domenica, 14 Dicembre 2025

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Signore e signori, sua maestà Letizia Ortiz (FOTO)

Da dieci anni è principessa de Asturias, e ora è niente meno che regina. Parliamo di Letizia Ortiz.
Proprio così, la famosa giornalista, ex volto della Televisión Española, sarà la più giovane sovrana d’Europa – con i suoi 41 anni, che diventeranno 42 il 15 settembre.

Letizia si è sposata nel 2004 con il principe delle Asturie Felipe di Borbone, un anno dopo che la stessa casa reale spagnola annunciò il fidanzamento.
E ora che il sovrano Juan Carlos ha abdicato in favore del figlio Felipe, la Ortiz sarà regina a fianco del marito, e sarà la prima regina “borghese”, perché, figlia di un giornalista e di una infermiera, non discende da una famiglia nobile.

Ma chi è Letizia Ortiz?

Dopo l’annuncio del matrimonio della bella e intelligente giornalista con il principe di Spagna, fu evidenziata la favola della donna che senza avere nobili origini riusciva a sposare un membro della famiglia reale, dall’altra, però, c’era anche estrema curiosità sul suo passato.

Alla società spagnola, infatti, non interessava che la futura erede al trono non fosse di sangue reale, erano più interessati al fatto che la Ortiz fosse già stata sposata.
Andò all’altare nel 1998, con Alonso Guerrero Pérez, un professore di dieci anni più grande di lei, con il quale era stata fidanzata per 10 anni. La passione tra i due finì subito, e il matrimonio, senza figli, fu sciolto dal divorzio nel 1999.
Il Re Juan Carlos e la regina Sofia non era d’accordo con la decisione del figlio di frequentare l’attuale moglie, lo ritenevano inaccettabile. Fonti vicine alla Casa Reale rivelarono che fu allora che il principe minacciò i genitori: senza di lei avrebbe rinunciato al trono.
Il 22 maggio 2004 Filippo di Borbone e Letizia Ortiz si sposano nella cattedrale de la Almudena.

Già alla fine del 2004 i giornali scandalistici cominciarono a parlare di una possibile crisi tra Letizia e Felipe, ma tutte le voci furono azzittite dalla gravidanza della principessa che il 13 ottobre 2005 diede alla luce la primogenita Leonor, che è la futura erede al trono di Spagna. Poco meno di due anni dopo, il 29 aprile 2007, è nata la secondogenita Sofía, che si chiama, tra l’altro, come la madre di Felipe.

Bella e misteriosa. C’è una zona d’ombra nella sua vita, segreti inconfessabili – come quello del presunto aborto illegale, l’anoressia e una crisi coniugale – che mettono ancora in imbarazzo. Ma in dieci anni di matrimonio con Filippo di Borbone, Letizia ha imparato tutto quello che c’è da sapere per essere una vera regina.
Elegante, raffinata, cordiale, ha sempre mantenuto un low profile e non ha mai alimentato le chiacchiere e il gossip sul suo conto.
Ha cercato di mostrarsi amabile con tutti, rispettare il protocollo, essere accondiscendente, ma, nel suo ruolo da principessa, è riuscita anche a modificare alcune norme istituzionali: niente vacanza con la famiglia reale, viaggi di piacere con le amiche e “giorni liberi”. Seguendo l’esempio della regina Sofia, organizza eventi a favore dell’infanzia, dell’educazione, della lotta contro le malattie rare e la ricerca scientifica, con numerosi viaggi ufficiali e atti pubblici insieme al principe Filippo.

La domanda è: “Riuscirà Letizia a entrare ne cuore del Paese come regina?”.

Ursus Wehrli fa dell’ordine arte (FOTO)

Metti in ordine la tua stanza” ululano all’unisono tutte le mamme del mondo. Tranne una. Quella dell’artista svizzero Ursus Wehrli, anche cabarettista, che ha reso arte la sua ossessione per l’ordine.

Rivisitando prima le opere pittoriche dei più noti artisti, e aggiungendo ad esse il suo ingrediente speciale, e poi alcune composizioni da lui ideate, Wehrli sembra voler guadagnare il titolo di “mamma dell’anno” nel panorama artistico.

Affiancato da due fotografi, Geri Born e Daniel Spehr, ha creato la serie “The Art of tidying up” portando un po’ d’ordine nel caos quotidiano.

