martedì, 30 Aprile 2024

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Bandiera Blu: le 10 spiagge più belle d’Italia (FOTO)

Credits photo: risparmio-energetico.com

È tempo di lasciare le calde e invivibili città per rinfrescarsi sulle coste estese della nostra penisola e delle sue isole. Tra calette e litorali c’è l’imbarazzo della scelta e molte spiagge sono raggiunte da sempre più turisti grazie al titolo di Bandiera Blu ricevuto dalla Fondazione per l’Educazione ambientale. Ma tra queste quali sono le più belle? Scopriamolo insieme.

Dare il titolo di Bandiera Blu ad una località balneare significa premiare l’impegno che ogni anno il Comune di appartenenza ripone nella preservazione delle sue spiagge e del mare che le costeggia, cercando di offrire i migliori servizi per turisti e residenti. Tra queste 280 spiagge sparse su tutto il territorio non tutte, dunque, possono citarsi come vere e proprie riserve naturali, considerando il fatto che le attività offerte sono incluse nella valutazione. Basti notare il contrasto tra i numeri di assegnazione di Bandiere Blu, ben 23 per la Liguria, e quelli delle 5 vele, solo una per la stessa Liguria e 16 per la Sardegna, che domina la classifica.

La differenza, infatti, è che Legambiente assegna le sue Vele alle località che spiccano esclusivamente per naturalezza dei paesaggi. Compreso ciò, noi di Blog di Lifestyle abbiamo accuratamente selezionato alcune tra le Bandiere Blu che si distinguono anche per i colori delle loro acque. Lasciatevi incantare.

Vasto – Abruzzo

Credits photo:  vastohotelsit
Credits photo: vastohotelsit

Vasto è una delle 8 spiagge abruzzesi che ancora possono vantare la Bandiera Blu, dopo che 6 altre hanno perso il titolo negli ultimi due anni. Famosa per le acque marine, Vasto Marina offre innumerevoli attività sia per bambini sia per amanti degli sport acquatici. Con i suoi stabilimenti balneari intervallati da aree di spiaggia libera, risponde alle esigenze di tutti i bagnanti.

Spiaggia del Relitto – Caprera

Credits photo: lisolace.it
Credits photo: lisolace.it

Celebre per la casa e la tomba di Garibaldi, l’Isola di Caprera che costeggia a nord est la Sardegna, ha ottenuto una delle 5 Bandiere Blu assegnate all’arcipelago della Maddalena per la spiaggia del Relitto.

Positano – Campania

Credits photo: lubrensisladycup.com
Credits photo: lubrensisladycup.com

Positano, situata nella Provincia di Salerno, è tra le 14 spiagge sul territorio campano che hanno ottenuto la bandiera blu. Per quanto ci riguarda questa terra non ha bisogno di presentazioni: celebre anche a livello internazionale per il suo scenario da cartolina, è una delle mete più ambite della Costiera Amalfitana.

Roccella Jonica – Calabria

Credits photo: youtubecom
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Roccella Jonica non solo si aggiudica la Bandiera Blu, ma Legambiente ha recentemente assegnato a questa costa anche le 5 vele, che ne accentuano il pregio naturalistico. La spiaggia si affaccia sul mar Ionio e si distingue per le acque rese affascinanti dalla macchia mediterranea. Sullo sfondo si trova la cittadella medievale, che la rende davvero spettacolare.

Sperlonga – Lazio

Credits photo: it.wikipedia.org
Credits photo: it.wikipedia.org

Se torniamo dall’altra parte dello Stivale, ci affacciamo su Sperlonga, che insieme a Gaeta è tra le spiagge più belle del litorale laziale. Ben servita da hotel la spiaggia è situata nella provincia di Latina, poco distante dal confine campano.

Porto novo – Marche

Credits photo: ilturista.info
Credits photo: ilturista.info

Conosciuto come la baia Verde della Riviera del Conero, Porto Novo vanta un territorio naturale ancora intatto e incanta i suoi visitatori per l’acqua cristallina. Il nome deriva dai ciottoli bianchi di pietra del Conero che ne caratterizzano la spiaggia.

Ostuni – Puglia

Credits photo: risparmio-energetico.com
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Molti di voi avranno sentito parlare di Ostuni per la miriade di club e resort: è infatti anche grazie a questi che le sue spiagge che si trovano nel territorio della provincia di Brindisi, sono state premiate con la bandiera blu. Le immagini parlano da sé.

