lunedì, 22 Dicembre 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Quando le foto al cibo non danno l’acquolina (FOTO)

De gustibus non disputandum est, recita un antico detto latino: eppure questo detto così saggio non sembra proprio potersi applicare alla Food Art made in Russia. I Russi devono infatti aver interpretato troppo liberamente il Food Design tanto in voga sui Social negli ultimi tempi: così, al posto delle immagini di succulente pietanze a cui siamo abituati, ci ritroviamo dinanzi a fotografie indecenti di cibo che non ingeriremmo mai, neanche pagati a peso d’oro.

Gatti in pomodoro con baffi di prezzemolo, polli arrosto (ma anche crudi) con teste d’uovo, cani di pancakes con orecchie fatte di banane, porcellini ricavati dall’assemblaggio posticcio di svariati insaccati, coniglietti di riso, testuggini dalle corazze fatte di fette di salame, orsacchiotti di uova di lompo, cagnolini disegnati con spaghetti (presumibilmente scotti), Babbi Natale e Sirenette di insalata di rinforzo, risotti con uvetta passa a forma di pecorelle, elefanti di mortadella e persino pesci-vascello: degli spettacoli quanto mai disgustosi, che tutto fanno meno che farci venire l’appetito.

La cosa più curiosa, in tutto ciò, è che agli occhi di questi arditi “food photographers” russi immagini del genere dovranno anche apparire come dei capolavori: un punto di vista che, con tutta la fantasia, l’immaginazione e l’estro di questo mondo, ci risulta davvero incomprensibile. Ma questa sarà colpa nostra che, da bravi italiani, siamo abituati davvero ad altri standard. E non solo per quello che è l’aspetto visivo: del resto, chissà perché anche per quanto riguarda il sapore di queste pietanze abbiamo il presentimento che non ci sia per niente da fidarsi.

Ikea: da aprile polpette vegan nel menu

Credits photo salepep.it

Dal mese di aprile anche i vegani potranno assaporare le famose polpette svedesi dell’Ikea. Ad annunciarlo è stato l’associazione animalista PETA, dopo una lunga battaglia per convincere la multinazionale dei mobili dal montaggio fai-da-te, ad introdurre nel loro menu delle polpette adatte anche ai vegani, da aggiungere a quelle vegetariane.
Con un comunicato stampa Ikea Italia ha annunciato: “Il nostro obiettivo è quello di fornire prodotti alimentari che soddisfino le differenti richieste dei nostri clienti. Fra questi, le nuove polpette “Veggie” che saranno presenti nei nostri negozi a partire dal mese di aprile. Le polpette Veggie non contengono alcun elemento animale e sono quindi adatte anche ai vegani”.

“Abbiamo raccolto più di 25.000 firme per sostenere questa richiesta e i nostri sforzi sono stati ripagati, abbiamo ricordato ad Ikea che sono sempre di più le persone che scelgono vegan e che tutti avrebbero dovuto trovare un menu adatto” si legge sul sito PETA.

Non stupisce la strategie di Ikea, sopratutto in vista di Expo 2015, considerando la sempre maggiore percentuale di persone che hanno scelto e si accingono a scegliere uno stile di vita, oltre che un’alimentazione, vegan, all’insegna del rispetto degli animali, di qualsiasi genere. Non solo, vari studi hanno dimostrato che un’alimentazione vegana è decisamente più salutare e adatta all’organismo umano, eliminando qualsiasi alimento e derivato animale.
Come spesso capita per questioni sentite come queste la dottrina medica è, però, divisa. Da un lato la fazione “onnivora” sostiene l’importanza di un’alimentazione varia ed equilibrata, compresa quindi di carne animale, uovo, latte e altri derivati, necessari per lo sviluppo e l’apporto di proteine (animali) per il nostro organismo, a loro dire. Dall’altra invece ci sono i salutisti, che dichiarano guerra a tutto ciò che può provenire da specie animali e prediligono una dieta vegetale, ricca di frutta, verdura, cereali, legumi e proteine vegetali.
Dunque da aprile anche da Ikea sarà possibile assaporare delle polpette ‘non di carne’, adatte a tutti, quindi anche a coloro che seguono un regime alimentare più ristretto ma altrettanto vario come i fruitori vegan. Era anche ora, visto che già le grandi catene di fast food stanno espandendo le loro opzioni con quelle vegetariane e vegane. Anche se nessun vegan che si rispetti potrebbe mai entrare in una multinazionale che maggiormente favorisce il consumo di carne, oltretutto di dubbia provenienza.

