lunedì, 13 Gennaio 2025

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Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Come dire stop alle abbuffate notturne

Intensi periodi di stress, delusioni d’amore, alimentazione non corretta, insoddisfazione e altri sentimenti negativi, possono portarci a trovare una consolazione nel cibo. Così di notte, davanti alla tv o al computer, sgranocchiare qualcosa, magari di dolce se si è particolarmente golosi, sembra essere il miglior modo per concludere la giornata.

Ma quella che etichettiamo come una semplice “cattiva abitudine”, in realtà è un vero e proprio disturbo dell’alimentazione. Un disturbo che porta a ricercare alimenti appaganti, spingendoci alle abbuffate davanti alla dispensa: biscotti, gelato, dolci, anche utensili da cucina. Tutto merita di essere assaggiato.

E la spiacevole e diretta conseguenza, quella di cui, mentre ci si abbuffa, poco importa, è l’aumento di peso: i pasti consumati di notte risultano infatti essere più calorici del 25% rispetto a quelli consumati nelle altre ore.

L’aumento di peso non è però l’unica conseguenza degli spuntini notturni: disturbi del sonno, stanchezza e stress non sono effetti meno trascurabili.

Ma a tutto c’è una soluzione e con un po’ di consapevolezza, forza di volontà, attenzione e qualche consiglio di Blog di Lifestyle, debellare il problema sarà più semplice.

Alimentarsi in maniera salutare durante la giornata

Avere una dieta sana ed equilibrata, in grado di soddisfare il personale fabbisogno giornaliero, è davvero fondamentale. Cibi come frutta, verdura e cereali non devono mancare all’interno dei pasti, in quanto capaci di saziare e nutrire in maniera salutare.

Evitare di acquistare junk food

Il cibo spazzatura è tanto gustoso quanto pericoloso per la nostra salute. Limitarne l’acquisto è un buon espediente per evitare di renderlo il protagonista delle nostre abbuffate.

Lavare i denti dopo l’ultimo pasto

La freschezza del dentifricio e la sensazione di pulito ci faranno passare la voglia di mangiare ancora. Anche un chewingum alla menta senza zucchero, può davvero aiutare.

Tenersi occupati

Dallo smalto sulle unghie alla rifinitura della barba, da un buon libro alla musica, qualsiasi cosa riesca a distrarci dalla fame, risulta positiva.

Andare a letto prima

Una buona dormita eviterà le abbuffate, favorirà il dimagrimento ed eliminerà quella sensazione di spossatezza data da scarso sonno e alimentazione insana.

Preferire acqua o tisane al cibo

I liquidi, ovviamente composti principalmente da acqua, favoriscono l’idratazione corporea, oltre ad essere un buon espediente per avvertire senso di sazietà. Meglio mezzo litro d’acqua a zero calorie, che una forchettata di torta.

Preparare spuntini salutari anzitempo

Affettare frutta e verdura durante il giorno, ci stimolerà a fare spuntini più sani in caso di voglie notturne, anche perché già pronti.

Qualche piccolo consiglio, che, se si è fermi nel proprio proposito di evitare abitudini dannose come questa. La vera differenza la farà capire i motivi che ci portano a rivolgerci ai carboidrati e, una volta compresi, inizieremo a rivolgerci a noi stessi. Perché solo noi possiamo consolarci, solo noi possiamo risollevarci e renderci persone sempre migliori. A partire dall’alimentazione.

Le fashion blogger mangiano davvero il cibo che fotografano? (FOTO)

credits photo : dissapore.com

Siamo abituate a vederle sempre bellissime, perfettissime e magrissime. Ma sui loro profili social pubblicano continuamente foto di piatti super calorici e pieni di grassi, patatine fritte, pizze e buffet, gelati, ciambelle colorate e brownies. Le fashion blogger famose mangiano davvero il cibo che fotografano?

