domenica, 5 Maggio 2024

Benessere

Home Beauty Benessere Pagina 23
Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Stress da rientro dalle ferie: ecco il giusto stile di vita per combatterlo

L’estate è ormai agli sgoccioli e molti sono già rientrati dalle ferie. Dopo giorni di assoluto relax, fra mare e montagna, il nostro corpo e la nostra mente si sono abituati a quello stato di ozio che ci serviva dopo un anno di duro lavoro o di studio. Ma il rientro è sempre traumatico e quella sensazione di relax lascia il posto al suo opposto, lo stress. Così, neanche il tempo di disfare le valigie, ci sentiamo stanchi, spossati e stressati.

Lo stress da rientro dalle ferie però può essere combattuto riprendendo, a poco a poco, un regime di vita sano che ci riporterà alle nostre consuete abitudini.

Dopo settimane passate da nottambuli in cui facevamo le ore piccole prima di andare a letto, per riprendere i ritmi giusti è giusto iniziare ad anticipare ogni giorno di mezz’ora l’ora di andare a letto. Inoltre è necessario per il nostro corpo dormire dalle 8 alle 10 ore a notte.
L’alimentazione è importante per prevenire lo stress e assumere vitamina D, presente nei formaggi, nei pesci ricchi di grassi e nel tuorlo d’uovo, ci aiuta anche a combattere la stanchezza, così come è importante l’omega 3 e il cioccolato per prevenire il malumore.

Non dimentichiamo l’attività fisica: fare un’ora di attività fisica al giorno è salutare per il nostro corpo e per la nostra mente. Dopo un’ora di corsa, di pilates o una nuotata in piscina o qualsiasi altro sport ci sentiremo carichi di ricominciare con le nostre abitudini.
Mentre le uscite con gli amici sono l’ideale per dimenticare la nostalgia da vacanza che tanto ci affligge al rientro dalle ferie.

Foot pilates, la gym specifica per ondeggiare sui tacchi alti

Come gli uomini, sono in grado di farci impazzire, e, come loro, anche di farci soffrire. Ma noi donne li perdoniamo sempre, senza tentennare, perché niente può farci sentire belle come un tacco 12.

Ondeggiamo sicure, convinte che quei centimetri in più servano a mostrare la nostra audacia al mondo, ma dopo qualche ora la voglia di mostrarsi viene prontamente sostituita dalla voglia di sedersi. Caldo, piante che più doloranti non si può, gonfiori: questi alcuni degli effetti dei tacchi alti sui piedi.

Ma visto che prevenire è meglio che curare, il dottor Scholl, con l’aiuto della personal trainer Simona Musocchi, ha perfezionato una ginnastica specifica per aiutare il gentil sesso ad ondeggiare senza sofferenza sui tacchi.

Il suo nome è foot pilates e prevede semplici esercizi che già dopo una settimana influiranno positivamente sulla tenuta da tacco a spillo.

Prima del tacco 12

Fase uno. Sdraiati sul pavimento tenendo un cuscino sotto il polpaccio. Scrivi nell’aria, con la punta del piede, i numeri dall’1 al 10. Ripeti con l’altra gamba.

Fase due. A gambe unite, in piedi, alzati sulle punta dei piedi per almeno dieci volte.

Fase tre. Stretching del polpaccio: Porta una gamba davanti all’altra, con i piedi in linea a circa 20 cm di distanza, e piega il ginocchio avanti mantenendo la gamba posteriore ben dritta. Tieni la posizione almeno un minuto per gamba.

Durante il tacco 12

Fase uno. Appena hai modo di sederti e non essere guardata, togli le scarpe ed effettua delle circonduzione delle caviglie in entrambi i sensi.

Fase due. Per dici volte effettua un punta tacco sul pavimento, allungando i muscoli e riattivando la circolazione.

Dopo il tacco 12

Fase uno. Dopo un pediluvio rinfrescante, cammina a piedi nudi per casa, alternando andature sulle punte, sui talloni, sulla parte interna e su quella esterna dei piedi.

Fase due. Lascia rotolare sotto la pianta del piede e per una decina di volte una pallina da tennis.

Fase tre. Massaggia i piedi liberamente, in modo da rilassarli.

Poche e semplici mosse per soffrire meno e prevenire anche le rughe d’espressione, l’espressione del dolore. Che il foot pilates sia con voi.

Bastano pochi semplici rimedi naturali per sconfiggere il dolore

Se c’è qualcosa in cui riuscite al meglio, non smettete di farla: le nostre più grandi abilità contribuiscono infatti in maniera significativa alla nostra felicità, alla nostra soddisfazione e al nostro benessere – nonché a quello di chi ci sta intorno. Stando a una recente ricerca realizzata dalla compagnia americana Gallup, coltivare il migliore dei propri talenti è qualcosa che porta reale giovamento: nel corso delle oltre 120.000 interviste condotte sul finire del 2012, gran parte delle persone è risultata incline ad avvertire meno dolore fisico qualora avesse avuto modo di far uso delle proprie abilità nel corso di tutta la giornata. Sebbene sia ancora da definire se ciò sia dovuto anche alla loro positività o alla loro distrazione, si tratta di un dato di grande aiuto nell’ambito delle tecniche di controllo e di gestione del dolore, che oltre al pieno uso delle nostre abilità includono dei semplici rimedi naturali capaci di farci subito star bene:

Ridere

Non è una medicina, ma ci si avvicina di molto: la risata possiede a tutti gli effetti delle proprietà salutari. Ridere non solo contribuisce a ridurre lo stress, a bruciare una manciata di calorie e ad allungare la vita, ma aiuta anche a liberarsi dal dolore fisico grazie alla secrezione di endorfine che si verifica al momento della risata, delle sostanze chimiche che si comportano appunto come antidolorifici.