Spiaggia della Feniglia – Toscana

Credits photo: orbetelloturismoit
Credits photo: orbetelloturismoit

La Toscana, dopo la Liguria, è una delle regioni in cui le bandiere blu sono più presenti: sono ben 17 su tutto il territorio. Tra queste vi segnaliamo la spiaggia della Feniglia, in provincia di Grosseto, dove anche i cani hanno l’opportunità di sostare con i loro padroni.

Tortolì – Sardegna

Credits photo: bbleviolettecom
Credits photo: bbleviolettecom

La spiaggia di Tortolì si trova sul territorio dell’Ogliastra in Sardegna. Quest’isola è la prova che per ottenere le bandiere blu non bastano acque cristalline ma bisogna abbinare un adeguato numero di servizi. Tortolì fa la sua bella figura con il Lido di Orrì e di Cea e le spiagge di Muxi, Orrì Foxilloni, Ponente e Porto Frailis.

Ispica – Sicilia

Credits photo: casevacanzepozzalloit
Credits photo: casevacanzepozzalloit

Prima isola più grande del mediterraneo, la Sicilia al pari della Sardegna, è celebre in tutto il mondo per le sue acque limpide. In questa serie vi vogliamo presentare la spiaggia di Cirica, appartenente al comune di Ispica, riconfermata anche quest’anno per la qualità paesaggistiche.

Le 10 cose che fa un vero bolognese (FOTO)

Credits photo: lettera43.it

I tuoi bolognesi, se esistono, ci sono od ormai si son persi confusi e legati a migliaia di mondi diversi: Guccini raccontava la sua storia e quella di tanti bolognesi nascosti tra i colli o ai bordi del Reno ed in case isolate sulla Pianura Padana, dove la loro voce si confonde ora con quella di tanti stranieri e fuori sede. Ma se c’è qualcosa che distingue un bolognese da tutti gli altri, è quella sua vita fatta di abitudini e vizi, o meglio virtù, che vi raccontiamo col suo sguardo, i suoi sentimenti e la sua pacata nostalgia.

Va a piedi a San Luca

Credits photo: leganerd.com
Credits photo: leganerd.com

Non è nemmeno mattina, il sole deve ancora sorgere e c’è già un bolognese, pronto a lasciare casa e percorrere la strada che lo porterà al santuario della madonna di San Luca. Gradino dopo gradino, vestiti comodi e in compagnia di un amico o da solo per fare una corsa, arriva in cima, dove può ammirare parte di quella Bologna che ama e pregare di fronte alla Santa Vergine di San Luca.

Va dall’edicolante e chiede il Carlino

Credits photo: multimedia.quotidiano.net
Credits photo: multimedia.quotidiano.net

Coi polmoni carichi di aria pulita, dai colli ripete la strada sotto i portici per andare dall’edicolante che l’aspetta con la sua copia giornaliera del Carlino. 133 anni di storia che passano di generazione in generazione e assorbono l’interesse del bolognese più di quello di tanti altri.

Fa fuga da scuola per andare alla Montagnola

montagnola

Con la mente ricca di informazioni, è il momento della scuola: ma il bolognese non ha tanta voglia di stare sui libri, cambia la via e fa fuga per andare alla Montagnola, una delle più antiche aree verdi della città, che la sera diventa palcoscenico di serate all’insegna della musica e di un po’ di birra e, per chi si appassiona, anche di tanta politica.

Va in confusione tra salami e mortadelle

Credits photo: blog.giallozafferano.it
Credits photo: blog.giallozafferano.it

Ma lasciamo stare il bere, almeno per ora, e pensiamo a riempire lo stomaco. Non è leggenda che il bolognese si infervora quando si parla di cibo. E se un ospite sceglierebbe con prudenza la tanto elogiata mortadella, il nostro bolognese va in confusione quando di fronte ci sono anche i salamini. Lasciata all’istinto la sua decisione, ecco pronta il suo pane rosetta o crescentine, tigelle e piadine che assapora disteso sull’erba, o mentre passeggia sul “crescentone” di Piazza Maggiore.

Osteria del sole e Altero

Credit photo: flickr.com
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Per il ristoro la sera, invece, niente panico. Come diceva anche Guccini, la giornata del vero bolognese è una giocata fra casa e osterie. C’è sempre l’Osteria del Sole, pronta a servire un bicchiere di buon vino e se la fame si fa sentire la pizza da altero non può proprio mancare.

Sale sulle torri e attraversa Piazza Maggiore

Credits photo: viachesiva.it
Credits photo: viachesiva.it

Mentre passeggia arriva così in 5 minuti in Piazza Maggiore, e lì si ferma un attimo per guardare da lontano il Nettuno, il maschio per eccellenza della città, e percorre via Rizzoli per arrivare alle Torri degli Asinelli, dove almeno una volta è salito per curiosità o scaramanzia.

