giovedì, 26 Dicembre 2024

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Il mondo del beauty tra tendenze, novità e consigli su come prendersi cura di se stessi

Test sulla bellezza a prova di dito, la moda cinese fa il giro del web (FOTO)

C’è poco da fare, oggi nel XXI secolo, al di là dei finti moralismi, la bellezza esteriore è tutto. Quotidianamente siamo circondati da stereotipi che rappresentano il bello e la perfezione.
Alcuni sono belli di natura altri invece ricorrono ad un piccolo aiuto da parte del chirurgo per modificare qualche difettuccio. In sintesi, a tutti piace essere dei “belli”.

Ma gli orientali, in particolare i cinesi, distinguono i belli dai brutti facendo uso del semplice dito indice. Ed ecco che così impazza il “test del dito” o meglio noto come “Finger trap test”.
Divenuto molto di moda tramite il social network Sina Weibo, ovvero la versione cinese di Facebook, il test del dito serve a determinare se una persona è, esteticamente parlando, bella o brutta.
Come? Basta posizionare il proprio dito indice contro il mento e il naso, e se questo tocca o sfiora le labbra potete fare i salti di gioia: rientrate nei belli. Se invece il dito non sfiora le labbra, ahimè, potete solo riderci su.

Che sia attendibile o meno, questo social test ha fatto impazzire il web tant’è che molti personaggi dello show business cinesi si sono sottoposti al test postando su Weibo la foto del loro profilo con l’indice alzato.

Questo gesto, cioè posizionare il dito contro il mento e il naso e vedere se tocca le labbra, è una tecnica che risale ai tempi del grande Leonardo Da Vinci che ne faceva uso per creare il profilo perfetto nelle sue straordinarie opere. Non solo, ma viene usata tuttora da chirurghi con il nome di teoria del rapporto 3.1 dove mento, naso e labbra creano il profilo perfetto trovandosi su un’unica linea retta.

Il dottor Mark Holmes, del centro chirurgico di McIndoe, ha dichiarato:

“Questo in realtà è un test minore per verificare la simmetria del viso e le proporzioni. Si chiama E-line di Rickett ed è una prova che fanno i medici estetici per la valutazione e la pianificazione di trattamenti cosmetici. Parte della bellezza è determinata dalla simmetria e dalle proporzioni corrette. Tuttavia, non tiene conto dell’energia e della personalità delle persone”

Possiamo sottoporci al test per gioco e per divertimento, e se il nostro dito non sfiora le labbra allora prendiamola con filosofia, la bellezza interiore è quella più duratura.

Secondo il test del dito questa ragazza è considerata bella perché il suo dito tocca le labbra
Secondo il test del dito questa ragazza è considerata bella perché il suo dito tocca le labbra
Secondo il test del dito questa ragazza non considerata bella perché il suo dito non sfiora le labbra
Secondo il test del dito questa ragazza non considerata bella perché il suo dito non sfiora le labbra

Over 50: belle ma non ridicole

Meg Ryan

Una donna a 50 anni è giovane e può essere ancora bellissima. Se ha piacere di truccarsi può farlo tranquillamente.
Sebbene il make up sia un’arte composta (anche) da regole e tecniche, non è vero che c’è un trucco adatto in assoluto alle donne over 50 ed viceversa un altro proibito, in modo ugualmente perentorio. Molto sta nell’armonia dei colori e nel rispetto dei tratti del volto.
Il trucco è valorizzare la donna nel complesso, in modo che la aiuti ad esprimere la sua propria bellezza. Bellezza che, superati i 50 anni ha ancora molto da dire.

“Non esiste crema anti età, l’età resta quella e non c’è siero che blocchi le rughe. Il mondo della cosmesi trascura le donne over 50 e pensa loro solo per alzare i prezzi dei prodotti” Andrea Robinson, ex manager a capo di diversi marchi della cosmesi del lusso e un trascorso come giornalista per la Conde Nast, vuota il sacco.

Mrs.Robinson rivela alcuni segreti per districarsi nell’immensa offerta di prodotti di bellezza che vanno dall’usare solo fondotinta dorati e di una o due nuances più scure della propria pelle ed evitare il colorito grigiastro e neutralizzare ogni rossore.

No alle nuances prugna, verdi o blu sugli occhi, da lasciare alle ragazze. No agli eyeliner liquidi, una minima sbavatura cambia lo sguardo in peggio. Da evitare anche le creme che promettono effetti lifting e rassodanti. Preferire le idratanti, illuminanti, schiarenti e trasparenti.

Con l’avanzare dell’età è molto più importante concentrarsi sull’aspetto della pelle piuttosto che su quali trucchi indossare o meno; via libera quindi allo skincare mirato: creme di qualità contro cedimenti, macchie e rughe; protezione UV quotidiana; attenzione ai dettagli che soffrono di più il tempo (contorno occhi e labbra); maschere ed esfoliazione regolari; trattamenti in istituto ecc.
Le sopracciglia inoltre devono essere sempre curate: sono in grado infatti di sollevare visivamente i lineamenti del viso e zona occhi.

Ma non bisogna confondere il makeup con i trattamenti: il trucco serve per truccare bene la pelle, le creme per trattarla.
Unica concessione: il makeup con i filtri solari e acido ialuronico.

