sabato, 6 Dicembre 2025

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Charlotte Casiraghi è il nuovo volto di Gucci Cosmetics

Di sangue blu, giovane, talentuosa e dotata di straordinaria bellezza, la neo mamma Charlotte Casiraghi, figlia della principessa Carolina di Monaco, è ufficialmente la nuova testimonial della collezione Cosmetics firmata Gucci.

Dopo aver collaborato per ben quattro anni con la maison per la linea di equitazione, disciplina che la principessa pratica da diversi anni e con cui ha vinto molti concorsi, Frida Giannini, direttrice creativa di Gucci, ha voluto Charlotte come testimonial per la nuova linea di beauty.

“Charlotte è stata una scelta naturale in quanto incarna la donna moderna iconica di Gucci. La sua bellezza colpisce per sofisticatezza. Una meravigliosa ambasciatrice Gucci.” ha dichiarato la Giannini.

Semplice ed elegante come nonna Grace Kelly, fresca, giovane e bella, Charlotte dà un esprit nuovo alla maison italiana, e durante il servizio fotografico, scattato da Mert Alas e Marcus Piggot, appare più sicura che mai, come se Gucci fosse la sua seconda casa.

“Lavorare con Frida negli ultimi quattro anni è stato molto entusiasmante e sono felice che la nostra collaborazione continui anche per questo importante progetto. Nutro nei suoi confronti una grande ammirazione, sia come designer sia come donna forte e visionaria” ha aggiunto Charlotte.

Inoltre la giovane Casiraghi è stata il primo esponente di una famiglia reale a intraprendere delle collaborazioni con una casa di moda.

La linea di cosmesi comprende i seguenti prodotti: Gucci Eye, Gucci Face, Gucci Lip, Gucci Nail insieme ad accessori beauty e prodotti per la protezione della pelle.

Per la visione del mini film della collezione, girato dal regista Fabien Baron, e le foto dovremo aspettare ancora qualche mese.

La linea beauty uscirà a partire dal prosismo settembre in contemporanea con la collezione Gucci autunno/inverno 2015.

Sneakers mania, tutti i segreti del nuovo trend dell’estate

Le sneakers, da qualche tempo a questa parte, non sono più destinate esclusivamente allo sport o all’abbigliamento casual, ma sono diventate un vero e proprio must have per le più fashion, da sfoggiare in tutte le occasioni e con tutti i look per un tocco chic e glam.

Dalla Milano Fashion week appena passata, sia in passerella che per strada, lo stile street style ha conquistato tutti.
Soprattutto per quanto riguarda la moda scarpe.

Il casual-chic è diventato il vero punto forte di quest’anno.

Mini dress, maxi gonna, pantaloni, stile androgeno, abito chic e chi ne ha più ne metta, accompagnati da un paio di sneakers. Per essere alla moda tutto è perdonato.

Anche le star impazzano per le sneakers, da Taylor Swift che punta sul modello più in voga del momento, le “tecniche da runner” in colori pop e fluo, Sienna Miller predilige un modello fashion da passeggio: le Adidas Stan Smith.

Ma anche nelle sfilate 2014 si è visto una miriade di scarpe da tennis: Chanel le ha abbinate persino a sontuosi long dress da sera.
Da Gucci a Lanvin, da Armani a Nike, da Adidas a Puma la moda è esclusivamente casual-chic anche, soprattutto, ai piedi.

Girando per le città, sia in metro che in centro città, si notano look casual con jeans e maglia, o look eleganti, accompagnati da scarpe in tela dai colori più svariati: verde, fucsia, giallo e viola, rigorosamente fluo.

Si, da Hollywood arriva la mania delle sneakers fluo, che ci accompagneranno per tutta l’estate.

Insomma, Sneakers fluo, pastello, nero, il colore è solo un dettaglio ma l’importante è che siano sneakers.
Meglio se modello running super leggere e confortevoli, uno dei must have assoluti del momento, da abbinare senza timore ai look più raffinati ed eleganti.
In alternativa si può optare per la versione con “platform” che ha il vantaggio di alzare di qualche centimetro.

Per essere una fashion addicted con la F maiuscola non resta che riempire la scarpiera di sneakers dai mille colori e forme.

Navy look: stile evergreen (FOTO)

L’arrivo della bella stagione porta con sé il ricordo del mare e parlando di look, non c’è niente di più estivo quanto lo stile Navy.

La tendenza Navy non è esattamente nuova, ma sembra non invecchiare e si conferma uno stile evergreen, capace di rinnovarsi e sperimentare il cambiamento. Declinato in numerose ed originali interpretazioni, perfetto per le teens e le meno giovani.