Ascolta Dalla, Morandi, Mingardi, Guccini

Credits photo: mymovies.it
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Nulla di strano se poi incontrate un bolognese che ascolta Dalla, Mingardi, Guccini, Cremonini o Morandi o che è stato almeno una volta ad un loro concerto in Piazza Maggiore. Tra tutti, un vero bolognese tiene ad omaggiare il caro Dalla, che viveva in via d’Azeglio, a pochi passi dalla pizzeria altero che lui stesso consigliava, nella parte storica della città, dove si trovano sparsi piccoli ristoranti e mercati e le biciclette si spostano tra i passanti. Niente macchine qui.

Dai Giardini margherita ai colli bolognesi

Credits photo: kravmaga-bologna.blogspot.com
Credits photo: kravmaga-bologna.blogspot.com

Niente macchine ai Giardini Margherita, dove il bolognese trascorre i momenti gioviali con gli amici per fare sport o attività fisica oppure organizza le prime serate con la sua ragazza. Il secondo passo sono i colli bolognesi per approfondire la relazione.

Tifa Bologna oltre ogni aspettativa

Credits photo: calcioefinanza.it
Credits photo: calcioefinanza.it

Ma si sa, un bolognese non ha un solo amore. Ai piedi di San Luca, a pochi passi dalla Certosa, ogni venerdì o sabato, allo Stadio dell’ara, si radunano i tifosi con sciarpa rosso e blu. Sono lì per guardare orgogliosi il loro Bologna che a passo lento tenta di ritornare in serie A.

Tagliatelle al ragù e tortellini

Credits photo: agrodolce.it
Credits photo: agrodolce.it

Il cerchio si chiude la domenica con tortellini e tagliatelle al ragù fatte in casa. Si solleva la discussione su quale sia la ricetta migliore, se con la pancetta o con le salsicce e se i piselli sono consentiti, ma poi tutto tace, la notte cala e il bolognese ripensa alla sua Bologna, tra il rimorso per quel che le ha dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato.

La Spagna fa tappa a Napoli (EVENTO)

Credtis photo The Loops

Sogni di fare un viaggio in Spagna ma non hai ancora trovato l’occasione giusta? Nel frattempo, per non farti trovare impreparato sugli usi e le tradizioni tipiche spagnole, puoi goderti l’evento organizzato apposta per far conoscere la fantastica penisola iberica.

Si tratta di “La Spagna a Napoli”, quattro giorni – dal 23 al 26 aprile – di puro divertimento: tra spettacoli, balli, performance e manifestazioni, la città partenopea si colora di rosso e di giallo. L’obiettivo è quello di promuovere il turismo nella penisola iberica e l’occasione perfetta per le 6 comunità partecipanti – Catalogna, Comunità Valenciana, Valencia, Andalusia, Gran Canaria e Madrid – per annunciare le loro prossime novità nel campo del turismo.
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Anche perché chi non hai mai voluto fare un giro tra i bellissimi borghi della Catalogna? Per non parlare delle meravigliose spiagge presenti nella Comunità Valenciana, che molti altri paesi di tutto il mondo invidiano. Come anche il “continente in miniatura”, nome con cui viene definita Gran Canaria, con i suoi spettacolari paesaggi. E poi si passa alle più belle città: Valencia, che ospita il Santo Calice usato da Gesù durante l’Ultima cena, e Madrid, con i suoi giardini e le sue attrazioni che attirano sempre milioni di turisti. E come non voler visitare anche l’Andalusia? Tra città e parchi, offre un viaggio nella storia, tra arte e natura.

Ma, nell’attesa di poter vedere questi luoghi con i vostri occhi, godetevi questi quattro giorni a Napoli, anche perché in palio per i partecipanti ci sono fantastici gadgets e anche due viaggi in Spagna. Il vostro sogno potrebbe finalmente realizzarsi.

Ma cosa succederà veramente nella città partenopea? La Spagna si trasferisce: sulla collina del Vomero, nella principale arteria commerciale del quartiere, ci saranno i punti informativi di Turespaña, mentre l’Istituto Cervantes si occuperà degli eventi culturali – con incontri di musica, fotografia, poesia e proiezioni di film.
Via Scarlatti, invece, ospiterà le performance dei ballerini, che interpretano i più grandi classici della danza spagnola, e il concerto di domenica mattina, fatto con lo scopo di far la musica della penisola iberica.

