giovedì, 16 Gennaio 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Halloween, le ricette più creative e mostruose

Halloween è alle porte a suon di dolcetto o scherzetto. Mentre tutto il mondo è in fibrillazione per gli ultimi preparativi, guai a farsi trovare impreparati in cucina, perché ospiti e bambini sono in attesa di trovare a tavola piatti “disgustosi” e spaventosi per festeggiare la festa più attesa dell’anno. Ecco quindi alcune ricette semplici, ma soprattutto super golose e altrettanto mostruose per realizzare menu originali da gustare insieme ai propri amici. Ricette dolci e salate che non vedrete l’ora di mangiare per la paura.

Wurstel mummia

Ingredienti
8 wurstel, 1 rotolo di pasta sfoglia, latte q.b.

Preparazione
Tagliare a striscette sottili la pasta sfoglia e avvolgere ogni wurstel con una striscia. Arrotolare la sfoglia tutto intorno con un movimento a spirale lasciando scoperta una parte che simulerà il volto della mummia e poi disporre i wurstel su una teglia ricoperta da carta forno. Spennellare la sfoglia con un poò di latte e infornare a 180 gradi in forno preriscaldato e cuocere per 20 minuti. Una volta pronti, creare gli occhi effettuando bucchetti, con l’aiuto di uno stuzzicadente per poi sistemare all’interno degli acini di pepe.

Cervello/Panna cotta e salsa di melograno

Ingredienti
250 ml di latte, 2 fogli di colla di pesce, 1 litro di panna liquida, 200 grammi di zucchero, 1 pizzico di sale, 1 fialetta di aroma vaniglia, 250 grammi di succo di melograno, 2 cucchiai di zucchero, 60 grammi di maizena

Preparazione
Lasciare i fogli di colla di pesce in un piatto con il latte freddo in modo che si ammorbidiscano per almeno 5 minuti. In un pentolino unire la panna e 200 grammi di zucchero e portare a ebollizione. Dopo 2 minuti togliere dal fuoco e aggiungere l’aroma vaniglia e il sale. Unire pure la gelatina con il latte, mescolare bene e versare tutto in uno stampo a forma di cervello inumidito con dell’acqua. Fare un po’ raffreddare a temperatura ambiente, poi coprire con della pellicola trasparente e lasciare in frigo per almeno quattro ore (meglio se tutta la notte). Per la salsa al melograno: aggiungere al succo di melograno un paio di cucchiai rasi di zucchero e la maizena, mescolare molto bene e mettere tutto in un pentolino. Portare a ebollizione e levare dal fuoco. Sformare il cervello di panna cotta, guarnire con questa salsa fatta un poco raffreddare, e servire in tavola.

Brownies a forma di bare

Ingredienti
Per i brownies: 90 gr di burro, 120 di cioccolato, 2 uova
Per la ganche al cioccolato: 250 ml di panna da montare, 200 gr di cioccolato fondente, 50 gr di burro200 gr di zucchero, 90 gr di farina, 50 gr di nocciole a pezzetti
Per i biscotti: 500 gr di farina, 200 gr di zucchero a velo, 3 tuorli, 300 gr i burro, tre cucchiai di cannella, pasta di zucchero

Preparazione
Preparare la pasta frolla con cui costruire una parte delle tombe: in una ciotola versare la farina, il sale, il burro, lo zucchero e la cannella. Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta compatta e omogenea. Avvolgerla nella pellicola e metterla in frigo a riposare per circa un’ora. Intanto, preparare i brownies.
Mettere in una ciotola il burro e il cioccolato a bagnomaria. Unire al cioccolato fuso, le uova, lo zucchero e la farina. Aggiungere quindi le nocciole a pezzi e versare il composto in una teglia ampia. Infornare a 180 gradi per 40 minuti. Stendere con il mattarello la pasta frolla in modo che sia abbastanza sottile e ritagliare dei rettangoli: con un coltello arrotondare uno dei due lati. Infornare anche i biscotti a 180 gradi per 10 minuti. Sfornare la base dei brownies e ritagliatre dei rettangoli leggermente più grandi rispetto a quelli dei biscotti. Preparare la ghiaccia reale e usarla per scrivere Rip sui biscotti di pasta frolla e cannella.
Sfornare i biscotti e infilarli nel brownies in modo verticale, lasciando i lati arrotondati fuori. Assicurarsii che i biscotti siano ben fermi e coprire la base dei brownies con la crema di cioccolato.
Colorare la pasta di zuccherordi arancione e una piccola parte di verde.Fate delle palline arancioni e con un coltello disegnare delle linee verticali per dare la forma di una zucca. Con la parte verde fare invece dei piccoli piccioli da mettere in cima alla zucca.

