mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Come avere una fidanzata virtuale?

metro.co.uk

Siete single e stanchi di ricevere occhiate diffidenti o commenti inopportuni da parte di partenti ed amici? Volete far ingelosire qualcuno? O dovete nascondere la vostra identità sessuale?

La soluzione a questi problemi è finalmente arrivata e si chiama “Invisible Girlfriend”. Si tratta di un nuovo servizio del web che permette di avere una fidanzata virtuale: grazie ai finti messaggi, sia sui social network che sul cellulare, tutti crederanno che avete trovato la vostra anima gemella.

Il nuovo ed originale servizio, con cui farete finta di essere fidanzati, è modulabile e funziona a pacchetti, un po’ come tutte le tariffe telefoniche. Inoltre, è molto facile da utilizzare: per poter usufruirne occorre solo entrare nel portale, registrarsi e comprare il pacchetto che preferite.

Il pacchetto “Just Talking” – da 10 dollari al mese – offre la possibilità di scegliere quanti e quali tipologie di comunicazione ricevere, come messaggi, telefonate, commenti sui social o regali. E la cosa clamorosa è che si può inventare la storia del vostro amore, parlando di dove vi siete conosciuti e di come si è sviluppato il vostro rapporto: strategia molto efficace per rendere credibile al massimo la vostra relazione.

Un altro pacchetto – chiamato “Almost Engaged” – permette, al prezzo di 50 dollari, di decidere l’aspetto fisico e caratteriale del partner, di creare una storia del vostro amore e di ricevere commenti passionali e sdolcinati sui social. E, come se non bastasse, si possono ricevere anche selfie della vostra dolce metà, così che nessuno potrà dubitare sulla veridicità della love story.

Single, cosa desiderate di più?

Happy Meal salutari: i gusti non cambiano

Nonostante stiano promuovendo una nuova versione di Happy Meal, contenente una nutriente alternativa ad hamburger e patatine, le pubblicità di McDonald’s non otteggono effetti benefici: stando ai risultati di un recente studio dell’Università di Liverpool, queste reclame non solo non conducono i bambini a scegliere cibi più sani, ma addirittura li inducono a gradire il cibo spazzatura anche di più.

I ricercatori affermano che lo studio condotto mostra palesemente qual è il potere di McDonald’s, il colosso dei fast food accusato di aver aggirato con furbizia le regole relative alla pubblicità, cui spesso si attribuisce la responsabilità di incentivare l’obesità nei bambini.

Un Happy Meal contiene una portata principale (in genere un hamburger, un cheeseburger o una porzione piccola di McNuggets di pollo), una pietanza di accompagnamento (patatine fritte, fette di torta, insalata in alcune regioni) e una bevanda (latte, succo di frutta, un drink analcolico).

Nel corso della ricerca, a 59 ragazzini di età compresa tra i sette e i nove anni sono state mostrate diverse pubblicità di giocattoli. Gli è poi stato chiesto di scegliere un piatto principale, un contorno e una bevanda tra le opzioni disponibili per l’Happy Meal. Inoltre, gli è stato anche domandato quanto gli piacesse il cibo spazzatura. Lo stesso iter è stato ripetuto due settimane più tardi, sostituendo le pubblicità di giocattoli con quelle di McDonald’s stesso: davanti alle immagini di un Happy Meal con bastoncini di pesce, frutta e una bottiglia d’acqua, al momento dell’ordinazione i ragazzini continuavano ad accordare la loro preferenza ad hamburger e patatine.

Per di più, i bambini hanno ammesso di amare i fast food anche di più dopo aver visto le pubblicità degli Happy Meal. La ricercatrice Emma Boyland afferma che mostrare un contenuto a base di frutta e acqua piuttosto che di frappé e patatine non significa aver rispettato le regole pubblicitarie previste in ambito di pubblicità ai bambini, ma semplicemente averle aggirate con furbizia. Ciò vuol dire che i cibi ad alto contenuto di zuccheri e di grassi possono continuare a essere reclamizzati durante programmi molto popolari, guardati da milioni di bambini.