Neve da mangiare (VIDEO)

Credits: iStock

Con il gelo che ha invaso l’Italia, la neve e la pioggia riempiono le strade, causando anche qualche problema alla circolazione e ai passanti. Come risolvere il problema neve? Ecco un’idea che viene direttamente dalla parte dell’America innevata: cucinandola.

Studi hanno scoperto come la neve sia l’ingrediente naturale più versatile da usare in cucina. Ecco alcune ricette create utilizzando questi granelli bianchi.

1. Sciroppo d’acero con neve caramellata

Questa ricetta viene dal Canada. Per creare neve caramellata con sciroppo d’acero, basta riscaldare lo sciroppo nello stesso modo in cui si farebbe con il caramello, poi versare su di esso un po’ di neve e aspettare che accada la magia. Alcuni canadesi preferiscono far rotolare il caramello intorno a delle stecche, altri semplicemente lo eliminano. Il risultato è un delizioso dessert.

2. Pancakes alla neve

Riempire il pancake con la neve e poi appiattirlo con un mattarello renderà la pasta morbida e leggera. Questa ricetta è di Katherine Grossman, conosciuta come Granny Miller, ed è semplicissima. I pancakes vanno infornati, non cotti. E più è fresca la neve, più il risultato sarà piacevole.

3. Gelato alla neve

Ci sono un sacco di varianti su come fare il gelato alla neve, ma il risultato deve essere lo stesso: creare una crema fredda e morbida simile al gelato. In alternativa, si possono usare anche il latte o una crema più densa oppure dello zucchero.

4. Dolce Margarita alla neve

Facili da realizzare, questi cocktail sono ottimi per riscaldare le serate più fredde. In alternativa al lime e alla tequila, si può aggiungere succo di fragola e rum.

5. Coni di birra alla neve

Una birra dolce non è sempre piacevole per il palato, ma questa ricetta farà cambiare idea anche i più scettici. Realizzato a temperature sotto lo zero, i coni alla birra di neve potrebbero essere il cocktail più inusuale mai creato. Vedere il video per credere.

6. Biscotti a forma di palle di neve

Infine, i biscotti a forma di palle di neve, che però non contengono neve. La cuoca di questa ricetta ha usato le mandorle, ma questi biscotti possono essere fusi anche con le noci. Per concludere, gettare sopra dello zucchero a velo e i dolcetti saranno troppo belli per essere mangiati.

E voi, quale dolce alla neve preferite?

I 10 dolci più costosi del mondo (FOTO)

Forse non li assaggeremo mai, ma accontentiamoci per ora, almeno di vederli in foto. Sono i 10 dolci più costosi del mondo.
Se qualcuno si è impegnato a prepararli evidentemente c’è chi li richiede. Certamente se il nostro uomo ci portasse ad assaporare tali pregiate delizie meriterebbe senza indugio di essere sposato.

Quindi cerchiamo di fargli recapitare questo articolo, in modo che sappia dove portarci a cena per San Valentino, sempre più imminente.

CUPCAKE FENICE D’ORO: 1000 DOLLARI

I 10 dolci più costosi del mondo (FOTO)
Un’incontro ben riuscito tra oro e cioccolato. La Fenice d’oro è originaria di Dubai, dove viene venduta nei grandi magazzini Bloomsbury’s al Dubai Mall. I creatori spiegano come all’origine dell’alimento vi siano solo ingredienti super selezionati ed il desiderio di ottenere un prodotto prezioso, ma anche interamente commestibile.

Oggi però il cupcake Fenice d’oro non è molto richiesto, sia per i tempi di attesa -almeno 24 ore- sia per le polemiche ad esso collegate. Con i soldi utilizzati per il dolce, infatti, potrebbero essere sfamati 1850 bambini, come hanno fatto notare dal World Food Programme. Come dargli torto.

KRISPY KREME’S LUXE DOUGHNUT: 1.682 DOLLARI

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Una ciambella decorata con fogli realizzati con una gelatina di Dom Perignon, con cioccolato bianco spolverato con fiori in oro, diamanti commestibili e una foglio d’oro 24 carati. Homer Simpson ne andrebbe pazzo, o forse no. In fondo non si capisce neanche da dove iniziare a mangiare.

FORTRESS STILT FISHERMAN INDULGENCE: 14.500 DOLLARI


Specialità delle cucine del resort cinque stelle Fortress, in Sri Lanka. Al cioccolato si uniscono foglie d’oro, mousse di mango e melograno (il frutto della ricchezza e dell’abbondanza), oltre a un’acquamarina da ottanta carati incastonata nella composizione. La pietra è il simbolo della forza, della calma e del benessere, di ottimo augurio per le relazioni e le nozze e rimane in dono a chi assaggia il dessert. Anche perché, con quel che costa!

