sabato, 8 Novembre 2025

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Mal d’autunno, ecco la dieta anti tristezza

Senza dubbio novembre è il mese più grigio dell’anno. Sì, perchè se ottobre concede ancora giornate estive e dicembre è illuminato e riscaldato dall’atmosfera natalizia, novembre proprio non dà tregua: arriva l’ora solare, diminuiscono le ore di luce e inevitabilmente anche la bilancia segna qualche chilo in più.
Perchè? Semplice: questo fenomeno viene definito ‘mal d’autunno’ e colpisce ogni anno una persona su dieci, donne (ovviamente) in testa, causando sonnolenza, malinconia, malumore e quella voglia irrefrenabile di mangiare, mangiare, mangiare. Per tenersi in forma, ma senza troppe rinunce, ecco, quindi, una dieta anti-depressione.

La voglia di mangiare in autunno pare sia scritta anche nel nostro patrimonio genetico: come tutti i mammiferi, questa è la stagione in cui la natura spinge a fare il pieno di energie per prepararsi al letargo invernale, come accade agli orsi o alle marmotte.
Con la differenza che, mentre poi loro si addormentano davvero aspettando primavera, a noi restano solo i chili di troppo.

Quindi un occhio di riguardo alla linea: frenate la tentazione di aprire il frigorifero ogni dieci minuti e prestate attenzione all’alimentazione non solo dal punto di vista della quantità, ma anche della qualità di ciò che cucinate.
La prima regola da seguire è quella di assicurare all’organismo e al cervello tutte le sostanze necessarie per l’efficienza psicofisica: vitamine del gruppo B, vitamina C, acidi grassi essenziali (principalmente omega 3) e proteine ricche di triptofano, un aminoacido essenziale presente nella stragrande maggioranza delle sostanze proteiche; si trova in particolar nelle carni, nei formaggi, nel pesce e nel latte e serve all’organismo per produrre serotonina, l’ormone del benessere carente in autunno.

Inoltre, un buon piatto di pasta è anche alleato dell’umore: i carboidrati, ricchi di triptofano, impegnano meno il processo digestivo rispetto alla carne. In alternativa? Riso e avena sono la soluzione migliore.

Infine, ogni mattina, non dimenticatevi di sfruttare le prime ore di sole. Se d’estate il sole è un vezzo, in autunno è una cura energizzante e dimagrante a costo zero.

Il torrone: come farlo in casa (RICETTA)

Si avvicina la tradizionale festa del torrone, a Cremona, dal 15 al 23 Novembre. Come ogni anno puntualmente le strade della città di arricchiranno di eventi, spettacoli e degustazione di uno dei dolci più antichi della storia.

Dunque è facile che venga anche la voglia di preparare questo particolare dessert e noi di Blog di Lifestyle siamo pronti a darvi tutti gli strumenti per farlo a casa e stupire i vostri golosi ospiti.

Il Torrone ha origini antiche ma da sempre accompagna le nostre cene soprattutto nel periodo natalizio. Ci sono diversi tipo di torrone, quello classico, quello al cioccolato, quello morbido.

Dopo la ricetta della focaccia di Blog di Lifestyle e quella dei cupcake ecco a voi quella del torrone classico che piace a tutti i palati.

INGREDIENTI

Mandorle sgusciate o nocciole (o entrambi dipende dai gusti) 600 gr
Miele 300 gr
Zucchero 300 gr
Scorza di 2 limoni e 1 arancia
Albumi d’uovo 3
1 bustina di vanillina
1 confezione di fogli di ostia
stampi rettangolari per plumcake

PROCEDIMENTO

Innanzitutto mettere nello stampo i fogli di ostia tagliati a misura. Se non trovate e non vi piace l’ostia, potete sostituirla con fogli di carta da forno leggermente inumidita.

