sabato, 30 Novembre 2024

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Le cicatrici di cui vado fiera (FOTO)

photo credits: K.B. P. P.

Huyen Vu, una ventiquattrenne vietnamita, soprannominata Kiki, è diventata una delle testimonial di una campagna fotografica: Beauty beyond scars, frutto dell’idea di una fotografa residente in California, Krysada Binly Panusith Phounsiri.

La campagna Beauty beyond scarsha catturato il volto ed il corpo di questa donna che ha subito un vissuto particolare: porta cicatrici addosso e nell’anima.
Una pelle imperfetta, però, non è simbolo di bruttezza. Le foto scattate da Krysada, infatti, dimostrano come questa donna sia bellissima ed affascinante nonostante i segni evidenti che porta.

Kiki, che a nove anni era una bambina come tante altre, viveva in Vietnam con la sua famiglia.
Il tragico episodio avvenne una sera, quando una terribile casualità fece si che una tanica di kerosene venne a contatto con una lampada ad olio. Kiki e le sue sorelle si trovavano molto vicine alla mamma, per via di una marachella che stavano combinando.
Improvvisamente il fuoco si espanse dappertutto e la madre fece di tutto per far in modo che le fiamme che bruciavano sul corpo delle figlie si spegnessero, così cercò di fermarle tramite il suo corpo e dando la vita per le sue bambine.
Dopo molti di interventi, precisamente venticinque, dall’età di nove anni fino a quella di ventuno, Kiki finalmente riesce ad avere una vita quasi normale.
Le cicatrici, però, sono comunque visibili e ben marcate. Coprono l’ottantacinque per cento del suo corpo e hanno fatto si che per molto tempo, durante l’adolescenza, Kiki si coprisse completamente e facesse in modo di portare i capelli sempre sciolti e pettinati sul viso.

Dopo anni di terapie e accettazione del proprio io, Kiki è più sicura, si mostra per quello che è e non se ne vergogna. Il suo corpo è il risultato dell’amore immenso di una madre e non può essere che bellissimo.
Giudicate voi stessi, guardando alcuni scatti della campagna fotografica per cui ha posato.

Sesso: svelata l’ora migliore per fare l’amore

Credit photo: www.mediaset.it

Paul Kelley è un ricercatore dell’Oxford University’s Sleep and Circadian Neuroscience Institute: la sua ultima ricerca verte sui ritmi circadiani – un tempo caratterizzato da un periodo di circa 24 ore – che regolano l’orologio vitale degli individui in base alla loro età.

Secondo questo studio ogni età ha un orario ideale per fare qualsiasi cosa: svegliarsi, bere un caffè, iniziare e finire di lavorare, pranzare, fare esercizio fisico, guardare la televisione, cenare, dormire e bere un drink.
E, ovviamente, anche per fare l’amore.

20 – 30 anni

L’ora giusta a quest’età non esiste: ogni momento è buono per accendere il desiderio. Il momento migliore, però, è quello del primo pomeriggio.

30 – 40 anni

Due sono i momenti ideali per fare l’amore. Il primo è intorno alle 8,20 quando, grazie alla luce del sole, aumentano i livelli di testosterone e viene stimolato l’ipotalamo, la parte del cervello che rilascia gli ormoni. Il secondo, invece, è al pomeriggio – alle 15,30 circa: si approfitta della siesta per accendere la passione.

40 – 50 anni

Le 22.20 sono perfette per fare l’amore in quanto il rapporto sessuale fa si che il corpo riesca a rilassarsi completamente prima di andare a dormire, anche grazie al rilascio di ossitocina.

50 – 60 anni

Il mattino è da scartare perché c’è il rischio di avere troppi impegni e non riuscire a lasciarsi andare del tutto. Meglio la sera – precisamente alle 22 – per poi cadere nel sonno ed essere pronti per la giornata successiva.

Dai 60 anni in poi

L’orario adatto per quest’età si racchiude dopo cena e prima di andare a dormire, intorno alle ore 20. Anche perché si tende a svegliarsi presto e a non fare tardi la sera.

Gli errori fisici più clamorosi su Photoshop (FOTO)

Credit photo: mooierdanhetis.wordpress.com

Qualche settimana fa – precisamente lo scorso 25 settembre – la pagina Facebook di Victoria’s Secret ha pubblicato la foto di uno dei suoi bellissimi angeli, che, però, ha scatenato moltissime polemiche. Al centro dell’immagine si vede una ragazza bruna, di spalle, con addosso solamente una culotte verde smeraldo che risalta al meglio il suo lato B. Sarebbe tutto molto normale – in fondo lo scopo è pubblicizzare l’intimo – se alla modella non mancasse una natica.

Non si tratta di un difetto fisico. La causa di questa mancanza ha un nome: Photoshop. Sono sempre più, infatti, gli usi del programma di fotoritocco, in particolare per le campagne pubblicitarie e per le foto delle riviste. Il problema è che, a volte, si finisce per portare un piccolo ritocchino al limite dell’impensabile, modificando fotografie in maniera veramente imbarazzante.

Quella che doveva essere una modella “Truly. Madly. Cheeky“, ovvero veramente, follemente, provocante, ha perso tutta la sua bellezza: gli utenti del web hanno individuato subito l’errore e si sono diffusi meme divertenti e commenti ironici come “Truly. Madly. Deformed” per mettere sotto accusa l’uso spropositato di Photoshop, tanto che la foto è poi stata rimossa da Facebook. Anche perché la ragazza sarebbe stata assolutamente perfetta anche senza questa ritocco che, al contrario, ha reso il suo fisico poco “umano”.

Purtroppo questo non è il primo caso in cui appare un corpo sproporzionato o deforme. E sotto i riflettori non c’è solo Victoria’s Secret, ma anche altri famosi marchi. Pubblicità della Fanta, di Ralph Lauren e di Shisheido, senza dimenticare la copertina della rivista Maxim Mexico.
Nella gallery sotto alcuni degli errori più clamorosi su Photoshop.

Usa, futura mamma balla con le doglie (VIDEO)

Credit photo: www.cronachefemminili.it

Il momento del parto è uno dei più importanti della vita di una donna, uno di quelli che rimarrà impresso per sempre nella mente. Difficile dimenticare le doglie e il pianto del proprio bambino, a meno che non si abbia un ricordo tutt’altro che doloroso dell’evento.

Ci sono donne, infatti, che mentre partoriscono non fanno altro che piangere, stringere le mani del marito e arrivare anche al punto di morsicarle e graffiarle per il dolore immenso, urlare come se fossero le uniche all’interno dell’ospedale e dirne di cotte e di crude all’infermiera di turno che – poverina – sta solo cercando di fare al meglio il suo lavoro.
Non mancano, come sempre, le eccezioni: donne che leggono, che parlano del più e del meno o fanno discorsi importanti, che ridono come se qualcuno gli stesse raccontando una barzelletta.

Ma avete mai sentito di una donna che appena prima di partorire, nel momento delle doglie, ha iniziato a ballare? Non è una leggenda metropolitana, è successo veramente qualche giorno fa negli Stati Uniti.
Proprio ad Atlanta, nella clinica Ob/Gyn & Midwife Associates, una futura mamma con le contrazioni ha iniziato ad eseguire dei piccoli passi di danza nel corridoio del suo reparto: ad accompagnarla nella sua coreografia anche altre due ragazze, molto divertite dalla fantastica prestazione della donna con le doglie.

Il video del balletto è stato poi caricato sul canale dell’ospedale da una delle infermiere ed è bastato veramente poco perché diventasse virale: ha fatto il giro del web e del mondo in pochissime ore.