lunedì, 13 Gennaio 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Gli italiani davanti ai dolci? Rustici o fashion, moderni o radical(FOTO)

Si chiama “Quadrato semiotico degli amanti dei dolci” il risultato dell’analisi che Cameo Muu Muu, leader nella produzione di budini, ha commissionato a Squadrati, istituto di ricerche di mercato.

Così l’azienda si è armata di tool di monitoraggio ed ha estrapolato circa 10.000 conversazioni user-generated su facebook, twitter e blog italiani avvenute nei tre mesi di primavera (dal 16 marzo al 16 giugno).
Sono partiti da chiavi di ricerca molto ampie, come “dolci” o “dessert” e, grazie alla mappe contestuali automatizzate, hanno individuato altre chiavi di ricerca, correlate alle principali, ma più precise e parlanti – es. “dolce al cucchiaio”, “budino”, “cake design” etc-.

Poi sono passati all’analisi semiotica delle conversazioni e infine per raccontare la ricerca hanno optato per il quadro semiotico.

Quindi questa ricerca risulta essere di tipo qualitativo, ed ha origine nelle espressioni spontaneamente contenute in rete, nella quale emergono atteggiamenti verso dolci e dessert ben definiti.

Sul sito di Squadrati, l’azienda che ha creato l’analisi, si legge: “Se amate l’estetica del dolce grezzo e quando parlate di dolce la retorica del dovere vince su quella del volere –i dolci devono essere artigianali, lo zucchero deve essere di canna– siete irrimediabilmente degli apocalittici del dolce.

Se siete per l’estetica leziosa e i vostri discorsi sui dolci vertono sempre sul piacere del risultato finale, in termini di gusto e/o di aspetto, siete degli integrati del dolce.
Chiaramente se il vostro consumo di dolci si pone in continuità con il passato e/o i gusti più comuni siete tra i consumatori mainstream, viceversa se anche nella scelta del dolce rivedete un processo di ricerca e un segno di distinzione siete dei consumatori trendy
“.

I poli del quadrato: RUSTICI vs MODERNI, RADICAL vs FASHIONISTI

Insomma il risultato è un quadrato semiotico, i cui quattro poli sono stati definiti: rustici, moderni, radical e fashionisti.

I rustici: Amano i dolci semplici della tradizione italiana e, quando possibile, preparano i dolci in casa. Discutono di ricette e della fase di preparazione e non amano le sperimentazioni.

I moderni: Non disdegnano i dolci industriali (budino, panna cotta ecc.) che scelgono anche per la comodità che offrono. Del dolce la cosa più importante è il momento dell’assaggio.

I radical: Sono attenti alle tendenze salutiste e sono esperti di dolci “senza” (es. senza edulcoranti, senza farine raffinate). Discutono di ingredienti e origine dei prodotti e amano le sperimentazioni (es. budino all’agar agar).

I fashionisti: Hanno un gusto esterofilo, un debole per il cake design e un approccio molto fashion al dolce: sono attratti dalle ultime novità e pongono l’attenzione sull’aspetto estetico del dolce.

E voi in quale fetta siete?

Il cibo crea dipendenza, impariamo a dire basta

Le statistiche in ambito sanitario del nostro secolo, fotografano alla perfezione un problema attualissimo, a cui viene dedicata ancora esigua attenzione: quello dell’alimentazione.

Nel Regno Unito un paziente su sette soffre di diabete, negli States muoiono tredici persone ogni ora per problemi legati all’alimentazione, l’obesità incalza ovunque. E tutto questo è dominato e sepolto da industrie troppo forti e potenti da contrastare.

Viviamo in un mondo diviso da estremi: da una parte canoni di bellezza che propinano modelli estremamente ridotti, che inducono spesso alla malattia, e dall’altro la maggior parte della popolazione che combatte contro i chili di troppo. Difficilmente si riscontra uno stile di vita sano, equilibrato, ma soprattutto consapevole.

