venerdì, 19 Dicembre 2025

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Regole di sopravvivenza per le coppie in vacanza

La coppia scoppia d’estate? Be, sicuramente con tutto lo stress e le tensioni accumulate durante l’inverno la vostra fantasia vi ha riempito la testa di immagini idilliache di voi in vacanza, rilassate sul lettino e con un cocktail analcolico in mano, insieme al vostro amato. Sappiate però che la maggior parte delle volte le aspettative non si avvicinano neanche lontanamente alla realtà.

Diego Divenuto e Daniela Rossi, ideatori del programma “Coaching per la coppia”, ci forniscono un preciso manuale di istruzioni per l’uso in modo tale da salvare le ferie tanto attese da eventuali tensioni e litigi amorosi.
Il vademecum salva-coppia e salva-vacanza, un programma su misura per essere felici in due, ci offre sei preziosi consigli:

1. Condividete le aspettative reciproche prima di scegliere dove andare in vacanza. Confrontatevi con tranquillità e serenità, ma – come consiglia la psicologa Daniela Rossi – “fate in modo di scegliere una destinazione e una sistemazione che possa incontrare i bisogni di entrambi: se il mio sogno è l’idillio del rilassante villaggio all inclusive e decidiamo per il campeggio con tenda e fornelletto da campo, può essere che il romanticismo ne risenta, a causa dello stress da adattamento, almeno per uno di noi”.

2. Mettete in conto delle difficoltà; non preoccupatevi, può accadere a chiunque. Semplice ma per niente banale questo secondo consiglio, ricordatevi che i primi gironi di vacanza sono i più difficili: cambiare ritmo, abbandonare lo stress e le corse del quotidiano, non è sempre cosa immediata né facile, può capitare che ci si irriti a vicenda per delle banalità. Ognuno ha i propri tempi per adattarsi, rispettateli.

3. Mettete in valigia quanta più autoironia avete. Questo è un consiglio che non vale solo per le vacanze: una buona dose di autoironia permette di cogliere con leggerezza alcuni aspetti del proprio carattere, o di quello del partner. Del resto, non possiamo essere sempre perfetti.

4. Dedicatevi completamente a voi stessi; lasciate la solita routine, il lavoro e le preoccupazioni a casa. Dedicatevi solo ed esclusivamente alla vostra coppia, senza intrusioni o terzi incomodi che potrebbero alimentare gelosie o sentimenti di solitudine, non c’è nulla di peggio che sentirsi soli insieme. Ascoltatevi, condividete spazi e bisogni, (ri)imparate a stare insieme.

5. Lasciate libera la fantasia ed esaudite i più segreti desideri sotto le lenzuola. Se il vostro è un rapporto che dura da molto tempo, non c’è come sperimentare e fare cose nuove, cose diverse, per affiatarvi maggiormente.

6. Non tutta la tecnologia vien per nuocere. Usate lo smartphone in maniera intelligente: “fotografate i momenti più belli, perché riguardare le foto aiuterà a recuperare quelle emozioni e a ricordare chi siete e come potete stare bene”.

Ricordatevi sempre che la vacanza è un momento di svago e leggerezza, ma soprattutto un’occasione per ri-trovarsi e ri-conoscersi; non sprecatela per inutili battibecchi.

[Credit: Ansa.it]

“Aiuto, non c’è campo”, arriva la sindrome della nomofobia

Credits photo huffpost

Possibile che qui il cellulare non prenda? Non c’è segnale!

Se l’avete esclamato spesso, potreste essere affetti dalla nomofobia, la sindrome da no mobile.
Sono stati gli inglesi a catalogare la dipendenza da smartphone come una vera e propria malattia, in ascesa negli ultimi anni. Ad essere colpiti giovanissimi e non solo, tutti alle prese tra notifiche, email, sms, chiamate: controllare il cellulare e rendersi conto di non essere raggiungibili è sempre più motivo di ansia e agitazione.

Per gli affetti da nomofobia la scena si ripete di frequente: ci si sposta verso una finestra, una porta sperando che magari lì ci sia almeno una tacchetta sul nostro smartphone. Perchè nell’epoca 2.0 dobbiamo essere sempre raggiungibili in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
E anche le email di lavoro non possono più aspettare in un continuo confondersi con il tempo libero di bisogni e priorità. Pensiamo di non poterci permettere di ignorare il cellulare ed essere sempre rintracciabili è il nuovo must.

In Italia sono soprattutto i milanesi ad essere dipendenti dallo smartphone: a dirlo è uno studio condotto dalla catena di hotel di lusso Boscolo Hotels, in collaborazione con l’Associazione “Donne e Qualità della vita”.

Si stima in media che i milanesi passino fino anche a 2 ore al giorno attaccati allo smartphone, seguiti dai torinesi, con un’ora e quaranta circa di connessione,subito dopo i fiorentini con un’ora e mezza. Di contro a L’Aquila sono solo quaranta i minuti totali al giorno, a Catanzaro 35 e ultimi i molisani, con una media di mezz’ora al giorno di connettività a Campobasso.

Smartphone mania, quindi, che in Italia risulta in crescita: due terzi degli italiani hanno almeno uno smartphone in casa, contro il 49% dello scorso anno. Rispetto al 2013, aumenta il numero di persone che ogni giorno accede dal cellulare a internet e quindi a social network e whatsapp.