Le mandorle devono essere tostate e spellate. Dopo aver tostato le mandorle lasciate ammorbidire il miele a bagnomaria per quasi 2 ore, mescolando di tanto in tanto per evitare che si attacchi. Questo procedimento richiede pazienza e attenzione. Il miele è pronto a circa 120 gradi. Se però non avete il termometro da cucina la tecnica per capire se il miele è pronto è questa: prelevare con un cucchiaino un pochino di miele, versarla in una tazza con acqua fredda. A contatto con l’acqua il miele dovrebbe scoppiettare, prendetelo in mano. Se è duro e solido allora è pronto. Altrimenti lasciate ancora cucinare.

In un pentolino a parte caramellate lo zucchero con un pochino d’acqua finchè non sarà sciolto. Montate gli albumi a neve ferma, ben compatti e uniteli al miele mescolando sempre a bagnomaria per circa 5 minuti.
A questo punto unite lo zucchero, le scorze grattugiate, la bustina di vanillina e la frutta secca tostata e leggermente sminuzzata.

Mescolate con cura e costanza per permettere al composto di solidificarsi pian piano. A questo punto versate nello stampo e ponete il secondo foglio di ostia su misura.
Lasciate raffreddare coprendo lo stampo se necessario con un peso. Quando sarà pronto dopo circa 30 minuti potete tagliate il torrone a tocchetti e conservarlo in buste trasparenti per alimenti.

Un’idea sarebbe quella di preparare dei pacchettini regali per omaggiare i nostri amici e parenti. Il torrone piace a tutti. Andrete sul sicuro.

Hipster, alternativi anche nei cibi (FOTO)

Il termine hipster è stato riattualizzato negli anni novanta e duemila e ora designa giovani sulla ventina, di classe medio-alta, istruiti e abitanti dei grandi centri urbani, che si interessano alla cultura alternativa.
Gli hipster si professano ottimi conoscitori della lingua inglese e amano appropriarsi dei codici delle generazioni precedenti con stile retrò.
Si servono in negozi di abiti usati,mangiano preferibilmente cibo biologico, meglio se coltivato localmente, sono vegetariani o vegani, preferiscono bere birra locale (o prodotta in proprio), preferiscono generalmente la Pepsi alla Coca-Cola, e amano girare in bicicletta
“.
Questa è la definizione di hipster, ma in generale per cosa si distinguono?

Gli hipster si caratterizzano soprattutto per i gusti ricercati e l’abbigliamento lontano dai marchi commerciali, ma ora trovano anche nel cibo una zona alternativa.

Gli hipster consumano solo ciò che è artigianale e prodotto sul posto. Non amano i fast food e non fanno la spesa nei supermercati.

Kambucha, kimchi e birra fermentata in casa, sono solo alcune delle pietanze per le quali gli hipster si sentono un passo avanti a tutti.

Ecco qualche esempio dell’alimentazione hipster

:

La prima pietanza che lo distingue dalla massa è il Cold Brew Coffee

Gli hipster consumano solo questo tipo di caffè macerato a temperatura ambiente o in acqua fredda per 12 ore.
Una chiccheria insomma.

Subito dopo si trovano i Sottoaceti, un vero must.

La Kombucha, ovvero un thé addolcito e fermentato con il batterio del lievito.

I cavoli di Bruxelles

Il bacon

Bevono esclusivamente la Birra PBR

O la Birra fermentata in casa

Qualsiasi cosa servita in una mason jar: gli hipster bevono solo da questi contenitori solo perché è cool

Kimchi:un piatto tradizionale coreano fatto di verdure fermentate con spezie

Un altro must è il tacos

O la versione Kimchi:

Agli hipster piace molto la soda fatta in casa

Diventano matti per i Doughnuts (e a chi non piacciono?)
doughnuts

Amano i cavolfiori

Bevono solo succhi verdi
succhi-verdi

E amano la dieta vegana, in particolare i biscotti

Insomma per essere un vero hipster bisogna mangiare cibi etnici, bere nelle maison jar, bere esclusivamente succhi verdi e cibarsi di cavoli.
L’hipster detta moda, e molte volte segue le tendenze stesse.

4 idee per il dolce di Natale (FOTO)

Credits: www.bafan.it

A Natale si è tutti più buoni e più “dolci”. Per aiutare la mente, e il fisico, ad entrare nell’atmosfera non possono mancare le dolci leccornie tipiche delle feste. Cene di Natale con amici, famiglia e colleghi di lavoro, richiedono molto spesso di non andarci a mani vuote.

