lunedì, 15 Dicembre 2025

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I social dettano moda, il successo dei nuovi brand

Credit Photo: d.repubblica.it

Social network e business sono oggi un binomio imprescindibile.
Lanciare una nuova moda grazie al successo ottenuto attraverso i social è, infatti, la via percorsa da molti per fare business.
E sono sempre più numerose le aziende che puntano sull’e-commerce, o che utilizzano pagine Facebook Advertising come unico mezzo di pubblicità.

I social influenzano le decisioni d’acquisto

Ma la potenza del web è resa ancora più tangibile quando accade il fenomeno inverso: quando è una pagina Facebook a dare vita ad una moda. Lo abbiamo visto con la nota App Candy Crush. Nata come gioco di Facebook, è diventata, poi, dapprima la terza applicazione più scaricata al mondo, e poi un marchio di caramelle, una t-shirt, e tanti altri sono stati gli accessori moda che si sono ispirati alla Candy Crush Saga.

Adesso lo stesso fenomeno riguarda una pagina Facebook nata per gioco: Fidanzata Psicopatica. Il personaggio nato dall’ironia di Selene Maggistro, che raccoglie tutte le fidanzate un po’ sopra le righe. Ma Selene, prima di essere la Fidanzata Psicopatica più famosa del web, è una stilista ed ecco che in nome delle sue seguaci dà vita ad un nuovo brand.

I social dettano moda, il successo dei nuovi brandCon Fidanzata Psicopatica il mondo della moda ha dato vita ad un nuovo fenomeno social.
In pochissimi giorni il marchio ha conquistato la rete. Le seguaci di Fidanzata Psicopatica puntano ad aggiudicarsi il premio come “MISS FIDANZATA PSICOPATICA 2014” sfoggiando selfie con indosso le maglie del nuovo brand.
Un’idea vincente che nasce dalla rete e velocemente diviene moda.

L’amore ai tempi degli sms

Come dimenticare l’arrivo del tanto desiderato cellulare? Sms e squilli: finalmente sentirsi rintracciabili anche fuori casa era sinonimo di indipendenza.

Ma diciamoci la verità, le telefonate di mamma e papà che, regalandoci il famoso cellulare volevano sincerarsi dei nostri spostamenti, ma soprattutto della nostra salute sapendoci semplicemente a studiare a casa dell’amica, erano l’ultimo dei nostri pensieri.
Le uniche priorità erano chiamare ed inviare sms, impreziosire il nuovo cellulare con cover colorate ed avere la batteria sempre carica. E non importa se il credito fosse sempre sotto la soglia consentita dal gestore telefonico, la rubrica della sim doveva avere più contatti delle Pagine Gialle.

Te lo dico con uno squillo

Credits photo : fusoelektronique.org
Credits photo : fusoelektronique.org

Una parola, mille significati. Utilizzato praticamente come un segnale d’emergenza dai fidanzati che non avevano la possibilità di chiamare.
Uno squillo: “amore,ti sto pensando“, “amore chiamami“, oppure “scendi“.
Due squilli a breve distanza di tempo: “amore ti prego richiamami, è importante, un’emergenza incombe su di noi“.
Più e più squilli, quasi esasperanti per l’interlocutore: “non puoi ignorarmi, lo so che hai il telefono con te, quindi o mi richiami o ti lascio“.
E ce ne sarebbero ancora tante di interpretazioni e di guai da raccontare di chi non ha risposto agli squilli, ma questo resta nella memoria di chi ci è passato.

Messaggi in codice

Credits photo : dryicons.com
Credits photo : dryicons.com

Messaggi per dirsi buongiorno, buonanotte, darsi appuntamento davanti al bar della scuola, ogni scusa era buona per ergersi ad adulatore e filosofo con frasi d’amore.
Ma le abbreviazioni, sono loro ad aver spianato la strada al fantastico quanto bizzaro mondo degli sms. Chi le ha inventate ha però l’onore di vederle, ora, anche nel più austero dei vocabolari della lingua italiana.

Negli sms sono nati nuovi messaggi in codice:”tvb“, ti voglio bene, “tat“, ti amo tanto, “tvukdb“, ti voglio un casino di bene, “tvbps“, ti vorrò bene per sempre, sono solo alcuni dei codici che solo esperti liceali erano in grado di decifrare. Tutti però con un significato speciale, una dichiarazione di affetto e di amore.

Che gli sms delle vecchie e nuove generazioni siano ora tutti ridotti a delle velocissime emoticon? Che seppur carine, colorate o animate, per quanti conservano quel magico valore di un sms scritto a parole e dettato dal cuore?

Alla prossima puntata di “L’amore ai tempi del…

I nomi più scelti dagli hipster per i loro figli

Attualmente i riflettori dell’intera società sono puntati sugli hipster. Sugli hipster e i loro figli.
Sembra di poterli già immaginare: ancora in culla ma con qualche tatuaggio alternativo, con inclinazioni artistiche e musicali già ben definite e occhiali grandi.
Ma come pensiate si possano chiamare?

Di questo se n’è recentemente occupato FitPregancy.com che, tenendo conto della cultura anticonformista sempre più in voga, ha compilato una lista di 24 nomi che genitori hipster danno al loro primogenito per continuare con ‘la moda’.

