lunedì, 22 Dicembre 2025

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Tutta la verità sulle patatine fritte del McDonald’s (VIDEO)

Chi non ha mai mangiato almeno una volta nella vita le patatine fritte del McDonald’s? Tutti abbiamo ceduto al fascino delle stick nei vari formati, e sarà capitato di chiedersi cosa c’è dietro, come vengono fatte, quanta cura c’è nella scelta del prodotto.

Finalmente arrivano le risposte, grazie a un reportage di una trasmissione americana ‘MythBusters’ (Miti da sfatare) condotto da Grant Imahara.
Il giornalista ha realizzato un’inchiesta in collaborazione con il McDonald’s proprio per far luce sull’argomento tanto dibattuto.Con una troupe ha seguito personalmente la preparazione delle patatine in tutti i vari passaggi.

Cosa ha scoperto? Le patatine contengono ben 19 ingredienti: oli vegetali vari e aromatizzanti, colza, soia, soia idrogenata e poi sapore di manzo, grano idrolizzato, latte idrolizzato, acido citrico e polidimetilsilossano (Pmds), una sostanza che serve per proteggere le patatine dalle alte temperature.

Grazie agli oli e agli aromi le patatine si conservano per poi essere immesse in una macchina che dona loro la stessa forma. Successivamente vengono salate e sottoposte a un congelamento rapido, poi sono impacchettate e finalmente essere spedite nei vari fast food.
Ma non finisce qui, prima di arrivare nel nostro piatto o confezione sono fritte una seconda volta.
E le calorie sono ovviamente elevate: 510 calorie, 6 grammi di proteine, 24 grammi di grassi, 67 di carboidrati e 290 milligrammi di sodi.

Pronti per mangiarle ancora?

I ristoranti più strani del mondo (FOTO)

Credit photo: www.qhhn.org

Locali sott’acqua, dedicati alle barbie o fatti di ghiaccio: questi sono solo alcuni dei ristoranti più strani in giro per il mondo. Noi di Blog di Lifestyle abbiamo raccolto i più bizzarri, quelli che veramente non vi sareste mai aspettati: eccoli.

Barbie Café – Taiwan

Credit photo: myfunfoodiary.com
Credit photo: myfunfoodiary.com

Si, avete visto bene: è il ristorante della bambola più desiderata da milioni di fanciulle da tutto il mondo. Ma solo chi abita a Taiwan o decide di fare un viaggio lì può approfittarne. Il Barbie Café è il bar rosa per eccellenza: è proprio questo il colore che domina in tutto il locale, insieme ai divani a forma di stiletto. E anche le cameriere sono in tema, indossando tutà e tiara.

Modern Toilet – Taiwan

Credit photo: www.coolturehunter.it
Credit photo: www.coolturehunter.it

Lo slogan del ristorante è “Nell’epoca in cui il marketing creativo la fa da padrone, anche le feci possono diventare oro!“. Cosa ci si può aspettare? Il ristorante è davvero molto particolare e, soprattutto, adatto solo per chi ha uno stomaco forte: non ci sono sedie ma water e i bicchieri sono sostituiti da semplici orinatori.

Hello Kitty – Pechino

Credit photo: talesofatraveladdict.com
Credit photo: talesofatraveladdict.com

Dopo il ristorante dedicato alla Barbie, non poteva mancare quello di Hello Kitty. Anche qui il rosa non lascia spazio agli altri colori, ma solo ad altre sue sfumature. Inoltre, il ristorante è pieno di grandi pupazzi del personaggio della Sanrio, in tutte le dimensioni possibili ed immaginabili.

Cat Café – Tokyo

Credit photo: imgur.com
Credit photo: imgur.com

Amanti dei gatti e del cibo? Questo è il posto che fa per voi. Al Cat Café di Tokyo potete mangiare gustosi piatti insieme al vostro micio, che non starà certamente a guardarvi: anche per lui un menù fatto su misura. L’unica pecca è che per consumare le vostre pietanze seduti al tavolo avete solo un’oretta di tempo.

Underwater Restaurant – Maldive

Credit photo: www.qhhn.org
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Un ristorante a cinque metri sotto il mare, situato in un tunnel con vetrate che fa si che i clienti, mentre si godono le loro portate, possano ammirare il bellissimo panorama subacqueo. Tappa fissa e sicura se organizzate un viaggio alle Maldive.

Ice Restaurant – Dubai

Credit photo: thevelvetrocket.com
Credit photo: thevelvetrocket.com

Il ghiaccio è l’elemento forte di questo ristorante: infatti proprio di questo materiale sono fatti tavoli e sedie, tanto che ai clienti vengono offerti vestiti pesanti per entrare e passare del tempo, mangiando e chiaccherando. L’atmosfera “calorosa” in questo locale non la troverete mai.

Wang Xianwei – Cina

Credit photo: it.notizie.yahoo.com
Credit photo: it.notizie.yahoo.com

Allo Wang Xianwei non ci sono camerieri, ma semplici robot che prendono gli ordini e portano le pietanze al tavolo muovendosi su delle rotaie. Ma come fanno a sapere ciò che volete? Semplice, su tutti i tavoli c’è una carta magnetica: grazie a questa i robot sanno precisamente cosa avete chiesto.

