giovedì, 18 Dicembre 2025

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Le faccende domestiche? Un vero toccasana

Niente è più sgradevole del fare le faccende domestiche: eppure, per quanto sgrassare i piatti o spolverare le mensole possa sembrare estremamente noioso, una recente ricerca ha invece dimostrato che le pulizie giovano al nostro benessere.

Stando al parere degli scienziati, infatti, pare che pulire casa sia essenziale per la nostra salute tanto mentale quanto fisica, ben più essenziale di altri fattori come la zona in cui si risiede o quanto si guadagna. I ricercatori della Case Western Reserve University sostengono che il beneficio delle faccende domestiche consiste nell’esercizio effettivo dello stesso portarle a termine, il che poi influisce anche sulla salute mentale.

Fare le faccende domestiche tiene le persone sveglie e in movimento – dice la Dottoressa Kathy Wright della Scuola infermieristica Frances Payne Bolton – Un ambiente pulito è terapeutico“. La Dottoressa Wright e il suo entourage di ricercatori avevano come obiettivo quello di scoprire in che modo l’educazione, il salario, l’ambiente e le attitudini come il fumo o la ginnastica influenzino la salute di una persona più in là con l’età.

I 337 partecipanti allo studio erano adulti di età compresa tra i 65 e i 94 anni con almeno una malattia cronica e limitazioni fisiche che impedissero loro di svolgere un’attività quotidiana basica, come fare il bagno o vestirsi. La Dottoressa Wright si è detta sorpresa di aver riscontrato che le pulizie casalinghe in questi casi influenzasse il benessere psicofisico dei partecipanti più di tutti gli altri fattori.

Coloro che vivevano, invece, in condizioni caotiche sono apparsi meno soddisfatti di quanti mantenessero casa propria in ordine. La Wright, perciò, auspica che lo studio inciti le persone con limitazioni fisiche a continuare a tenersi in attività.

Fame nervosa, ecco come combatterla

La fame da stress? La peggiore. Incontrollabile, incontenibile, indistruttibile. Nemica di ogni donna che cerca di combattere contro questo mostro ogni giorno della propria dieta – e quindi vita. Che tanto non la vinci mai. É inutile.
Ma noi di Blog di Lifestyle non ci lasciamo intimorire e vi sveliamo come porre fine a questa guerra continua e sconfiggere la fame nervosa per sempre.

Forza di volontà

Tanta, ci vuole tanta forza di volontà. É il primo ingredienti perché questa ricetta porti i suoi frutti. Vi troverete di fronte a snack, biscotti, patatine, cioccolata, gelati e tante altre tentazioni, e indovinate? Dovrete resistergli.

Fare attività fisica

Non siamo i primi e non saremo certo gli ultimi a dire che l’attività fisica fa bene. Fa bene al fisico, ma soprattutto allo spirito. Infatti, svolgere uno sport ci permette di stare all’aria aperta o comunque in un ambiente salutare, ci permette di scaricare lo stress accumulato dalla giornata di studio/lavoro e soprattutto di occupare quell’oretta, che in alternativa, con molta probabilità passeremmo a inghiottire l’intera dispensa, ante comprese.

Niente abbuffate

É in programma una serata film con amici e il menu prevede abbuffata di schifezze, pizza, birra, gelato? Datevi malati, impegnati, fate qualcosa ma non cadere in tentazione. Stare in quella situazione farà vacillare tutta la vostra buona volontà e manderete all’aria tutti gli sforzi fatti fino ad allora.

Fai 5 pasti al giorno

Per non arrivare affamati a pranzo e cena e divorare anche il tavolo e le sedie che potrebbero essere indigeste é necessario fare almeno 5 pasti. Una colazione abbondante ricca di fibre ci permette di iniziare al meglio la giornata è fare il carico di energie. A metà mattina uno yogurt, un frutto o qualcosa di altrettanto leggero che ci sazi ma non appesantisca, quindi no, il Kinder Bueno non va bene. A pranzo non devono mancare le verdure, le proteine e una quantità discreta di carboidrati. Merenda con frutto e poi cena. Seguendo queste accortezze non sbaglierete.