Perché fondamentalmente è questo che manca: l’informazione,la cultura del cibo e la conoscenza della sana alimentazione. E poi c’è da contrastare quel grande colosso che è l’industria alimentare, che solo nel Regno Unito spende un miliardo di sterline per promuovere prodotti spesso affatto salutari, contro i quattordici milioni spesi dallo stato per creare campagne di sensibilizzazione contro l’obesità.

Bisogna ripartire dalla scuola, dove, oltre alle materie obbligatorie, si dovrebbe insegnare a vivere. Perché è lì che si deve crescere e maturare, sotto ogni punto di vista. E proprio nel Regno Unito Henry Dimbleby e John Vincent hanno lanciato per Michael Gove un piano alimentare all’inizio di quest’anno. Le scuole potranno attrezzare e coltivare dei veri e propri orti, le famiglie saranno invitate a cucinare: si tenterà di insegnare da zero la cultura del cibo, in modo da dominarlo senza aspettare che sia lui a dominare noi.

Si deve agire sulla base di modelli come la Finlandia, in cui il tasso di mortalità per problemi cardiaci legati al cibo è diminuito dell’80%. Si deve fare pressing sulle catene di Fast Food, in cui basterebbe solo modificare leggermente alcuni ingredienti per abbattere l’apporto calorico dei piatti proposti.

L’obesità, dunque, è solo la punta di un iceberg gigantesco piazzato nel mare dell’ignoranza e dell’ingenuità. Si deve comprendere cosa si mangia. Si deve mangiare con gusto. Si deve mangiare per vivere. E mangiare senza criterio e in modo insano, non porta affatto alla vita.

Vuoi dimagrire? Mangia con la dieta degli uomini

credits photo : dailymail.co.uk

Secondo l’americano, esperto di nutrizione e allenatore, il dottor Jim White, le donne possono dimagrire seguendo giorno per giorno la dieta degli uomini, mangiando cioè bistecche, cibi carichi di grassi e bevendo birra, lasciando da parte quindi i cibi dietetici ed ottenendo ottimi risultati. Apportare all’organismo la giusta quantità di grassi, proteine e carboidrati è la chiave vincente per riuscire a perdere peso.

In un articolo pubblicato sulla rivista “Fitness Magazine“, il dottor White ha stilato una lista, condivisa ed apprezzata da altri colleghi, in cui elenca i 7 modi per mangiare come un uomo:

1)Mangiare più carne: proteine ​​contenute in bistecche e pesce sono nutrienti vitali per la perdita di peso. Vegetariani e vegani dovrebbero aggiungere fagioli e noci alla loro dieta.
2)Bere birra invece dei cocktail: i cocktail vengono caricati con lo zucchero che il corpo converte in grasso.
3)Evitare alimenti dietetici: spesso mancano di grassi e proteine. Possono anche essere caricati con zucchero extra e sodio per aggiungere sapore perduto dal grasso.
4)Mangiare più spesso: questo aiuta a mantenere il metabolismo alto e livelli di zucchero nel sangue equilibrato.
5)Consumare ingredienti di qualità: mangiare sano, con i pasti che vantano proporzioni equilibrate di proteine, carboidrati e grassi.
6)Bere più acqua: batte la stanchezza, limitando così il fenomeno della fame.
7)Non è una dieta: prendere in considerazione di chiamare questo nuovo piano alimentare “stile di vita”.

Il dottor White consiglia appunto di prendere le distanze proprio dai cibi dietetici. I bassi indici calorici presenti sulle confezioni indicano sicuramente un minore apporto di proteine e grassi, ma traggono in inganno i consumatori, dato che causano sì un senso di sazietà, ma dato dal grande quantitativo di zuccheri presenti. Etichettarli “dietetici” risulta quindi improprio. Così come è preferibile bere birra invece dei cocktail, che contengono molti più zuccheri.

Mentre per gli uomini seguire una dieta di questo genere facilita la perdita di peso per la presenza dell’ormone maschile, il testosterone, associando a queste regole alimentari una costante attività fisica, il dottor White garantisce alle donne soddisfacenti risultati di dimagrimento.