Molto importante è sapere che non serve spendere troppo per truccarsi, rivela l’esperta Robinson, i fornitori di make-up sono gli stessi per le marche del lusso che per quelle più convenienti, quindi i prodotti del supermercato e delle catene di profumerie monomarca vanno benissimo.

Esistono delle regole da manuale di trucco (che però si è libere di trasgredire): non usare linee nette e grafiche, quindi è preferibile sostituire l’eyeliner con la matita, che permette un tratto più sfumato.
Da non dimenticare un tocco di fard sulle guance, ma senza le tinte shocking. Sì alla sobrietà: l’ideale è un rosato o un pesca.
Per quanto riguarda la texture meglio un blush in polvere, steso appena sugli zigomi per conferire un effetto lifting.

Il segreto di un sicuro successo infatti è quello di trovare il giusto mix fra classico e moderno.

L’ultima frontiera della chirurgia estetica: il ritocco dei piedi

l3.yimg.com

Al peggio non c’è davvero mai limite. Dopo la chirurgia estetica per rifarsi seno, labbra, zigomi e chi più ne ha più ne metta, nel mondo del silicone e dei ritocchini facili è arrivata una novità: la chirurgia plastica per piedi.

Direttamente dall’America e in particolare dal podiatra e chirurgo Ali Sadrieh, giunge quella che è stata definita “l’ultima frontiera della chirurgia estetica“.

Ma perchè mai alcune donne dovrebbero sentire la necessità di rifarsi i piedi? Semplice, perchè per indossare scarpe come le Manolo o le Louboutin – diventate ormai uno status symbol – bisogna avere dei piedi veramente perfetti.

E così il dottor Sadrieh ha pensato bene di dare il via a quella che è ormai diventata una vera e propria moda per donne che desiderano essere sicure di sè senza dover soffrire sui tacchi. Per rendere meno “drammatici” i nomi dei suoi interventi, il dottore ha avuto la brillante idea di sostituirli con termini favolistici: ecco così che una spaventosa bunionectomia – cioè l’eliminazione le borse dell’alluce per far calzare a pennello una scarpa – è diventata una scintillante “procedura Cenerentola”.

Ma le trovate di questo geniale dottore non sono di certo finite qui: Sandrieh ha infatti ripreso un intervento che era stato praticato solo una volta su una modella diciassettenne, il “10 perfetto”, che consiste nella riduzione estetica della lunghezza del dito, in modo da creare falangi tutte della stessa misura.

E perchè non parlare del “cuscinetto pedale”? Una vera e propria promessa fin dal nome: si tratta infatti dell’inserimento di un cuscinetto di grasso per alleviare il dolore di portare tacchi alti.

Questa nuova moda – scoperta e denunciata dal New York Times – ha una lunga tradizione alle spalle, quella della pratica del Loto d’Oro: milioni di bambine cinesi sono state costrette a vivere con i piedi legati in modo che si deformassero artificialmente, il tutto solo per rispondere ad un arcano concetto di estetica e di rango sociale.

Una crudeltà gratuita e futile, come forse lo è anche questa nuova frontiera della chirurgia plastica. Perchè le donne dovrebbero imparare ad apprezzarsi per come sono, non per come gli altri vorrebbero che fossero.

Colori arcobaleno nei capelli. Tutte pazze per l’hairchalking (FOTO)

Credit: bellipulitiprofumati.it

Rosa, blu, viola, arancione, verde. Questi sono i colori principali usati per l’hairchalking: si tratta dell’ultima tendenza per la colorazione dei capelli.
A chi, di questi tempi, non è mai capitato di incontrare per strada una ragazza con un caschetto blu o le punte dei capelli rosa fluo?

Ci vuole un po’ di faccia tosta per seguire questo trend, ma il risultato sicuramente catturerà l’attenzione dei più.
Molti brand conosciuti hanno creato prodotti ad hoc, colorazioni più o meno permanenti, facilmente applicabili ed eliminabili, che consentono in pochi minuti di sfoggiare una testa “colorata”, e che rovinano il meno possibile i vostri capelli.

Adattabile e personalizzabile, si può colorare soltanto una ciocca o avere una capigliatura al neon.

Ma che prodotti usare?

Partiamo dallo spray colorato rosa soft, di Toni & Guy, con label.m Powder Pink Spray. Può esser utilizzato per creare diversi look, dallo shatush al monocolore in blocco, fino ad un effetto meshato ad Alterna – dura il tempo di una serata.
I famosi Color Bug dell’hairstylist australiano Kevin Murphy sono molto pigmentati, pratici da usare e vanno via con lo shampoo, come i fantastici Hair Chalk di l’Orèal Professionnel. Disponibile in più colori, questo prodotto permette di creare effetti sempre diversi – come ad esempio ombré, arcobaleno, french fringe – e, grazie ai suoi componenti, colora il capello ma lo protegge al tempo stesso.
Sephora offre il suo mascara per capelli, color rosa, per ciocche e finiture rapide di colori.

Se invece volete cambiare radicalmente il vostro look, e azzardare con un colore più duraturo, provate gli undici pigmenti puri, vibranti e intensi da utilizzare da soli o da miscelare tra loro, Inkwoks di Paul Mitchell. Si tratta di una colorazione professionale che dura fino a tre settimane.

Christina Aguilera, Kelly Osborne, Sienna Miller, Katy Perry, Avril Lavigne; tante le star che seguono il trend del momento. E voi? Cosa aspettate a darvi un “colpo di testa”?