Con le sue linee pulite, fresche, chic e glamour, è il vero must have della stagione. Quest’anno il look marinaro sarà audace e meno bon ton.

Moltissimi i trend che ci sono stati proposti dai migliori marchi di moda in questa stagione calda.
Jean Paul Gautier fu il re delle strisce, che lo contraddistinguono tutt’ora nel campo della moda.
Un successo che oggi è stato ripreso da tutti i più grandi stilisti: da Michael Kors a Fendi, da Marc Jacobs a Dolce&Gabbana.
Insomma l’evergreen Navy sta facendo ribollire l’entusiasmo per il mare in tutte le grandi firme.

Persino Chanel era una gran fanatica dello stile marinaro ed oggi torna di moda con un’eleganza casual da indossare in ogni occasione: sia di giorno, al lavoro o per una passeggiata con le amiche, sia di sera, indossando magari capi e accessori più raffinati.

Esistono strisce di tutti i tipi così da adattarle meglio alla propria silhouette: per chi è un po’ in carne è meglio scegliere le strisce verticali e se l’altezza non è il punto forte, meglio optare per una striscia più sottile.

Ma non solo gli abiti sono Navy, anche le scarpe in questa stagione si tramutano in strisce. Dalle zeppe, apprezzate dalle più fashion, alle espadrillas , comode e chic!

Cosa resta da fare?
Dare adito alla fantasia e alla creatività: bisogna azzardare con gli abbinamenti, un tocco di blu, o di nero, diventa perfetto con il rosa, il rosso, il giallo e il verde. Bisogna osare in tinte accese senza alcun timore.
Il vero colore fashion da aggiungere al Navy look è l’oro. Non rimane altro che aspettare il vero caldo per indossare un bel paio di righe, tinte accese e scarpe super cool per portare alta la bandiera del Navy look.

Sostanze tossiche nei prodotti dei Mondiali 2014

Secondo i risultati delle analisi condotte da Greenpeace sul merchandising che Adidas, Nike e Puma hanno realizzato per i Mondiali di Calcio 2014, molti sarebbero i prodotti in cui è stata riscontrata un’alta incidenza di svariati agenti chimici tossici. A diffondere la notizia, il comunicato ufficiale della stessa associazione ambientalista, dove si legge quali sono, di preciso, le sostanze tossiche nei prodotti dei Mondiali 2014: sulle scarpe da calcio “Predator” dell’Adidas sono stati rinvenuti livelli di PFC (perfluorocarburi) 14 volte superiori ai limiti stabiliti dall’azienda stessa, che – come ricorda la responsabile della campagna Detox di Greenpeace Italia, Chiara Campione – pare stia giocando davvero sporco, insieme con la Puma e la Nike.

Tra i vari agenti chimici pericolosi rilevati, perfluorocarburi (PFC), nonilfenoletossilati (NPE), ftalati e dimetilformammide (DMF): rilasciate nell’ambiente, tali sostanze possono arrivare a intaccare la catena alimentare, e alcune sono da ritenere addirittura potenzialmente cancerogene, nonché compromettenti per il sistema ormonale e per la procreazione. Nello specifico, sono state 17 su 21 le scarpe su cui sono stati ritrovati i PFOA (acido perfluoroottanoico), tra i più pericolosi PFC.

E, dopo le “Predator” dell’Adidas, ci sono non solo le “Tiempo” della Nike, su cui sono stati riscontrati indici di PFOA da 5,93 microgrammi per metro quadro, ma anche il pallone ufficiale della Coppa del Mondo “Brazuca”, su cui erano presenti nonilfenoletossilati (NPE): si tratta di agenti chimici che degradano in nonilfenolo, tossico per la maggior parte degli esseri acquatici. Gli NPE sono, peraltro, risultati i più diffusi in tutta la produzione, poiché presenti in oltre due terzi delle scarpe esaminate e nella metà dei guanti.

In tutte e 21 le scarpe sono stati trovati ftalati e dimetilformammidi (DMF): quest’ultimo, in particolare, è un solvente spesso impiegato nella fabbricazione di scarpe sportive che può creare problemi al livello riproduttivo. Più elevati livelli di ftalati sono stati individuati nella stampa plastificata di una maglietta da calcio Adidas in Argentina, e su dei guanti da portiere della Puma realizzati in Ucraina e rivenduti in Italia.

Tramite risultati di questo tipo, appare evidente quanto l’impiego di plastificanti sia, in realtà, la prassi al livello industriale, nonostante vada contro le politiche aziendali delle stesse case di produzione: Nike, Adidas e Puma meritano, allora, un cartellino rosso che allarmi tutti quanti – dai brasiliani, ai tifosi, ai giocatori – credano che sia chi intossica lo sport (e non solo) a dover esser preso davvero a calci.