venerdì, 19 Dicembre 2025

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Autostima: come la fiducia in se stessi può minare un rapporto

lopsicologoonline.it

C’è chi ne ha troppa e chi non ne ha per niente. Stiamo parlando dell’autostima, quel riflesso della generale autovalutazione di una persona del proprio valore. Essa puo’ essere minata da eventi vissuti nel passato, condizionando quindi anche il presente. Ma se ciò che è avvenuto ieri non puo’ essere cambiato, l’oggi invece pretende questa trasformazione, pretende che nella propria vita si trovi un nuovo punto di riferimento. Per se stessi, certo, ma anche per chi ci sta accanto.

Perché una relazione con un partner che ha poca stima di sé non è mai una cosa facile. “Forse non sono abbastanza per te”, “non ti merito”, “ho paura di sbagliare tutto”. Sono queste le tipiche affermazioni di chi non crede nelle proprie capacità e potenzialità.

Mentre la maggior parte delle persone guarda le relazioni a lungo termine come un contesto di amore, affermazione e sostegno, le coppie insidiate dalla scarsa autostima rischiano di veder franare sotto i propri piedi tutti i progetti costruiti insieme. Avere una bassa autostima porta infatti a creare delle insicurezze relazionali che a lungo andare danneggiano la stabilità emotiva e il bisogno di certezze che si cerca dal proprio partner.

La colpa però non è sempre e solo di chi ha scarsa fiducia in se stesso. Complimenti mancati o rivolti ad altre persone, parole dette ma che non trovano conferma in alcun tipo di gesto, attenzioni che scarseggiano. Questi sono tutti elementi che, attuati dalla persona che si ama, non fanno altro che accrescere dubbi e paure.

E così ci si sente sempre inadeguati, non si da importanza a nessun tipo di problema o discussione, si mettono a tacere sentimenti magari anche molto forti e profondi. Il tutto per la paura di sbagliare e di rimanere delusi.

Bisogna però fare attenzione anche alla tendenza opposta, quella della troppa stima di sé. Ego, ego, ego, sempre e solo ego. Diventare il centro del proprio mondo, il dio sceso in terra che non ha tempo da dedicare ad altro all’infuori di sé stesso o del proprio lavoro, che si vanta per ore e ore dei propri successi o si lagna di continuo delle proprie pene. Anche una eccessiva autostima può minare un rapporto. E si rischia di rimanere soli e di perdere proprio le persone a cui si voleva e che ci volevano più bene.

Ma mentre per una autostima sconfinata l’unica soluzione è scendere dal piedistallo e scoprire che il mondo non gira solo intorno a sé stessi ma esistono anche gli altri, chi ha poca fiducia in se stesso può accrescerla con la terapia cognitivo-comportamentale. Questa “soluzione scientifica” consiste nel focalizzare le proprie attenzioni su ciò che ci fa star bene, nell’esaltare i successi che si ottengono, nell’avere molta cura di sé stessi e soprattutto nell’evitare di continuo un confronto fra la propria persona e gli altri.

Solo così si può tornare ad avere fiducia. In se stessi certo, ma anche negli altri. E dato che la fiducia è la base di ogni relazione, in questo modo ci si potrà circondare di persone affettuose e amorevoli, per cui vale veramente la pena di lottare.

Tanti auguri Michelle Bonev (FOTO)

L’età ad una donna non si chiede, si dice. Ma in questo caso è proprio la festeggiata Michelle Bonev a rivelarcelo con una foto sexy su facebook in cui si mostra fiera, in tutta la sua invidiata bellezza: 43 anni.

Scrittrice, sceneggiatrice, sttrice, regista, imprenditrice, Michelle Bonev, nome d’arte di Dragomira Boneva Ianeva, si racconta nel suo libro autobiografico “Alberi senza radici” in cui ci svela la sua sofferta infanzia in Bulgaria, sognando il jet set internazionale, la moda, il cinema.

Tutti sogni divenuti realtà. Una rivincita che profuma di successo. Un successo che continua nel 2006 con l’acquisto della società di produzione cinematografica e televisiva “Romantica Entertainment” di cui è anche presidente.