Napoli ha voluto ospitare la Spagna, per omaggiarla e per farla conoscere ai suoi cittadini, anche perché le due si assomigliano molto, come ha affermato Carlos Hernandez, Direttore dell’Ufficio spagnolo del Turismo e Consigliere di Turismo dell’Ambasciata in Spagna in Italia, durante la conferenza stampa di martedì a Palazzo San Giacomo: “È stato naturale per noi puntare su questa città. La sua identità culturale, la storia, il brio, la gioia di vivere: sono tutte caratteristiche che ci accomunano”. Sostegno dato anche da Alessandra Clemente, Assessore ai Giovani, Mario Coppeto, Presidente della Municipalità Vomero-Arenella, e Luisa Castro, Direttrice dell’Istituto Cervantes di Napoli.

E poi perché non ripetere un evento che nelle edizioni precedenti a Milano, Roma, Firenze, Bologna e Bari ha ottenuto un grande successo, con almeno 5.000 visitatori ogni anno? Napoli, infatti, è una città molto visitata, come lo è la Spagna – terzo paese più visitato al mondo e secondo in Europa -: unirle sarà un vero successo.

Ora, non vi resta che prendere carta e penna e segnarvi tutti gli eventi previsti per questi quattro giorni.

Venerdì 24 Aprile
11.00-20.00: Punto informativo Spagna a Napoli
Attività musicale (flamenco) alle 16.00, 17.30 e 19.00
Degustazione di jamón ibérico e vino fino
Giochi e sorteggi presso lo stand
10.00-19.00: Mostra fotografica Women & Women
20.00: Festival di cinema Spagnolo a Napoli (Istituto Cervantes). Proiezione Dias de Fútbol
20.30: Cena Spagnola a cura dello chef Iván Muñoz (del Restaurante el Chirón e con 1 stella Michelin) presso Gourmeet.

Sabato 25 Aprile
11.00-20.00: Punto informativo Spagna a Napoli a Via Alessandro Scarlatti.
Attività musicale (flamenco) alle 16.00, 17.30 e 19.00
Degustazione di jamón ibérico e vino fino
Giochi e sorteggi presso lo stand
10.00-19.00: Mostra fotográfica Cervantes: Women & Women
20.00: Festival di cinema Spagnolo a Napoli (Istituto Cervantes) “Il somni del Celler di Can Roca”

Domenica 26 Aprile
11.00-15.00: Punto informativo Spagna a Napoli.
Degustazione di jamón ibérico e vino fino
Giochi e sorteggi presso lo stand
12.00: Concerto di Musica spagnola in Via Scarlatti.
18.00: Festival del Cinema Spagnolo a Napoli (Istituto Cervantes). “Barcelona nit d’Estiu”

iHappy: Milano è la città più triste d’Italia

Milano è la città più triste d’Italia: è quanto riporta iHappy, l’analisi dell’osservatorio dell’Università statale di Milano per il 2014. Su Twitter, infatti, solo il 44% dei post su Milano sono felici. Il resto, purtroppo, solo lamentate, critiche, delusioni, proteste. Non si tratta di un’analisi con valore ufficiale: è semplicemente un divertissement, anche se realizzato in maniera scientifica con dati, percentuali e statistiche.

Voices from the blogs, osservatorio sul web dell’Università di Milano, ha pubblicato iHappy, la graduatoria della felicità italiana in base ai tweet. iHappy grazie all’analisi social del tweet più popolari sul web è arrivato anche a creare un ebook con la mappa della felicità in Italia, pubblicato proprio in occasione della Giornata internazionale della felicità, e può essere scaricato gratuitamente e in esclusiva su Corriere della Sera.it.

Se Cagliari, Lecce e Brindisi sono tra le città più felici di tutto lo stivale, all’ultimo posto troviamo la capitale della moda, la città del Duomo e dell’Expo, Milano. “La palma di capitale della felicità torna, almeno per quest’anno, alla Sardegna. Dopo Oristano (vincitrice nel 2012), stavolta è Cagliari ad aggiudicarsi il primato con il 67,4% di felicità. Al secondo posto troviamo Lecce (67,1%). Con poche eccezioni, le grandi metropoli finiscono invece in fondo alla classifica a conferma di un trend già emerso lo scorso anno. Tra inquinamento, stress, traffico, anomia ed emergenza abitativa la più triste del 2014 è stata Milano, ultima col 44,3% di tweet felici, sperando che almeno l’arrivo di Expo possa contribuire a far tornare il buonumore”.