domenica, 28 Aprile 2024

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Un quadro di cioccolato per il Principe William e il piccolo George

Per celebrare la prima festa del papà del Principe William con il bambino Prince George, Toblerone ha regalato alla royal family un quadro di cioccolato.

http://www.youtube.com/watch?v=GKvpfUFvw0Q

L’artista Michelle Wibow di Michelle Sugar Art ha creato per i reali inglesi un gigante ritratto padre-figlio di buonissimo e dolcissimo cioccolato: creato con 1.500 barrette – che corrispondono a oltre 16.000 pezzi – di cioccolato scuro fondente, bianco e latte, il ritratto rappresenta un’immagine del Principe William insieme al piccolo George durante il loro viaggio in Australia, al Taronga Zoo.

Michelle Sugar Art ha dichiarato: “Quando mi è stato chiesto di creare un ritratto del principe William e Baby George, ero molto emozionata. La prima festa del Papà per tutti è un’occasione memorabile, e quale modo migliore per celebrarlo se non con un ritratto commestibile? La parte faticosa è tagliare le singole parti di cioccolato”.

Dolcissima sorpresa in casa reale: la marca Tobleron ha organizzato per la famiglia inglese una idea super originale e di grandissimo impatto mediatico.

“Mi ci è voluto molto tempo per capire la posizione esatta di ogni piccolo pezzo di cioccolato, per creare un’immagine riconoscibile, ma il processo più difficile è stato cercare di non mangiare il Toblerone lungo la strada!”, ha poi concluso Michelle.

La pubblicità inganna

Se vi siete mai chieste perché il vostro Big Mac è così diverso da quello della pubblicità di MacDonald’s o perché la piscina del vostro hotel appare ben più piccola di quanto non sembrasse nella foto del sito dell’albergo la risposta potrebbe essere tanto semplice quanto brutale: le aziende sono disposte a tutto di far pur di rendere attraenti i propri prodotti – dal rimpiazzare il gelato con patate schiacciate per dare l’impressione di una maggiore solidità a utilizzare olio per motori al posto di miele o di sciroppo. Uno degli esempi più evidenti di questo tipo di strategie pubblicitarie sono le illustrazioni degli hamburger, che mostrano alimenti più grossi e appetitosi di quanto non siano in realtà, portando così il consumatore a pensare che quel cibo sia più fresco e salutare di quanto non sia realmente.

Se si comparano le immagini pubblicitarie con i prodotti veri e propri, infatti, la differenza tra i due risulterà lampante: i surgelati, giusto per menzionarne uno, vengono rappresentati al livello pubblicitario come cibi freschi serviti direttamente a tavola – il che è senz’altro una sorta di suggerimento, ma nell’includere anche ingredienti non presenti nella confezione effettivamente venduta ciò spinge il compratore a ritenere erroneamente che tutto quanto rappresentato in pubblicità vi sia incluso.

E l’inganno in pubblicità non si limita soltanto al cibo: hotel e resort spesso alterano le fotografie o usano angolazioni ingannevoli per manipolare la realtà. Una delle tecniche più usate è, ad esempio, la prospettiva dal basso che in foto renderà il soggetto di una lunghezza infinita: così una semplice piscina di forma rotonda potrà apparire lunga chilometri.
Anche le aziende che producono cosmetici sono famose per l’abuso che fanno del programma Photoshop, utilizzato per alterare le immagini delle campagne pubblicitarie. Un esempio potrebbe essere quello della pubblicità del mascara di Dior in cui appariva Natalie Portman, che fu censurato nel 2012 dopo le lamentele della rivale L’Oréal, che sosteneva che essa fosse fuorviante ed esagerata.

Anche i bambini si ritrovano spesso presi in giro delle pubblicità: non appena ricevuto il giocattolo per cui avevano tanto atteso, sono costretti a rendersi conto di quanto esso sia più piccolo rispetto alle dimensioni che la pubblicità mostrava. Dunque, la pubblicità inganna: e finché si continuerà a credere che le immagini pubblicitarie siano rappresentazioni oneste della realtà, i consumatori continueranno a sentirsi presi per i fondelli non appena in presenza dei loro acquisti estremamente deludenti.

Mondiali 2014, Inghilterra-Italia: Marchisio, Candreva e Balotelli promossi, Rooney flop

Inghilterra-Italia: 2-1 per la nostra Nazionale e partita archiviata. Buona prestazione della nostra formazione che, sull’iniziale 1-0, ha concesso qualcosina: dopo il pareggio inglese è arrivato il colpo di grazia e il match è andato a favore degli Azzurri grazie ad un colpo di testa di Super Mario Balotelli.

Ma oltre alla formazione, gli schemi tattici e gli inserimenti, i cartelli, i minuti di recupero, i falli e le punizioni – tra cui una a dir poco magica del numero 21, sempre lui, il capitano, Andrea Pirlo, finirà però sulla traversa – chi avrà messo in campo i “migliori undici”? Look, stile, classe e bellezza, fisico scolpito, eleganza e lineamenti del viso: ecco chi ha davvero vinto la partita tra Inghilterra e Italia.

