venerdì, 19 Dicembre 2025

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Problemi che solo chi divide il letto con lui può capire

Vanity Fair

Quant’è bello dividere il letto insieme al proprio lui (o la propria lei) e addormentarsi insieme tra coccole, carezze e baci… Sì, ma anche no. Tantissimi sono i “problemi” – passate il termine, più che problemi sono “difficoltà” e piccole divergenze – della condivisione pacifica. O che almeno vuole provare ad esser tale.

Temperature

Io ho freddo, lui ha caldo. Io mi copro fino alla punta del capello più lungo, lui si addormenta in pantaloncini e t-shirt il 30 dicembre a -4°C. Poi sente freddo, poi caldo ancora, poi si avvicina ma troppo bollente, allora scappa come fossi un assassino.

Coperta

Io amo addormentarmi completamente avvolta da lenzuola e coperte morbide, lui tira la sua parte per avere qualche centimetro in più. E la notte più bella della nostra vita passa quasi per intero a litigare su come dividere equamente un pezzo di tessuto da 1×2 metri.

Movimenti notturni

Ringraziando Dio non sono sonnambula, e neppure lui. Ma ci piace ballare la breakdance durante la notte. Chi si muove, chi si gira, chi fa strani colpetti con la gamba. Chi cambia lato e posizione. Ed è un continuo mal di mare.

Russare

Un rumore di sottofondo fastidiosissimo: non riesci a dormire e passi tutta la notte con gli occhi sbarrati.

Animali vaganti

Chi di noi non ha un cane o un gatto sparso per casa? Ecco, amano dormire con noi. E quindi, sul letto si sta in tre.

Le 9 differenze tra francesi e inglesi

Christian Adams ©

Provate a farci caso: ogni volta che si guarda una serie tv, c’è sempre un/a francese che intraprende una liason con una/uno dei protagonisti. Ma cosa rende i francesi così affascinanti? Non sarà forse uno stereotipo? Li abbiamo, perciò, analizzati a confronto coi loro atavici ‘nemici’ britannici ed ecco una breve lista delle principali differenze tra inglesi e francesi.

1. Alla moda

Prima di tutto, i francesi sanno vestirsi. Sono sempre in gran forma e non commettono passi falsi della serie indossare troppe strisce o portare calzini sportivi sotto un completo elegante. Inoltre, sembra sempre che tutta la loro perfezione non gli sia costata alcuno sforzo. Cosa che, chiaramente, non è per niente vera: soltanto per farsi una doccia ci impiegano ore. Ma almeno loro la fanno quotidianamente: gli inglesi, volendo, possono anche saltare un paio di giorni.

2. Cavalleria

Gli uomini francesi – i più vecchi come i più giovani – ti mantengono la porta aperta. Ti aspettano mentre sei in difficoltà sui tuoi tacchi 12. E fanno sembrare il tutto assolutamente spontaneo, non ha l’aria di un comportamento sessista o giù di lì. Non ti sbattono la porta in faccia, nemmeno quando te lo meriteresti. E si assicurano che tu sia tornata sana e salva a casa, cosa che in Inghilterra non accade mai. Qui, infatti, se dovessi mai ubriacarti a qualche festa a nessuno potrà importare di meno della tua incolumità. It’s your problem.

3. L’accento

L’accento francese fa sciogliere molte, ma non tutte. In realtà può suonare un po’ troppo sdolcinato. L’accento inglese, invece, è più interessante, più dentale e mascolino. In più gli inglesi hanno l’adorabile abitudine di usare delle espressioni che non significano assolutamente nulla: una frase come “I don’t disagree“, per esempio, può farvi arrovellare un’intera giornata senza alcuna possibilità di trovarvi un significato plausibile.

4. Senso dell’umorismo

Non lo si capisce a primo acchito, ma c’è un quid nel cosiddetto sense of humour dei britannici: è qualcosa di adorabile. Un inglese può essere secco, sarcastico e forse neanche intenzionalmente divertente: le sue battute verranno colte solo in un secondo momento. I francesi, beh, diciamo semplicemente che ridono sulla pelle degli altri in genere.

5. Preferenze alcoliche

Questa è abbastanza semplice: i britannici bevono birra. Solo birra. E se non è ancora l’ora di bere, eccoli con una bella tazza di tè in mano. I francesi, invece, ci vanno giù di vino e champagne. E di petit café, c’est clair.

6. Corteggiamento

Se vi piace un ragazzo inglese, spiacenti di informarvi che siete spacciate: a differenza dei francesi, infatti, gli inglesi non muovono un dito, mai. Non faranno mai la prima mossa, e se la fate voi difficilmente l’avrete vinta. Nel corteggiare, perciò, possiamo asserire che i francesi sono decisamente avanti. Ma anni luce.

7. Sport

I francesi, di solito, guardano partite di calcio e rugby. Gli inglesi, invece, hanno anche la passione per il cricket e per il golf. In qualsiasi caso, la televisione verrà completamente monopolizzata: siete state avvisate.