Vi lasciamo con qualche foto dell’intrigante Michelle e nel frattempo: tanti auguri Michelle Bonev

I 10 falsi miti del sesso al cinema

L’eros per finta fa male al desiderio, soprattutto ai giovani. Le scene hot hanno fatto parecchi danni all’immaginario erotico, creando falsi miti e destabilizzando chi le guarda pensando che la realtà sia così. Questo il parere dell’esperta, la sessuologa Adele Fabrizi.

Alcune sequenze d’amore hot famosissime, ai limiti della censura, ci appassionano e sono entrate nel nostro immaginario. Dai baci sulla spiaggia di Da qui all’eternità alle scene esplicite di La vita di Adele, passando per lo scandaloso Ultimo tango a Parigi.

L’eros al cinema fa proprio crollare il desiderio perché vedere scene al limite della realtà, non ci aiuta assolutamente. Qui sotto, i dieci falsi miti sessuali spacciati dal cinema:

1. Il sesso è sempre travolgente

Al cinema, lo si fa d’impulso, di solito in ascensore o alla toilette. Scena iconica è nel Postino suona sempre due volte, quando Jessica Lange e Jack Nicholson si amano sul tavolo, tra gli sbuffi di farina. Capite che poi mettersi comodi a letto fa molto che barba che noia. Strapparsi i vestiti di dosso capita, forse la prima volta, e dopo scopriamo che lui era sposato. La dottoressa Fabrizi spiega a quelli che “la passione è finita” che “dopo un po’ l’intimità nasce da una cena a lume di candela, da una serata di carezze e chiacchiere sul divano…“.

2. Le donne eccitanti sono fisicamente perfette

Mai visto un buchetto di cellulite in una scena hot. E infatti le donne sono terrorizzate dalla prima volta: certissime che lui si ritrarrà a causa di un rotolino di troppo o qualche pelo dimenticato.

3. Lo strip riaccende la passione

Kim Basinger è arrivata con Joe Cocker in sottofondo e tutti ci siamo convinti che uno spogliarello fosse garanzia di successo. Al cinema, basta accennarlo per far esplodere gli ormoni, peccato che ormai non sia più così, visto che le donne vanno già in giro svestite. Lo strip funzionava ai tempi in cui la donna non mostrava le sue beltà così spudoratamente e quindi l’alone di mistero rendeva tutto più eccitante.

4. Tutto si risolve a letto

I peggiori guai si risolvono a letto. Vero per i maschi, nella vita, non per le donne “che prima devono spaccare il capello in quattro”. Nella scena finale di Eyes Wide Shut, Nicole Kidman e Tom Cruise sono coi figli in un negozio di giocattoli, dopo orge ed evasioni vere o sognate. Lei: “C’è una cosa che dobbiamo fare, Bill”. Lui: “Che cosa?”. Lei: “Sesso”.

5. Fare il primo passo è da donne speciali

Il primo passo viene concesso solo alle bad girl dei film e anche se noi ci siamo evolute, la sostanza rimane sempre quella. “I costumi sono cambiati, i sentimenti sono rimasti gli stessi” spiega la sessuologa, “e anzi tra i giovani, la ragazza troppo disinvolta viene stigmatizzata coi peggiori epiteti“. Mica ritenuta un’eroina alla Lara Croft o alla Charlie’s Angels.

6. Fare cilecca non è contemplato

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È una questione di tensione cinematografica: la scena d’amore è il clou della storia, perciò deve andare tutto liscio. Totalmente falso. In un episodio del cult di Woody Allen “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso“, il cervello è la sala di comando di un’astronave, dove tutti sono impegnati nell’immane impresa di assicurare la performance sessuale, sabotata da vari piccoli problemini.

7. Alle donne piace sempre moltissimo

A cinema, gli intoppi non sono previsti. “Nella normalità fisiologica le donne possono avere rapporti gratificanti anche senza orgasmo“. Harry ti presento Sally, con la celebre scena al bar, non ci è servito a nulla?