Combattere lo stress

La risposta fisica allo stress (battito accelerato, fiato corto, tensione muscolare) è molto simile a quella che l’organismo fornisce contro il dolore. Per evitare di sviluppare una crescente vulnerabilità al dolore occorre, allora, rilassarsi nei modi più disparati: che sia leggendo un libro, andando a fare una corsa, schiacciando un pisolino o facendo meditazione, l’importante è concedersi il giusto relax.

Dormire

Cos’è che una buona dormita non può risolvere? Oltre a giovare alla memoria, all’umore e alla linea, il sonno – meglio se prolungato – è un grande alleato di noi tutti nella riduzione della sensibilità al dolore. Durante un breve studio risalente al 2011, 18 persone in perfetta salute sono state suddivise in due gruppi, di cui l’uno ha potuto dormire due ore in più a notte. I soggetti che avevano dormito più a lungo sono poi stati in grado di appoggiare la mano su un fornello, dimostrando una tolleranza al dolore del 25% più alta rispetto agli altri partecipanti.

Innamorarsi

Allo stesso modo, pure trovare l’amore non soltanto allunga la vita e abbassa i livelli di stress, ma riduce anche il dolore. Un breve studio del 2011 ha visto infatti 17 donne impegnate in una relazione a lungo termine sottoporsi a una piccola prova di dolore, durante la quale ad alcune è stato permesso di guardare una foto del proprio compagno, mentre ad altre no. Quelle che hanno avuto modo di guardare l’immagine del proprio fidanzato hanno effettivamente sofferto di meno, perché la vista in quel caso ha attivato delle aree del cervello connesse alla sensazione di sicurezza.

Imprecare

Nel corso di uno studio condotto nel 2009, a 67 studenti è stato chiesto di immergere le proprie mani in acqua gelata per quanto più tempo possibile: quelli che hanno imprecato sono riusciti a resistere 40 secondi in più rispetto a quelli che hanno evitato di farlo. Ma dell’imprecazione è meglio non fare un’abitudine: l’uso frequente può infatti comprometterne ogni effetto benefico.

Mangiare con attenzione

Le infiammazioni croniche, spesso associate a seri problemi di salute, sono attribuibili anche alle nostre scelte alimentari: una dieta mediterranea, ricca di omega-3, frutta, verdura, farinacei integrali e carni magre può certamente essere d’aiuto nel ridurle. Attenzione, però, a non cascare nella trappola del troppo zucchero, dei grassi saturi, dei carboidrati complessi e dell’alcol!

Darsi una mossa

Contrariamente a quanto si possa credere, muoversi non è affatto sconsigliabile quando non ci si sente bene: l’esercizio fisico, difatti, è – se praticato in maniera prudente e sana – un grande generatore di endorfine, che vengono rilasciate in tutto il corpo rendendolo meno sensibile al dolore.

Ascoltare musica

Da non sottovalutare è anche il potere della distrazione: da uno studio condotto nel 2006 dalla Case Western University di Cleveland è risultato che i pazienti che soffrivano di dolori cronici ascoltando musica hanno registrato una diminuzione del dolore fisico dal 12 al 21%.

Darsi da fare

La stimolazione sessuale e l’orgasmo comportano, a loro volta, il rilascio di endorfine e di altri agenti antidolorifici naturali, con benefici che possono arrivare a durare persino due giorni. E questo tipo di attività è particolarmente indicato per chi soffre di emicrania: nel corso di una ricerca condotta nel 2013, il 60% di coloro che ne soffriva ha infatti affermato di non avvertirne più i sintomi una volta sotto le lenzuola.

Fine delle vacanze? Aiuto, non sono pronto

Mancano pochi giorni a Settembre, mese che è anche sinonimo di “estate e vacanze finite”. Si avvicina l’inesorabile e “drammatico” momento del rientro: rientro in città, rientro al lavoro, rientro a scuola.
Dimenticatevi la spensieratezza di qualche giorno fa, e preparatevi ad alzarvi presto la mattina.
Molti credono di riprende il solito tran-tran più carichi di prima, invece, il più delle volte, si è più stanchi di prima: dolori muscolari, insonnia, nervosismo, cali d’attenzione e mal di testa sono all’ordine del giorno.

È importante che il rientro avvenga gradualmente, in modo tale da non sentire eccessivamente le conseguenze negative in seguito al forzato abbandono del relax. Gli studiosi consigliano di ritornare qualche giorno prima dal rientro sul posto di lavoro, così da iniziare a riprendere le vecchie abitudini.

Fate sport. Andare al lavoro con la bicicletta, fare lunghe passeggiate o intraprendere attività tipo yoga, pilates e thai-chi-chuan – o simili – aiutano ad attenuare il trauma e lo stress del rientro post estate.
Accompagnate l’attività fisica con una “dieta” equilibrata. È normale prendere qualche chilo durante le vacanze, per questo un’alimentazione equilibrata con cibi salutari non può che farvi bene.

Non solo per gli adulti, questi consigli valgono anche per bambini e ragazzi, che dopo quasi tre mesi di vacanze devono affrontare un faticoso rientro a scuola. Aiutateli a prepararsi facendo fare loro i compiti estivi, riabituandoli a stare sui libri. Scandite la loro giornata in modo diverso: introducete prima dei momenti ludici attività tipiche dell’ambiente scolastico, leggere un libro o fare un disegno è già qualcosa.

Come riprendersi dopo le vacanze? Non c’è un rimedio magico preciso, non esiste un antidoto. L’importante è, anche se gli impegni sono tanti, non dimenticare di dedicare del tempo a se stessi.

[Credit: ultimenotizieflash.com]