello è un “rito” che va avanti da secoli, ormai. Anche se, negli ultimi anni, sempre più forti e attente sono state le campagne di sensibilizzazione, i messaggi degli animalisti ma anche semplicemente di chi ha un minimo a cuore questi dolci animali che, ogni anno nel periodo di Pasqua, sono vittime di torture mortali per far felici bocche e pance voluttuose.

“Assassino di cuccioli”, si legge tra i commenti sulla pagina Facebook. E non solo, anche di più pesanti.

La Prova del Cuoco ha toppato in pieno?

Menù per il Pranzo di Pasqua (FOTO)

Pasqua è alle porte. Come ogni brava padrona di casa, è tempo di preparare con un discreto anticipo il menù per la fatidica domenica. Soprattutto se abbiamo ospiti a pranzo.
Blog di Lifestyle vi aiuta in questo compito suggerendovi un pranzo tradizionale rivisitato. Che aspettiamo? Ai fornelli.

Antipasto

Casatiello

Come antipasto vogliamo stuzzicare l’appetito dei nostri ospiti con un rustico tradizionale della cucina napoletana, famosa in tutto il monto per la sua bontà. Parliamo del casatiello, una torta salata tanto buona quanto poco adatta alle diete.

Ingredienti
Per la pasta:

1kg farina
lievito di birra 2 cubetti
100 gr. strutto (sugna)
poco sale, molto pepe

Per il ripieno:

400 gr. di pecorino (oppure formaggi misti: provolone piccante, grana, emmenthal, fontina, ecc.)
400 gr. di salame tipo napoli
sale, pepe.

Per la guarnizione:

5 uova

Procedimento:

Stemperate il lievito in acqua tiepida. Disponete la farina a fontana, ponetevi al centro lo strutto, il sale, il pepe, il lievito sciolto nell’acqua, e aiutandovi con altra acqua tiepida, mescolate tutto fino a ottenere una pasta morbida che lavorerete con forza per una decina di minuti battendola sul tavolo.

Fatela poi crescere in una terrina coperta, in luogo tiepido, per un paio d’ore o fin quando la pasta avrà raddoppiato di volume. Tagliate tutti i formaggi e il salame a dadini.

Quando la pasta sarà cresciuta, staccatene una pagnottella e tenetela da parte. Battete tutto l’impasto rimanente con le mani e stendetela allo spessore di un centimetro.

Disponete su tutta la superficie, uniformemente, il ripieno, e arrotolate con delicatezza la pasta, il più strettamente possibile.
Ungete di strutto un ruoto (uno stampo largo col buco centrale); disponetevi il rotolo di pasta a ciambella, unendone bene le estremità e rimettetelo a crescere in luogo tiepido coprendolo con un panno.
Quando il casatiello avrà lievitato (accorreranno almeno due ore), disponete le 5 uova su di esso a intervalli regolari, e fermatele con delle striscioline incrociate fatte con la pasta che avete tenuto da parte.

Infine infornatelo a forno già riscaldato a 160° per i primi 10 minuti poi a 170°-180° per un’ora di cottura complessiva. E sformatelo quando sarà tiepido.

PRIMI PIATTO

Per primo il menù prevede due ottime alternative, una lasagna pasquale delicata e gustosa e un risotto agli agrumi e gamberi, raffinato dal gusto sopraffine.

Lasagne pasquali

Menù per il Pranzo di Pasqua (FOTO)

Ingredienti
Per 6 persone

500 g di lasagne fresche
1 kg di spinaci freschi
2 carciofi
200 gr pisellini lessati
3 carote, tagliate a julienne
3 zucchine, tagliate a julienne
500 ml di salsa Béchamel
500 g di ricotta freschissima
20 g di burro
4 cucchiai di parmigiano (100 g)
3 cucchiai di timo e maggiorana tritati
punte di asparago per decorare
sale e pepe q.b.

