lunedì, 8 Dicembre 2025

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Carlo Cracco, miglior Chef 2014 di Festival cucina italiana

La carriera dello chef più famoso della tv italiana è una tutta in salita. Carlo Cracco, celebre per la conduzione di Masterchef Italia e di Hell’s Kitchen Italia e per l’abilità creativa e culinaria straordinaria sarà premiato a settembre come miglior Chef 2014 di Festival cucina italiana. Il riconoscimento gli sarà assegnato il 7 settembre a Rimini.

Carlo Cracco lavora come Chef Executive nel ristorante Cracco Peck, fondato nel 1883 dalla famiglia Stoppani, ricevendo inoltre 3 stelle Michelin, 3 forchette per Gambero Rosso e ha 18,5/20 Espresso. E non stupisce che nel 2007 il suo ristorante si è trovato, per la Repubblica, tra i 50 migliori Ristoranti del mondo.

Allievo di Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse, Cracco è “la moderna evoluzione del cuoco nei primi anni del 21/o secolo: in costante sperimentazione, in giro per il mondo alla ricerca di nuove esperienze, imprenditore, testimonial, sguardo rivolto al sociale”.

Intolleranza al glutine: in Italia la celiachia è sempre più frequente

Da circa una decina d’anni sono sempre più frequenti i soggetti intolleranti al glutine, i cosiddetti celiaci.

Il glutine è una sostanza proteica presente all’interno di alcuni cereali come frumento, avena, orzo, kamut e segale. La presenza del glutine all’interno di alcuni alimenti, come pasta, pizza, alcuni tipi di dolci etc, non consente ai celiaci di poterne fare uso, per tanto questi ricorrono ai prodotti gluten free, ovvero quelli privi di glutine.

Cos’è veramente l’intolleranza al glutine?

L’intolleranza al glutine o celiachia, nome da cui deriva il termine celiaco, è una malattia non grave, ma incurabile che si può presentare in qualsiasi fascia di età, dall’infanzia all’età adulta, in tutti quei soggetti in cui il proprio organismo non tollera la presenza di alimenti contenenti il glutine, perché quest’ultimo è capace di innescare nei celiaci una serie di alterazioni nel sistema immunitario che recano dei seri danni all’intestino tenue.

L’intolleranza si manifesta con una serie di disturbi fisici come: un eccessivo senso di stanchezza, diarrea, ferro basso sotto la norma, sintomi di tipo neurologico (vertigini e svenimenti), difficoltà digestive (che possono provocare stitichezza e un ventre gonfio) e il non riuscire ad assimilare ciò che si mangia.

Nell’ultimo decennio, in Italia la celiachia si è fatta sempre più frequente fino a raggiungere, nel 2011, oltre 500.000 intolleranti al glutine.

L’aumento dell’intolleranza in vari soggetti è dovuto in gran parte sia allo sviluppo dell’informazione, che ha favorito all’incremento della diagnosi, e sia dalla continua evoluzione scientifica che, con le analisi al sangue e vari controlli, è riuscita a diagnosticare questo tipo di malattia. Non sono da sottovalutare, però, le nostre abitudini alimentari.
Oggigiorno si fa sempre più uso di cereali, di carboidrati e di alimenti che contengono un alto tasso di glutine. Un eccessivo abuso, nella nostra alimentazione, di alcuni tipi di alimenti fa si che il nostro organismo ne risenta, fino a non tollerarne più il consumo. Si va incontro così ad un’intolleranza che può essere più o meno grave, passeggera o permanente, come nel caso della celiachia con il glutine.

I punti gastronomici dedicati ai celiaci sono, per fortuna, in continuo aumento, così come i reparti al supermercato a loro dedicati con prodotti biologici e gluten free. Molti bar e ristoranti si stanno attrezzando per fornire dei pasti che anche il cliente celiaco può consumare. Ingerire un alimento non gluten free può comportare ad un celiaco dei seri disturbi allo stomaco, stanchezza e spossatezza. Solo una corretta alimentazione senza glutine può conferire ad un celiaco un perfetto stato di salute.

Lo zucchero, un nemico invisibile in cucina

Lo zucchero si trova da anni al centro dell’attenzione di nutrizionisti, scienziati e medici di tutto il mondo, perchè considerato uno dei principali nemici per la salute umana. Si tratta di uno degli elementi basilari della comune alimentazione, presente in qualsiasi tipo di preparato, oppure pronto per essere inserito all’interno di una varia gamma di cibi e bevande, con il fine di addolcire. Eppure i risultati delle ricerche effettuate dagli studiosi sembrerebbero spingere in una sola direzione, ossia verso la riduzione del consumo dello zucchero bianco.

