mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Attentati Bruxelles: la Tour Eiffel si accende dei colori del Belgio (FOTO)

credits: http://www.lastampa.it

A seguito dei tragici avvenimenti avvenuti ieri mattina a Bruxelles, tutti gli Stati Europei hanno manifestato, con atti simbolici e riunioni in piazza, la loro solidarietà al Belgio.
Parigi in particolare, avendo vissuto lo stesso dolore, ha potuto comprendere ancora di più la sofferenza della popolazione belga.

In serata infatti, come aveva promesso il sindaco Hidalgo, la Tour Eiffel è stata illuminata di nero, giallo e rosso, i colori della bandiera del Belgio, in onore delle vittime degli attentati.
La ferita dei francesi è ancora aperta e per loro è stato un gesto quasi istintivo e naturale offrire sostegno ai loro vicini.

Il terrorismo fa paura, ma non mi fermo (LETTERA APERTA)

Sono una studentessa universitaria ed ogni giorno prendo il treno, nei più diversi orari, che mi porta a Roma Termini, stazione ferroviaria spesso indicata come luogo ad alto rischio di attentati terroristici. Sono una studentessa pendolare, ed ho paura.

Non basta scrivere una frase sui social. #Iononhopaura è una bugia. La verità, invece, è che il terrorismo ci fa paura, ma non ci ferma. Io ho paura, ma non mi fermo. Ogni giorno, nonostante tutto prendo il treno, la metro, il bus e vado, frequento le lezioni, imparo qualcosa, rido con gli amici e torno a casa. Ma la paura si percepisce. Si percepisce negli occhi della gente se per un attimo si ferma a pensare guardando i militari passare con le armi pronte in caso di pericolo.

Bruxelles, Parigi, Ankara, Tunisi, Londra, Madrid, New York potevamo essere noi. In metro a Bruxelles potevo esserci io, all’aeroporto potevo esserci io, mentre attendevo il volo che mi avrebbe riportato a casa, dalla mia famiglia, o verso una vacanza meritata e tanto desiderata. Nelle strade di Parigi, quella triste sera potevo esserci io, mentre mi godevo una serata spensierata. O poteva esserci uno dei miei amici, mia sorella, un mio parente o un semplice conoscente. Potevamo esserci tutti noi.

Sarebbe inutile dire che non abbiamo paura, non è vero. Ma possiamo non lasciarci fermare, possiamo continuare a vivere la nostra vita quotidiana, perché è questo che chi è portatore del terrore vuole impedirci. Possiamo essere solidali tra di noi, senza guardare con sospetto chi ci è seduto di fronte solo perché di nazionalità diversa. Possiamo provare rabbia, dolore, paura, tristezza, ma dobbiamo evitare l’odio, non possiamo sottostare alle regole del gioco di chi ci vuole spaventati e sfiduciati.

Io ho paura, ma non mi fermo. Continuo a vivere, anche per chi non può più.

Bruxelles: il mondo esprime solidarietà sui social (FOTO)

credits photo: huffingtonpost.it

È possibile vivere in un mondo del genere? No.
Non c’è un’altra risposta. Non ci sono scuse o giustificazioni. Non c’è un valido motivo del perché debbano accadere certe cose. Eppure accadono, e dinnanzi a tanta violenza, il mondo si spegne.
Prima la Francia, ora il Belgio. Come se le città fossero il centro di uno spaventoso tiro al bersaglio, di cui tutti ci sentiamo vittime.

In questo momento, non abbiamo altro modo per esprimere la nostra solidarietà e il nostro cordoglio per l’accaduto, se non tramite i social. Ed è lì che il mondo esprime il suo cordoglio.
Bruxelles” – in tutte le lingue del mondo – è la parola più cliccata da ieri su Twitter, perché tanti sono coloro che anche attraverso un semplice post, hanno voluto esprimere la loro vicinanza al Belgio. “Pray for Brussels“, “Pray for Belgium“, “Je suis Bruxelles“, sono tra gli hashtag più cliccati da ieri, utilizzati decine di migliaia di volte dagli utenti.

L’immagine più condivisa è stata quella disegnata da Plantu, un vignettista francese del giornale LeMonde, esplicitamente legata agli attacchi che hanno colpito Parigi lo scorso anno: quello alla rivista Charlie Hebdo a gennaio e, la mattanza avvenuta nel centro della città a novembre.