E, come potevamo immaginare, i nomi in cima alla classifica sono parecchio non-comuni (per non dire un po’ strani, sicuramente alternativi). Per i ragazzi: Byron, Enoch, Ignazio sono i primi sulla lista, mentre per le ragazze i nomi contendenti per la futura neonata sono Odette, Pandora, Romy e Wren.

Il DailyMail ha intervistato Pamela Satran, co-fondatore del popolare sito web-baby Nameberry.com, per ottenere una sua dichiarazione a riguardo: “Many names I’d put in the hipster category are vintage names that haven’t been used for several generations and names that might widely be considered clunky, geeky, even ugly”.
Forse ci immaginavamo anche questo. Gli hipster hanno questa predilezione per l’antichità. Dai vestiti da nonno ai baffi all’insù alla Salvador Dalí, per non parlare delle biciclette il nuovo ed “esclusivo” mezzo di trasporto per città e campagna.
“Another prime hipster category we see on the upswing are names of cool heroes – continua Pamela Satran – Musician names like Duke or Ellington, political hero names such as Lincoln or Winston, literary names such as Anais or Auden or Byron, or names of cool literary or mythological characters such as Pandora or Homer”.

Ecco una lista completa per futuri ometti e signorine che hanno nelle vene puro sangue hipster.

Per i maschi.
Auden
Byron
Enoch
Gulliver
Ignatius
Lennon
Murray
Nico
Orson
Roman
Salinger
Zane

Per le femmine.
Briseida
Farrah
Inez
Liora
Minnie
Odette
Pandora
Romy
Suzette
Tessie
Wren
Zola

[Credit: Dailymail.com]

L’uomo va educato al rapporto di coppia

Credit Photo: 2.bp.blogspot.com

Inutile cercare l’antidoto in grado di annullare gli effetti indesiderati.
Ami quell’uomo? Lo vuoi? Prenditelo. Ma adesso armati di tanta pazienza e educalo. Perché lui da solo prenderà ben poche iniziative che ti sorprenderanno. E, inutile dirlo, le concentrerà tutte all’inizio della vostra storia.

Ma non lo fanno apposta.
Loro in realtà nemmeno sanno che lo stanno facendo. Sono meno misteriosi e calcolatori di quanto si possa pensare. Anzi. Il punto è proprio quello: l’uomo è pragmatico per antonomasia. E quello che per noi è essenziale, per loro è tremendamente superfluo.
Eppure tu lo sai che è in grado di emozionarti con un “buongiorno”. Sai che è capace di stupirti con una telefonata durante la giornata solo per dirti: “Ciao, ti stavo pensando”. Sai che è in grado di fare di tutto per vederti. E sai che prima di andare a letto il suo pensiero sei tu. Fino a ieri il cellulare si illuminava per regalarti una buonanotte di quelle col cuore in gola e gli occhi che brillano.

Ma poi cosa è cambiato?

Esattamente niente.
È solo che lui ha dato il via ad un gioco che ormai gestisci tu. Sei tu che gli mandi il buongiorno, sei tu che ti fai sentire durante la giornata, che non perdi mai una sua telefonata, che fai in modo che ogni tuo impegno si incastri perfettamente col suo.
E poi scatta la lamentela. Lui per me non fa niente. È infantile e poco presente. Vero?

Prova così

Buongiorno, domani.
E non sarà sufficiente. Con i più temerari sarà necessario astenersi anche più mattine di seguito. Ma è garantito che poi si domanderà perché quel messaggio a cui lui dava poco peso ma che, in fondo, in fondo, donava un altro sapore all’inizio di giornata, non arriva più.
A quel punto sentirà il bisogno di riprendersi quel momento. Squillerà il telefono e: “Buongiorno, amore”“Buongiorno a te, amore mio”.
E lui sarà felice di averti strappato un sorriso. Uomini.

Oggi cosa faccio?
E non cosa starà facendo lui. Perché tanto per lui anche la pausa pranzo è impegnativa. Insomma: o mangio o ti chiamo. Quindi dimentica la sequenza dei suoi impegni che hai ben impressa nella mente, e pensa ai tuoi. E se non hai impegni, inventane di nuovi. La giornata volerà in fretta e vedrai che si concluderà con una fantastica cena insieme. Lascia che senta il bisogno di cercarti.

Non esistono regole. Esistono bisogni
Bisogni che dovrebbero coincidere. Ma lui conosce i tuoi? O conosce solo il lato imbronciato di quando ormai l’aspettativa è stata delusa?
A quel punto un po’ ferirai anche il suo orgoglio. Se ti ama non si sentirà all’altezza di te. Non ti ha capita, e ti ha perfino delusa. Forse non è necessario fare tanto rumore, no?

L’uomo e la donna hanno modi diversi di comunicare.
Quando diciamo che il nostro uomo non ci capisce, in realtà lui non ci capisce sul serio. Basti pensare al bisogno costante di una donna di essere solo ascoltata: l’uomo ricambierà trovando una soluzione al problema appena esposto. Altrimenti perché tanto parlare?

Tentare di cambiare un uomo in base ai propri bisogni è l’errore più comune che una donna fa. Significa sminuirlo e annientare la sua necessità di affermarsi così com’è, sapendo che tu hai bisogno di lui.
Un abbraccio. Tanta pazienza. E a mano a mano imparerete a completarvi.