I cocktail cinematografici più famosi per l’estate

credits photo : passportto.iberostar.com

Quante volte capita di ricordare scene cinematografiche in cui i nostri attori preferiti sono seduti al bar sorseggiando un cocktail?
L’estate è la stagione perfetta per ricreare la giusta atmosfera e sentirsi come nella scena di un film, preparando i cocktail cinematografici più famosi, o creandone di nuovi improvvisando artistiche acrobazie, da bere insieme agli amici, così come nel film “Cocktail” del 1988 che ha visto protagonista il bello ed allora giovanissimo attore Tom Cruise.

Vediamo i nomi e quali ingredienti occorrono per ricreare i cocktail cinematografici più famosi.

Cosmopolitan

credits photo : travelplannersinc.blogspot.com
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Il cocktail di “Sex and The City“, bevuto da Carrie insieme alle amiche di sempre, interpretato dalla meravigliosa e super glamour attrice Sarah Jessica Parker. Un drink che ha fatto storia già dagli anni ’90, ed è ancora oggi uno dei più richiesti.

Ingredienti: 4.0 cl. Vodka, 1.5 cl di Cointreau, 1.5 cl di succo di lime, 3.0 cl di succo di mirtillo rosso (cranberry)

Latte più

credits photo : cineblog.it
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Bevuto in un grande bicchiere da Alex De Large, protagonista ed interprete del film “Arancia Meccanica“, diretto ed interpretato da Stanley Kubrick. Un cocktail pericoloso di non solo latte, visto che la ricetta originale prevede l’aggiunta di mescalina, un alcaloide psichedelico molto pericoloso. In molti hanno giustamente proposto una variante, per esempio con la noce moscata.

Ingredienti: 4-5 cubetti di ghiaccio, 1 cucchiaino di sciroppo di zucchero, 2 parti di Whisky, 3 parti di latte, noce moscata

White Russian

credits photo : menuespecial.com.br
credits photo : menuespecial.com.br

Il cocktail bevuto da Drugo Lebowski ne “Il Grande Lebowski“, film diretto dai fratelli Coen nel 1998. Per sentirsi proprio come il protagonista del film, il drink andrebbe bevuto in vestaglia, ma essendo estate, basteranno costume ed infradito.

Ingredienti: 5.0 cl di vodka, 2.0 cl di liquore al caffè, crema di latte

Vodka Martini

credits photo : rajasen.com
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Martini. Vodka Martini. Questo è il cocktail che il tenebroso agente 007 James Bond ordinerebbe al bar. L’oliva verde è il tocco in più per questo drink senza tempo.

Ingredienti: 5.5 cl Vodka, 1.5 cl Vermouth Dry, 1 Oliva Verde

White Angel

credits photo : imgfave.com
credits photo : imgfave.com

Come dimenticare il cocktail sorseggiato di prima mattina al posto di un bicchiere di latte dalla dolcissima Holly in “Colazione da Tiffany“, interpretato da una favolosa Audrey Hepburn. Un drink sofisticato e semplice per sentirsi anche in spiaggia belle e glamour come lei.

Ingredienti : 2 parti di Gin, 2 parti di Vodka

Mint Julep

credits photo : mistermovie.it
credits photo : mistermovie.it

Un cocktail americano a base di menta e Whisky, riportato alla ribalta dalla straordinaria interpretazione di un affascinante Leonardo di Caprio ne “Il grande Gatsby“. Andrebbe servito in una tazza d’argento, ma in spiaggia sarebbe chiedere troppo.

Ingredienti: 60 ml Whisky Bourbon, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di acqua, 4 ciuffetti di menta, ghiaccio

Anche la redazione di Blog di Lifestyle vuole proporre ai lettori la ricetta per un cocktail d’estate, a base di stile, dolcezza, simpatia ed un pizzico di frivolezza.

Cocktail Lifestyle

Ingredienti: succo di melograno, cannella, Vodka al melone, ciuffetti di menta per guarnire.