Ha riassemblato forme, colori e soggetti, attribuendo un criterio logico ad oggetti e soggetti naturali e non. Ursus Wehrli mostra come sarebbe il mondo se fosse dominato dalla logica, se tutto fosse calcolato e avesse un posto, il suo posto, nel mondo.

Così una composizione di frutta viene tirata fuori dalla sua ciotola e ordinata per tipologia, colore e misura. Una prato colorato da ombrelloni, individui e teli mare, viene riassettato disponendo, distanti ed in file verticali, oggetti e persone. Anche la famosa camera di Van Gogh viene stravolta e liberata dall’artista.

Il sogno di tutte le madri, insomma, ma anche un’ispirazione originale nel panorama artistico attuale, in grado di offrire ottimi spunti di riflessione e, magari, un po’ di voglia di riordinare casa.

Kate Middleton ingaggia una guardia del corpo: proteggerà il suo lato B dai paparazzi

Kate Middleton ingaggia una nuova guardia del corpo: dovrà proteggere il suo lato B dai paparazzi. Dopo il caso-Sydney scoppiato a causa di una foto “sexy” del fondoschiena di Kate pubblicata sulla Bild tedesca, Kate corre ai ripari: ha assunto un – una – bodyguard che “controllerà” il suo lato B a protezione dai paparazzi troppo curiosi.

La guardia del corpo scelta per la duchessa di Cambridge è una donna, ma il suo nome non è stato reso pubblico. L’indiscrezione arriva direttamente dal Mirror: la bodyguard personale di Kate la accompagnerà non solo durante le visite ufficiali, ma anche durante i giri di shopping. Niente di certo, niente di sicuro, ma il gossip sta già facendo il giro del web

La famiglia inglese ha a lungo combattuto la stampa sui diritti alla privacy e contro la pubblicazione di foto più o meno compromettenti.

Alle “pazzie” dei “reali” siamo già abituati da un po’, ma non è mai troppo tardi per sorprendere ancora. Kate Middleton assume una guardia del corpo personale a protezione del suo lato B regale. Sarà vero, sarà falso? Non sembra un po’ troppo un’esagerazione?

Mondiali 2014: ‘Darò il cuore per il mio paese’

Credit Photo: sport.leonardo.it

È tempo di Mondiali, e di immagini shock e messaggi dottrinali.
È tempo di critiche per il marchio Adidas e la sua pubblicità ritenuta da censurare.

“Per la Coppa del Mondo darò il mio cuore”

Daniele De Rossi, insieme a Lukas Podolski, Dani Alves, Diego Costa, e Arjen Robben, in qualità di calciatori simbolo delle loro nazionali, sono il volto – e il corpo – di questo messaggio viscerale. Ma il cuore sanguinante che stringono tra le mani è quello di una mucca, e subito il messaggio perde quel senso patriottico per sfociare in un arrestabile scandalo mediatico.

Spot Adidas

È doveroso asserire che il cuore della mucca utilizzato per lo spot era destinato ad un utilizzo alimentare.
Ma il fatto che l’organo in questione provenga dal bancone di una macelleria non dona maggiore fascino ad un immagine che, volutamente, rimanda alla contrapposizione di una violenza nuda, e cruda.

Era necessario?

Basterebbe chiederlo agli animalisti.
Basterebbe interpellare esperti in marketing, visual, merchandaising, buyer, per capire che questa pubblicità è moralmente scorretta su tutti i fronti della comunicazione, e che la nota multinazionale di abbigliamento sportivo intendeva sfruttare alla meglio un momento proficuo come quello dei Mondiali per fare rumors.

La campagna pubblicitaria in questione è basata su un principio radicale da cui prende il nome: “O tutto, o niente”.
Lo scopo perseguito è quello di fare il possibile, donando se stessi in tutto e per tutto, per alzare la Coppa.
Il cuore della mucca rappresenta l’amore per la patria. La quantità eccessiva di sangue sta a testimoniare la fatica mossa dalla tanta passione dei nostri giocatori.
E sulla scia di questa linea di idee estremiste nasce la scelta di utilizzare immagini verosimili.

Come non dovrebbe mai accadere quando si comunica il messaggio è stato frainteso.
Un campione, ancor di più un campione che incorre per il raggiungimento della Coppa del Mondo, è un idolo per grandi e piccini. È ormai stato palesato che l’immagine di un calciatore che a petto nudo stringe tra le mani un cuore di mucca, ha donato un messaggio ben diverso dalla fede calcistica, la patria, e il sacrificio.

L’unico modo per metterci il cuore, è quello di metterci il proprio.