sabato, 20 Aprile 2024

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125 anni di Tour Eiffel. E lo spettacolo continua

Credit it.gdefon.com

125 anni. Sono passati 125 anni dalla costruzione dell’affascinante “Dama de ferr”, che ogni giorno, a ogni ora, incanta migliaia di visitatori e turisti, e che strappa sempre un sorriso ai parigini.

Era proprio il 31 marzo del 1889 quando a Parigi veniva inaugurata la Tour Eiffel. Alta 307 metri (oggi divenuti 324 con l’aggiunta dell’antenna), composta di 16mila travi d’acciaio, 18.038 pezzi di ferro forgiato, 2 milioni e mezzo di bulloni, pesante 8000 tonnellate, è il monumento più visitato al mondo. Sono, infatti, 7 milioni i visitatori che ogni anno si recano a Parigi per ammirare la bellezza e l’eleganza della Tour Eiffel.

Simbolo di Parigi e della Francia fu realizzata da Gustave Eiffel, e costruita in poco più di due anni, in occasione dell’Esposizione Universale del 1889 per il centenario della Rivoluzione Francese.
Nessuno in quegli anni avrebbe mai potuto immaginare che la Tour Eiffel – che doveva essere solo una costruzione temporanea – potesse riscuotere un successo tanto grande, ma con il tempo i suoi bulloni e le fontane ai suoi piedi sono entrati nel cuore della gente, nei panorami più ricercati, nelle cartoline più collezionate, nelle foto più amate.
Più che un monumento, la “Dama di Ferro”, è diventata l’anima vera e propria della città e dei suoi abitanti, un edificio insostituibile che veglia sulla Senna e illumina il firmamento di Parigi.

Conduct Us, l’esperienza di essere direttori d’orchestra(VIDEO)

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Si potrebbero usare tre aggettivi per descriverla: coinvolgente, divertente e musicale. Di che cosa si tratta? Di “Conduct Us”, una particolare iniziativa nata nelle strade di New York che prevede la presenza di una vera e propria orchestra sinfonica, lasciata volutamente senza direttore.

Si, perchè il direttore diventa di volta in volta un bambino, un anziano o un giovane, presenti fra la folla di passanti che si forma intorno a questa orchestra itinerante.

Passato l’iniziale stupore e lasciata da parte la timidezza, i più impavidi e coraggiosi cittadini newyorkesi si alternano a turno sulla pedana del direttore, acclamati e applauditi da coloro che divertiti li stanno ascoltando.

Gentili e disponibili, i musicisti assecondano le maldestre e bizzarre movenze del loro improvvisato direttore, addirittura alzandosi qualora esso lo richieda. Non importa che esso sia una anziana signora o un giovane rapper, i componenti dell’orchestra di strada esaudiscono, con la loro sapienza e la loro bravura, le direttive che provengono dal piedistallo.

Ne nasce una sinfonia a volte più calma, altre molto più accelerata, con il risultato di divertire ed entusiasmare gli ascoltatori.

Un’iniziativa nuova e originale, coinvolgente e divertente, che si spera possa diffondersi anche nelle strade delle altre città mondiali. Perchè essere direttori di orchestra, anche solo per due minuti della propria vita, deve essere un’esperienza davvero unica.

[Fonte:guardachevideo.it]

La casa di Alice nel paese delle meraviglie è in vendita

Rev Charles Lutwidge Dodgson, ovvero Lewis Carroll, lo scrittore di “Alice nel paese delle meraviglie“, si ispirò alla casa coi suoi abitanti nella quale fu ospite per soli quattro giorni per scrivere uno dei romanzi fiabeschi più seguiti da grandi e piccini.

Charlton Kings, sobborgo di Cheltenham, era la casa dove viveva Alice Liddell con le tre sorelle, matrigna e famiglia.

Proprio da queste persone sono nati nella testa di Carroll tutti i personaggi di Alice in Wonderland; si dice che la Regina tanto temuta fosse proprio la matrigna.

