lunedì, 20 Maggio 2024

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Milano è la capitale della lettura in Italia

In autobus, davanti ad un caffè, al parco o in spiaggia: leggere resta ancora una delle passioni preferite degli italiani. A confermare questo amore per la lettura e a scandirne le preferenze lungo la penisola ci ha pensato Amazon, autore di una classifica riguardante le abitudini lungo tutta la penisola.

La piattaforma di acquisti online, ha infatti preso in esame quarantotto città italiane di almeno centomila abitanti e il rapporto pro capite dei libri acquistati dal 1 giugno 2013 al 15 aprile 2014, oltre a fornire copiosi dettagli riguardo le scelte di genere e il loro concentramento spaziale.

E così Milano risulta essere collocata sul gradino più alto del podio, per numero di cartacei ed eBook Kindle acquistati, seguita da Trieste, Trento, che ha perso una posizione nell’ultimo anno, e infine Padova. Altre città di considerevole importanza culturale, si confermano nella top ten, come Firenze, al quinto posto, Bologna al settimo e Roma al nono.

Questa la classifica generale della Top ten in cui vengono acquistati più libri pro capite:
1.Milano
2.Trieste
3.Trento
4.Padova
5.Firenze
6.Bergamo
7.Bologna
8.Cagliari
9.Roma
10.Udine

Leggermente differente, non per le città posizionate sul podio, la classifica riguardante l’acquisto esclusivo di libri formato digitale, che vede l’inserimento di centri come Monza, Cagliari e Genova.

Curiosa è invece la differente distribuzione dei numeri, lungo tutta la penisola, riguardante il genere dei libri o eBook acquistati: i romanzi rosa restano di gran voga a Milano e Trieste e appaiono la scelta più amata nelle inaspettate Novara, Piacenza e Bolzano.

Bologna balza al quarto posto solo nella scelta di libri di cucina e addirittura seconda nella classifica di preferenza sui libri di self-help e salute e benessere. Per il genere fantascienza recupera terreno Monza, meritando il terzo gradino del podio, mentre per quanto riguarda i libri di viaggi e business Firenze conquista meritatamente il secondo posto.

Ecco alcune delle classifiche suddivise per genere:

Classifica libri cucina
1 Milano
2 Trieste
3 Firenze
4 Bologna
5 Padova
6 Cagliari
7 Bergamo
8 Modena
9 Udine
10 Verona

Classifica libri fantascienza
1 Trieste
2 Milano
3 Monza
4 Trento
5 Firenze
6 Cagliari
7 Novara
8 Padova
9 Bergamo
10 Bologna

Classifica romanzi rosa
1 Milano
2 Trieste
3 Monza
4 Novara
5 Piacenza
6 Cagliari
7 Ferrara
8 Bolzano
9 Vicenza
10 Bologna

Classifica libri business
1 Milano
2 Trieste
3 Monza
4 Novara
5 Piacenza
6 Cagliari
7 Ferrara
8 Bolzano
9 Vicenza
10 Bologna

Selfie durante l’allattamento: una ribellione contro social e tabù

condenast.com

La selfie mania non sembra accennare a diminuire la sua portata e la sua importanza. Anzi. Un nuovo volto della tendenza all’autoscatto riguarda le mamme che allattano i propri neonati.

L’allattamento al seno è diventato protagonista di moltissime foto condivise sui social network. Un gesto questo che vuole catturare uno dei momenti più dolci e teneri della vita, in modo da poterlo mostrare anche ad amici e parenti lontani. Ma non solo.

Il selfie durante l’allattamento è diventato per molte donne un modo per ribellarsi alle restrizioni che i social impongono, vietando di pubblicare seni e nudità online. Anche se rimane il dubbio che queste restrizioni non vengano applicate proprio a tutte le donne, dato che comunque di foto non esattamente caste se ne trovano in quantità sui social.

Inoltre molte mamme tentano con questi scatti di porre fine al tabù dell’allattamento in pubblico: in molti luoghi pubblici – da bar a ristoranti a negozi e anche parchi – le donne che allattano non sono ben accette e addirittura vengono cacciate. È quanto è successo in Inghilterra, dove una donna è stata cacciata da un negozio perchè stava nutrendo il suo neonato. In seguito, oltre 70 mamme inglesi hanno manifestato di fronte a questo negozio per ottenere le scuse del proprietario verso l’altra mamma. Nelle Filippine invece più di 21mila madri si sono riunite per protestare contro il divieto di allattare in pubblico imposto dal governo.

Data la popolarità di questa nuova faccia del selfie, anche i social network si sono dovuti adeguare alla tendenza: Instagram, ad esempio, ha comunicato ufficialmente che le foto scattate durante l’allattamento sono consentite e che non si verificheranno più casi in cui le donne vengano bannate per aver postato scatti in cui si intravedeva il seno mentre nutrivano il loro neonato.

