martedì, 23 Dicembre 2025

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I 5 migliori locali di street food a Milano (FOTO)

Credit photo: www.finedininglovers.it

Sempre più popolare e diffuso, lo street food sta invadendo moltissime città, nelle gastronomie, nei banchi ai mercati, nei food truck, in piccole api itineranti e anche nei locali. Ad attirare sempre più pubblico il suo basso prezzo e, soprattutto, la sua bontà: il cibo “di strada” è il migliore, da sempre.

In particolare, in Italia lo street food spopola in piccoli locali, in cui la gente fa la fila per mangiare cibo tipico super gustoso, senza spendere tanto e divertendosi in compagnia. Anche a Milano, la capitale della moda, si possono trovare numerosissimi locali di street food e noi di Blog di Lifestyle abbiamo selezionato i 5 migliori.

Sciatt à Porter – Viale Monte Grappa, 18

Credit photo: www.finedininglovers.it
Credit photo: www.finedininglovers.it

Locale che prende il nome dalla tradizionale frittella di grano saraceno ripiena di formaggio Casera fuso, lo Sciatt à Porter è un vero e proprio paradiso dedicato alla Valtellina e al cibo di strada tipico della montagna. Nel locale milanese, il piatto si può decidere di mangiarlo in cartocci oppure di gustarlo sul posto, tranquillamente seduti. Oltre a questo, nel menù vengono proposti altre pietanze tipiche valtellinesi: pizzoccheri, panini con salsiccia, salumi e formaggi del posto, polenta, vini, birre di grano saraceno e succo di mirtilli.

Kiosko – Piazza 24 maggio

Credit photo: blog.urbanfile.org
Credit photo: blog.urbanfile.org

Ciò che caratterizza il fantastico Kiosko è il sapore di mare: arancini di pesce, fritti misti e spiedini di pesce sono solo alcuni dei piatti che offre, senza contare che la specialità assoluta è il fishburger. Il baracchino, oltre a cucinare piatti da mangiare direttamente sul posto, dà anche la possibilità di acquistare il pesce da cucinare a casa. Un pesce quello del Kiosko fresco e di assoluta qualità.

Bello&Buono – Viale Sabotino 14

Credit photo: www.modaacolazione.com
Credit photo: www.modaacolazione.com

Bancone e teca di vetro che accolgono i clienti con le loro migliori pietanze: panuozzo farcito con salsiccia e friarielli, cuoppo con il fritto, polpettine di spinaci, melanzane e zucchina, hamburger vegetariano e parmigiana di melanzane nel coccio. Un locale in grado di accontentare tutti, persino coloro che preferiscono mangiare per strada, grazie all’ape, una friggitoria mobile.

Giannasi dal 1967 – Piazza Buozzi

Credit photo: milanononecara.wordpress.com
Credit photo: milanononecara.wordpress.com

La vera specialità del posto è il pollo allo spiedo, anche se ad attirare milioni di clienti sono le numerosissime golosità gastronomiche presenti nel bancone: tra fragranti fritti come crocchette, patate, arancini, cotolette, merluzzo e polenta, non mancano nemmeno risotti, insalate di riso e farro e verdure, sua grigliate che ripiene.

Luini – Via S. Radegonda 16

Credit photo: marliina.blogspot.com
Credit photo: marliina.blogspot.com

Tappa di tutti i milanesi e dei turisti, Luini è la leggenda del panzerotto, che viene preparato in tutte le sue versioni: fritto, al forno, con farciture diverse e anche dolce. La storia del locale parte dalla Puglia, terra d’origine della famiglia, che porta a Milano il suo impasto gustosissimo: nel 1988, infatti, viene conferito a Luini l’Ambrogino, riconoscimento del Comune di Milano.

La carne fa bene al cervello

Credit: wired.it

C’è chi è vegetariano o vegano per moda, e poi c’è anche chi lo è perché crede in quello che fa, e nei valori etici che la sua scelta comporta. E sicuramente queste scelte sono più salutari di alcuni nostri piatti, o del classico cibo americano, ma non sono sufficienti per l’evoluzione umana.

Secondo un recente studio, mangiare la carne ha consentito ai nostri antenati di evolversi, di crescere, e di perfezionarsi sempre più nel giro di un milione di anni. Questa è un’affermazione non nuova, perchè biologi e scienziati evoluzionisti ne avevano già parlato, ma i recenti studi hanno dimostrato che mangiare carne è stato davvero un elemento cruciale per l’evolversi della specie umana e del suo cervello, cosa che sarebbe stata impossibile con una dieta vegana e alimenti crudi.

Gli esperimenti che hanno portato all’affermazione di questa tesi sono condizionati dal fatto che il cervello umano moderno consuma circa il 20% dell’energia del corpo a riposo, cioè il doppio di quanto consumato dagli altri primati. Ne deriva che carne e cibi cotti sono necessari per fornire la spinta di calorie indispensabili per nutrire un cervello in crescita.
Una ricerca pubblicata sul Proceedings of the National Academy of Sciences, ha analizzato le relazioni che intercorrono tra le dimensioni degli essere umani e quelle del loro cervello. È stato riscontrato che più l’essere umano cresceva in dimensioni più cresceva anche il suo cervello. Ma questo non per l’uomo. Infatti, la nostra specie ha mostrato un cervello più grande e più ricco di neuroni per le sue proprie dimensioni, rispetto per esempio a un gorilla, che è tre volte più massiccio degli essere umani ma ha un cervello decisamente più piccolo.

