sabato, 20 Dicembre 2025

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Quinoa: un alimento per combattere la denutrizione

La quinoa è una pianta erbacea, i cui semi macinati forniscono una farina con molto amido, che le consente di essere classificata come un cereale, nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee. Per millenni è stata l’elemento base di tutta la popolazione delle Ande e da cibo povero è diventata un ingrediente pregiato utilizzato dagli chef.

La quinoa ha la capacità di adattarsi a climi e ambienti ecologici differenti. Resistente alla siccità, può crescere in terreni poveri e con alto tasso di salinità. La sua coltivazione, oltre che in Bolivia, Perù, Ecuador, Cile, Colombia ed Argentina, è oggi diffusa anche negli Stati Uniti, in Canada, in Francia, nel Regno Unito, in Svezia e in Danimarca. Il Direttore generale della FAO ha dimostrato che in Kenya e in Mali la coltivazione sta dando notevoli frutti. Studi preliminari mostrano che la quinoa potrebbe essere coltivata anche sull’Himalaya, nelle pianure del nord dell’India, nel Sahel, nello Yemen ed in altre regioni aride del mondo.

La produzione di quinoa in Italia mostra dei limiti a causa delle elevate temperature estive, della maggiore piovosità e dell’elevata umidità atmosferica. Mentre si studia il genotipo che si adatta meglio ai nostri ambienti, stanno sorgendo dei piccoli appezzamenti tra Avellino, Latina e Pavia. L’unico produttore a pieno campo, con 20 ettari di terreno, si trova ad Ancona.

La quinoa è la sola pianta alimentare che contiene tutti gli amminoacidi essenziali, micronutrienti e vitamine, a partire da fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. Vanta inoltre un notevole apporto proteico, tanto da essere consumata anche da vegetariani e vegani. È ricca di antiossidanti, soprattutto di flavonoidi e di vitamina E. Contiene, inoltre, grassi insaturi ed essendo priva di glutine può essere consumata dai celiaci. Indicata nelle diete ipocaloriche, può essere mangiata anche da chi soffre di diabete.

Purtroppo nonostante questo successo nel mondo, tra gli altipiani andini sta modificando paesaggi e abitudini alimentari. Dal 2000 a oggi le esportazioni di quinoa verso l’America del Nord e l’Europa sono più che triplicate. E anche i prezzi sono esplosi. Attratti dagli alti guadagni, i contadini vendono tutta la loro produzione, senza tenerne parte per il loro consumo e nutrendosi così di cereali con un più basso potere nutritivo. I casi di malnutrizione restano ancora molti, nonostante qui si produca uno dei cibi più nutrienti al mondo. Inoltre, intensificando la produzione, non si rispettano le rotazioni e i periodi di riposo dei terreni, alterando l’equilibrio tra agricoltura e pastorizia.

Lo scorso anno, l’ONU ha dichiarato il 2013 come anno internazionale della quinoa. “L’Anno Internazionale della Quinoa servirà non solo a stimolare lo sviluppo di questa coltivazione in tutto il mondo, ma anche a riconoscere che le sfide del mondo moderno possono essere affrontate facendo ricorso al sapere dei nostri antenati e dei piccoli coltivatori che attualmente ne sono i principali produttori”, ha affermato Graziano da Silva, direttore Generale della FAO.

La quinoa ha più di 200 varietà. Le più note sono quelle a semi neri, bianchi o rossi. I costi sono abbastanza elevati: nei negozi bio un pacchetto da 500 grammi costa dai cinque agli otto euro.
Anche in Italia si comincia a intuirne il potenziale economico e si spera che aumentando la produzione e di conseguenza l’offerta, il prezzo possa scendere e diventare accessibile anche alle fasce più povere della popolazione.

Arriva la ‘Nutellasagna’, un mix di Nutella e lasagne (FOTO)

Credit photo: inagist.com

Negli Stati Uniti, precisamente a New York, è stato creato un nuovo dolce perfetto per chi ama i gusti salati, ma non vuole rinunciare ad un tocco di dolcezza. Si tratta della “Nutellasagna“, una sorta di lasagna farcita con la famosa crema al cioccolato marcata Nutella.

La “Nutellasagna”, che unisce due prodotti italiani di successo, è stata creata da Allison Ribocelli, titolare e chef della Bakery House Ribocelli’s di New York. Il dolce nasce per partecipare ad un contest di cucina e di pasticceria che premia chi ha più fantasia ed originalità in cucina.

E non si può dire che non sia originale, proponendo un mix di Nutella e lasagne. E, osservandola meglio, noi italiani – che al cibo siamo affezionati – potremmo giudicare il nuovo dessert, almeno nella forma, un vero e proprio tiramisù, ma decisamente diverso da quello che siamo abituati a mangiare nel nostro bel paese. Il dolce è formato infatti da diversi strati di lasagne, in mezzo ai quali vengono spalmate ricotta e Nutella, e, per finire, viene ricoperto da delle noccioline – cosparse di cioccolato fuso – e dai dei marshmallows tostati.

Un piatto che può essere consumato sia caldo che freddo, in base al proprio gusto. Ma siamo davvero sicuri che si tratti di buon gusto? Gli americani apprezzeranno certamente il nuovo dolce e noi italiani non vediamo l’ora di assaggiarlo, ma solo per far capire – ancora una volta – chi comanda in fatto di cibo.

