venerdì, 5 Dicembre 2025

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Milano Vintage Week: primo giorno (FOTO)

È iniziata oggi la Milano Vintage Week, ed entrando nello show-room – in via G. B. Piranesi – si respira già un aria diversa.

Colpisce subito alla vista il tripudio di colori che allestisce il locale: vestiti, magliette e pantaloni, cappelli, cravatte e occhiali da sole; in tutti i vari stand dominano i colori, prevalentemente brillanti e allegri. E gli oggetti esposti sono di tutti i tipi, per tutti i gusti.
Bottoni dalle forme più strane e particolari, abiti più o meno appariscenti, borse vintage che non hanno nulla da invidiare alle it-bag del momento, e gioielli colorati che, nonostante il tempo, non hanno perso la loro brillantezza.
Poi ancora, mobili e oggetti d’arredo, cartoline vintage che raccontano storie segrete, e libri che vogliono essere sfogliati.

Nell’odierno pomeriggio si potevano scoprire i cosmetici freschi fatti a mano come una volta, e Lush offriva a tutti la lettura del colore con “Emotional Brilliance”, una degustazione olfattiva e un trattamento di bellezza per le mani. C’era, inoltre, una truccatrice a disposizione di tutte le interessate. Erano incontri assolutamente da non perdere.

Due tocchi di classe poi nello show-room all’insegna del vintage: meravigliosi abiti da sposa degli anni ’30, ’50, ’60, ’70, e una mostra, dal titolo “un foulard per sempre”. Si tratta di un’esposizione di fantasie e immagini, di cavalieri, fiori, animali, e di “Cosmos”, un Carrè Hermès in seta illustrato da Phillippe Ledoux. Altro che foulard, sembrano veri e propri quadri, opere d’arte.

La Milano Vintage Week è una mostra-mercato del vintage di qualità realizzata in collaborazione con A.N.G.E.LO, alla quale è stato dedicato uno spazio apposito nel locale. Vestiti, top, scarpe di tutti i tipi, jeans che non passano mai di moda e cappelli da fare invidia a quelli della Regina Elisabetta.

Colpisce l’elevata percentuale di giovani che si addentravano negli spazi dell’esposizione. Affascinati, curiosavano e osservavano con interesse visibile ogni singolo dettagli di questo nuovo-vecchio mondo.
Molti gli eventi irrinunciabili dei prossimi giorni, restate aggiornati seguendo BlogdiLifestyle.

[Credit photos: Miriam Tagini]

Lupita Nyong’o, una bellezza sudafricana come nuovo volto della Lancôme

Il 2014 è iniziato meravigliosamente per la trentunenne keniota Lupita Nyong’o. Infatti, dopo aver vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista con il film “12 anni schiavo” ed essere stata la testimonial della maison Miu Miu, Lupita ha conquistato anche il mondo del beauty diventando il nuovo volto della Lancôme per la prossima stagione autunnale.

Lupita Nyong'o agli Oscar
Lupita Nyong’o agli Oscar

È veramente un immenso piacere per me entrare a fare parte della Maison Lancôme, un marchio dalla storia prestigiosa e che ho sempre amato. Sono particolarmente fiera di rappresentare la sua visione unica delle donne e l’idea che la bellezza non debba essere pre-impostata, ma al contrario essere l’espressione di una donna libera” ha dichiarato l’attrice, e lo sa bene lei che ha imparato ad accettare la bellezza del colore della sua pelle con il tempo. Difatti Lupita ha ammesso che, da piccola, ogni mattina si svegliava con la speranza che la sua pelle fosse diventata più chiara, cosa che puntualmente non accadeva; ma solo quando scoprì l’esistenza di Alek Wek, una tra le prime modelle nere della storia della moda considerata, fra l’altro, l’emblema della perfezione, capì che l’idea di bellezza non dipende dal colore della propria pelle.

Negli ultimi anni, la maison francese è sempre stata attenta alla bellezza delle giovani talentuose e di conseguenza vanta la collaborazione con delle attrici internazionali dal calibro di Julia Roberts, Emma Watson, Kate Winslet e la più recente Lily Collins, che hanno “prestato” il loro volto per le varie campagne di cosmesi firmate Lancôme.
Queste quattro bellezze, così diverse tra loro, sono riuscite ad incarnare alla perfezione l’essenza della naturalezza e della raffinatezza, catturando l’attenzione e l’interesse di tutte le donne.

La Roberts , con il suo splendido sorriso, è ormai da diverse stagioni la testimonial di punta della maison con lo spot del profumo “La vie est belle” .

Julia Roberts per Lancome
Julia Roberts per Lancome

Caso analogo per le giovani Emma Watson e Lily Collins che hanno conquistato il cuore della maison con la loro bellezza semplice e fresca.

La Watson è ambasciatrice del profumo Tréstor MidnightRose, una fragranza delicata che racchiude l’essenza di una notte passata nella romantica Parigi.

Emma Watson
Emma Watson

Lily Collins, che con la sua pelle color porcellana e gli occhi da cerbiatta è stata considerata la nuova Audrey Hepburn,è il nuovo volto della linea di make up primaverile French Ballerine

Lily Collins
Lily Collins

La Collins ha inoltre dichiarato che “Tutte le donne Lancome sono in pace con loro stesse e sono molto diverse tra loro, ma quando entrano in una stanza è difficile non notarle. Per me è un onore essere associata a loro.”

