In occasione degli attentanti di ieri, 13 novembre, a Parigi, Banksy ha disegnato un logo, postato su Twitter e diventato subito virale su tutti i social: il simbolo della pace e l’immagine della torre Eiffel si uniscono per la lotta contro la violenza e contro il terrorismo.
Peace for Paris sta facendo il giro del web e del mondo, ancor più dell’hashtag #JeSuisCharlie per i stravolgenti eventi che hanno colpito sempre la Francia, ed in particolare la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, lo scorso gennaio.
Il logo è molto semplice: ci sono pochissimi tratti disegnati nero su bianco e la torre Eiffel è racchiusa nel simbolo della pace.
Nessuno l’avrebbe mai detto, ma usare lo smartphone è davvero pericoloso: tantissimi incidenti, per esempio, sono causati proprio da un uso improprio del nostro cellulare, da un’eccessivamente lunga connessione internet, dalla troppo forte luminosità dello schermo. E questo numero è salito all’84% tra i 16 e i 24 anni. Circa il 41% delle persone dice di aver avuto un contrattempo legato alla tecnologia.
I dati rivelano che il 13% delle persone è andata a sbattere contro qualcuno o qualcosa mentre camminava con gli occhi incollati sullo smartphone, e questa cifra sale al 43% per le giovani generazioni. E i problemi non si verificano solo solo quando le persone sono in giro. A circa il 60% dei giovani, per esempio, è caduto il cellulare in faccia mentre era sdraiato, a letto.
Si tratta di incidenti abbastanza divertenti e strani, ma non è un fenomeno da prendere sottogamba.
Tra gli avvenimenti più assurdi, per esempio, quelli legati al cibo: moltissimi, infatti, sono andati al pronto soccorso per dolori e bruciature dovute al peperoncino. Tantissimi, invece, quelli rimasti completamente bloccati mentre provavano una delle tantissime posizioni yoga da manuale.
O, ancora, incidenti in palestra, legati allo scorretto o eccessivo uso di macchine e strumenti di lavoro, quelli in lavanderia, al supermercato o a scuola. Circa il 44% delle persone si sono bruciate durante la stiratura e il 35% è inciampato sul proprio animale domestico.
Tantissimi, ancora, quelli che si tagliano le dita mentre sbucciano patate e carote, quelli che si scottano al forno o con l’acqua bollente, quelli che inciampano nelle grate per terra o nei tombini o quelli che inciampano nei lacci delle scarpe.
I viaggiatori si dividono in due gruppi: quelli che non importa dove si dorme e quelli che la scelta dell’hotel, rigorosamente dalle 3 stelle in su, è importante. Per quest’ultimi potrà essere utile questa selezione degli hotel più belli. Sono state sapientemente scelte, per i Mr & Mrs Smith Hotel Awards, dodici categorie e, per ognuna, l’hotel migliore. Ecco il risultato:
Miglior arredamento: Ett Hem, Stoccolma, Svezia
credits photo: ndependent.co.uk
Ad aggiudicarsi il primo posto per il miglior arredamento è l’Ett Hem, di Stoccolma. È un misto tra arredamento tipico degli hotel, professionale ma un po’ impersonale, e quello tipico di un ambiente casalingo. Risulta così accogliente ma non sciatto. Il lusso infatti la fa da padrone sia negli ambienti comuni che nelle camere.
Camera più sexy: la Roccia Suite al Bellevue Syrene, Sorrento, Italia
credits photo: bellevue.it/
La camera più sexy è degli italiani. Si trova a Sorrento al Bellevue Syrene ed è la Roccia Suite. Situata in un’antica grotta romana, con vista sul Vesuvio e con un’invitante piscina idromassaggio con riscaldata. Insomma, ha tutto quello che serve per far esplodere la passione.
Miglior ristorante: Oreade al Monteverdi, Toscana, Italia
credits photo: monteverdituscany.com
Per il miglior ristorante restiamo in Italia, andando precisamente in Toscana. Non per niente siamo un paese conosciuto per il buon cibo. L’Oreade si trova precisamente a Castiglioncello del Trinoro, in una tipica cantina del posto. Il ristorante permette di cenare su un’elegantissima terrazza con vista sulle campagne circostanti.
Il bar più cool: Cocktail Lounge al Zetter Townhouse, Londra, UK
credits photo: independent.co.uk
Questo bar è arredato con molta creatività, richiamando lo stile teatrale. Le bevande si alternano ai deliziosi cibi dello chef Bruno Loubet.