8. Educazione

Le scuole in Inghilterra sono in gran parte separate in base al sesso degli studenti: ciò non accade assolutamente in Francia, dove ragazzi e ragazze frequentano scuole miste e vengono educati insieme. Alcuni inglesi, del resto, sono tuttora a disagio in presenza di donne, proprio perché non sono abituati a interagire con loro. Alcune trovano la loro goffaggine affascinante, altre fuggono di fronte ad atteggiamenti del genere che possono comprensibilmente apparire sessisti. Diverso il discorso per i francesi, che con le donne sono decisamente a loro agio, forse fin troppo.

9. Freddo

Gli inglesi sono così abituati al freddo che praticamente non lo sentono neanche più: possono girare in pantaloncini anche quando fuori nevica. I francesi, invece, sono sempre bardati da capo a piedi per stare caldi: di certo non sono diventati immuni al freddo come gli inglesi, che un cappotto non sanno neanche più che cosa significhi.

Charlie Hebdo, un anno dopo: la tragedia vista dai bambini (VIDEO)

Credits: France Télévisions

Ci sono tragedie che non si possono dimenticare. Come l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo, avvenuta il 7 gennaio 2015. Esattamente un anno dopo, la Francia torna a parlare a voce alta e celebra la libertà d’espressione come omaggio alle vittime di Charlie Hebdo, che hanno avuto la sola ‘colpa’ di pensare e mettere per iscritto ciò che pensavano. Il video di breve durata è stato realizzato dal regista Radu Mihaileanu, e poi è stato diffuso su tutti i canali televisivi francesi.

Nella clip si racconta la libertà d’espressione, i valori della Repubblica e della laicità attraverso disegni semplicissimi, nati dalla matita di bambini e adolescenti. Un modo delicato che ci fa riflettere su quanto abbiamo perso a causa di coloro che ci impediscono di esprimere la nostra opinione. Così le immagini scorrono come quelle di una macchina da presa, e mostrano una matita definita “Arma di distruzione di massa”, poi c’è la donna simbolo della Rivoluzione francese che piange stringendo tra le mani un’altra matita; una Torre Eiffel annerita dall’odio degli attentatori; poi ci sono loro, i cattivi, quei terroristi che hanno aperto il fuoco contro i giornalisti di Charlie Hebdo.

Non ci sono altre parole per descrivere i disegni realizzati da questi ragazzi, che sono stati creati all’indomani dell’attacco nel cuore della Francia. Sì, perché i francesi non dimenticano e non restano fermi: la libertà d’espressione non può essere fermata. E toccante è infine la voce di un bambino, che alla fine del video, dice: “Amo disegnare e continuerò a farlo”. Nous sommes Charlie e continueremo ad esserlo.

Giubileo: in vendita i profumi ispirati alla Bibbia (FOTO)

credits photo: viaggiepellegrinaggi.it

Il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco è iniziato circa un mese fa, precisamente l’8 dicembre con l’apertura della Porta Santa della Basilica di S. Pietro, e già si può dire che quest’aria spirituale, abbia ispirato parecchie persone. Le creazioni a tema pensate per l’occasione, infatti, sono state molte ed hanno attirato la curiosità dei turisti, sempre pronti a spendere un po’ di soldi per portarsi a casa un ricordo di una bella esperienza.

Basti pensare, ad esempio, ai profumi ispirati alla Bibbia, in vendita presso le edizioni Paoline in via della Conciliazione a Roma, che sono stati esauriti in un battibaleno. Si tratta di tre fragranze, create da Laura Bosetti Tonatto con l’aiuto della storica Alessandra Andreocci, che contengono essenze ed oli essenziali che richiamano l’odore dell’incenso che si respira nelle chiese e che è strumento di purificazione, del rizoma del Nardo della Maddalena, presente anche sullo stemma di Papa Francesco, della Rosa Mistica di Sharon e della Rosa senza spine, che indica il paradiso ed è il fiore Mariano per eccellenza.

credits photo: ansa.it
credits photo: ansa.it

Proprio la Tonatto ha spiegato che ‘I testi sacri sono davvero ricchi di profumi. La mirra, l’incenso, la cassia, il nardo e la rosa sono spesso evocati nella Bibbia, insieme agli aromi più esotici dello zafferano, dell’ambra, della cannella’. Inoltre afferma che ‘l’olfatto è il più spirituale di tutti i sensi perché, nel Talmud, è descritto come l’unico senso dal quale l’anima trae piacere mentre gli altri sono legati alle esigenze del corpo’.

Insomma, con queste premesse è facile immaginare come diversi turisti, pellegrini e fedeli siano andati in visibilio mandando sold out tutte le tre fragranze nel giro di poche settimane. Ma i profumi di Laura Bosetti Tonatto non sono di certo l’unico ‘gadget’ che è possibile acquistare in occasione del Giubileo 2016. C’è un logo (il Buon Pastore che si carica in spalla un uomo), infatti, che distingue gli articoli non contraffatti: t-shirt, chiavette Usb, ombrelli e chi più ne ha più ne metta.

Almeno in questa occasione, però, non si dovrebbe evitare di cadere nel consumismo?