La casa fu costruita per la famiglia Liddell nel 1862, e le figlie di Henry Liddell, decano del Christ Church College di Oxford, furono inviate a vivere lì quando la loro madre era in attesa del quarto figlio.
Le ragazze: Alice, Lorina e Edith, rimasero nella casa con i loro nonni, la governante e due zie zitelle. Ma un giorno ricevettero una visita dall’ amico del padre: Lewis Carroll.

Dopo decenni la casa viene venduta per ben 1 milione di sterline.

Salone, cucina, camere da letto, immenso giardino e l’immancabile specchio sono all inclusive nel pacchetto.

Lo specchio è una delle parti clou della casa, perchè è proprio da questo oggetto, ornato con motivi floreali, animali e piante, che Carroll partì con lo scrivere il suo celebre romanzo.
Alice con la fantasia, mentre si specchiava, viaggiava per il mondo delle meraviglie.

Ed ora questo passepartout è in vendita.

Dietro la vicenda incantata della piccola Alice si nascondono storie e misteri ben custodi, tra cui le attenzioni troppo assidue da parte di Carroll e tanti altri segreti,

Chi si aggiudicherà la casa tanto celebrata in Inghilterra e nel resto del mondo?
Non resta che aspettare e godersi la vendita della casa delle meraviglie.

La severità, la chiave per un leader di successo

Un business di successo è il risultato finale di molti fattori. I singoli elementi che contribuiscono al raggiungimento di uno scopo comune sono importanti, ma la figura che tiene in pugno l’intera organizzazione, tirando la fune della fatica insieme ai singoli è indispensabile. Che piaccia o no, i leader sono i fattori primi di un business di successo e in quanto tali hanno l’importante compito di assumere in ogni situazione un atteggiamento adatto.

Adatto, ma non necessariamente corretto, secondo i ricercatori della Michigan State University. Questi affermano infatti che un comportamento corretto e un impegno elevato nel condurre il lavoro in un clima di uguaglianza ed equità risulterebbe un’esperienza stressante per i dirigenti. Il profilo del manager perfetto sarebbe quindi caratterizzato dalla severità, che eliminerebbe in primis il coinvolgimento emotivo e personale all’interno dell’azienda, così come il rapporto con i rispettivi membri del proprio staff.

Secondo lo stesso studio l’impegno esercitato nel rispetto delle regole e nel continuo tentativo di riservare lo stesso trattamento ai dipendenti provocherebbe uno stato di fatica, che a sua volta scatenerebbe dei comportamenti devianti e degli errori sul lavoro, come il furto. Secondo quanto affermato dai ricercatori, un leader che cerca di mantenere un equilibrio tra i propri dipendenti, non può assumere un atteggiamento corretto, che risulta invece essere più adatto ai lavoratori o alle organizzazioni generali.

Lo studio è stato eseguito su 82 dirigenti di diverse aziende, due volte al giorno per un periodo di diverse settimane. I risultati derivano dalla registrazione dello stato emotivo manifestato e l’efficienza dimostrata sul posto di lavoro durante tutto il corso dell’analisi. Tutti i dirigenti si sono ritrovati di fronte a situazioni abituali all’interno di un’azienda, in cui per esempio i dipendenti che non avevano ricevuto una promozione, dichiaravano di aver subito una vera e propria discriminazione. Nell’affrontare la situazione, quelli che hanno dovuto sopprimere il proprio istinto ed essere coerenti si sono manifestati mentalmente affaticati.

Questo atteggiamento però porterebbe a un distacco totale dalle singole situazioni, con un metro di valutazione autoritario e incurante di quelle che sono le singole necessità. Un vero leader è dotato di un mix di abilità e caratteristiche psicologiche, che nel complesso sono note con il nome di intelligenza emotiva. Questa caratteristica porta quindi il dirigente a essere consapevole di sé, ma anche capace di calarsi nei panni degli altri e regolare di conseguenza le proprie emozioni a seconda della situazione che deve affrontare.