Pare proprio di no. Altro che insalata bionda, di leggero e dietetico nelle foto di Chiara Ferragni, e delle sue colleghe fashion blogger, non c’è davvero nulla. Eppure sfoggiano sempre fisici atletici e asciutti, nonostante il cibo che fotografano sia sempre tutt’altro che leggero e genuino.

Che sia solo merito di madre natura e di un efficiente metabolismo? In parte sì, ma a smascherare le fashion blogger che nelle foto utilizzano il cibo come un accessorio è stato un contro profilo Instagram, @YouDidNotEatThat, dimostrando che mangiano per finta e senza il minimo sforzo. Infatti negli scatti, che sono studiati ad hoc, non le si vede mai mangiare con gusto, ma soltanto addentare una minima parte del cibo. Trovata pubblicitaria, marketing? Ogni mezzo è indispensabile quando la notorietà è il motore di tutto.

La stessa Chiara Ferragni, in una puntata de “Il testimone“, condotta da Pif sul canale Mtv, dichiarò che la foto di una semplice pizza margherita condivisa sui profili social può arrivare a migliaia di like. Ecco svelato il mistero di fashion, e in questo caso anche food blogger, che fanno del cibo che fotografano un vero e proprio business.

Ma quante delle persone comuni riuscirebbero a trattenersi dal mangiare cibi così invitanti e gustosi? Qualche chilo in più alla fine, con la giusta moderazione, non ha mai fatto male a nessuno.

Il ‘riso di Venere’ aiuta a migliorare le allergie

www.risovenere.it

Il riso nero, il cosiddetto “riso di Venere“, è ricco di antiossidanti e ha una funzione antinfiammatoria.

A svelarlo è una ricerca fatta da alcuni esperti statunitensi dell’Agricoltural Research Service di Albany, pubblicata successivamente sulla rivista scientifica “Journal of Agricultural and Food Chemistry“.

I ricercatori hanno svolto uno studio molto particolare: infatti hanno somministrato ad alcuni topolini con la dermatite, oltre al loro cibo abituale, anche un estratto di lolla, la buccia del chicco di riso nero. Gli studiosi hanno riscontrato che, in questi topolini, l’infiammazione della pelle si era ridotta quasi del 30%, a differenza di tutti gli altri ai quali non era stata data da mangiare la buccia del riso.

Quindi è proprio vero che il riso di Venere produce benefici? Analizzando i dati di questa ricerca, sembra proprio di sì. Il riso nero, quella varietà di riso orientale, riesce, se non proprio ad eliminare, almeno a migliorare tutti i disturbi legati alle allergie, in particolare quelle della pelle.

E i vantaggi sulla pelle avverrebbero, in gran parte, grazie alla lolla – la buccia del riso nero – che riesce a fermare la produzione di istamina, che è uno dei mediatori chimici che provoca le infiammazioni.

Questo tipo di riso, che un tempo, soprattutto in Cina, era usato solo dagli imperatori e dalla nobiltà, ora è consumato da moltissime persone, forse proprio per i suoi effetti positivi.
E sono tantissime le ricette che si possono creare con il “riso di Venere: piatti sfiziosi, con carne, pesce o crostacei, che ci faranno venire l’acquolina in bocca. E in più renderanno la nostra pelle come quella di un bambino.

Dieta Sosushi, in forma con gusto

Quando si parla di sushi, molti sono i dubbi che insorgono per quanto riguarda i benefici di questo alimento principe della tradizione giapponese. Tra calorie, proprietà, rischi e benefici il quesito è uno solo: il sushi nella dieta fa ingrassare o si tratta di un alimento dietetico?

Il sushi non è un alimento ipercalorico, essendo un mix perfetto che combina acidi grassi omega 3 e proteine, con gli amidi, ma non è questo l’unico motivo per cui non fa ingrassare, in quanto nella sua preparazione non vi sono grassi e oli di condimenti aggiunti. Infatti il riso viene insaporito, dopo la cottura al vapore, solo con aceto di riso o aceto di mele e poche quantità di sale e zucchero, mentre il ripieno viene cotto a vapore o utilizzato crudo così com’è. Anche le salse di accompagnamento, come il wasabi (cremina verde a base di rafano) o la salsa di soia (sconsigliata nelle diete povere di sodio), contengono poche calorie avendo un altissimo potere antiossidante.