In un mondo ideale, le pubblicità per bambini sarebbero vietate” afferma la Dottoressa Boyland “Può sembrare una posizione estrema dire che non bisognerebbe pubblicizzare prodotti ai bambini ma sta di fatto che i bambini non contemplano le tecniche di persuasione e i pubblicitari non dovrebbero pilotarne le scelte“.

McDonald’s, dal canto suo, ha affermato di aderire ad alcune delle più rigide regole di marketing al mondo, di aver lavorato duro per migliorare i suoi menù e di non sponsorizzare cibi ad alto contenuto di grassi e zuccheri. Eppure un bambino su tre è comunque in sovrappeso. Le ricerche hanno inoltre mostrato che i bambini obesi sono fino a sei volte più a rischio di sviluppare problemi legati alla pressione alta – problematiche notoriamente coinvolte nelle patologie cardiache.

Quando l’intimità diventa vittima della tecnologia (FOTO)

Tecnologia dovunque, nelle nostre vite 24h su 24 connessi a smartphone, tablet, social network. Pixel al posto degli occhi, tastiere di lettere al posto delle parole, screenshot e videochiamate al posto delle relazioni interpersonali. È questo il mondo che ci aspetta?

Nel 2014 siamo tutti vittime della tecnologia, a casa, in ufficio, a scuola, sul tram, anche nel letto. Dormire sembra essere ormai impossibile, così come rilassarsi, risposarsi e anche fare l’amore. Perché il romanticismo è stato sostituito dall’innovazione che passa e va oltre. Niente più lume di candela. Ora va di moda il “lume dello smartphone”.

Anche l’intimità è entrata nel ciclone della tecnologia? Questa l’idea alla base di Foreplay, un progetto video di Rachel Lee Hovnanian che farà parte della sua personale “Plastic Perfect”, in esposizione fino al 18 ottobre alla Leila Heller Gallery di New York.

Quando l'intimità diventa vittima della tecnologia (FOTO)

Foto di amanti, amici, parenti. A letto, la notte. Non si dorme più, non si leggono più libri e storie strappalacrime, non si sogna neanche. Ora tutti connessi a internet, la luce del comodino è la luce degli smartphone.
Luminosità al massimo e 3G sempre acceso per restare collegati alla rete, per fare ricerche, ascoltare canzoni e leggere e-book – non si sente più la necessità né il piacere di respirare l’odore della carta e sfogliare pagine vere. Si preferisce fare un salto su Twitter e controllare le ultime notifiche. Poi niente più.

Sarà davvero questa la fine che faremo?

FunnyVegan: fotografie per motivare il veganismo (FOTO)

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Sempre più diffuso e sempre più social. Il veganismo è una filosofia di vita che si basa sul rifiuto di qualsiasi forma di sfruttamento animale: abbigliamento, alimentazione, spettacolo, tutto ciò che prevede torture o forme di crudeltà verso la fauna per i vegani è out.

Il numero di vegani è esponenzialmente cresciuto negli ultimi anni, tanto che gli è stato organizzato un festival ad hoc: il Veganfest. La manifestazione – quest’anno tenutasi a Bologna – prevede tutta una serie di attività ed eventi rivolti ai vegani (e non solo).

Un’iniziativa molto particolare all’interno del Veganfest è quella promossa dalla rivista FunnyVegan in collaborazione con VeganOk. Si tratta di una serie di scatti fotografici di persone vegane, famose e non. Il set di quest’anno ha introdotto un’importante novità: tutti coloro che sono stati fotografati hanno dovuto motivare la loro conversione del veganesimo.

La rapidità con cui questi scatti hanno fatto il giro del mondo è stata impressionante: grazie alla pubblicazione delle foto sulla pagina Facebook di FunnyVegan, più di 11 mila persone in meno di 24 ore hanno interagito sul social network, diffondendo a macchia d’olio scatti e messaggi.

Un successo garantito anche dalla forte coesione che caratterizza i gruppi vegani. Tutti i messaggi dei soggetti ritratti nelle fotografie infatti, sottolineano un tema comune: l’amore e il rispetto per gli animali, visti come parte integrante ed essenziale della vita del mondo e dell’uomo.

Un amore e un rispetto che uniscono sempre più persone fra di loro, anche di diverse generazioni: anziani, adulti, ragazzi e bambini, insieme per manifestare la loro attenzione verso la vita di tutte le creature.