Ma senza un cellulare cosa accadrebbe? L’85% degli intervistati ha risposto che senza si sentirebbe pù solo, il 62% che così lavorerebbe di meno, il 45% avrebbe una vera e propria crisi di astinenza e il 28% attacchi di panico. Solo il 6% dichiara di non essere dipendente.

Fonte ansa.it

Omofobe italiane: il video anti-gay che sta facendo il giro del web (VIDEO)

Omofobe italiane, il nuovo video che sta diventando virale in poco tempo sulla rete. Due ragazzine – avranno 16/17 anni – che si riprendono con uno smartphone, tirate a lucido e pronte per lo schermo.

Tutto normale, fin qui, se non fosse per il contenuto del video. Le due ragazze, in circa due minuti, dichiarandosi ad inizio video “non omofobe, con un messaggio non razzista”, accusano pesantemente gli omosessuali per il loro modo di essere, i loro “gusti” e il modo di vestirsi e truccarsi, in pubblico, postando poi eventuali foto o video di se stessi sui social network.

“Non vi lamentate se poi vi bruciano e vi picchiano, allora. Ve lo meritate. Ma vi siete visti? Cioè, guardatevi”, alcune delle frasi del filmato. Subito preso d’assalto dagli utenti Youtube di tutta Italia, il video sta registrando il boom di visualizzazioni e commenti, a circa 24h dalla sua pubblicazione e il conto è destinato a salire in maniera inesorabile.

http://www.youtube.com/watch?v=vLAG79iLkMg&feature=player_embedded

Che sia tutto uno scherzo? Una provocazione per ricevere commenti e diventare “famose” sul web? Una mossa strategica per quei 5 minuti di notorietà in rete? Non è dato sapere, ovviamente, nome e cognome delle due protagoniste, ma la caccia all’autore del video è iniziata proprio adesso. Il web è in rivolta, la società è davvero questa?

Le donne intelligenti tendono a restare single

Brillanti, intelligenti, ambiziose, indipendenti, con tanti progetti per la testa, comunicative con gli altri, lavoratrici con un’ottima carriera ma single. Insomma, una donna del genere è tutto ciò che un uomo possa desiderare. Ma allora com’è possibile che la donna comunemente definita in carriera, intelligente, con un elevato grado di cultura tenda a rimanere single? Sembra essere un paradosso ma la risposta è la seguente: gli uomini preferiscono le donne meno intelligenti di loro.

Narcisisti, sempre in competizione per essere i primi in carriera, amanti della consapevolezza di essere i maschi alfa e con il desiderio di avere una situazione economica agiata, gli uomini non sopporterebbero il confronto con qualcuno indipendente e intraprendente quanto loro, a maggior ragione se questo qualcuno è la propria partner.

Difatti, la donna intelligente porterebbe non pochi problemi alla vita “perfetta” dell’uomo intelligente. Perché una donna intelligente non si lascerebbe abbindolare facilmente come spesso succede con una donna meno intelligente; perché con la donna intelligente certe scuse e certe bugie hanno le gambe molto, ma molto, corte, al contrario la donna meno intelligente tenderebbe a cascarci senza fare troppe domande, quindi farsi un’amante sarebbe più facile; con una donna intelligente accanto l’uomo si preoccuperebbe di sfigurare durante una discussione di politica, storia, arte etc, mentre con una donna meno intelligente questo non succederebbe mai e lui potrebbe mostrarsi acculturato e geniale in confronto alla partner tutta reality show e soap opera; con la donna intelligente vi è competizione lavorativa, con quella meno intelligente questo non è un problema.

Perché l’uomo preferisce una partner tutta casa e famiglia, una donna che gli faccia trovare la cena pronta e le camicie stirate, che abbia il tempo di coccolarlo, di fare l’amore e di ricordargli quanto è forte, ambizioso, perfetto, magari una donna priva di ambizioni e solo con il desiderio di essere una moglie e casalinga esemplare. Con una donna intelligente questo non è possible, perché una donna ambiziosa non si piegherebbe mai al volere di un uomo, ai suoi capricci e alle sue bugie, ragionerebbe con la propria testa, penserebbe prima al lavoro e non lo lascerebbe solo perché il partner potrebbe sentirsi minacciato dalla sua intraprendenza e dal suo successo.

Gli uomini vogliono sicurezza, appoggio e fedeltà, vogliono essere cullati dalla partner come venivano cullati dalle madri, vogliono sentirsi i migliori, i più grandi e potenti con la consapevolezza che sono loro a portare il pane a casa e tutto ciò che hanno costruito è solamente grazie a loro.

Ma la donna intelligente cosa vuole?

La donna intelligente si fa meno problemi a riguardo. Il confronto con un uomo intelligente quanto lei la appaga in quanto vuole accanto qualcuno con cui potersi confrontare, poter parlare e condividere passioni e successi; qualcuno che appoggi la sua carriera, le sue scelte e il suo stile di vita intraprendente.
La donna intelligente vorrebbe accanto un suo simile, non un uomo privo di ambizioni e “cocco di mamma” che aspetta di inciampare in quella che lo mantiene.

Purtroppo però l’uomo che la donna desidera teme il confronto con lei, e di conseguenza questa tende a rimanere single dedicando parte della sua vita al lavoro e a se stessa.