Migliore Spa: Nam Hai, Hoi An, Vietnam
I trattamenti del Nam Hai sono principalmente quelli tipici asiatici ma incorporano anche le tecniche vietnamite e tailandesi. È particolarmente famoso per l’uso di prodotti di alta qualità.
Premio ecologia: Song Saa Private Island, Koh Rong Islands, Cambodia
credits photo: songsaa.com
Il motto del Son Saa è: ‘lusso con leggerezza’. Perché di lusso, in questo hotel, non ne manca. Ma il tutto è stato creato per rispettare l’ambiente. Si trova nel cuore di una vasta riserva marina. Inoltre, gli ospiti, supportati da un’associazione solidale, possono fare un’esperienza edificante insegnando l’arte ai bambini locali.
Migliore per famiglie: Jean-Michel Cousteau Resort, Fiji
credits photo: fijiresort.com
Si tratta di un resort di lusso, famoso per la possibilità che offre di spettacolari immersioni subacquee e per la sensibilità alle tematiche ambientali. Inoltre al suo interno c’è il Bula Club, un mini resort con piscine e scivoli, in cui i bambini si divertono seguiti dall’occhio attento delle tate.
Il Boutique Hotel più economico: Masseria Cervarolo, Puglia, Italia
credits photo: masseriacervarolo.it
L’Italia la spunta in un’altra categoria. La Masseria Cervarolo, a conduzione familiare, attira i suoi ospiti con vini pregiati e liquori. Qui si può imparare a cucinare, a fare il sapone o a danzare. Negli ambienti sono riproposti reperti d’epoca.
Miglior piscina: Amangiri, Utah, Stati Uniti
credits photo: aman.com
L’Amangiri offre una piscina spettacolare con vista mozzafiato. È presente anche una vasca idromassaggio.
Il più spirituale: Huka Lodge, Lake Taupo, Nuova Zelanda
credits photo: hukalodge.co.nz
Si tratta di un rifiugio per pescatori del 1920. L’intimità che lo caratterizza non ha pari e tutto è sapientemente gestito per far sentire gli ospiti come a casa. Da non perdere, poi, la suggestiva cena sotto le stelle.
Migliore novità: Battery San Francisco, California, Stati Uniti
Il Battery San Francisco è un’ex frabbrica in cui è stata ricreata l’idea di tana, con pareti di mattoni a vista. Un posto veramente molto creativo.
Miglior Smith Hotel 2015: The Pig On the Beach, Dorset, Regno Unito
credits photo: thepighotel.com
Staff preparatissimo, massima attenzione per i dettagli e assenza di pretese. Questi gli ingredienti che hanno reso il Pig On the Beach il miglior hotel del 2015. Come può far immaginare il nome, il protagonista di questo hotel è il cibo.
Cosa c’è di più bello dell’avere delle amiche con cui condividere tutto? Le avventure di una vacanza, il banco di scuola e le litigate con i genitori o con il fidanzato: nel bene o nel male le amiche con la A maiuscola non ci abbandoneranno mai, nemmeno quando siamo totalmente dalla parte del torto. Proveranno a farci ragionare, a farci capire che magari questa volta siamo state noi a sbagliare, ma staranno sempre al nostro fianco.
Ogni amica, però, ha la sua caratteristica, quella per cui non riusciamo a fare a meno di trascorrere del tempo in sua compagnia: c’è quella che inizia ad urlare per ogni nostro successo, quella che con un solo sguardo capisce che c’è qualcosa che non va e quella che ci impedisce di fare stupidate, come mandare un messaggio a quel ragazzo che tanto ci ha fatto star male.
Di tipologie di amiche, quindi, ce ne sono tantissime: le sisters, le affidabili – quelle a cui si chiede se abbiamo qualcosa tra i denti – le festaiole, le spontanee, le amiche d’infanzia, le (testarde) democratiche, le materne – che ci tengono testa e capelli quando siamo sul water in preda ad un attacco di vomito – e persino le scambiste – quelle con cui scambiamo i vestiti, ma anche gli uomini, senza mai rompere l’amicizia. Perché un’amica, nonostante tutto e tutti, è per sempre.
Tutto questo, in modo molto semplice e divertente, ce lo racconta Tess Masazza, insieme a Lodovica Comello, nel video “Tipologie di amiche“. Vi riconoscete in una di queste?