Un piccolo passo avanti in questa lodevole e dignitosa battaglia che le mamme sono costrette a compiere contro una società dalla mentalità ancora molto – forse troppo – ristretta.

David Beckham e il Principe William insieme per proteggere gli animali

David Beckham e il Principe William insieme per la campagna #WhoseSideAreYouOn: l’obiettivo è combattere il commercio illegale di specie selvatiche di animali. Il duca di Cambridge, presidente dello “United for Wildlife”, è oggi affiancato da una star d’eccezione: David Beckham è una delle numerosissime star internazionali che hanno deciso di sostenere la campagna di sensibilizzazione e protezione animali #WhoseSideAreYouOn.
La campagna mira a sfruttare il connubio perfetto fra sport e social media. Il messaggio è fortissimo: da che parte state? Dalla parte delle uccisioni illegali e stragi di animali o da quello della conservazione e protezione delle specie?

All’evento, tenutosi presso la Google Town Hall di Londra, il duca di Cambridge William ha affermato che il commercio illegale prospera, perché è nascosto – fattore che rende più facili le operazioni clandestine per i criminali. United for Wildlife voleva trovare un modo perfetto per mostrare al mondo cosa stesse succedendo e chiedere a tutti di unirsi a favore della campagna.
#WhoseSideAreYouOn chiede alle persone coinvolte di mostrare il loro sostegno su Facebook, Twitter o Google +, attraverso i social network e sui siti ufficiali.

http://www.youtube.com/watch?v=7pvKYBsfd94

United for Wildlife, che aveva già lanciato nel febbraio di quest’anno un appello al mondo intero, con uno sport realizzato proprio dal campione inglese e dal Principe di Inghilterra William, ha voluto riunire importanti associazioni di beneficenza sotto uno scopo comune: creare un movimento globale per il cambiamento.

Il Principe William per l’occasione di quest’oggi è stato raggiunto da David Beckham, che ha annunciato il primo gruppo di ambasciatori per la campagna. Questi ambasciatori, provenienti da tutto il mondo, si sono impegnati a sensibilizzare il commercio illegale di specie selvatiche mediante il sostegno Whose Side Are You On durante manifestazioni sportive e sui social media. Accanto al Principe William, il Principe Harry e David Beckham, gli ambasciatori sono: Andy Murray, Lewis Hamilton, Francois Pienaar, Rahul Drvaid, Yao Ming, Sir Matthew Pinsent, Hans Sarpei, e Leicester Tigers. Lewis Hamilton ha mostrato il suo sostegno durante il Gran Premio del Canada di ieri, Andy Murray aspetterà il Wimbledon e molti altri a seguire.

Il Principe William ha così dichiarato: “In tutto il mondo, il commercio illegale di specie selvatiche è responsabile del massacro di decine di migliaia di animali ogni anno, spingendo alcune delle nostre specie più amate sull’orlo dell’estinzione. I nostri bambini non dovrebbero vivere in un mondo senza elefanti, tigri, leoni e rinoceronti. È troppo, è troppo. E il momento di scegliere tra le specie in pericolo di estinzione e trovare i criminali che li uccidono per denaro”.

Guarda l’abito e indovina il film

Alcuni li indovinerete subito, altri invece saranno un po’ più complicati. Ma alla fine, quanti film riuscirete a riconoscere?

Questa è la domanda che accompagna “The same man in popular movie costumes”, l’ultimo lavoro di Daniel Cuello, fumettista, illustratore e blogger di origini argentine, che vive e lavora in Italia da molti anni, esattamente dal 1990. In passato alcuni suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre, a Udine e a Bologna, e utilizzati come copertine per alcune riviste o come fotogrammi nel montaggio di alcuni cortometraggi per il web.

In uno dei suoi ultimi progetti, molto divertente, Daniel ha disegnato lo stesso omino cicciuto sulla sessantina, che diventa manichino per l’occasione, nella stessa posizione che di volta in volta cambia abito indossando in ogni disegno un nuovo abbigliamento, che è una citazione cinematografica diversa. Giocando sul dress code, Cuello lancia la simpatica sfida.

Gli abiti e gli accessori di scena sono capaci di esercitare un fascino potente nei cinefili appassionati. Capire il titolo del film solo dai costumi di scena diventati super cult, quindi per gli amanti del cinema, sarà una passeggiata, ma vi possiamo assicurare che alcuni non sono per niente facili, quindi vi sfidiamo ad indovinare i titoli dei famosi film, sfogliando la nostra gallery.

(le soluzioni del gioco le scoprirete cliccando sulle immagini)