Polpettone mummia

Ingredienti
750 g. di carne macinata, 2 uova, 1 cipolla tritata, 100 g. di pane grattugiato piuttosto grossolano, 2 dl circa di latte intero, sale e pepe q.b., 1 mozzarella piccola, 1 lattina di olive nere grandi denocciolate, 250 g. di pappardelle fresche all’uovo piuttosto spesse, olio d’oliva extra vergine q.b., salsa di pomodoro piuttosto densa

Preparazione
Preriscaldare il forno a 180 gradi. Ungere di olio una teglia rotonda di 25 cm di diametro. Mettere in una ciotola la carne, le uova, la cipolla, il pan grattato, il latte, un po’ di sale e di pepe. Lavorare il tutto per ottenere un composto omogeneo. Dargli la forma a cupola e doporlo nella teglia. Infornarlo e cuocerlo per circa un’oretta. Toglierlo dal forno, spennellarlo di salsa al pomodoro e farlo raffreddare per 20 minuti su una gratella. Nel frattempo, cuocere le pappardelle, scolarle e condirle con un po’ di olio d’oliva. Togliere il polpettone di carne dalla teglia e deporlo su un piatto da portata. Tagliare la mozzarella a metà e deporre le due metà sul polpettone per simulare gli ocche, fare le pupille con due olive. Prendere le pappardelle e una per una, avvolgerle attorno al polpettone per simulare le bende della mummia. Decorare con le olive e aggiungere della salsa di pomodoro per simulare il sangue.

Biscotti a forma di dita mozzate

600 grammi di farina 00, 1 uovo grande, 200 grammi di burro, 280 grammi di zucchero, 50 ml di latte intero, 1 cucchiaino scarso di sale, 1 fialetta di aroma vaniglia, 1 scorza di limone, 2 cucchiai di marmellata di lamponi, 1 bustina di lievito in polvere, 10 mandorle intere

Preparazione
Lavorare burro a crema, sbattendolo con lo zucchero e il sale fino a ottenere un composto leggero e spumoso
Aggiungere l’uovo, il latte, l’aroma di vaniglia e la scorza di limone grattuggiata molto finemente e mescolarla molto bene. Aggiungere la farina e il lievito al composto precedente facendolo passare attraverso un setaccio. Mescolare affinché tutto diventi omogeneo, Far riposare l’impasto avvolgendolo in un pezzo di pellicola trasparente e riporre nel frigo per 30 minuti. Prendere dei pezzi di pasta, compattarla e arrotolarla cominciando a formare le dita. Fare anche dei segni trasversali con un coltellino come a disegnare le nocche. Ad una delle due estremità fare una fossetta, riempirla di marmellata di lamponi e aggiungere una mezza mandorla come a fare un’unghia. Cuocere i frollini per 8/10 minuti nel forno già caldo a 180 gradi.

Il cocktail del vampiro

2 bicchieri di frutti rossi, 1/4 bicchiere di zucchero, club soda, succo di frutta all’arancia, amaretto vodka

Biscotti Ragno

Ingredienti
1/2 tazza di burro ammorbidito, 3/4 tazza di burro di arachidi, 1/3 tazza di zucchero di canna, 1/2 zucchero semolato, estratto di vaniglia 1 cucchiaio, 1 uovo grande, 1/4 tazza di farina, 3/4 cucchiaino di lievito in polvere
1/4 cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 cucchiaino di sale, 24 tartufi di cioccolato di forma rotonda, 3/4 tazza di scaglie di cioccolato semidolce, 48 caramelle