Perché?

Lo zucchero è uno dei principali responsabili dello stato di obesità in cui riversa la maggior parte della popolazione, per non parlare di alcune malattie a diversi organi, provocate proprio dall’uso di questo dannosissimo prodotto industriale. Si prevede che il 95% degli americani, infatti, sarà obeso o gravemente sovrappeso nei prossimi 20 anni, mentre un terzo soffrirà di diabete. Queste previsioni sono allarmanti quanto veritiere, visto che l’80% del cibo che può essere acquistato negli USA contiene zuccheri nascosti per migliorarne il sapore.

Non solo, a farne le spese vi è anche il cervello, poiché con i carboidrati gli zuccheri alterano la struttura e la funzionalità della mente. Una ricerca del Charité University Mental Center di Berlino, pubblicato dalla rivista Neurology, afferma che il glucosio può far diminuire la memoria restringendo l’ippocampo, l’area del cervello dove risiedono le capacità mnemoniche. Lo zucchero è anche in grado di far produrre più acido urico al fegato, alzando la pressione arteriosa, la principale causa di aumento del rischio cardiovascolare, ma anche di elevare i livelli di colesterolo. Ci sarebbero poi dei collegamenti tra il consumo di zucchero e l’insorgere della demenza.

La difficoltà consiste proprio nel liberarsi dal consumo di zucchero bianco, poiché il nostro cervello reagisce alla sua assunzione come all’uso di certe sostanze stupefacenti, ed è per questo che diventarne dipendenti è molto facile. Questo ingrediente è stato infatti ribattezzato dagli studiosi come il nuovo tabacco.

Inoltre, una ricerca olandese condotta su 600 persone ha mostrato come lo zucchero sia anche in grado di accelerare l’invecchiamento. La stima dei ricercatori è 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Questo succederebbe poiché nel momento in cui l’organismo scompone lo zucchero, rallenta anche la produzione di collagene ed elastina, componenti che rendono la pelle giovane ed elastica.

Cosa fare?

Ridurre il consumo di zuccheri all’interno del proprio nucleo familiare e della propria alimentazione è un primo passo verso la completa rinuncia a questo ingrediente. Anche la ricerca di cibi meno dolci, la rimozione delle macchinette di bevande zuccherate e l’utilizzo dello zucchero grezzo, invece di quello raffinato, possono essere delle valide opzioni, così come il perenne controllo degli ingredienti contenuti nei cibi acquistati.

Insalate detox, sfiziose e salutari

Perdere i kg accumulati durante le vacanze può essere davvero facile, se la verdura è una buona amica e la fantasia non manca. Esistono un sacco di ricette per preparare ottime e gustose insalate detox, così come esistono un sacco di ingredienti dalle proprietà drenanti e disintossicanti.

Ma partiamo dalla base: la verdura dalle foglie verdi è una delle più ricche fonti di vitamine. Lattughe, indivie e cicorie, spinaci, bietole e verze sono un piccolo esempio di quanto la famiglia sia numerosa.

Ma per colorare un po’ la nostra insalata e renderla appetitosa sia agli occhi che al palato, occorrono altri ingredienti.

Agrumi

Gli agrumi, come tutti sanno, sono ricchissimi di vitamina C, ma sono anche rinfrescanti e disintossicanti.
Un’idea sfiziosa potrebbe essere una composta a base di arance rosse, pompelmi, lattuga, succo di lime, pomodori e avocado e condita con succo di limone e un filo di olio d’oliva a crudo.

Ravanello

Poco utilizzato in cucina, ma utilissimo per stimolare i meccanismi renali, il ravanello è un ottimo ingrediente per gustose insalate. Combatte la cellulite, dona energia ed è assolutamente detox: una volta provato è insostituibile.
Perché non provare, dunque, un’insalata con mela verde, due cetrioli, un cuore di sedano, tanti ravanelli, lattuga e lime?

Barbabietole rosse

Fonte di ferro, magnesio, zinco e calcio, oltre che di vitamina B3, B6, C e beta-carotene: in un aggettivo, miracolose.
Per perdere gli ultimi kg con gusto, fantasiosa può essere una versione con insalata valeriana, pomodorini tipo Pachino, feta e una pioggia di noci.

Sedano e mele

Diuretici, depurativi e a quasi zero calorie: questi due ingredienti sono freschi e perfetti per tutte le soluzioni. Uniti a carote e pomodorini e conditi con aceto balsamico diventano poi, assolutamente sensazionali.

Altri ingredienti da prendere in considerazione sono i semi di sesamo, protettori del fegato, i broccoli e cavoli.

Buon appetito senza alcun senso di colpa.