Formazioni

Italia (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi; Candreva, Verratti, Pirlo, Marchisio; Balotelli. Allenatore: Prandelli.

Inghilterra (4-2-3-1): Hart; Johnson, Jagielka, Cahill, Baines; Gerrard, Henderson; Welbeck, Rooney, Sterling, Sturridge.

Claudio Marchisio – 10 e lode

Che il numero 8 della Nazionale italiana sia uno dei più belli del Mondiale 2014 lo avevamo già detto, ma perché non dirlo ancora? Repetita iuvant, dicevano. C’è chi avrà esultato per il suo grandissimo goal al 35′ del primo tempo, chi avrà urlato il suo nome al cielo, e chi, invece, avrà ringraziato la regia internazionale per quei pochi secondi di super zoom al rallentatore sui suoi occhioni azzurri. Marchisio se lo merita tutto. Stile, grinta, forza, coraggio, sacrificio, e tanta, tanta bellezza racchiusa in 179cm.

Claudio Marchisio esulta dopo il goal
Claudio Marchisio esulta dopo il goal

Antonio Candreva – 9

Da Roma con furore, Antonio Candreva sembra essere una miniera d’oro per la nostra Nazionale. Sicuramente il migliore in campo, insieme a Pirlo, il numero 6 degli Azzurri ha dato tanto filo da torcere agli inglesi, mettendo più volte in pericolo la porta protetta da Joe Hart. Sarà la barba perfetta – già, la barba, per gli uomini, rappresenta un buon 30% di bellezza, e Tonino l’ha capito – ma Candreva è presto destinato a far scintille nei cuori di tutte le tifose tinte d’azzurro.

Antonio Candreva
Antonio Candreva

Mario Balotelli – 8

Super Mario ha colpito ancora, Balo l’ha messa dentro. Una bella testata al 50′ mette a tacere i tifosi inglesi giunti a Manaus. Sempre su invenzione di Candreva – una delle tante – e palla in rete. Davanti alla bella Fanny, il numero 9 della Nazionale regala sorrisi, occhiolini e gran bella visione divina del suo corpo scolpito.

Mario Balotelli
Mario Balotelli

Giorgio Chiellini – 4

Soprannominato più volte Squiddi per la nota ed evidente somiglianza con il personaggio tentacolare del cartone animato Spongebob, il numero 3 azzurro sembra essere una piccola nota dolente per la formazione di Prandelli. Nulla di personale, questo è certo ma Chiellini non è sembrato a suo agio nel ruolo di terzino sinistro. Troppi palloni persi e la netta differenza in velocità con i suoi avversari ci portano a dire che oggi Giorgione nazionale proprio non va.

Giorgio Chiellini
Giorgio Chiellini

Wayne Rooney – non classificato

Da – quasi – sempre il numero 10 della Nazionale inglese, il nostro caro Wayne sembra un incrocio tra Ron Weasley di Harry Potter, Dumbo e Pippi Calzelunghe. Che il suo talento sia indiscusso e il suo piedino magico nessuno lo mette in dubbio, ma in quanto a bellezza e fascino proprio no.

Wayne Rooney
Wayne Rooney

Queste le pagelle di Inghilterra-Italia. Nella speranza di un altro risultato positivo, spalancate gli occhi sui vecchietti della Nazionale e sulle new entry: questo Mondiale ci regalerà sicuramente bellissime sorprese.

In Costa D’Avorio c’è una copia della Basilica di San Pietro (FOTO)

Di solito sono i cinesi quelli che “copiano” tutto e imitano ogni paio di scarpe, borse, vestiti, persino macchine. Questa volta l’etichetta dice “Made in Costa D’Avorio” ed è stata incollata alla Basilica di Nostra Signora della Pace.

In Costa D’Avorio c’è una replica identica della Basilica di San Pietro (FOTO)

Ci troviamo a Yamoussoukro e l’opera dell’architetto Pierre Fakhoury è ispirata alla Basilica di San Pietro. Più che ispirazione, sembra sia stata utilizzata una vera e propria carta copiativa. È uno dei più grandi luoghi di culto della cristianità. Fu voluta dal primo presidente del paese Félix Houphouët-Boigny. Il cupolone, la grande piazza, il colonnato, tutto in perfetto stile San Pietro. Molti hanno pensato ad un’imitazione semplice e in miniatura: in realtà la cupola ha una diametro maggiore rispetto a quella di San Pietro.

Costruita tra il 1985 e il 1989 con marmo, è costata circa 250 milioni di euro. Fu consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 10 settembre 1990. Egli accettò di essere presente alla consacrazione solo a patto che accanto alla basilica fosse poi costruito un ospedale. L’inizio dei lavori era inizialmente previsto per il 2000, ma la costruzione è ancora ferma (al giugno 2006) ad una simbolica prima pietra posata durante la visita papale.

La Costa d’Avorio è un Paese in via di sviluppo, con enormi problemi sociali. Inoltre il cattolicesimo è una religione di minoranza. Pertanto vi sono state molte critiche alla realizzazione di questo progetto.

[FONTE: dailybest]