giovedì, 18 Dicembre 2025

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Film del 2018 imperdibili, da segnare titoli e date

Film del 2018 imperdibili

Film del 2018 imperdibili, da segnare titoli e date per non perderne neanche uno.

Iniziato l’anno nuovo viene da chiedersi quali saranno i film dell’anno? Ogni volta mi chiedo come sarà questa stagione cinematografica, che emozioni ci regalerà e cosa ha da offrirci a livello d’intrattenimento.

Ovviamente poi un film piace o non piace a seconda dei gusti, ecco quali sono quelli di cui tutti parlano.

Film del 2018 imperdibili: i titoli e le date

Il ragazzo invisibile (seconda generazione) di regia di Gabriele Salvatores. 4 Gennaio.

Nel primo film Michele è un bambino silenzioso, timido, schivo che si reputa anonimo. Scopre di essere stato adottato e di avere dei super poteri. In questo sequel è un adolescente con un futuro pieno di dubbi, di domande e di scelte. Una persona torna dal suo passato: per proteggerlo o distruggerlo?

Tre manifesti a Ebbing. Regia di Martin McDonagh. 11 Gennaio.

Una bambina muore. La madre decide di usare tre cartelloni pubblicitari per diffondere la sue proteste contro l’inefficienza della polizia locale. Questo causerà inimicizie ma soprattutto reazioni inaspettate.

Downsizing. Regia di Alexander Payne. 25 gennaio.

Per evitare la catastrofe ambientale futura l’uomo progetta la propria miniaturizzazione. Tratto dal romanzo di Vonnegut.

The post. Regia di Steven Spielberg. 1 febbraio

Katharine Graham, nel 1971, è la prima donna alla guida del The Washington Post in una gerarchia maschilista capitanata da Ben Bradlee, schivo e testardo direttore del giornale.

The Shape of water. Regia di Guillermo Del Toro. 14 febbraio.

Elisa è una donna delle pulizie muta, che vive sopra un cinema e lavora in una base militare. Giunge una strana creatura destinata agli esperimenti. Elisa decide di salvare la creatura acquatica.

Ready player one. Regia di Steven Spielberg. 29 marzo.

Wade Watts, adolescente emarginato, scappa di casa e si collega ad OASI, realtà virtuale. Il creatore miliardario muore e offre la sua eredità come premio di una caccia al tesoro.

Fra gli altri appuntamenti ricordiamo il nuovo Tomb Raider, il nuovo capitolo degli Avengers, A stars wars story e i vari sequel da Deadpool a gli Incredibili.

Regole di buona educazione al tempo degli smartphone

Regole di buona educazione

Regole di buona educazione al tempo degli smartphone, ovvero come non esserne ossessionati e come non infastidire il prossimo.

Tutti abbiamo un telefonino che ormai fa di tutto e di più, se vi guardate intorno vedrete la maggior parte delle persone con il naso incollato sullo schermo.

Giusto ieri mi trovavo nella sala d’attesa del medico, una signora conversava su whatsapp con il suo cellulare. Peccato però che non avendo eliminato la suoneria, ogni paio di secondi il telefono producesse suoni e trilli che ad un certo punto sono divenuti davvero fastidiosi. Poi c’è stata la scelta della suoneria, i giochini e tutto sempre al massimo volume.

Ovviamente la signora non si è resa conto del fastidio che stava provocando, non le è passato minimamente per la testa. Questo non è bon ton.

Regole di buona educazione con lo smartphone

Direi che è arrivato il momento di rivedere il galateo ed aggiornarlo in funzione degli smartphone:

  • nei luoghi pubblici evitare le suonerie a tutto volume per non infastidire chi ci sta accanto, se messaggiate o giocate togliete l’audio. Portarsi dietro un paio di auricolari.
  • Quando qualcuno ci parla o siamo in compagnia è bene riporre lo smartphone
  • anche la vibrazione su una superficie come un tavolo può risultare fastidiosa, quindi occorre prestare attenzione
  • durante un pranzo o una cena evitare assolutamente di controllare il telefono in continuazione, per resistere alla tentazione non poggiarlo sul tavolo
  • se proprio dovete usare il telefono, mentre siete a tavola o qualcuno vi parla, specificate cosa state facendo (ad esempio mandare un messaggio importante), scusatevi e poi riponete il telefono
  • la privacy è sacrosanta, quindi evitiamo di sbandierare il telefono così che tutti, anche involontariamente, possano leggere. Lo stesso vale per le conversazioni, niente viva voce e niente urla
  • C’è poi la questione foto: se vi si dice che vi si farà vedere una foto non significa che potete guardare tutta la galleria, evitate!
  • Evitiamo di scattare foto di qualsiasi cosa continuamente perché questo nostro atteggiamento da sui nervi

Guardarsi attorno non serve solo a vedere la tristezza che stanno seminando questi telefoni, la solitudine reale e la schiavitù verso cui ci stanno conducendo, serve anche a verificare di non star infastidendo il nostro vicino.

Sacchetti bio a pagamento: verità, bugie e humor

Sacchetti bio a pagamento

Sacchetti bio a pagamento: il nuovo tormentone del 2018.

Mio marito me l’aveva detto: pagheremo i sacchetti di frutta e verdura. Mica ci ho creduto. E poi? Ecco la tassa su sacchetti, bio ma non troppo.