Trovatevi un hobby

Spesso la fame nervosa dipende dalla noia. Se siamo indaffarati, infatti, é più difficile che perdiamo del tempo a stuzzicare, mentre se ci annoiamo e non sappiamo che fare mangiare per occupare il tempo ci pare la soluzione più facile. Quindi se avete tutti i pomeriggi liberi trovatevi un hobby fisso, che vi tenga occupati e lontani dal frigo.

Emozioni=cibo

Donne, noi molto più degli uomini, crediamo in una divinità superiore, chiamata “cibo consolatorio”. Litighiamo con il fidanzato? Mangiamo per sfogare la rabbia. Giornata faticosa a lavoro, con colleghi e capo? Mangiamo per consolarci. Lasciamo il fidanzato? Mangiamo per dimenticare. Ogni scusa é un buon motivo per sentirci giustificati ad inghiottire tutto quel cibo spazzatura. Associare il cibo alle emozioni é un errore madornale che ci fa perdere di vista la realtà. Possiamo uscirne, crediamoci.

Dopo tutti questi consigli non si può sbagliare. Sgarrare é vietato, quindi forza e coraggio, la fame nervosa si può sconfiggere, basta volerlo. E se non lo si vuole, pazienza, non sarà la fine del mondo. Magari quest’estate si va in montagna anziché al mare.

Pillola, 7 effetti collaterali in caso di interruzione

Nel momento in cui la donna comincia ad avere una vita sessuale, deve immediatamente fare i conti con la possibilità di una gravidanza indesiderata, e cercare il metodo contraccettivo più adatto alle proprie esigenze.
Anche se il preservativo è la ‘protezione’ più efficace (e pratica) che si possa utilizzare, è anche vero che nelle coppie solide si ricorre a strumenti differenti, come la pillola.
Quest’ultima consente di vivere l’amore senza ansie né paure, ma come tutti i metodi contraccettivi, e forse anche più degli altri, può comportare degli effetti collaterali.
Interromperne l’assunzione provoca effetti rilevanti sul piano fisico.

I crampi peggiorano

Ogni mese con l’arrivo del ciclo la maggior parte delle donne soffre di dolori mestruali, ovvero patisce odiosi crampi alle ovaie e fastidiosissimi mal di testa.
La interruzione della pillola potrebbe intensificare tali disturbi, e rendere insopportabili le odiose fitte che accusiamo ogni volta.

Aumento della fertilità

Come se non bastasse, oltre all’aumento dei crampi, un effetto collaterale è l’aumento di fertilità: una volta interrotta l’assunzione della pillola è bene fare molta attenzione durante i rapporti, in quanto ci sono molte più probabilità di rimanere incinte.

Tendenza all’acne

La pillola, con il suo dosaggio ormonale, rende la pelle della donna più liscia e levigata: sospenderla potrebbe provocare l’insorgere di brufoli e impurità, e peggiorare l’aspetto dell’epidermide.

Il seno si ‘sgonfia’

Conosco persone che con la pillola hanno visto aumentare il proprio seno di una taglia: questo è l’effetto collaterale più gradevole nei periodi di somministrazione; diversamente, quando la si sospende, le grazie sembrano accusare di nuovo la gravità, proprio come la famosa mela di Newton.

Vagina lubrificata

Assumere la pillola ‘secca’ leggermente il condotto vaginale, e la sua interruzione comporta una idratazione istantanea della vagina, e dunque una maggiore lubrificazione.

Si perde peso

In verità la pillola non fa ‘ingrassare’ ma tende a gonfiare (proprio come nel caso del seno). Va da se che una volta cessata la sua assunzione, tutto il corpo comincia progressivamente a diminuire, anche se di poco, il proprio volume.

