mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Emma Watson per HeForShe: un movimento femminista che coinvolge anche gli uomini

Emma Watson ha appena lanciato una campagna per la parità dei sessi chiamata appunto “HeForShe”. Il nome spiega già gran parte del progetto. L’obiettivo è quello di coinvolgere più persone possibili, sia donne che uomini per far si che la parità dei sessi non rimanga solo una flebile speranza.
Il discorso dell’attrice inizia con la sua esperienza da ‘femminista’ .

“Ho cominciato a mettere in dubbio le supposizioni basate sul genere tanto tempo fa. Quando avevo 8 anni ero confusa dal fatto che mi definissero dispotica perché volevo dirigere le recite che allestivamo per i nostri genitori; ma ai maschi non succedeva. Quando a 14 anni, ho cominciato ad essere sessualizzata da certi elementi dei media. Quando a 15 anni, le mie amiche hanno cominciato ad abbandonare le squadre degli sport che amavano perché non volevano apparire muscolose. Quando a 18 anni, i miei amici [maschi] non erano capaci di esprimere i loro sentimenti… ho deciso che ero femminista e la cosa mi sembrava tutt’altro che complicata. Ma le mie ricerche più recenti mi hanno dimostrato che “femminismo” è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe. A quanto pare, [io] sono tra le schiere di donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive, isolanti e anti-uomini, persino non attraenti. Perché è diventata una parola tanto scomoda?”

Continua Emma:

“Provengo dalla Gran Bretagna e penso che sia giusto che io sia pagata tanto quanto le mie controparti maschili; penso che sia giusto che io sia in grado di prendere delle decisioni che riguardano il mio corpo; penso che sia giusto che le donne vengano coinvolte in mia vece [nella politica] in quelle decisioni che influenzeranno la mia vita; penso che sia giusto che socialmente mi sia garantito lo stesso rispetto che è garantito agli uomini. Ma sfortunatamente, posso dire che non c’è neanche una nazione al mondo in cui le donne possono aspettarsi di ricevere questi diritti. Nessuna nazione al mondo può dire di aver raggiunto la parità dei sessi. Considero questi diritti dei diritti umani”.

Purtroppo, come precisa l’attrice, su questo discorso si è discusso varie volte, in varie occasione. Nel 1997 Hilary Clinton fece un discorso a Pechino sui diritti delle donne. Meno del 30% del pubblico era composto da uomini. Un dato tanto importante, quanto emblematico.

“Come possiamo influire sul cambiamento nel mondo quando solo la metà di esso è invitato o si sente benvenuto a partecipare alla conversazione?” Chiede Emma Watson.

La parità dei sessi è anche un problemi degli uomini. Sì, perchè si parla meno spesso di uomini imprigionati dagli stereotipi di genere ma lo sono anche loro. E appena si libereranno la situazione migliorerà anche per le donne.

“Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno in dovere di essere sottomesse. Se gli uomini non devono controllare, le donne non dovranno essere controllate. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere sensibili. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere forti. E’ tempo di concepire il genere su uno spettro, e non come due serie di valori opposti. Se smettiamo di definirci l’un l’altro in base a cosa non siamo, e cominciamo a definire noi stessi in base a chi siamo, possiamo essere tutti più liberi. Ed è di questo che si occupa He For She. Di libertà.
Voglio che gli uomini prendano su di sé questo impegno, così che le loro sorelle, madri e figlie possano essere libere dai pregiudizi, ma anche perché anche i loro figli possano avere il permesso di essere vulnerabili e umani. Rivendichiamo quelle parti di loro che hanno abbandonato e così facendo permettere loro di essere una versione più vera e più completa di loro stessi.

Un invito a non restare indifferenti, a fare qualcosa. Qualcosa per concretizzare ciò che è giusto e che è ancora utopia in alcune Nazioni più che in altre.

“Perché la realtà è che se non facciamo niente, ci vorranno 75 anni, o che io compia quasi 100 anni, prima che le donne possano aspettarsi di essere pagate tanto quanto gli uomini per lo stesso lavoro. 15 milioni e mezzo di ragazze si sposeranno nei prossimi sedici anni e lo faranno da bambine. E con questi ritmi, non sarà prima del 2086, che tutte le ragazze della campagna africana potranno ricevere un’educazione di livello secondario.”

La piccola di Harry Potter si è indubbiamente fatta sentire e si spera porti concreti risultati con questa campagna, che smuova gli animi, sopratutto quelli maschili, ma non solo.

Facekini, la nuova strana tendenza in arrivo dalla Cina (FOTO)

Il Facekini è la nuova irresistibile tendenza direttamente dalla Cina. Sta spopolando in tutto il mondo ed in pochissimo tempo è diventato super virale: è una nuova moda creata appositamente dai “gialli mandarini” per la donna che non deve chiedere mai. Una delle invenzioni più belle – eh sì, come sempre “strane” – made in China.

Cos’è il Facekini? È la nuova svolta orientale del fashion: portare un passamontagna in spiaggia. Moda? Tendenza? Assurdità? Sì, tutto questo e tutto contemporaneamente. E se ci state chiedendo “perché”, beh, non fatelo. Non avremmo una risposta. E forse non ce l’hanno neanche loro.

