martedì, 16 Dicembre 2025

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Lui, lei e Facebook. C’è bisogno di un Galateo

Credit Photo: www.giacinto.org

L’amore è condivisione.
E ai tempi di Facebook nessuna definizione rende meglio il concetto. Ci si ama, sì, ma soprattutto ci si tagga, ci si mette “mi piace” e ci si lascia con la stessa rapidità che si impiega a cestinare una email indesiderata e farla finire in spam. Il tempo di un click.

L’amore ai tempi di Facebook è fragile.
Bisognerebbe renderlo forte un legame ancor prima che pubblico.
Anche perché, spesso, basta un cambio di stagione – e l’estate ne è la conferma – per veder passare da “Fidanzato Ufficialmente” a “Single” la voce situazione sentimentale di molti utenti del web. Altri, invece, hanno compilato quel campo dichiarandosi “Impegnati”, così, per non dover dare troppe spiegazioni.

I rapporti 2.0 sono minacciati dal bisogno di ricevere l’approvazione dei nostri seguaci, perfino per quanto riguarda le emozioni.
E così si perde di vista l’importanza dell’intimità: il nostro cuore batte solo quando una persona ce l’abbiamo davanti. È scientificamente testato, si chiama impulso e si attiva attraverso i cinque sensi di cui è dotato l’uomo. Vi guardate, vi ascoltate, vi scambiate parole e profumi, il vostro tatto si nutre del bisogno di sentirla quella pelle. Ecco, siete innamorati.
E adesso pensateci bene prima di cliccare sul tasto pubblica.

Ora siete tu, lei e Facebook. E c’è bisogno di un galateo:

“Tutti social con la bacheca degli altri”

Questa va a coloro che seminano “mi piace” e commenti sulla bacheca altrui come se non ci fosse un domani. Attenzione. Potrebbe arrivare domani senza che lui/lei ne faccia ancora parte e a quel punto dovrà spiegarlo a troppe persone, senza avere la pretesa che queste capiscano. Sono sicura che i tuoi amici di Facebook capiscono molto di più, lì scrivi quello che ti pare.

“Le parole trattale bene”

Pesa le parole che usi. Le emoticon che scegli e la quantità di cuori che lasci da una bacheca all’altra. L’incomprensione è dietro l’angolo, e la tua nuova fiamma pure.

“Ognuno di noi ha un passato. Tutelalo”

Nella rete dell’istantaneità il passato lascia posto al presente troppo in fretta. La fine di un rapporto necessita di essere metabolizzata: prendi per mano la persona che ha fatto parte della tua vita fin ora e rendila partecipe del tuo presente, prima che questa lo apprenda da una foto postata su un social network. Ok, adesso però lasciala quella mano.

“Sei responsabile di quel che scrivono”

In ogni coppia arriva il momento della notifica incriminata, quella dal contenuto – o dalla persona – decisamente fuori luogo. A te la scelta: reggi il gioco all’altro interlocutore fiero del tuo status che ha fatto scalpore, o in maniera gentile difendi il tuo rapporto? Nel dubbio, la foto in costume è sempre pronta.

“Fidanzato Ufficialmente con..”

Oggi. E domani?! Che un storia d’amore possa finire è tanto vero quanto doloroso in quel momento. Prima di passare nuovamente il tuo stato a “Single” lascia correre qualche giorno. Il tempo necessario a spiegarlo a se stessi ancor prima che agli altri.

Tanto, se amate una persona ve lo si legge dagli occhi, non da Facebook.

A dieta con email e messaggi

Nella frenesia quotidiana spesso ci dimentica di soddisfare i propri bisogni primari o, per la fretta, si finisce per farlo male. A risentirne sono l’organismo e la linea: pranzi fugaci in antitesi con la dieta, acquisizione ridotta di liquidi o di frutta e verdura o lavori d’ufficio troppo sedentari, possono influire negativamente sul benessere individuale.

Di una cosa però, ovunque ci troviamo, non possiamo più fare a meno: la tecnologia. E così, perché non metterla al nostro servizio anche per la dieta?

A pensarci sono stati gli studiosi del dipartimento di Psicologia e Scienze Sportive della University of Western Australia, che hanno ideato un metodo semplice e veloce basato sulla motivazione.

Analizzando, su un campione di settantuno studenti, la quantità di frutta e verdura acquisita, il team australiano ha rilevato come la fascia compresa tra i 19 e i 35 anni, sia quella più a rischio di problemi alimentari.