Buon anno!

Sacchetti bio a pagamento vs bollette in aumento

C’è una guerra in corso, anzi più di una, su vari fronti di opinione:

  • è giusto pagare il sacchetto, perché biodegradabili, perché ce lo impone la UE, perché tanto ve li fregavate quando erano gratis
  • è ingiusto pagarlo, si pagava prima e ora si paga a doppio
  • ma vi rendete conto che hanno aumentato tutto, che paghiamo le accise sulla benzina di una guerra di vent’anni fa e vi preoccupate per i centesimi?

Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Morale della favola? Sì è vero che è importante la questione biodegradabile ma è vero anche che la notizia scioccante è che c’è stato l’ennesimo rincaro, che paghiamo per servizi che non abbiamo o sono scadenti e il caos per cosa si scatena? Per i sacchetti.

Sacchetti bio a pagamento: verità e bugie

Vero o falso?

I sacchetti si pagano perché in Europa si fa così: falso. La legge esiste ma non tutti i Paesi europei la applicano. Se saranno costretti o meno a farlo in futuro non lo sappiamo.

Pagare il sacchetto bio agevola l’amica di Renzi: vero. Catia Bastioli guarda caso è a capo di una ditta che produce queste buste. Ops. Però va anche detto che esistono anche altre aziende che li producono.

Questi sacchetti sono biodegradabili al 100%: falso. Contengono plastica al 50% quindi una parte si decompone e l’altra no.

Posso portarmeli da casa e riutilizzarli: falso. I sacchetti si possono portare da casa ma devono essere integri, monouso e adatti agli alimenti. Chi lo stabilisce? Il supermercato, se non vanno bene non saranno accettati.

Se applico l’etichetta direttamente sul cibo non pago il sacchetto: falso. Il sacchetto è conteggiato ogni qual volta si passa un codice a barre sul lettore. Quindi è inutile prendere la mela, pesarla metterci l’etichetta sopra.

Sacchetti bio a pagamento con humor

Passeggiando per twitter ho visto di tutto, soprattutto foto di verdura o frutta con sopra etichette. Commenti spassosi, deliri vari ma soprattutto questo: #cinesacchetti.

Sfogatevi e scrivete anche voi il titolo di un film infilandoci dentro i sacchetti.

Facciamoci due risate in attesa della rivoluzione.

Ma voi cosa ne pensate?

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Investire sugli immobili di lusso: ecco cosa dicono le statistiche

Investire sugli immobili di lusso: ecco cosa dicono le statistiche

Nonostante la crisi economica abbia provocato una recessione finanziaria non di poco conto nella nostra Penisola, il mercato delle case di prestigio, resta un segmento appetibile per molti investitori stranieri.

In questo momento l’Italia potrebbe offrire delle buone opportunità di guadagno nell’acquisto di una seconda casa di lusso, soprattutto nei luoghi di vacanza. Infatti secondo un ultimo studio coordinato da un gruppo di ricercatori è stato appurato che nel nostro Bel Paese , il residenziale di lusso ha visto un calo dei prezzi e questo potrebbe essere un’ottima opportunità per chi decide di investire in tale settore.

Tuttavia c’è da sottolineare un piccolo aspetto: bisogna valutare con molta ponderazione l’investimento, perchè se da un lato c’è stata una riduzione dei prezzi, è altrettanto vero che bisogna valutare attentamente i cambiamenti della tassazione e tutto ciò che ruota attorno. Quindi per fare questo è bene essere affiancati da un esperto in materia, il quale saprà consigliare su quali aree concentrarsi e quali formule di investimento prendere in considerazione per l’ottimizzazione fiscale.

Pertanto, per chi è intenzionato a investire negli immobili di lusso, è importante dapprima capire dove investire. Se una casa di pregio si trova ubicata in un posto che però si trova al di fuori dei circuiti internazionali di maggior interesse, è chiaro che tale struttura sarà difficile da valorizzare, pertanto questo investimento non sarà affatto remunerativo.

In aggiunta bisogna considerare un altro aspetto: il mercato immobiliare di pregio presenta differenze tra una regione e l’altra. Per rendere chiaro quanto detto,ecco alcuni dati forniti da Knigh Frank: 

nel 2016 gli immobili di Forte dei Marmi hanno subito un calo del 13,3%, e la causa principale è stata la scomparsa degli investitori russi, mentre in altre zone come ad esempio, Pisa e Lucca, la domanda è diminuita soltanto dello 0,5%, per non parlare della Toscana, che ancora oggi appare una meta alquanto interessante per gli investitori stranieri. Anche la Costa Smeralda, la zona più cara in assoluto in Italia, ha subito dapprima un calo della domanda, ma oggi  le cose sembrano essere leggermente cambiate. Dopo un periodo di arresto,  tale area sta iniziando a piacere di nuovo agli investitori stranieri, in particolar modo ai tedeschi e agli orientali-

Insomma da questi dati si evince come il nostro Bel Paese stia nuovamente riscuotendo successo da parte degli acquirenti esteri. L’investimento in immobili di lusso dunque, può rivelarsi una scelta vincente, la cosa importante è che lo si faccia con consapevolezza e con il consulente immobiliare che può aiutarti a fare una scelta accurata non soltanto della zona ma anche per quanto riguarda l’intero affare.