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Anche TinTin, personaggio dei cartoni animati, molto famoso in Belgio, è diventato protagonista di alcune immagini di solidarietà, in una delle quali il viso dell’omino è rigato da tre lacrime, ognuna di uno dei tre colori che rappresentano la bandiera belga: il nero, il giallo e il rosso.

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Tra i punti di riferimento di Bruxelles che sono stati utilizzati per esprimere solidarietà sul social, ci sono l’Atomium – un edificio costruito nel 1958, sulla base di un modello atomico – e il Manneken Pis, una famosa statua di un bambino che urina.

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Ma è dal cuore della città colpita, che viene lanciato il grido di solidarietà più forte: i marciapiedi ricoperti da scritte realizzate dagli abitanti col gesso, per omaggiare e ricordare le vittime.

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Oltre ai messaggi dedicati alle vittime e alla città, sono tanti anche gli hashtag, come “Brussels lift”, “open house”, “open door”, “i want to help”, utilizzati per offrire aiuto e assistenza a coloro che sono rimasti intrappolati a causa del blocco delle reti di trasporto, in questa meravigliosa città diventata un teatro dell’orrore.

[Credit photos: Twitter]

Come decorare la tavola per Pasqua (FOTO)

credits: http://blog.karte.it

Pasqua è ormai alle porte e, oltre a decidere il menù del pranzo, bisogna anche pensare a come decorare la tavola da presentare ai nostri ospiti.
Il messaggio della Pasqua è puro e semplice e rimanda ad un senso di pace, beatitudine e gioia.
Si consiglia, quindi, di preferire delle tonalità tenui, come il beige, il bianco, il rosa, il giallo o il verde, che richiamano anche i colori della primavera.

Un altro consiglio è quello di puntare su uno stile rustico ed informale, ma allo stesso tempo elegante e raffinato. Come? Niente di complicato, ma ricordate alcune cose che non devono assolutamente mancare sulla vostra tavola:

Segnaposti

Se in famiglia siete in tanti non dovranno sicuramente mancare i segnaposti, con il nome dei vari amici e famigliari. Sarà divertente, soprattutto per i bambini, cercare il bigliettino con il proprio nome, magari accostato ad un ramoscello d’ulivo o all’interno del guscio di un uovo.

Centrotavola

credits: http://tempolibero.pourfemme.it
credits: http://tempolibero.pourfemme.it

Il centrotavola è un elemento essenziale per decorare la tavola di Pasqua. Alcuni esempi potrebbero essere i nidi realizzati con paglia, all’interno dei quali mettere delle uova colorate, ghirlande con fiori di campo o anche semplici cestini colmi di fiori o frutta fresca.

Uova e coniglietti di cioccolato

credits: http://www.donnamoderna.com
credits: http://www.donnamoderna.com

Simboli per eccellenza della Pasqua sono le uova sode, che potete decorare con forme colorate e i coniglietti di cioccolato, che potreste spargere qua e là sulla tovaglia. Chi riuscirà a resistere a questa tentazione prima della fine del pranzo?

Candele profumate

credits: http://www.desainer.it
credits: http://www.desainer.it

Un tocco di classe e raffinatezza può essere fornito dalle candele, meglio se leggermente profumate.

Fiori e piante

credits: http://www.desainer.it
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Essendo in primavera cercate di rendere la tavola un’esplosione di fiori e di colori. Abbellite quindi la tavola con ramoscelli d’ulivo, simbolo pasquale per eccellenza, e con rami di fiori di pesco.

Tovaglia e posate colorate

credits: http://www.lifeandthecity.it
credits: http://www.lifeandthecity.it

La tovaglia e le posate dovranno essere accuratamente abbinate, scegliendo il colore che preferite. Si consiglia l’utilizzo di tovaglie di lino o di cotone, bianche o dai colori pastello e piatti e posate in ceramica, che ricordano uno stile rustico e campagnolo. Se volete dare un tocco bon ton, potreste scegliere posate d’argento, mentre la brocca dell’acqua in cristallo o vetro.

Lasciatevi ispirare dai colori e dalla vivacità della primavera e, con un pizzico di fantasia e di creatività, lascerete i vostri ospiti senza parole.