Preparazione
Riscaldare il forno a 175 gradi, preparando da subito due teglie ricoperte di carta forno. Mettere il burro ammorbidito e quello di arachidi nel mixer, miscellando per qualche minuto. Quindi, aggiungere anche lo zucchero e sbattere ancora. Raschiare la ciotola e battere la vaniglia e l’uovo. In una ciotola a parte mescolare la farina, il lievito, il bicarbonato e il sale. Accendere il mixer e incorporare lentamente la farina. Formare con la pasta ottenuta 24 palline, da disporre all’interno delle teglie e cuocere per 10 minuti. Togliere dal forno e fare rapidamente una cavità al centro di ogni biscotto. Quindi mettere di nuovo in forno e cuocere per altri 6/10 minuti, fino a doratura. Nel mentre, scartare i tartufi di cioccolato e una volta cotti i biscotti e lasciati raffreddare, posizionare un cioccolatino su ognuno di essi. Decorare con un po’ di cioccolato fuso.

I falsi miti della cucina italiana (FOTO)

Credit photo: blogs.rep-am.com

Il cibo migliore è in Italia: su questo non c’è dubbio. Nel nostro bel paese si mangia meglio che in qualunque altra parte del mondo.

Ci sono, però, tantissime leggende metropolitane riguardo la cucina italiana: infatti esistono dei piatti che fanno riferimento alla nostra tradizione, o nel nome o negli ingredienti, ma che non hanno niente a che fare con essa.

Spaghetti con polpette

Nella tradizione culinaria italiana esiste una salsa con le polpette, che possono trovarsi anche nelle lasagne. Ma – attenzione – chi mangia questa salsa di polpette o semplicemente le polpette insieme agli spaghetti non gusta un tipico piatto italiano: state certi che non lo troverete su nessuna tavola italiana legata alle proprie tradizioni.

Spaghetti alla bolognese

Si, è vero: in Italia facciamo il ragù alla bolognese. E non ci mettiamo neanche poco a prepararlo. Ma la regola è di mangiarlo solo con tagliatelle, pappardelle o cappelletti. Gli spaghetti proprio no, come con la salsa con le polpette.

Fettuccine Alfredo

Non troverete un menù estero in cui questo piatto – fatto con fettuccine all’uovo, burro e Parmigiano – non sia menzionato. Sulla versione inglese di Wikipedia le fettuccine hanno anche una propria voce, con storia ufficiale riguardo alla nascita di questo piatto, ma che nemmeno lo stesso Alfredo conosce.

Carbonara

Diffidate dalle imitazioni. All’estero ce ne sono vari tipi: carbonara a base di panna, yogurt, bacon e anche aglio.

“Pepperoni” e “Pineapple” Pizza

La “Pepperoni” è una pizza, preparata anche senza pomodoro, con il salame. Ma non è una diavola: del piccante nemmeno l’ombra.
La “Pineapple” invece è una pizza a base di ananas, a cui si aggiungono anche vari salumi. Qui di italiano
non c’è proprio niente.

Pesto

Il pesto, in Italia, è usato come condimento della pasta. All’estero non bastava: viene usato anche con il pollo, con l’insalata e sopra le bruschette.

Pasta al pollo

Da quando in Italia esiste questo tipo di pasta? Il pollo non è un condimento, ma solo un secondo piatto.

Parmigiano ovunque

Secondo la nostra trazione, il parmigiano va grattugiato sopra la pasta, ma non con il pesce. E non va messo sulla pizza, per carità.

Al via a Napoli l’autunno caldo del mare

Credits photo Nico Musella

Il fascino del Chiostro di Santa Chiara di Napoli, il sapore del pescato e l’inesauribile forza del mare sono i tre elementi che compongono la rassegna L’autunno caldo del mare, al via da oggi fino a domenica nella città partenopea.

Dedicata a chi ama il mare e a chi lo vive in prima persona, la rassegna L’autunno caldo del mare – ad ingresso gratuito- si propone come momento di incontro tra le storiche comunità di pescatori. Le marinerie coinvolte, in accordo con i ristoratori storici del centro storico, inseriranno per un mese il pesce di stagione nei loro menù.