Da oltre sei anni la sensuale Kate Winslet presta il suo volto per le collezioni Lancôme. Il lungo sodalizio tra l’attrice e la maison di cosmesi ha dato vita ad un’iniziativa per la lotta contro l’autismo con la realizzazione di una collezione di make up a sostegno della Golden Hat Foundation, associazione fondata dalla stessa Winslet.

Kate Winslet per Golden hat foundation
Kate Winslet per Golden hat foundation

“Questa Maison mi ha dato la forza di andare fino in fondo ed ero certa che alla fine tutte le porte si sarebbero aperte”

Chiara Ferragni testimonial Italia Independent

Credit Photo: welovefashion.it

Chiara Ferragni è la nuova testimonial Italia Independent.
Il noto brand dell’imprenditore italiano Lapo Elkann si affida alla notorietà della fashion blogger più seguita sul web per far conoscere la nuova linea di occhiali da sole, lanciata proprio oggi sul mercato dell’e-commerce.

Chiara Ferragni Italia Indipendent

Chiara Ferragni firma per Italia Independent due modelli di occhiali: il classico oversize vellutato, il must “090” del brand, in un modello unisex con frontale nero intenso, e aste impreziosite da una finitura “craquelée” effetto pelle; il secondo modello di occhiale è, invece, una reinterpretazione dello “092”, occhiale iconico nella linea al femminile di Italian Independent, proposto questa volta nei colori sabbia, per la parte frontale della montatura – rigorosamente vellutata – mentre le aste sono in arancio, colore solare nonché must di questa primavera.
Entrambi i modelli riportano lenti specchiate al 50% in color oro.

Un connubio, questo, che vede l’eleganza della Ferragni unirsi all’estro di Lapo Elkann, dando vita a due modelli di occhiali da sole che rispecchiano a pieno la linea di design del marchio di fabbrica.

I due modelli di occhiali da sole sono acquistabili sull’e-shop dedicato di Italia Independent, ma la collezione sarà distribuita anche in alcune boutique di moda, al costo di 177,00 euro.
Per chi non volesse perdersi l’anteprima della nuova linea di occhiali Italia Independent by Chiara Ferragni, l’evento lancio è previsto oggi a Milano, in concomitanza del Salone del Mobile, presso lo spazio edit di Via Moroncelli.

Taglia 44, se questa è una taglia forte

Si dice che gli uomini preferiscano le donne formose: seni prosperosi, fondoschiena abbondanti, fianchi armoniosi. Fin qui, niente di nuovo. Il vero problema sta, piuttosto, nel convincere le donne che di carne “più ce n’è meglio è”. Negli ultimi anni, qualcosa sembra essere cambiato in questo senso: si è incominciato ad accettare il fatto che non c’è alcun bisogno di digiuni o di sudate estreme da esercizi auto-flagellanti per raggiungere un ideale di magrezza impossibile.

L’adorazione planetaria per icone femminili del calibro di Monica Bellucci, Kate Winslet o Beyoncé è un chiaro indice di questa inversione di tendenza che ha finalmente rinnovato il gusto estetico, portando ad apprezzare di nuovo un corpo femminile sano.

Una ragione in più per biasimare quei settori dell’industria della moda in cui persiste, ottusa, l’idea secondo cui se una donna non è al di sotto della 42 non può rientrare nel canone di bellezza socialmente accettabile. Spesso, infatti, le collezioni che vanno sotto la dicitura di “taglie forti” partono dalla 44 per arrivare alla 56: sì, proprio dalla 44, una misura di ben due taglie al di sotto della media.
Ne consegue che, inevitabilmente, una donna che indossa una taglia 44 si sente il più delle volte stigmatizzata, considerata come un’acquirente al di fuori dalla norma, costretta a scegliere entro una limitata categoria di prodotti specifici – una marginalizzazione che, naturalmente, più che invitarla all’acquisto la demotiva.

Alla luce della reale corporeità femminile, i rivenditori d’abbigliamento dovrebbero, in effetti, rivedere accuratamente le loro categorizzazioni: una taglia 44 non può essere definita una “taglia forte”, ma neanche le 46 o le 48 possono essere considerate tali. Si tratta, semplicemente, di taglie normali. Ma i negozi, invece, continuano a esporre modelli che soltanto una 36 potrebbe calzare, nella totale noncuranza di una considerevole fetta di clienti che viene, in tal modo, non solo trascurata ma anche denigrata.

Eppure, portare una 36 è davvero così comune? Non più di quanto non lo sia essere una 48. E se, tempo addietro, alcuni negozi sono stati criticati per aver incoraggiato la clientela a metter su peso esponendo abiti large, bisogna anche ammettere che nemmeno avere a disposizione le sole misure S incita al dimagrimento. Di questi tempi, in questo mondo, far sentire a disagio una donna per via della sua taglia è davvero intollerabile e, soprattutto, anacronistico: è ormai un dato di fatto che tutte le donne occidentali stanno crescendo, stanno diventando più alte, stando prendendo forme più procaci. Un dato che le industrie della moda non possono più permettersi di continuare a ignorare: perché le donne di oggi e di domani, di tutte le taglie e di tutte le misure, non debbano più essere sottoposte a giudizi, nemmeno a quelli di un’etichetta.