8. Le dimensioni sono essenziali

I nudi frontali maschili stupiscono sempre con effetti speciali o non, come Michael Fassbender in Shame, quindi non dobbiamo meravigliarci se gli uomini ne hanno fatto un problema esistenziale.

9. Tra la prima stretta di mano e il letto il passo è breve

Al cinema succede tutto in due ore, nella vita influiscono mille condizionamenti e riflessioni. Tipo, in Tutta colpa di Freud, lei dice: “Senti, io vorrei tanto farti salire e dartela subito, ma siccome il mio analista sostiene che voi uomini siete tutti str…zi, forse è meglio dartela la prossima volta“.

10. L’orgasmo è sempre simultaneo

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Mito falsissimo. Il solito Woody Allen ci fa tornare con i piedi per terra nel film Mariti e mogli: “La sola volta che Rifkin e sua moglie arrivarono a un orgasmo simultaneo fu quando il giudice porse loro la sentenza di divorzio“.

credits: www.iodonna.it

Quanto durerà il vostro amore? Il cervello lo sa

Credit: cristianobrizzi.net

Sperate che la vostra storia d’amore sia per sempre? Vi proiettate già un matrimonio con il/la vostro/a compagno/a attuale? Se volete sapere quanto durerà la vostra love story non vi resta che cercare la risposta dentro di voi. Si, ma dove? Nel vostro cervello.

Sembra strano che la risposta sia così semplice, è vero, ma pare proprio sia così. A detta dei ricercatori della Brown University di Providence (Usa), parte tutto dalla nostra materia grigia. Uno studio ha dimostrato, attraverso la risonanza magnetica, grosse differenze nell’attivazione cerebrale tra le coppie più solide e le più fragili.

Pare che l’amore è più solido quando si accompagna a una visione positiva del compagno.
Infatti, la relazione si è rivelata molto più duratura nelle coppie che hanno mostrato una maggiore attività cerebrale nell’area che reagisce alla bellezza visiva, e minore in quella più sensibile al senso critico.
In parole povere: l’amore è più duraturo quando si ha dell’altro una visione positiva e un’attitudine a moderare i conflitti.

Curiosità:

Bionda o mora? Un gruppo di ricercatori dell’Università di Westminster ha inviato una donna in tre diversi nightclub, con i capelli tinti ogni volta di un colore diverso: prima biondi, poi castani e infine rossi. Il risultato è che la donna è stata invitata a ballare più volte da bionda, ma è stata valutata più attraente e intelligente quando era mora. In parte questione di moda, e in parte di percentuali: la maggior parte delle persone ha una chioma scura, e in un locale scuro come un nightclub il biondo spicca.

L’amico buffone. Se il giullare del vostro gruppo non ha ancora trovato l’anima gemella un motivo c’è: pare che gli uomini sorridenti sono considerati meno attraenti dal pubblico femminile.

Per amore o per odore. Sembra strano, e invece esiste una correlazione strettissima tra odore corporeo, genetica e attrazione sessuale e amore. A confermarlo sono gli esperimenti scientifici che hanno dimostrato che le coppie durature e felici hanno infatti caratteristiche genetiche molto diverse tra loro. In particolare, a differire deve essere l’HLA, una sequenza di geni legata all’emissione degli ormoni che controllano gli odori emessi da una persona.

Sesso. Sicuramente è vero che gli uomini sono più inclini a pensare ai rapporti sessuali e ad avere relazioni con più partner – perchè la prospettiva di una gravidanza mette le donne nella condizione di essere più selettive nei confronti di eventuali pretendenti – ma non è vero che gli uomini pensano al sesso ogni 7 secondi. Secondo una ricerca dell’Università dell’Ohio ci pensano solo ogni 40 minuti.

Questione d’altezza. Il detto “altezza mezza bellezza” vale solo per il genere maschile. Quando si parla di centimetri (dal suolo) le ragazze preferiscono un partner alto, più alto di loro per un senso di protezione, mentre gli uomini apprezzano le donne più minute.

[Credit: focus.it]