Vytopna – Praga

Credit photo: louisegoingout.fr
Credit photo: louisegoingout.fr

Il sistema per le ordinazioni è simile a quello del ristorante cinese: al Vytopna di Praga, i piatti e le bevande che avete richiesto arrivano sui vagoni di un piccolo trenino. Abolito il self-service e anche il lavoro dei camerieri, qui a Praga sono tutti più comodi.

Soldatenkaffee – Indonesia

Credit photo: www.vosizneias.com
Credit photo: www.vosizneias.com

Questo ristorante indonesiano è pieno di svastiche e personale che lavora con l’uniforme delle SS. Come previsto, non è molto gradito da tutti: per cercare di placare – o almeno diminuire – le critiche, il proprietario ha aggiunto oggetti e souvenir riguardanti la Seconda Guerra Mondiale.

Heart Attack Grill – Stati Uniti

Credit photo: www.lukescintu.org
Credit photo: www.lukescintu.org

Le cameriere del Heart Attack Grill sono vestite da infermiere perché il cibo che si mangia in questo ristorante potrebbe mettere a rischio il vostro stomaco: hamburger ricchi di grassi e patatine al lardo sono solo alcuni dei piatti offerti.

Bere vino bianco rende le donne aggressive?

Esperti affermano che il vino bianco ha delle speciali proprietà inebrianti tali da rendere le donne aggressive e, se si può aggiungere, anche fuori di testa. Ad affermarlo è l’esperta di bevande e cocktails Victoria Moore, dopo alcuni studi e interviste condotte non solo su se stessa, ma anche su un campionario di altre donne relativamente calme e razionali.

Secondo la Moore, solo dopo un paio di bicchieri, le donne diventano aggressive e incontrollabili come le menadi, ovvero le seguaci della dea greca Dionisio, alla quale dedicavano sacrifici e danzavano nelle foreste. Per alcuni teorie, le menadi erano sotto l’influsso del vino bianco, che le induceva a comportarsi in questo modo. “Sono giunta alla conclusione”, afferma Victoria Moore, “che la causa di tutta questa ‘diavoleria’ sta negli studi scientifici che hanno analizzato il composto che aumenta l’aggressione nei maschi degli scoiattoli durante la stagione degli accoppiamenti. Questo composto è conosciuto per la sua proprietà ansiolitica di ridurre gli effetti dell’ansia.” Infatti, si è più propensi a rompere una finestra se si è meno preoccupati riguardo le conseguenze che può provocare il gesto. Il nome del composto è l’alcol.

In che modo l’alcol provoca questi effetti aggressivi? Secondo la Moore ci sono tre principali ragioni: a) la quantità di alcol bevuto b) il contesto sociale in cui il vino bianco viene bevuto c) il motivo per cui si decide di berlo.

Per quanto riguarda la prima ragione, ci sono molti motivi per cui si beve eccessivamente, sopratutto se siamo in compagnia. Tuttavia, il vino bianco sembra essere quello a fare effetto più velocemente – solo un paio di bicchieri. La prova che causi effetti inebrianti è solo un aneddoto. “Sono molti quelli che mi dicono che preferiscono il bianco, mentre gli amanti del rosso mi raccontano che li fa andare su di giri.” dice la Moore.

La seconda ragione porta a vedere il vino bianco come un drink, un cocktail consumato come aperitivo durante una serata tra donne. E’ risaputo che l’alcol ha più effetto se bevuto a stomaco vuoto.

Infine, la terza ragione per la quale si bere. “L’alcol è una droga alternativa”, sostiene l’esperta, “ma il motivo per il quale finiamo di scolare metà bottiglia di pinot grigio o un gavi de gavi non è sempre lo stesso. Dipende quanto ci sentiamo già col morale, e come eravamo prima di prendere la bottiglia in mano.”

Per quest’ultima ragione, non ci sono studi scientifici che possano determinare sull’effetto del nostro cambiamento d’umore dopo aver assunto dell’alcol. “Non ci servono un paio di neuroscienziati a dirci come l’alcol agisce sui nostri ricettori del cervello per capire cosa sta succedendo.” Spiega infine Victoria Moore. “Tuttavia, se la prossima volta una donna si avvicinerà a me con una pericolosa luce negli occhi dicendomi di essere pronta a bere di nuovo vino bianco, dopo aver letto il mio pezzo, potrei dirigermi direttamente verso l’uscita.”

Le domande più assurde fatte nei food blog

A volte per passione, a volte per necessità un po’ tutti ci troviamo ad avere a che fare con la cucina. Chiaramente come in tutti i settori c’è chi dimostra più dimestichezza con la materia in questione e chi, invece, proprio risulta un caso perso senza alcuna speranza di recupero.