In realtà un motivo ci sarebbe. I cinesi hanno paura della dannosità dei raggi ultravioletti del sole. Mettere una crema protezione 50, occhiali da sole, ombrellone sempre pronto e cappello di paglia largo per avere ombra sul viso sembravano essere accorgimenti troppo “normali” per gente alternativa e sempre attiva come loro. Il Facekini è nato per risolvere ogni tipo di problema. Non è raro vedere gente – e soprattutto donne, le perfette acquirenti di questo prodotto indirizzato proprio a loro – indossare anche mute complete.

Nessun commento che non sia ridicolo o ironico. Non c’è niente di logico e sensato in questa strana e pazza innovazione “tecnologica”. Eppure c’è, e sta anche facendo il boom di vendita in store e nei negozi online.

‘Slow Reading Club’: leggere senza cellulari eliminando lo stress

online.wsj.com

In Nuova Zelanda e negli USA si sta diffondendo una nuova moda, quella degli “Slow Reading Club”.

Lo “slow reading” è un movimento che ha un duplice obiettivo: da una parte diffondere la lettura e le sue pratiche, dall’altra insegnare a ritagliarsi del tempo, durante la giornata, da dedicare alla lettura, dimenticandosi dei problemi quotidiani e cercando di eliminare lo stress.

I membri degli “Slow Reading Club” si trovano in un caffè e si immergono in una lettura lenta e silenziosa, anche bevendo e mangiando, ma soprattutto rilassandosi. Tutti i partecipanti, fin da subito, hanno tratto dei grandi benefici: più concentrazione, meno stress e maggior sensibilità nel pensiero e nell’ascolto.

Dopo tutto, leggere è un’attività terapeutica, che aiuta a rilassarsi e a staccare la spina dalla quotidianità. Inoltre, la lettura ha il potere di diminuire la percentuale di perdita della memoria in età avanzata e di costruire relazioni più solide tra le persone

Secondo gli esperti, però, le sessioni di lettura dovrebbero essere programmate come se fossero terapie o esercizi fisici, in modo che il cervello possa riabituarsi a dei ritmi di vita più tranquilli e rilassati.

Tuttavia, per poter partecipare a questi gruppi di lettura, la prima regola da rispettare è quella di non avere contatti con la realtà esterna, soprattutto attraverso l’uso di internet o dei cellulari.

Con l’avanzare delle tecnologie infatti le nostre abitudini nella lettura sono cambiate estremamente: ora si legge in modo veloce e distratto, cosa che provoca un calo del livello attenzione e un aumento di stress.

Gli unici dispositivi concessi nei club sono gli e-book e i tablet, a condizione che non abbiano nessun accesso ad Internet o che ne siano scollegati.

Al mondo esistono due tipi di persone (FOTO)

“Il mondo è bello perchè è vario” dice un famoso detto: infatti nel mondo ci sono diversi tipi di persone e differenti modi di vedere e fare le cose. In particolare, esistono due particolari tipi di persone.

“Zomato”, una delle più importanti guide del web dedicate alla ristorazione, ha creato delle immagini semplici, sarcastiche e veritiere, che attraverso degli opposti riducono tutti gli aspetti che rendono una persona unica ed inimitabile.

Apple o Android?

Siamo nell’era della tecnologia e anche il sistema operativo dello smartphone diventa fondamentale per capire che tipo di persona si ha davanti. Essere o non essere? Apple o Android? Questo è il vero dilemma.

Crosta si o crosta no?

Sei uno di quelli abituati a non lasciare nemmeno una briciola nel piatto? O sei solito avanzare sempre qualcosa, come il bordo della pizza? Dimmi come mangi e ti dirò chi sei.

Tavolo o letto?

Il tuo pranzo perfetto è sdraiato nel letto, sotto le copertine e con la televisione accesa: non c’è dubbio, la pigrizia è la tuo punto forte. Se invece preferisci mangiare seduto composto a tavola, hai l’animo del tutto opposto.

Tè o caffè?

Bere tè o caffè non è certamente la stessa cosa: anche dalla bevanda preferita si possono capire tante cose sulla personalità di una persona. Puoi essere un tipo calmo e timido o – viceversa – estroverso e sempre pronto a far sentire la propria voce.

Quadratino si o quadratino no?

Sei una persona ordinata e responsabile se quando mangi una tavoletta di cioccolato stacchi un quadratino per volta, altrimenti attenzione: la tua fama sarà quella di un tipo disordinato e poco affidabile.

Cibo o prezzo?

Al ristorante, osservando il menù, l’occhio dove ti cade? Sulle varie pietanze o sul costo di queste ultime? Anche da questo si può capire che tipo sei: generoso o molto tirchio?

Coca o pepsi?

Non so se lo sapevi, ma una persona si considera in un modo o nell’altro anche in base alla scelta della bevanda: coca cola o pepsi? Scelta ardua.

Ketchup o maionese?

Ketchup o maionese? Rosso o bianco? La scelta tra queste due salse è simile a quella tra coca cola o pepsi, nessun dubbio.

Ingrasso si o ingrasso no?

Ovviamente non può mancare la distinzione tra chi mangia come se non ci fosse un domani e non mette su un kilo e chi, invece, fa continui sacrifici e non perde nemmeno un etto. I primi sono forse la categoria più odiata al mondo: infatti il sogno di tutti è mangiare senza ingrassare.

Ketchup su o ketchup di fianco?

C’è chi non esita a versare tutta la confezione della salsa sul cibo e chi invece, nel modo più ordinato possibile, tiene divise le due cose. E, strano ma vero, anche da ciò si capisce il carattere di una persona.