giovedì, 16 Gennaio 2025

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La focaccia di Blog di Lifestyle (RICETTA)

A chi non piace la focaccia? A nessuno, ovviamente. Saporita, golosa, perfetta per una cena con gli amici, ma perché no, anche con la propria famiglia.
Spesso rinunciamo a farla in casa perchè sappiamo tutti che i lievitati sono un pò antipatici e qualcuno poco esperto non ci prova neanche, o ancor peggio, dopo molti tentativi poco riusciti decide di lasciare questo compito al panettiere sotto casa.

Ma la focaccia fatta in casa, con tanto amore per i propri cari ha tutt’altro sapore rispetto a quella comprata fuori. Inoltre possiamo fidarci perchè utilizzeremo solo ingredienti di prima qualità scelti da noi, senza conservanti e additivi.

E con la ricetta di Blog di Lifestyle vedrete che fare un’ottima focaccia sarà più facile che mai.

Partiamo subito facendo una precisazione che magari non tutti sanno. La focaccia ha origini pugliesi ed esistono due tipi di focaccia, la cosiddetta Focaccia Barese, sottile, croccante alla base e ai bordi e soffice all’interno, caratterizzata dall’abbondanza di pomodori, e quella invece un pò più alta, soffice e con meno pomodori.

Panificatori, nonne, ed esperti del mestiere si sono sempre divisi tra due fazioni, quelle della patata nell’impasto e quelli rigorosamente a favore dell’impasto senza patata.

Il nostro consiglio è di utilizzare la patata per chi è inesperto e magari impasta a mano, senza l’aiuto di Bimby o robot da cucina vari, perchè la presenza di questo tubero assicura la riuscita di un impasto soffice.
Per questo noi abbiamo deciso di partire proprio da questa ricetta.

Non perdiamoci ulteriormente in chiacchiere e partiamo subito con gli ingredienti per 1 focaccia quadrata grande oppure 2 rotonde da circa 28/30 cm.

INGREDIENTI

600 gr di farina 00 (oppure 500 di farina e 100 di semola rimacinata, preferibile per la salute sarebbe l’utilizzo di farina integrale, o almeno metà integrale e metà 00)
1 lievito di birra (se avete poco tempo, altrimenti anche metà basta)
3 patate medio/grandi
1 cucchiaio raso di sale
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di olio evo
1/2 bicchiere di latte
acqua q.b. (dipende dal tipo di farina, alcune ‘bevono’ più acqua altre meno)

Per condire:
pomodori (quelli che vi piacciono di più)
sale q.b
origano q.b
olio q.b
olive snocciolate (facoltative)

PROCEDIMENTO

Per prima cosa bolliamo le patate, facciamole intiepidire e pestiamole con lo schiacciapatate.

La focaccia di Blog di Lifestyle

Riscaldiamo l’acqua, giusto qualche secondo. Non deve assolutamente essere calda o bollente, ma neanche fredda, quindi a temperatura ambiente o lievemente tiepida.

Facciamo la stessa cosa con il latte, anch’esso serve tiepido.

Riempiamo mezzo bicchiere di acqua, sciogliamo il sale, e aggiungiamo l’olio evo.
In un altro bicchiere invece sciogliamo il lievito di birra sempre in mezzo bicchiere d’acqua.

la focaccia di Blog di Lifestyle

In una ciotola grande mettere la farina (con la semola se volete).

la focaccia di Blog di Lifestyle

Aggiungere le patate schiacciate, il bicchiere di acqua e lievito e iniziare con una forchetta ad amalgamare un pochino. Appena non si vedrà più acqua, dopo davvero pochi secondi potremo aggiungere l’altro bicchiere e iniziare sempre con la forchetta ad impastare, se notiamo che l’acqua è poca aggiungerne altra poco alla volta.
IMPORTANTE: ricordatevi che è sempre meglio aggiungere farina piuttosto che acqua. Perchè altrimenti l’impasto verrà duro.

Quando l’impasto risulterà lavorabile, spostarsi su un piano con una spolverata di farina e iniziare ad impastare con le mani, finchè non risulterà asciutto e non si incollerà più alle mani, aggiungendo farina all’occorrenza. Sempre senza esagerare.

A questo punto spolverare di farina la ciotola dove abbiamo impastato mettere li la ‘palla’ ottenuta, coprire con un canovaccio e mettere a lievitare nel forno spento (con la luce accesa se ne avete modo)

la focaccia di Blog di Lifestyle

L’impasto deve lievitare fino al raddoppio del suo volume. Se quindi avrete messo 1 lievito intero basteranno un paio d’ore circa, se ne avete messo mezzo invece occorreranno 3 ore e mezzo circa.

Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume prenderlo, facendo attenzione a non farlo sgonfiare (evitare spifferi d’aria) e versarlo nella teglia unta di olio (una teglia grande se piace sottile, più piccola se invece piace alta) stenderla con le mani oleate e schiacciarla molto delicatamente con le nocche in modo da creare delle fossette.
A questo punto tagliare i pomodori e condirli con sale olio e origano e distribuirli sulla focaccia. Se l’impasto è soffice dovrebbero sprofondare un pò.

Preparare una salamoia con acqua calda e olio e spennellarla sulla superficie della focaccia.

Coprire la focaccia con un canovaccio e lasciarla lievitare di nuovo per 40 min.
Nel frattempo riscaldare il forno a 250 gradi (ventilato per chi ha quest’impostazione).
Trascorsi i 40 min infornare finchè non è pronta. La focaccia è pronta quando risulterà lievemente scura ai bordi.

Dopo averla tirata fuori dal forno coprire con un canovaccio per 10 min, tagliare e buon appetito. La focaccia è servita.