Essendo quindi un alimento leggero, sano ed equilibrato il sushi è diventato l’ingrediente principale di una dieta ipocalorico ma molto gustosa messa appunto da Sara Roversi co founder di Sosushi – catena di ristoranti di cucina giapponese – insieme a due nutrizionisti, Aisu Horotsugu e Domenico Tiso, autori del libro “Sushi, gusto e benessere“.

La dieta Sosushi va seguita per una sola settimana, preferibilmente su consiglio del dietologo, perché un corretto regime alimentare deve contenere una vasta gamma di alimenti, anziché essere monotematica.

Ecco il menu a base di sushi da seguire giorno per giorno, completo delle calorie corrispondenti a ogni piatto.

Lunedì

Pranzo:
2 due nigiri di tonno (polpettine di riso coperte da pesce crudo) = 140 kcal 4
Uramaki Amazon (salmone, mango e semi di papavero) = 64 kcal a pezzo
Wakame Salad (alga wakame secca, aceto di riso, salsa di soia leggera, semi di sesamo tostati, peperoncino in polvere) = 70 kcal

Cena:
Tartare di salmone west coast = 325 kcal circa
4 Namaharumaki classic (due rotoli di carta riso con insalata mista, gamberi, avocado) = 70 kcal
Per un totale di da 395. Da ricordare che i condimenti del sushi più utilizzati salsa di soia, wasabi e zenzero, hanno rispettivamente 53, 109 80 kcal ciascuno

Martedì

Pranzo:
Sashimi di tonno = 160 kcal
Rice Salmon (riso con salmone e formaggio spalmabile) = circa 57 kcal per pezzo

Cena:
Ginger salad (insalata allo zenzero) = 70 kcal a ciotola
4 Soypaper Pink (salmone, cetriolo e formaggio spalmabile) = 78 kcal al pezzo
4 Nigiri salmone = 75 Kcal per pezzo. Totale 612 kcal

Mercoledì

Pranzo:
4 Alaska (salmone, surimi, avocado) = 320 kcal
6 Hosomaki cetriolo (rotolini di riso con l’alga all’esterno e il ripieno all’interno) = 180 kcal
Wakame salad = 70 kcal

Cena:
Sashimi di salmone = 250 kcal
Riso bianco con sesamo = 360 kcal circa

Giovedì

Pranzo:
Insalata di riso giapponese = 450 kcal circa
Miso Soup (zuppa a base di semi di soia gialla) = 160 kcal circa

Cena:
2 Nigiri di tonno = 70 kcal per pezzo
2 Nigiri di salmone = 75 kcal circa per pezzo
2 Nigiri di gambero = 76 kcal circa per pezzo
Soy Salad = 100 kcal circa

Venerdì

Pranzo:
2 Fish Philadelphia, riso, salmone e formaggio spalmabile = da 130 kcal
2 Fish Avocado = 128 kcal circa per pezzo
2 porzioni di Fish Smoked Salmon = 140 kcal circa per pezzo
2 Nama Smoked Salmon (riso, insalata, salmone affumicato, avocado e salsa chilli) = 164 kcal circa
Ginger Salad (insalata allo zenzero) = 70 kcal

Cena:
1 pezzo di Salmone Gunkan = 82 kcal
3 Rice (riso e pesce) = 57 kcal circa per pezzo
3 Hoso Vegetariani = 30 kcal al pezzo
1 Namaharumaki Classic = 35 kcal circa per pezzo
2 Maki Salmon = 80 Kcal circa per pezzo
2 Uramaki California = 97 kcal circa per pezzo
Wakame Salad = 70 kcal circa per pezzo
Nut Maki (riso avvolto in carta di soia, Philadelphia e Nutella) = 110 kcal circa