Ecco 5 semplici ricette per non sfigurare in nessuna occasione.

Tronchetto di Natale al tiramisù

Credits: www.thatsamore.ifood.it
Credits: www.thatsamore.ifood.it

Il tronchetto di Natale è un vero e proprio dolce tipico delle feste. Lo proponiamo in una versione più moderna e veloce.
Procuratevi del pan di spagna di forma rettangolare, grande secondo le vostre esigenze. Con una confezione, risulterà un tronchetto per 4 persone.
Preparate la crema al mascarpone con quattro uova e 200gr di mascarpone e 60gr di zucchero semolato. Unite i tuorli con lo zucchero e amalgamate fino a che otterrete una crema spumosa e a quel punto unitevi il mascarpone, una volta montati gli albumi incorporateli alla crema.
Bagnate il pan di spagna con del caffè poco zuccherato e una volta fatto ciò ponete la crema al mascarpone sul pan di spagna. Formate con il tutto un salsicciotto che lascerete in frigorifero almeno tre ore dopo averlo spolverato con del cacao.

Pandoro ripieno di Chantilly

Credits: www.quadernigolosi.it
Credits: www.quadernigolosi.it

Questa ricetta è una delle più veloci e facili che potrete mai trovare.
Procuratevi un pandoro e pazientemente formate un incavo al centro di esso. Procedete preparando la crema chantilly con 500gr di panna montata, una bustina di vanillina e 50gr di zucchero a velo. Montate la panna con l’aiuto delle fruste elettriche, una volta montata incorporate la vanillina e lo zucchero a velo. Inserite con una sac a poche la crema dell’incavo del pandoro. Un dolce facile e veloce, ma davvero ottimo da gustare.

Omini di zenzero e cannella

Credits: www.youtube.com
Credits: www.youtube.com

Gli omini di pan di zenzero sono uno dei dolci cardine del Natale, questa versione, profumatissima, lascerà a bocca aperta grandi e piccini.
Fondamentale per questi biscotti sono le formine a forma di omino. Procuratevi poi 200gr di farina, 2 uova, 120gr di zucchero, 2 cucchiai di miele, 1 cucchiaino di zenzero macinato, 1 cucchiaino di cannella, 1 cucchiaino di lievito per dolci e un pizzico di sale. Preparate la frolla unendo prima gli ingredienti secchi e poi quelli liquidi. Stendete l’impasto e usate le formine per formare gli omini, infornate a 200 gradi per 20 minuti.

Pane dolce all’anice e uvette

Credits: ricottachepassione.blogspot.com
Credits: ricottachepassione.blogspot.com

Per le colazioni è perfetto, ma anche come dolce al termine della cena di Natale, questo perché l’anice ha anche potere digestivo; per digerire con gusto.
Utilizzate 400gr di farina mista: integrale, di farro, 00. Procuratevi una bustina di lievito di birra, 100gr di una sultanina e un cucchiaino di semi di anice verde, 360ml di acqua. Mentre l’uvetta si ammorbidisce in un po’ d’acqua, setacciate la farina e unitela al lievito, aggiungete l’acqua e impastate. Una volta che l’impasto sarà elastico aggiungete anche gli altri ingredienti.
Fate lievitare sotto un panno umido per 10 minuti poi riprendere in mano l’impasto e lavorarlo di nuovo. Dopodiché, fatelo lievitare fino al doppio del suo volume in una bacinella coperta da un panno umido al caldo. Infornate con forno pre-riscaldato a 240 gradi per 15 minuti e successivamente continuate la cottura per 40 minuti a 220 gradi.

Questi dolci pongono le loro basi nella tradizione natalizia e preparandoli ci dobbiamo ricordare di chi prima di noi lo ha fatto, ed essere grati per chi li gusterà in nostra compagnia. Perché una delle cose che il Natale ci insegna è proprio ringraziare dell’amore che abbiamo intorno.

[Credits: ricettedellanonna.net, dolcepasticceria.it]