Spazio anche alle degustazioni: all’interno del Chiostro piatti tipici della cultura enogastronomica del mare allieteranno i presenti. Dalla tipica frittura ai frutti di mare, sarà possibile assaggiare tutto il pescato che nasce e vive nei nostri mari.

Verrà inoltre presentata la consulta delle pescherie, il primo istituto giuridico che si occuperà del commercio ittico al dettaglio, con riconoscimenti alle attività storiche con almeno quattro generazioni di pescivendoli.
L’idea nasce da un’esigenza, quella di incentivare la vendita del pescato stagionale. La fauna marina delle coste del Tirreno ha un ciclo vitale breve e si ripopola con facilità. Tutti i giorni, quindi, può essere garantito del pesce fresco e questo agevola sia il consumatore sia l’ambiente.

L’autunno caldo del mare non si ferma qui: previsto nell’estate 2015 un tour tra i paesi costieri che hanno aderito con le loro storiche marinerie.

Vegan lifestyle: da moda a stile di vita

Non solo non mangiano carne o pesce, ma escludono dalla loro alimentazione anche latte e uova. Sono i vegan, ovvero i ‘vegetariani estremi’.
Chi segue questo stile alimentare ,però, non ama etichettarlo con la parola ‘dieta’ e preferisce definirla come un vero e proprio stile di vita.
Secondo l’Eurispes, in Italia esistono circa mezzo milione di vegani, a cui si affiancano 4,2 milioni di vegetariani dichiarati e nuovi seguaci delle diete da ‘un giorno senza animali’, che sia per motivi di coscienza, salute o bilancia.

Anno dopo anno, l’universo vegano è cresciuto a tal punto che ristoranti, fast food, chef stellati e case editrici si sono avvicinati per sostenerlo e promuoverlo. Oltre alla settimana vegetariana, nella quale si inserisce la Notte Veg, ecco dove è possibile assaporare la cucina vegana in tutte le sue sfumature e curiosità.

A Milano lo chef Pietro Leeman serve piatti di origine biologica e biodinamica dai nomi originali come il gazpacho di melone ‘amicizia istruzioni per l’uso’ o ‘l’ombelico del mondo’. All’ ‘Osteria 55’, Michele Maino propone un sambussek di patate dolci alla salsa cocco-lemongrass e insalate di mare senza pesce ma con verdure, alghe e spezie che subito richiamano al palato atmosfere da appena pescato.
Per il 2016, invece, la città meneghina attende il debutto della catena di supermercati ‘Veganz’.

A Roma il ristorante ‘Ops’ di Simone Salvini punta sui sapori mediterranei e sul pagamento a peso del piatto. Famoso nella capitale è anche il bistrot ‘la capra campa’ dove si può gustare il celebre tris di risi croccanti in agrodolce.
A Finale Ligure, in Liguria, arriva una proposta davvero interessante: la giunta comunale ha dato il via a un’iniziativa chiamata ‘Vegan Friendly’ alla quale possono aderire tutti i negozi nella cittadina purchè servano piatti esclusivamente vegani.

Anche le pagine web si stanno dando da fare. Per i più indaffarati, ecco iVegan, la spesa on line consegnata direttamente a casa con prodotti rigorosamente etico ed ecocompatibili (a Roma, anche il punto vendita). On line sono anche i corsi di cucina della Scuola Vivaldi 46 di Milano: la giusta occasione per chi è interessato ma non ha il tempo necessario per frequentare i corsi in aula. Su Facebook, la pagina Vegachef di Mara Di Noia, conta circa 90.000 fans e il suo sito è una preziosa risorsa di consigli in fatto di gourmet e salute.

In libreria ci sono ormai interi scaffali dedicati al genere alimentare e in particolare a quello vegano. L’ultimo prodotto editoriale è Vegolosi di Federica Giordani, Silvia De Bernardin, Valentina Pellegrino, Simone Paloni: 160 pagine di ricette, menù tematici, schede e articoli di approfondimento sulla cucina vegana e vegetariana.
Non solamente ricette ma anche la teoria: dalla distinzione tra la dieta latto-ovo-vegetariana e quella vegana ai consigli pratici per sostituire uova, burro e latte, cucinare seitan, tofu, alghe e legumi e garantire all’organismo il giusto apporto di vitamina B12.