giovedì, 18 Dicembre 2025

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Il Vaticano si veste di fiori per la festa di Pasqua (FOTO)

photo credits: telegraph

La settimana santa, inclusa la domenica di Pasqua, è sicuramente il più grande evento annuale per la Città del Vaticano. Grandi preparativi, infatti, caratterizzano i giorni precedenti alla Pasqua in Vaticano e non mancano addobbi floreali di ogni tipo.

La basilica di San Pietro viene decorata con un’enorme quantità di fiori di diverso tipo. Trentamila fiori, in totale, tra: tulipani, giacinti e narcisi gialli. Un tripudio di viola scuro, salmone e giallo colorerà il colonnato di piazza San Pietro in maniera spettacolare.

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Il balcone dove, invece, il Papa si affaccia per la benedizione alla città di Roma ed al mondo intero, verrà addobbato con un particolare tipo di rose bianche.
Queste rose, chiamate rose di Avalanche, sono grandi quanto una peonia e hanno un eleganza senza eguali. Non vengono coltivate all’interno del Vaticano, ma sono il frutto del lavoro di fiorai olandesi.

Dal 1986, infatti, la più grande nazione esportatrice di fiori nel mondo, si occupa degli addobbi pasquali di piazza San Pietro. Il primo incarico ebbe luogo dopo una visita in Olanda, nel 1985, da parte di Papa Giovanni Paolo II, che rimase stupito dal caloroso benvenuto ricevuto e dalla bellezza dei fiori olandesi.

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La preparazione per questo evento, però, richiede mesi di meticolosa preparazione. Si comincia a coltivare i bulbi in autunno e si trasferiscono in delle speciali serre nel mese di febbraio. In queste serre vengono monitorati e sottoposti ad un calore ponderato, in maniera che fioriscano giusto in tempo per la settimana di Pasqua.
Il giovedì della settimana santa vengono trasportati fino a Roma con l’ausilio di speciali camion refrigerati.

Paul Decker, è il fiorista che si occupa degli addobbi pasquali a San Pietro dal 1988. Paul ha rivelato che: gli addobbi floreali vengono allestiti il giorno prima della domenica di Pasqua alle sei del mattino. La mattina di Pasqua segue, solamente, un rapido controllo.
Per la Pasqua del 2016, Paul Decker si inspirerà al tema della misericordia di Cristo, utilizzando rose di Avalanche sui toni del pesca e del rosa chiaro.

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Colori eleganti e sui toni del pastello completeranno l’eleganza senza tempo di piazza San Pietro, arricchendola senza esagerare.
Dopo le festività pasquali, i fiori verranno distribuiti tra le chiese di Roma e i bulbi verranno piantati nei giardini del Vaticano. Un ottimo modo per evitare sprechi ed apprezzare fino in fondo la bellezza di questi fiori.

Perché ci sono persone che hanno paura di amare?

Credits: thedailymind

Perché si ha paura di amare? Da cosa deriva questo blocco della mente, del cuore e dei sentimenti? Si chiama anoressia sentimentale ed è una “malattia” che colpisce chiunque, sia donne che uomini. Ma la paura, in realtà, non è quella di stare male per amore, di vivere una delusione, di soffrire o non vedere i propri sentimenti ricambiati allo stesso modo dal partner. La paura è quella, al contrario, di perdersi l’uno nell’altra.

Chi soffre di anoressia sentimentale non lo dimostra a prima vista: il “caso” in questione può essere sia una persona introversa e solitaria sia un soggetto socievole ed estroverso. A volte, infatti, dietro la paura di amare si celano semplicemente delle problematiche comuni che risiedono in profondità – addirittura dall’infanzia – e non vengono percepite immediatamente all’apparenza. Il bisogno affettivo manca completamente, sparisce in seguito a difficoltà del passato e questi soggetti si trasformano in perfette monadi con un’attività interna, ma che non possono essere fisicamente influenzate da elementi esterni. In questo senso sono indipendenti.