Aumento del desiderio

Alcune pazienti affermano che la sospensione della pillola provochi un aumento del desiderio sessuale, con il conseguente miglioramento dello stato della libido e della intesa della coppia.

Stiamo distruggendo il nostro pianeta (FOTO)

Stiamo sfruttando il nostro pianeta, e le risorse diminuiscono alla velocità della luce. Non è un segreto, ma molte persone, ancora oggi, si rifiutano di prenderne atto.
È ora di capire quello che sta succedendo intorno a noi, e per colpa nostra.

Per smuovere un po’ e sensibilizzare l’opinione pubblica, l’associazione “Global Population Speak Out”, che riunisce scienziati, accademici, e ambientalisti ha realizzato una serie di scatti che fanno decisamente riflettere sul fenomeno della sovrappopolazione e del sovrasviluppo. Queste fotografie – molto forti da guardare – sono state inserite in un libro, disponibile online, e intitolato “Overdevelopment, Overpopulation, Overshoot”.

Non solo scienziati ed ecologisti, per questo progetto si sono mobilitati anche molti scrittori, con un unico obiettivo finale: far capire alla popolazione del mondo intero i gravi danni prodotti dall’aumento dei consumi, dal surriscaldamento globale e dalla sovrappopolazione sull’ambiente – i mali che stanno uccidendo l’uomo stesso. La consapevolezza delle persone a riguardo non può essere ancora così assente e inesistente; tutti devono iniziare ad avere una visione chiara di come stiamo distruggendo il nostro pianeta, per di più, con le nostre stesse mani.

1Il fiume Giallo che scorre in Cina, nella regione della Mongolia Interna, è così inquinato da rendere quasi impossibile respirare nelle vicinanze (Lu Guang)

2Fare surf su un’onda piena di rifiuti a Java, Indonesia, l’isola più popolata al mondo (Zak Noyle)

3Il campo petrolifero di Ken River, in California, Stati Uniti (Mark Gamba/Corbis)

4Un orizzonte pieno di rifiuti in Bangladesh (M. R. Hasasn)

5La foresta nazionale di Willamette, disboscata al 99 per cento, nell’Oregon, Stati Uniti (Daniel Dancer)

6Un albatro morto per avere ingerito plastica, nelle Isole Midway, Oceano Pacifico (Chris Jordan)

7Un incendio in una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico, Aprile 2010 (Daniel Beltra)

8Una foresta indonesiana trasformata in una piantagione di palme (Yann Arthus Bertand)

9Una zona piena di catrame ad Alberta, in Canada (Garth Lentz)

10La miniera Mir in Russia è la più grande miniera di diamanti del mondo (Google Earth 2014/Digital Globe)

11Le Maldive subiscono inondazioni a causa del surriscaldamento globale, potrebbero essere sommerse nell’arco di cinquant’anni (Peter Essick)

12Un enorme iceberg si sta sciogliendo vicino alle Isole Svalbard, in Norvegia (Cotton Coulson/Keenpress)

13L’escavatore più grande del mondo, il Bagger 288, usato per estrarre carbone dalla miniera a cielo aperto di Tagebau Hambach, in Germania (Achim Blum)

14Parte della foresta Amazzonica in Brasile, bruciata (Daniel Beltra)

15Veduta di Città del Messico, 20 milioni di abitanti (Pablo Lopez Luz)

16Una discarica ad Accra, nel Ghana. I rifiuti elettronici prodotti dai Paesi sviluppati finiscono spesso nei Paesi del Terzo Mondo (Peter Essick)

17Una valle totalmente ricoperta da serre, ad Almería, in Spagna (Yann Arthus Bertrand).

Stiamo distruggendo la Terra, il pianeta che ci ospita dall’inizio dei secoli, l’unico sul quale l’uomo possa vivere. Vogliamo davvero continuare così?