Quando i ragazzi più giovani entrano in questa fase di vita, diventano più autonomi, e dunque molto spesso non mangiano a casa. Cominciano a guadagnare qualche soldo e a spendere per le loro cose. Vanno all’università e hanno tanto lavoro e tanti impegni“, ha spiegato Christopher Rompotis, leader della ricerca, al sito australiano abc.net.

Dunque, in cosa consiste l’idea innovativa? Nell’utilizzare sms ed email, come promemoria per l’assunzione di cibi e sostanze utili per la mantenersi in forma.

Nell’esperimento, i messaggi sono stati inviati per otto settimane e hanno ottenuto risultati considerevoli per la dieta degli studenti coinvolti.

Che sia questa la combo perfetta?

Arriva il nuovo parco divertimenti di Harry Potter (FOTO)

Arriva il nuovo parco divertimenti di Harry Potter: appuntamento all’8 luglio per le due nuovissime attrazioni del Wizarding World of Harry Potter, il grande luna park di Orlando in Florida. Si tratta dell’Hogwarts Express e della fascinosa Diagon Alley. Nel 2010 era stata inaugurata un’intera zona dedicata al mondo magico di Harry Potter presso il parco Universal’s Island of Adventure, in Florida. I visitatori potevano entrare nel castello di Hogwarts, passeggiare tra le vie di Hogsmeade, comprare bacchette magiche e mandare posta con le civette.

La nuova inaugurazione comprenderà il Paiolo Magico, da dove si accede alla Diagon Alley, Tiri Vispi Weasley, il negozio di scherzi magici di Fred e George, e Olivander, dove Harry acquista la sua bacchetta magica.

La vera novità sarà l’Hogwarts Express, per arrivare a Hogsmeade. Tra magie, specchi, incantesimi e pozioni segrete, il mondo dei maghi apre le porte a tutti gli appassionati della saga.

Il parco è attivo dal “lontano” 2010 e ricostruisce perfettamente molti dei luoghi creati dall’autrice J. K. Rowling. Il parco divertimenti potrà accogliere anche i più piccoli: due otto volanti per la gioia dei bambini, ma soprattutto Harry Potter and The Forbidden Journey, grazie all’uso delle più moderne tecnologie per ricreare il fantastico mondo del mago più amato di tutti i tempi.

Giocattoli d’infanzia dal valore inestimabile

Ci giocavamo da bambini, ma una volta cresciuti molti di noi li avranno buttati via o li avranno ceduti ai cugini più piccoli, perché diventati fuori moda o privi dello stesso appeal che esercitavano su di noi fino a qualche anno prima. Eppure chi è cresciuto negli anni Novanta non potrà mai dimenticarli: sono i giocattoli d’infanzia che ci hanno accompagnato all’epoca delle scuole elementari e delle scuole medie, protagonisti di pomeriggi indelebili trascorsi a fantasticare tanto assieme a nostri coetanei quanto da soli. Eppure, quei giochi che di cui forse è stata nostra madre a sbarazzarsi – in preda all’ennesimo raptus di pulizie casalinghe – valgono oggi una vera fortuna.

Stando alla classifica stilata dal sito americano BuzzFeed, infatti, sono almeno 33 giocattoli di quand’eravamo bambini che attualmente sono arrivati a sfiorare cifre incredibili su siti di aste online come il celebre eBay: qui potremo trovare, tanto per citarne uno che davvero ha fatto la storia, un Game Boy alla modica cifra di circa 580 euro. E se si prosegue la ricerca si scoprirà che il prezzo di un Furby, tra i peluche più amati all’epoca, si aggira intorno ai 350 euro o che una figurina dei Pokemon, un tempo tranquillamente acquistabile in qualsiasi edicola a prezzi più che abbordabili, all’oggi vale sui 470 euro. Ma non è finita qui: le indimenticabili case di bambole in miniatura della Polly Pocket costano ormai intorno ai 300 euro, così come un banale Tamagotchi viene venduto per oltre 330 euro. Ancora più sconvolgente, poi, è la cifra a cui possono arrivare certi esemplari di action figures: basti pensare che un Power Ranger è valutato più di 2.900 euro. E non è nulla se si considerano i prezzi di certe collezioni di Micro Machine, messe in vendita per oltre 14.600 euro. Delle cifre stratosferiche che ci fanno rimpiangere amaramente i tempi andati, e di certo non soltanto per questioni emotive.