SEMIFREDDO AL CIOCCOLATO: 25.000 DOLLARI

I 10 dolci più costosi del mondo (FOTO)
Non un classico semifreddo al cioccolato. Bensì uno da 25 mila dollari. Per preparare questo dessert i cioccolatieri di Knipschildt, in Connecticut, hanno usato cioccolata finissima l’hanno avvolta in fogli d’oro alimentari e servita in una ciotola fatta anche essa d’oro commestibile a 23 carati e poi ci hanno spruzzato sopra dei diamanti da 18 carati e rifinito il tutto con della deliziosa panna montata.

CANNOLI: 26 MILA DOLLARI

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Questi dolci manderanno in bestia i veri siciliani, maestri “nell’arte del cannolo”. Ma bisogna ammettere che sebbene quelli alla ricotta facciano impazzire tutto il mondo, questo qui ha qualche ingrediente in più. L’idea brillante è venuta al pasticcere italo-americano Carey Iennaccaro ed è servito al ristorante Jasper, a Kansas City, nel Missouri. Il cannolo rispecchia la tradizione siciliana: crema di ricotta, limone candito, gocce di cioccolato e scorza di limone. Ma a renderlo speciale è una collana made in Italy di diamanti di proprietà del gioielliere Tom Tivol che viene servita insieme al dolce, a sua volta ricorperta di foglie d’oro commestibile.

PUDDING AL CIOCCOLATO: 34 MILA DOLLARI


Questa piccola meraviglia che si scioglie sotto la lingua, si presenta come una campana ed assomiglia ad un uova di Fabergé, completamente d’oro.
Il pudding è congelato con foglia d’oro commestibile e più strati di champagne gelato.
si compone di una sottile miscela di quattro tipi di cioccolato belga aromatizzato con una miscela di pesca, arancia e whisky, ma non è tutto: come ciliegina sulla torta c’è un diamante da 2 carati!
Un vero peccato mangiarlo.

IL GELATO DEL KILIMANJARO: 60 MILA DOLLARI

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“Mamma mi porti a mangiare il gelato?” Attenzione a non rispondere impulsivamente a questa domanda, potreste ritrovarvi a pagare un conto alquanto salato.
Il Kilimanjaro in Tanzania è famoso per il suo ghiacciaio che però rischia di scomparire entro il decennio e così anche il gelato Three Twins che arriva da quei ghiacci è un prodotto che presto potrebbe scomparire dal mercato. Il costo vagamente esagerato dipende dal fatto che nei 60 mila bigliettoni è compreso un biglietto di prima classe per la Tanzania, una visita guidata e una camicia. Conveniente, no?

LA TORTA NUZIALE DI PLATINO: 130 MILA DOLLARI

I 10 dolci più costosi del mondo (FOTO)
Una semplice torta tutta bianca e decorata con collane, pendant e bracciali tutti fatti di platino. Reperibile al primo pasticcere sotto casa, certo, come no. Il costo di 130 mila dollari non è accessibile a tutti. Ma se potete permettervi di spendere questo patrimonio per un dolce, certamente questa torta ne vale la pena.

TORTA NATALIZIA DI DIAMANTI: 1.7 MILIONI DI DOLLARI

I 10 dolci più costosi del mondo (FOTO)
Peccato che ormai Natale è passato a mangiar panettoni e cartellate. Potremmo recuperare per Natale 2015. Una torta da appena 1 Milione e 700 mila dollari. Si avete letto bene. Un patrimonio spropositato dovuto ai 223 piccoli diamanti applicati su una copertura di pasta di zucchero rossa. Chiaramente prima di mangiarlo dovrete pazientare qualche ora per togliere tutti i diamanti.

TORTA AL CIOCCOLATO E DIAMANTI: 5 MILIONI DI DOLLARI

I 10 dolci più costosi del mondo (FOTO)
Al primo posto di questa preziosissima classifica troviamo una torta al cioccolato. Protagonisti indiscussi ancora i diamanti che fanno da padroni su un letto di cioccolato golosissimo. Ben duemila.
L’idea è venuta ad un gioielliere di Tokyo che ha voluto fare un omaggio al Sud Africa, da dove giunge il cioccolato finissimo utilizzato per questo dolce.

Io preparo il caffè, chi porta il dolce?