Con l’avvento della moda della condivisione, Facebook si è attrezzato e facendo una ricerca in rete è facile trovare un’infinità di gruppi o food blog in cui potersi confrontare, scambiare ricette, consigli e anche quindi togliersi alcuni dubbi.
Quelli dedicati ai principali food blog, quelli vegetariani, quelli vegani, quelli per i lievitati, quelli per i dolci, insomma se ne trovano di ogni tipo.
Tutti frequentati da personaggi esperti nell’arte culinaria ma anche da un più ridotto numero comunque discreto di pecorelle smarrite che postano qualsiasi domanda gli frulli nella testa, e spesso certi dubbi non dovrebbero assolutamente uscire dal nostro involucro cranico.

Poiché, appunto, alcune di queste domande sembrano davvero assurde, noi di Blog di Lifestyle non volevamo lasciarle nel dimenticatoio così abbiamo deciso di raccogliere le più simpatiche.

Ciao a tutti, mi serve il vostro aiuto. Ho acquistato delle cozze, mentre le cucinavo però ho notato uno sgradevolissimo odore e all’interno delle cozze sembra esserci del catrame. È tutto nero. Secondo voi sono buone?

Ora, non voglio certo insegnare nulla a nessuno, ma la regola basilare per una buona alimentazione, ma ancor più in generale per una buona saluta, è certamente quella di utilizzare prodotti freschi e di buona qualità, a maggior ragione quando parliamo di frutti di mare. Da quel che ricordo io, il catrame non è contemplato nella dieta mediterranea. Poi non saprei.

Salve, sono nuova del gruppo. Ho 3 vasetti di yogurt scaduti da 1 settimana. Come posso recuperarli?

Ci sono domande che ti mettono anche un po’ in crisi, perché tu non capisci se l’utente ti stia prendendo in giro o sia serio. Una caratteristica quasi peculiare dei gruppi di food su Facebook è quella di voler a tutti i costi recuperare tutto. Concettualmente l’intendo di ridurre gli sprechi in cucina è ammirevole, ma insomma, c’è un limite a tutto.

Ragazze urgente. Sto facendo i biscotti, posso sostituire l’ammoniaca con della candeggina? E se si in che quantità?

Quasi quasi ti direi di si. Ma non essendo certa che i danni provocati dalla tua incapacità si ripercuotano solo su di te, non voglio essere complice di avvelenamento di parenti e magari anche di minori. Tu però, cara, ti prego, stai lontana dalla cucina. Per sempre.

Cuochine, voi che sapete tutto potreste suggerirmi come posso consumare 10 uova scadute?

Il principio anche in questo caso è quello di limitare lo spreco. Sopratutto se parliamo di prodotti che è sempre meglio consumare freschi, queste domande non dovrebbero proprio sorgerci. Ma più assurde della domanda sono le risposte che spesso propongono ricette come tiramisù o maionese dove le uova si lasciano addirittura crude.

Gruppo veg, sono disperata, mio figlio di 3 anni vuole mangiare tutto. Prima della cena con la mia famiglia gli avevo spiegato che ci sarebbero stati anche cibi che noi non mangiamo in modo da prepararlo e sembrava avesse capito. Poi però ha visto il salame, ci si è buttato sopra e l’ha mangiato tutto. Come posso fare?

I gruppi vegani sono un bersaglio spesso facile. Quella di diventare veg è una scelta salutare, etica e di tutto rispetto e ammirazione. Ma è ricorrente vedere alcuni “estremisti”, passatemi la parola. Non si può pretendere che un bambino, sopratutto in un’età così piccola riesca a capire le motivazioni che sono dietro la vostra scelta. Chiedergli di rinunciare alle golosità quotidiane, salumi, caramelle, dolci, polpette di carne in favore di seitan, farifrittate, quinoa e soia è certamente un’impresa ardua e difficilmente vi porterà ad un riscontro positivo. Sono pur sempre bambini.

Ho bisogno di un consiglio, ho aperto questa conserva di carciofi sott’olio. Ma ci sono pezzi bianchi ovunque, alcuni carciofi sono fuori dall’olio e sono divenuti tutti molli? Posso mangiarli?

Per carità! Il botulino è li che aspetta te.

Ho aperto un pacco di farina e ho trovato dei vermi? Cosa posso fare per usarla

Ma non vi disgusta proprio niente eh? La vostra perseveranza è quasi invidiabile. Quasi.

Il formaggio che avevo in frigo da circa 4 mesi ha generato la muffa. Se tolgo quella parte è buono? Anche il gorgonzola ha la muffa no?

Il tuo discorso non fa una piega, non mi spiego neanche la motivazione della tua domanda. Tanto la risposta la conosci no? Ma ne sei proprio sicura?

Ovviamente aldilà della comicità momentanea delle domande, bisognerebbe precisare di prestare una maggiore attenzione sulla qualità e sulla freschezza degli alimenti che ingeriamo e sopratutto che facciamo ingerire ai nostri figli. Non sottovalutiamo le conseguenze a volte serissime che la nostra superficialità ci porta.

Meglio acquistare qualcosa in meno se sappiamo che potremmo poi andarla a buttare, ma se capita di lasciar scadere o lasciar marcire qualcosa, meglio buttarla via che mangiarla. Sempre.