Procedimento
Prendete una teglia, riempitela a 3/4 di acqua leggermente salata, mettetela sul fuoco e quando l’acqua incomincia a bollire, fate bollire le lasagne per circa 1 minuto per parte. Scolatele, e fatele asciugare su uno strofinaccio da cucina senza però sovrapporle altrimenti si incollano. Lavate bene gli spinaci e lessateli con la sola acqua rimasta loro aderente dal lavaggio, salandoli leggermente e mescolandoli continuamente in modo che non si attacchino al fondo della casseruola. Dopo circa dieci minuti, versateli in uno scolapasta, fateli intiepidire, strizzateli molto bene e finalmente tritateli abbastanza grossolanamente.
Pulite i carciofi togliendo loro le foglie esterne più dure e la barba interna. Tagliateli a metà e poi a fette non troppo spesse. Fateli poi cuocere per circa 5 minuti in una padella dove avete riscaldato in un cucchiaio di olio 100 ml di acqua leggermente salata e stemperato un cucchiaino di farina che serve a mantenere il colore verde brillante dei carciofi.
Quando sono diventati teneri, scolateli e fateli raffreddare. Fate cuocere per circa 5 minuti in una padella dove avete fatto sciogliere una noce di burro in 250 ml di acqua leggermente salata le carote tagliate a julienne cioè a bastoncini sottili. Quando sono diventate tenere, scolatele e fatele raffreddare. Fate lo stesso con le zucchine. Accendete il forno a 190 gradi. Imburrate una pirofila di circa 25×35 cm e ricoprite la base con della Béchamel e adagiatevi sopra uno strato di lasagne, poi spalmatevi ancora un po’ di salsa Béchamel poi un po’ di spinaci, carciofi, piselli, carote e zucchine. Per ultimo uno strato di ricotta mescolata al timo e maggiorana tritati e parmigiano grattugiato. Formate altri strati seguendo quest’ordine e finendo con un ultimo strato di lasagne ricoperte con la salsa Béchamel, dei fiocchetti di burro qua e là, le punte degli asparagi e abbondante parmigiano grattugiato. Infornate per circa mezz’ora e prima di servire, fate riposare le vostre lasagne per almeno dieci minuti.

Risotto agli agrumi e gamberi

Menù per il Pranzo di Pasqua (FOTO)

Ingredienti

400 g di Riso Acquerello
12 gamberi rossi
una manciata di pistacchi sgusciati
1 scalogno
1 bicchiere di Franciacorta
scorza d’arancia
scorza di limone
olio extra vergine di oliva
verdure miste per il brodo vegetale

Procedimenti

Preparare innanzitutto il brodo vegetale (io uso di solito patate, carote, sedano, cipolla e zucchine).

Pulire i gamberi eliminando carapace e budellino. Non buttare le teste, con queste fare un fumetto facendole bollire in acqua con un pomodoro tagliato a metà o un pochino di concentrato.

In un tegame far appassire lo scalogno tritato finemente, tostarvi il riso e sfumarlo con un calice abbondante di Franciacorta. Quando il vino è evaporato aggiungere parte del fumetto ed iniziare la cottura aggiungendo, man mano che si assorbe, il brodo vegetale e il rimanente fumetto. Salare il riso.

A metà cottura aggiungere la scorza tritata di limoni e arance. Quando il riso è al dente spegnere la fiamma e mantecare con olio extra vergine di oliva.

Impiattare con l’aiuto di un coppa pasta, aggiungere sul riso i gamberi crudi tagliati a pezzetti, la scorza di agrumi e i pistacchi grossolanamente tritati con il coltello. Un giro d’olio, una macinata di pepe e servire.

Secondo piatto

Questa Pasqua, e anche le prossime, abbiamo deciso di non sacrificare animali indifesi, nonostante la tradizione preveda l’agnello come secondo piatto noi abbiamo optato per un’alternativa più saporita che ci faccia trascorrere la Pasqua senza sensi di colpa.

Polpettone di patate e zucchine

Menù per il Pranzo di Pasqua (FOTO)

Ingredienti

600 g di patate lessate e passate al passapatate
60 ml di olio evo
1 cipolla tritata
1 spicchio di aglio
600 g di zucchine affettate a rondelle
3 uova
60 g di Parmigiano Reggiano
60 g di Pecorino
pangrattato
sale, pepe, prezzemolo

Procedimento

Soffriggere in una larga padella la cipolla e l’aglio nell’olio evo. Aggiungere fettine di zucchine e lasciar cuocere circa un quarto d’ora. A fuoco spento versare le uova , leggermente battute, il Parmigiano e il Pecorino grattugiati e all’ultimo le patate passate. Mescolare bene , unire il prezzemolo tritato, salare e pepare. Dare la forma di un polpettone e rotolarlo nel pangrattato. Infornare a 180° per circa mezz’ora.

Dessert

Per dessert non può mancare il classico dolce pasquale: la colomba. Ma come già anticipato, a noi piace rivisitare le ricette ed ecco che lasciamo da parte la colomba con canditi e mandorle e ci godiamo una lussuriosa colomba al cioccolato. La ricetta la trovate qui.

Menù per il Pranzo di Pasqua (FOTO)

Buona Pasqua a tutti.

Rischierebbe il carcere chi mangia carne di coniglio

Credit: animalidalmondo.pianetadonna.it

“Il coniglio come animale da salotto e da compagnia e non da mangiare al forno con le patate”. Questa è la base per la nuova proposta di legge di Michela Vittoria Brambilla, che fa leva su precisi dati statistici: il coniglio, dopo cani e gatti, è la scelta preferita degli italiani per un animale domestico.

