domenica, 28 Aprile 2024

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Ricette Masterchef: triglia su melanzana in guazzetto di mozzarella affumicata

Il giovedì sera Masterchef Italia ci tiene incollati allo schermo tv. In onda su Sky Uno dalle 21.10, il programma di cucina più buono della televisione ci fa venire l’acquolina in bocca con tutte le ricette Masterchef che preparano i concorrenti. Nella puntata di ieri ospite speciale era Antonino Cannavacciuolo, conduttore della versione italiana di “Cucine da incubo”. Noi di Blog di lifestyle oggi vi riproponiamo la triglia di melanzane in guazzetto di mozzarella affumicata.

Pronte a mettervi ai fornelli? Via!

INGREDIENTI

triglie, 4
melanzane lunghe nere, 2
pomodorini datterini, 4
basilico, 4 foglie
pangrattato, 50 gr
mozzarella affumicata, 1
latte, 400 ml
sale
olio evo
pepe nero
burro

PROCEDIMENTO

Pulire le triglie, sviscerarle lasciando la pelle e cercando di non separare i due filetti tenendoli uniti dalla coda e rimuovendo la testa.
Ricavare dalle melanzane quattro cilindri di uguali dimensioni lasciandone la pelle e cuocerli in olio abbondante. Scolarli, asciugarli, rimuovere la pelle e al centro di ogni cilindro, ricavare un foro per tutta la lunghezza del cilindro stesso. Inserirvi un pomodorino avvolto in una foglia di basilico e precedentemente condito con sale, olio e pepe.

Passare quattro cilindri di melanzana nel pangrattato e cuocere in forno a 180° per circa 20 minuti in modo da terminare la cottura della melanzana. Cuocere in forno anche la triglia che in pochi minuti sarà pronta; lucidarla con un po’ di burro fuso aiutandosi con un pennello. Salare e pepare.
Tritare finemente la mozzarella affumicata e mettere in infusione nel latte caldo senza portarla a ebollizione. Aggiustare con una punta di sale in modo da esaltare l’aroma di affumicato. La salsa deve risultare liquida in modo da essere versata nel piatto davanti al commensale.

Ultimata la cottura posizionare al centro il cilindro di melanzana ripiena e adagiare con cura la triglia sopra di esso. Al momento del servizio al tavolo versare alla base del piatto la salsa di melanzana affumicata.

Masterchef: triglia su melanzana in guazzetto di mozzarella affumicata (RICETTA)

Basta poco per sentirvi Masterchef per un giorno. Passione, ingredienti freschi e le ricette di Blog di Lifestyle.

Mangiare sano anche se al volo

Spesso e (mal)volentieri si è troppo indaffarati per concedersi pasti salutari: un dilemma che i nutrizionisti della clinica londinese Well Well Well sono riusciti a risolvere mediante una serie di suggerimenti utili per mangiare sano anche quando si è a corto di tempo.

Innanzitutto, mai saltare la colazione: la nostra attività mentale ne risulterà inevitabilmente rallentata. Ideali a prima mattina sarebbero i fiocchi d’avena o i muesli, che, agendo lentamente, danno più energia e più a lungo: a questi, si potrebbero aggiungere frutta a pezzi (per le fibre), semi di girasole (per omega 3, magnesio e zinco) e yogurt (per calcio e probiotici).

Ricordarsi, inoltre, degli spuntini, da consumare ogni tre ore contro quei cali di zucchero che inducono nelle peggiori “tentazioni” in vendita nei distributori: basterebbe, allora, munirsi da casa di frutta, mandorle, nocciole, noci e cioccolato fondente. Tenere sotto controllo gli zuccheri è indispensabile: i carboidrati raffinati (pane, riso e pasta bianchi, dolciumi) aumentano i livelli di glucosio nel sangue, portando l’organismo a rilasciare ormoni che – per ristabilirne l’equilibrio – inducono alla dipendenza da zucchero e da stimolanti (caffeina, alcol).

Il pranzo, ancora, dovrebbe essere a base di proteine e fibre (carne, pesce, uova, lenticchie, ceci, fagioli) da accompagnare con pane, pasta o riso integrali, carboidrati che non dovrebbero mai costituire più di un quarto dell’intero pasto. Arricchire, infine, il tutto con spinaci e rucola: ricchi di vitamina B e di magnesio, questi riducono la tensione nervosa accumulata dopo ore di fronte al pc, aiutando a combattere il mal di testa.