Le 10 cattive abitudini che fanno ingrassare

Il raggiungimento della perfetta forma fisica è un tema che, negli ultimi tempi, tocca la maggior parte della popolazione, di cui in maggioranza sono donne. Spesso nonostante le varie diete, la palestra e il consumo di 2 litri d’acqua al giorno, notiamo tristemente che il nostro corpo non perde neanche un grammo.
Allora, davanti allo specchio, non soddisfatti della nostra forma fisica, ci chiediamo cosa stiamo sbagliando nella nostra alimentazione. A volte però il problema non è quello che mangiamo, ma come mangiamo.
Ci sono infatti delle cattive abitudini che tendono a farci ingrassare, e così tutto il duro lavoro tra dieta e palestra sembra essere vano.

Con la collaborazione della nutrizionista Fernanda Scala abbiamo stilato un elenco con le 10 cattive abitudini che fanno ingrassare.

1. Saltare la colazione

Fare colazione non solo fa bene perché contribuisce a dare le energie necessarie per affrontare la giornata, ma aiuta anche a perdere peso in quanto accelera il metabolismo. Saltandola si rischierà di arrivare ai pasti successivi con un grosso senso di fame che ci porterà a mangiare di più.

2. Mangiare davanti al computer o alla Tv

Consumare i pasti davanti al computer o mentre si guarda la tv è una cattiva abitudine che può favorire l’aumento del peso corporeo, in quanto fa perdere la percezione di quello che si sta mangiando e, soprattutto, di quanto si mangia.

3. Consumo eccessivo di bevande alcoliche, gassate, energetiche e zuccherate

Spesso non si ha la percezione che anche le bevande sono dei veri e propri alimenti. In particolare le bevande alcoliche, energetiche o zuccherate sono ricche di calorie che, se non vengono opportunamente smaltite, favoriscono l’aumento del peso corporeo.

4. Mangiare la notte

Dobbiamo saper distinguere la vera fame dalla noia, perché è quest’ultima che ci induce a mangiare durante le ore notturne. Gli spuntini notturni sono dei veri e propri nemici della forma fisica perché durante le ore notturne smaltiamo con maggiore difficoltà gli zuccheri ed i grassi introdotti, e questi -con l’andare del tempo- si trasformeranno in quel fastidioso chilo in più.

5. Mangiare velocemente

È una delle più comuni cattive abitudini alimentari. Mangiare velocemente oltre che ridurre il senso di sazietà rende anche più complessi i processi digestivi.

6. Condurre una vita sedentaria

Riposarsi sul divano o dormire fino a tardi è piacevole, ma è nocivo per la nostra forma fisica. Senza un po’ di movimento o di sport avremo più difficoltà a smaltire ciò che abbiamo mangiato.

7. Consumare alimenti dietetici

Tramite le pubblicità ci facciamo abbindolare che i cosiddetti “alimenti dietetici”, quelli considerati con pochi grassi e calorie, siano adatti per una dieta, ma in realtà questi tipi di alimenti (barrette, snack, yogurt ect) non sono poi così magri e poveri di grassi come vogliono farci credere. Se analizzassimo bene le etichette resteremo abbastanza delusi nello scoprire che sono ricchi di zuccheri- elencati sotto varie forme come sciroppo di mais, glucosio, fruttosio, destrosio- il cui abuso rischia di far ingrassare.

8. Combinare i cibi in maniera scorretta

Associare gli alimenti in maniera scorretta è un’altra delle cattive abitudini più diffuse che provoca l’aumento del peso. Ad esempio mangiare due o più alimenti ad alto tasso proteico nello stesso pasto (es. carne + formaggio) o due tipi di carboidrati (es. pane e patate, pane e pasta) causerà un rallentamento della digestione, rendendo più difficile lo smaltimento dei nutrienti introdotti che provocheranno quella fastidiosa sensazione di pesantezza.

9. Escludere completamente i grassi da una dieta

A differenza di quanto si pensi, una dieta ipocalorica bilanciata prevede anche una determinata quota di grassi “buoni” fondamentali sia per garantire i processi fisiologici e metabolici del nostro organismo, sia per assicurare un corretto potere saziante.

10. Non dormire abbastanza

Si dice che dormire poco fa male alla salute e che il nostro organismo ha bisogno di almeno 8 ore di sonno. Voci di corridoio o realtà? Ebbene si, assolutamente vero, dormire poche ore non solo ci rende stanchi e spossati per il resto della giornata, ma causa anche un notevole senso di fame. Infatti se l’equilibrio sonno/veglia viene alterato questo si riflette a livello ormonale, ed in particolare a livello di due ormoni, la leptina e la grelina, che giocano un ruolo fondamentale nei meccanismi che regolano l’appetito ed il senso di fame.

Come cucinare gamberetti fritti in 3 secondi (VIDEO)

Cucinare croccanti gamberetti fritti in soli tre secondi, ora è davvero possibile. Vi chiedete come sia possibile? Arriva direttamente dal Giappone un metodo super “facile” e velocissimo per realizzare una frittura di gamberetti perfetta in un solo batter di ciglia.

La tecnica sembra esser stata brevettata alla perfezione: il gamberetto viene letteralmente “sparato” orizzontalmente da un dispositivo ad aria compressa. Nello stesso momento vengono lanciati verso l’alto i vari condimenti: olio, frittura, farina, e i gamberetti, alla fine del percorso, attraversano in pochi istanti anche una gittata di fuoco. Terminano il viaggio culinario sbattendo su dei cuscini, su cui è stampato un bersaglio, e cadono in basso atterrando su un piatto già preparato pronto ad accogliere i gamberetti cotti a puntino.

Il video è diventato uno dei più visualizzati su YouTube e vede protagoniste due attrici giapponesi ai “fornelli” per dei gustosissimi gamberetti fritti al volo.

Ecco un’idea brillante e super originale per il pranzo di Natale o il cenone della Vigilia. Forse troppo pericoloso e di difficile realizzazione? Già, forse un po’ troppo.