La proposta di legge si affianca alla petizione promossa dalla Federazione Italiana Diritti degli Animali e l’Associazione Aaeconigli, che ha già raccolto più di 10mila firme.
“I conigli – ha sottolineato la deputata di Forza Italia- meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare”. La proposta di legge prevede inoltre che chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni rischia da quattro mesi a due anni di carcere e una multa fino a 5mila euro.

Ora, nel pieno rispetto per gli animali, e per chi ha fatto la scelta personale-etica di non mangiare carne, questa nuova proposta di legge fa infuriare il web.
Concordo con il fatto che non vorremo mai vedere animali “perennemente rinchiusi in minuscole gabbie, nutriti con alimenti così inadeguati da causarne la morte, costretti a lunghi viaggi in condizioni disumane per commercializzarli”, ma mangiarli o meno è una scelta personale. E mettere una multa e una sanzione detentiva per chi mangia carne di coniglio mi sembra un’esagerazione infinita.

(Non) è rassicurante toccare con mano le priorità dei nostri parlamentari, più interessati a proposte di legge del genere piuttosto che ai problemi che stanno mandando a rotoli l’Italia.

I piatti che non sopportiamo (FOTO)

Ognuno di noi ha delle preferenze di piatti. E “de gustibus non disputandum est”, quindi non dobbiamo essere giudicati per le nostre inclinazioni alimentari. Ma più o meno ci sono dei piatti che, almeno per un momento, mettono d’accordo tutti. Piatti che proprio non riusciamo a buttar giù. O non riusciamo a sopportare a causa del forte odore sgradevole, o ancora della consistenza. In cucina regna la fantasia e si spera che man mano queste pietanze siano dimenticate, cancellate e mai più riproposte.

Noi di Blog di Lifestyle ne abbiamo selezionate alcune.

Broccoli e similari

La verdura fa bene e a dirla tutta a qualcuno può anche piacere. Ma la ventata di puzza che aleggia per la casa per le 24 ore successive è davvero esasperante e disgustosa. A nulla serve aprire qualsiasi balcone e finestra e trasformare la casa in un ghiacciaio, a nulla serve girare per le stanze spruzzando il deodorante alla fragola e aceto, niente può contro la persistente puzza di broccoli, cavoli o cime.

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Minestre

Va bene la tradizione, va bene la cucina tradizionale, va bene anche il sapore contadino ma insomma le minestre proprio no. In fondo anche in cucina ci si evolve.

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Cipolla e aglio

Dei benefici dell’aglio se ne è parlato tanto ed effettivamente è un ottimo toccasana per la nostra salute, economico, facilmente reperibile ma proprio non è buono. A tutti sarà capitato di non riconoscerlo nel piatto e trovarsi a masticarlo disgustati mentre vi promettete di nutrirvi di flebo piuttosto che lasciare la benché minima possibilità che uno spicchio d’aglio ricapiti ancora a contatto con le vostre papille gustative. L’aglio serve ad insaporire ma prima di servire si toglie dalla pentola, proprio per evitare questi spiacevoli e traumatizzanti inconvenienti.
Per la cipolla il discorso cambia, anche se di poco. A qualcuno può anche piacere, ma il vostro alito puzzerà per il resto della settimana. E non credo sia il caso di punire così crudelmente i vostri amici e fidanzati se non hanno fatto nulla di male.

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Zuppa di crauti

Stinco di maiale, cipolla, alloro, crauti, uova, brodo di carne, uva passa e lardo. Cosa potrebbe uscirne da questi ingredienti? Sicuramente non qualcosa di profumato.

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Zuppe ungheresi

Anche in Ungheria si divertono in cucina a preparare zuppe di ogni tipo. Ma a noi proprio non piacciono. Manzo, patate, cipolla, paprika, peperoni, aglio e comino. Non è meglio un bel piatto di pasta al forno?

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Riso

Va bene solo se è un risotto, un’insalata di riso o degli arancini. Per il resto facciamo sparire ricette tipo riso e verza, riso e patate, riso e piselli etc. Non piacciono a nessuno.

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Piatti brodosi

Ci sono piatti che, invece, non piacciono proprio per la consistenza. Chiaramente quelli troppo brodosi rientrano in questa spiacevole categoria. Pasta e patate con provola per esempio, è un piatto tradizionale, gustoso e molto nutriente. Ma provate a farlo brodoso. Si trasformerà in qualcosa di immangiabile. Stessa regola vale per la pasta asciutta e qualsiasi altro sugo. La consistenza è fondamentale. Per non rischiare di rovinare tutto.

I piatti che proprio non sopportiamo (FOTO)

Abbiamo dimenticato qualcosa?