Il consiglio di Blog di Lifestyle:
La focaccia è perfetta accompagnata da mortadella e mozzarella. Da bere? Una birra fresca ovviamente.

Alternativa:
La focaccia è possibile condirla a vostro piacimento, quella tradizionale pugliese è con i pomodori, ma se vi piace potete condirla semplicemente con rosmarino e sale. Ottima comunque.

Unto, bisunto e comunicativo: Chef Rubio re dei social

Credit Photo: variety.com

È la volta dei Tweet Awards 2014 e anche qui Chef Rubio porta a casa il premio come miglior account food su Twitter: una mortadella, e l’affetto smisurato di chi tutti i giorni lo segue.

Da dividere con tutti voi – scrive – il premio è vostro.

Già un mese fa lo avevamo visto vincitore dei Macchianera Italian Awards 2014 dove si è aggiudicato il premio come miglior Chef.
E a testimonianza del suo successo comunicativo i numeri dei suoi profili social: 340.516 i suoi fan sulla pagina Facebook, 52.208 i follower su Twitter e 30 mila seguaci su Instagram fanno di lui il re dei social.

Ma come ci riesce?

Non sto qui a dirvi che il merito è dei baffi – che non ha più – o dei suoi tatuaggi. Ne tanto meno che è l’anti-Cracco. E anche la storia dell’ex rugbista forse ha un po’ stancato, no? Perché ad osservarlo per bene Gabriele Rubini tende a mostrare mille sfaccettature di un volto che, se bene noto, intende distogliere l’attenzione dalla sua immagine. Anche questa sembra rivelarsi una tecnica (marketing) vincente.
“Sono una persona, non un personaggio e la gente lo avverte” (ndr) ha affermato più volte.
Lo Chef più mediatico del momento intende essere ricordato per quello che fa e, dunque, mosso da una grande passione e voglia di fare, fa tutto all’ennesima potenza. Si lascia riprendere dalle telecamere nel mentre di un contatto diretto con quel che mangia, che ancor prima di passare per la sua bocca passa tra le sue mani scaturendo lo stupore di molti. In realtà si tratta di uno dei gesti più naturali al mondo, tanto da rievocare sensazioni primordiali in chi lo osserva: da bambini tutti noi abbiamo conosciuto quanto ci circonda attraverso l’utilizzo del tatto e del gusto.

Ci riesce così Chef Rubio.
L’ingrediente principale del suo successo mediatico è la spontaneità, aggiunge un pizzico di ironia e condisce il tutto con il folclore del suo accento romanesco per lasciare tutti – una volta tanto – a bocca aperta.

Un sondaggio rivela la miglior catena di fast food made in Usa

Credit: burgerbusiness.com

Qual è la catena di fast food migliore in assoluto? Questo è uno degli argomenti preferiti per gli amanti degli hamburger e dei junk-food.
Ora pare ci sia una risposta definitiva.

Secondo un recente sondaggio YouGov, fatto su 1.157 persone residenti negli Stati Uniti, il primo posto per il miglior hamburger della nazione va a Five Guys e Burger King. Entrambi ottengono un buon 15% di voti.
Come appare chiaro, McDonald’s non è in cima alla classifica come miglior produttore di panini; è vero però che anche McDonald’s ha un suo premio personale. Il 34% dei voti sono, infatti, andate alle patatine del re dei fast food, classificato al primo posto per le gustose french fries.

Il grafico qui presente, creato da Statista e pubblicato da Forbes, mostra i risultati del sondaggio.
Come abbiamo già detto, Burger King domina per i panini, ma è anche al secondo posto per le patatine fritte, seguito da Five Guys, catena rinomata per via degli hamburger.
A seguire In-N-Out, molto famosa in California, e tutte le altre, più piccole e sconosciute dei colossi di fast food classificati ai primi posti.

Il sondaggio di YouGov ha anche analizzato le preferenze dei consumatori di New York rispetto a quelle dell’intera nazione. Il risultato è che i cittadini hanno una particolare passione per Chipotle; il 18% dei Newyorkesi crede che il grill messicano abbia il miglior cibo, anche più salutare, rispetto a tutte le altre catene.
Per quanto riguarda, invece, la colazione, la miglior catena di fast food scelta dai Newyorkesi è proprio Burger King, con il 19% dei voti. La nazione nel suo complesso, ha invece votato la colazione di McDonald’s, con il 17% dei punti a favore.

[Credit: DailyMail]

Succo di pompelmo, il segreto per dimagrire

Credits photo faredelbene.net

Ogni giorno arriva un nuovo rimedio per combattere i kg di troppo. Questa volta tocca al succo di pompelmo, che, secondo i ricercatori dell’Università di Berkeley, può in alcuni casi costituire la bevanda dei nostri posti.
Se, infatti, si mangiano cibi ipercalorici è meglio bere succo di pompelmo al posto dell’acqua, garantiti in questo modo un accumulo di calorie inferiore.

La ricerca condotta su un gruppo di topi, ha previsto la somministrazione di cibi ipercalorici e succo di pompelmo dolcificato con saccarina o glucosio al primo gruppo; il secondo ha preso l’acqua dolcificata al posto del succo, il terzo ha assunto acqua semplice, mentre al quarto è toccata la metformina, un farmaco che abbasssa i livelli di glucosio. Quelli che hanno bevuto il succo hanno gperso il 18% del proprio peso, con bassi livelli di glucosio, insulina e trigliceridi.

La ricerca presenta una sola grande criticità: è stata sponsorizzata dalla cooperativa californiana di produttori di pompelmo. Risultati disinteressati? Per gli studiosi possiamo stare tranquilli, non c’è stata alcuna influenza.