Perché?

La risposta sembra essere proprio nella dieta vegana (perché priva di proteine animali) dei gorilla, che quindi richiede ore ed ore di nutrimento per fornire abbastanza calorie a sostegno della massa corporea e celebrale. Affinché un gorilla abbia un cervello simile a quello dell’essere umano avrebbe bisogno di 733 ulteriori calorie al giorno, che sarebbero quasi due ore in più dedicate al nutrimento.
Similmente, se i nostri primi antenati mangiavano solo e soltanto vegetazione, avrebbero avuto bisogno di cibarsi per più di 9 ore al giorno per supportare il fabbisogno calorico. Dunque si evince che i nostri antenati abbiamo mangiato carne durante la loro evoluzione, specialmente per via del pericolo, e delle alte difficoltà di reperimento di tutto quel cibo.

La linea di fondo – come spiega lo studioso Herculano-Houzel – è che, certamente si può sopravvivere con una dieta esclusivamente vegetariana o vegana nella nostra era moderna, ma, così facendo, la sopravvivenza sarebbe stata decisamente più improbabile per i nostri antenati.

[Credit: washingtonpost.com]

Matrimoni gay legalizzati, nasce un nuovo gusto gelato (FOTO)

Ben & Jerry’s, uno dei produttori di gelato più famosi al mondo, ha una lunga tradizione di impegno nei confronti della giustizia sociale, inclusi i diritti dei gay. Questo impegno affonda le radici nei valori fondanti della nostra azienda, che includono un profondo rispetto per gli individui che vivono all’interno e all’esterno di essa e un incrollabile convincimento del fatto che tutte le persone meritano pieni e pari diritti civili.

Nasce da qui, il nuovo gusto I DOught, I DOught”, con le “o” a forma di anelli, in occasione della storica decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti a legalizzare il matrimonio gay in tutta la Nazione. Quale modo migliore di festeggiare un traguardo umano, prima e per l’umanità poi, se non con un bel gelato al cioccolato che grida finalmente “io posso”? Nessuna, chiaro.

Matrimoni gay legalizzati, nasce un nuovo gusto gelato (FOTO)

Già nel 2009, quando il Vermont aveva dato il via libera per i matrimoni gay, Ben & Jerry’s aveva ribattezzato un altro gusto e così “Chubby Hubby” era diventato “Hubby Hubby”.

La notizia, ieri è stata data sui social, quando è apparso un tweet in cui Ben & Jerry’s presentavano il nuovo gusto, che ha riscosso subito un gran successo.

Matrimoni gay legalizzati, nasce un nuovo gusto gelato (FOTO)

Il nuovo gusto gelato sarà disponibile in tutti i punti vendita della catena Ben & Jerry’s ma anche online sul sito per i diritti umani e il ricavato andrà a beneficio delle associazioni che si battono per la parità di diritti.
L’America ha cambiato la storia dell’umanità con questo emendamento, finalmente l’amore ha trionfato. Non incontrerà più ostacoli, e almeno oltre oceano la frase “Amore vincit omnia” ha un significato più realistico.
L’amore vince su tutto. Quando gliene viene data la possibilità.

Il fast food diventa sano e veg (FOTO)

Qualcuno potrebbe ritenerli pazzi. O per lo meno molto, molto coraggiosi. Invece, probabilmente questo è solo un segnale che qualcosa, finalmente sta cambiando. La novità arriva da oltre oceano, San Francisco per la precisione dove la la catena Amy Kitchen ha deciso di ampliarsi creando il proprio primo fast food con Drive Thru completamente vegetariano. Una scommessa sulla salute in un Paese che è famoso per la sua incidenza di obesi, ma soprattutto dove è radicata l’abitudine, malsana, di mangiare ai fast food, schifezze di ogni genere.
L’obiettivo di Amy Kitchen è quello di offrire un prodotto sano, adatto sia ai vegetariani che ai vegani. Tutti gli ingredienti utilizzati saranno senza Ogm e si potranno ordinare menù vegan e senza glutine. Più del 95% dei prodotti utilizzati sarà bio e gran parte degli ingredienti sarà di provenienza locale. Ci saranno anche menù speciali per chi soffre di allergie alle uova o alle arachidi.

Figurarsi che costi proibitivi, penserete. Vi sbagliate, perché al contrario di quel che si può pensare è possibile anche mangiare sano senza spendere un patrimonio. I piatti verranno preparati sul posto cercando di mantenere dei prezzi competitivi.
Nel menù la clientela potrà trovare sia panini, che burritos, rigorosamente senza carne, ma anche maccheroni al formaggio, pizze, insalate e salse piccanti, frullati e altre bevande salutari. Tutto servito con il Drive Thur, senza scendere dall’auto.

Una vera e propria scommessa che però ha tutte le carte in regola per avere un grandissimo successo, soppiantare i vecchi fast food come Mc Donald, Burger King e compagnia bella e diffondere cibo sano nel mondo. Ok, forse stiamo sognando troppo in grande, ma sicuramente questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un grande passo per l’umanità, come disse qualcuno.