Due ricette della Cambogia: Kuy teav e Lok lak


Prosegue il nostro viaggio per il mondo, oggi presentiamo due ricette della Cambogia, popolari e deliziose. Per chi ama cimentarsi in cucina, questa rubrica sarà importante per scoprire i sapori del mondo.
Come sempre si tratta di ricette facili e che non richiedono troppo tempo.


Due ricette della Cambogia: Kuy teav


Iniziamo con Kuy teav piatto a base di maiale e spezie.

Ingredienti:
• 1,2 kg di spalla di maiale, tagliata a fettine sottili
• 2 litri di acqua
• 1 cipolla tritata
• 4 chiodi di garofano
• 1 cucchiaio di pepe nero in grani
• 2 cucchiai di zucchero
• 6 cucchiai di salsa di pesce

Procedimento:

In una pentola grande, portare a ebollizione l’acqua con la cipolla, i chiodi di garofano e il pepe nero. Aggiungere la carne di maiale e cuocere per circa 20 minuti, o finché la carne non sarà tenera.
Aggiungere lo zucchero e la salsa di pesce e cuocere per altri 5 minuti. Servire con spaghetti di riso, insalata, cipolle verdi e peperoncino.


Due ricette della Cambogia: Lok lak

Il Lok lak è un piatto a base di manzo, se non riuscite a reperire gli ingredienti in qualche market orientale potete sempre cercare online.


Ingredienti:
• 400 g di filetto di manzo, tagliato a cubetti
• 1 cucchiaio di salsa di pesce
• 1 cucchiaio di zucchero
• 1 cucchiaio di aceto di riso
• 1 spicchio d’aglio, tritato
• 1 cipolla rossa, tagliata a fettine sottili
• 4 uova strapazzate


Procedimento:


In una ciotola, mescolare insieme la salsa di pesce, lo zucchero, l’aceto di riso e l’aglio. Aggiungere la carne di manzo e marinare per almeno 30 minuti. Scaldare una padella a fuoco medio-alto.
Aggiungere la carne di manzo marinata e cuocere per circa 5 minuti, o finché non sarà dorata.
Aggiungere la cipolla rossa e cuocere per altri 2 minuti. Servire con uova strapazzate, foglie di lattuga e pomodori.

Alimentazione: tre pasti al giorno sono sono troppi

La storica americana Abigail Carroll, nel suo libro ‘Three Squares: The Invention of the American Meal’, spiega che colazione, pranzo e cena sono solo invenzioni europee. Di queste diverse tipologie di pasti, infatti, si potrebbe tranquillamente farne a meno perchè mangiare tre volte al giorno non sarebbe strettamente necessario per il nostro benessere. Anzi, spiega anche che colazione, pranzo e cena non sono altro che tradizioni europee del passato tramandate, poi, agli americani.

Gli europei che si avventurarono alla conquista delle Americhe, infatti, credevano che consumare tre pasti al giorno fosse un segno di civiltà. Al contrario, invece, le popolazioni indigene non rispettavano un orario fisso e mangiavano quando volevano. Seguivano il ritmo delle stagioni e se in inverno il cibo scarseggiava, allora mangiavano poco o addirittura digiunavano. Due modi di vivere diversi, quindi, uno esattamente l’opposto dell’altro. Ma due mondi che, con il passare del tempo, hanno visto un perfetto punto d’incontro: i popoli americani hanno imparato la lezione europea e hanno scandito la giornata con la colazione di mattina, il pranzo e la cena prima di andare a letto.

Ma se avessero avuto ragione le popolazioni native d’America? A detta della Carrol, per mantenersi in forma, non fa differenza se l’individuo abbia o meno consumato il pranzo o la colazione. Oltretutto quest’ultima, non sarebbe il pasto più importante della giornata: una ricerca dell’università di Bath del 2014, sostiene che la colazione non ha nessun effetto sul metabolismo di un soggetto. Di una cosa si è certi: il digiuno occasionale è fonte di benessere e praticarlo una volta ogni tanto farebbe bene alle cellule del nostro corpo. E i nativi americani lo sapevano bene. Mark Mattson, neuroscienziato al National Institute on Aging, dice che chi salta i pasti è più in salute di chi si nutre al solito orario tutti i giorni.

In due parole: W la dieta.