Cosa blocca l’amore? Cosa impedisce di amare? Quali sono i motivi per cui qualcuno decide di dire “no” ai sentimenti più profondi dell’io? Ci sono due grandi paure alla base di questo atteggiamento: una è la paura del cambiamento, l’altra è quella dello sfruttamento.

Bloccare quest’anoressia e invertire la rotta si può e si deve fare, non rappresenta una strada a senso unico e senza uscita: questo, però, richiede un paziente lavoro di analisi della propria storia affettiva e familiare.

Gli uomini con la barba più belli di Hollywood (FOTO)

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L’ho capito da tempo che voi ragazze preferite gli uomini con la barba e la mia domanda è: perché? Indubbiamente si tratta di un elemento visivo piuttosto sexy, con le dovute eccezioni del caso; quelli che la portano lunghissima, infatti, scatenano in me una serie di interrogativi: sarà igienica? Perderà peli come uno Schnauzer? Assorbirà la puzza di fritto? Sarò anche paranoica ma non riesco a togliermi dalla testa un episodio dei Griffin in cui Peter ha degli uccelli annidati proprio nella sua barbona da hipster. Ma nonostante le considerazioni igieniche su una cosa che spesso non lo è, possiamo dire che il maschio barbuto, come direbbero a Roma, fa molto ‘omo’ e ha decisamente il suo perché.

Sareste in grado di immaginare Jude Law senza la sua barbetta dandy? Non vorrei adesso cantare fuori dal coro ma io lo preferisco comunque sbarbatello accanto a Cameron Diaz in ‘L’amore non va in vacanza‘. Così per dire.
Ma come la mettiamo invece con Ryan Reinolds? Non è certo adorabile con la sua barba appena cresciuta? In effetti lui si che sta meglio ‘peloso’. Pare che anche il pizzetto di Channing Tatum abbia moltissime estimatrici: esso piace molto alle donne perché denota un senso di cura da parte dell’uomo.
Come non notare la barba da vighingo di Tom Hardy? Il pelo folto gli conferisce un aria da duro e nel suo caso l’effetto è ancora più particolare perché associato ai capelli rossi.

Intendiamoci, la barba non è certo come il piercing all’ombelico: va bene a tutte le età. Prendiamo come esempio Liam Hemsworth: la sua barba giovane della serie misonosvegliatocosìsonotroppouomoperbadareallospecchio non è irresistibile? E la barba bianca di Joe Manganiello? Ancora più sexy perché denota una certa ‘maturità’, della serie cipiacequellopiùgrande. Perché si, noi corriamo dal medico quanto spunta il primo capello bianco mentre loro, quei ba*****i, diventano per miracolo più appetibili di una coscia di pollo da mangiare sul divano assieme a Peter Griffin.

Emoji, arrivano quelle di cioccolato

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Credit: mashable.com

Ormai sono diventate la nostra croce e delizia, parliamo delle emoji. Ovvero le icone che rappresentano, tramite emoticon, i diversi stati d’animo. Le utilizziamo per chattare ed inviare messaggi dal nostro smartphone, ma anche sui social network per commentare i diversi post. Faccina triste, faccina innamorata, faccina arrabbiata, faccina triste e via così.

Solo qualche giorno fa anche Facebook si è aggiornato e ha modificato una delle sue impostazioni cardini, non più solo la possibilità di aggiungere il classico “mi piace”, adesso ci è permesso anche rispondere allo stato dei nostri amici con una delle famose emoji che esprimono i classici stati d’animo.

Spesso ci lamentiamo perché il loro uso è diventato eccessivo, ormai sostituiscono di fatto le parole e se ne abusa. Ma senza le emoticon il nostro linguaggio virtuale diventerebbe quasi monco. Ecco, se questo non bastasse adesso le divertenti faccine diventeranno reali, meglio di cioccolato. A pensarci è stata la Lindt che ha creato Lindt HELLO Emoji, cioccolatini ispirati alle faccine con i diversi stati d’animo.

I cioccolatini sono presenti e già in vendita in Svizzera, Austria e Germania. Presto arriveranno anche negli Stati Uniti e siamo sicuri che anche in Italia non si faranno attendere.