venerdì, 5 Dicembre 2025

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Grande successo per il Magnum Pleasure Store in Italia

L’apertura a Napoli del Magnum Pleasure Store arriva dopo i negozi di Milano, Roma, Parigi, Londra, Amburgo e San Paolo: si tratta di un vero e proprio tempio del piacere realizzato da Magnum, di cui il successo è assicurato. La sorpresa più gradita per gli amanti del gelato sarà la possibilità di creare il vostro Magnum con nuove combinazioni di ingredienti.

magnum pleasure

Nato nel 1989, il Magnum è stato fin da subito uno dei gelati più richiesti sul mercato italiano. E dopo 25 anni Magnum è uno dei marchi di gelati industriali più importanti al mondo, con vendite annuali che si aggirano intorno al milione di unità, ed è il maggiore tra i marchi di gelati Unilever. Il 2014 è l’anno in cui Magnum ha celebrato il suo 25° compleanno, esattamente il 21 maggio, dando vita ad eventi ed edizioni limitate, come il Marc de Champagne ricoperto da una glassa argentata.

La linea Magnum che verrà offerta sarà molto vasta: dal Magnum Classico, l’originale, poi quello bianco, o il Magnum alle Mandorle o alla Menta, o ancora il ricco Magnum Double o il Magnum Temptation, e tanti altri. E, per i meno golosi, anche la tentazione in formato mini, una gamma Magnum Mini con una vasta scelta per un piccolo momento di piacere. All’interno sarà possibile degustare innovativi drink, Pleasure Drinks, che comprendono una selezione pregiata di bollicine e vini.

Oltre ai classici gelati Magnum confezionati è possibile creare e acquistare, al prezzo di 4€, il proprio gelato Magnum personalizzato scegliendo tra base al cioccolato o alla vaniglia, il cioccolato per la copertura (al latte, fondente o bianco) e fino a 3 decorazioni a scelta tra le tante disponibili, dalle più classiche alle più sperimentali. Sarà possibile far ricoprire il proprio gelato con granella di mandorle, nocciole o pistacchio, amaretti, meringhette al peperoncino, riso soffiato, pepite di lampone, cuoricini, pepite piccanti o frizzanti, caramello, petali di rosa e tanti altri ingredienti.

Lo scorso anno a Milano era stato un vero e proprio successo: aperto dal 19 aprile al 30 settembre aveva registrato a tutte le ore lunghe code di clienti in attesa per aggiudicarsi il loro gelato personalizzato. Quest’anno il Magnum Pleasure Store arriva a Napoli: inaugurato il 29 aprile 2014 in via Chiaia 148, è aperto tutti i giorni dalle 10 di mattina alle 10 di sera.

Il tempio del piacere firmato Magnum nella capitale si trova nel cuore della Roma barocca, a due passi da Piazza di Spagna e da via Del Corso, in via Tomacelli 13/14. Una location suggestiva, poichè si tratta di una sede storica, che ospitava una tra le più antiche torrefazioni della città romana.

Il Magnum Pleasure Store arriva in Italia, dopo le esperienze internazionali di Parigi, Londra, Amburgo e San Paolo e, come dichiara Antonio Carstulovich, vice presidente Ot of Home di Unilever Italia: «È il luogo dove poter vivere l’esperienza Magnum a trecentosessanta gradi. Con un’offerta di prodotto unica e personalizzata parliamo agli amanti del gelato Magnum in modo diretto, offrendo un’esperienza di piacere declinata in tutte le sue forme».

Cityteller: l’app che ci fa viaggiare coi libri

Le parole di un libro, si sa, possono prendere vita. Ed è proprio grazie a quelle parole che possiamo vivere amori impossibili, guerre ingiuste, malattie che ci auguriamo di non avere mai e sogni irrealizzabili; è grazie a quelle parole che possiamo vivere in un luogo in cui, in realtà, non siamo mai stati.

Proprio come un libro racchiude racconti, persone, emozioni, così anche un luogo ci parla attraverso racconti, persone, emozioni. Dall’intreccio di queste due cose nasce l’app Cityteller: una mappa geo-emozionale che racconta le città attraverso i romanzi, e grazie al contributo degli utenti.

Dalla Roma di Dan Brown alla Piombino di Silvia Avallone, alla Napoli di Luciano De Crescenzo: il leggere e il viaggiare non sono mai stati tanto intersecati come ora.
Il concetto fondamentale è quello di storytelling: capacità che da la possibilità agli utenti di condividere la propria esperienza di scoperta dei luoghi attraverso i libri, raccontando i posti in cui sono ambientati.
Si tratta di un’app magica, ricettacolo di emozioni scaturite dal racconto di qualsiasi cosa. È magnifico come ogni utente possa raccogliere le informazioni sulla città o sul luogo che intende visitare semplicemente leggendo estratti e citazioni di svariati libri famosi.

Cityteller è un’applicazione facilmente scaricabile sul proprio telefonino o sul tablet ( disponibile sia per iOS che per Android) basata – appunto – sulla geolocalizzazione.


Funziona così: accedendo dal proprio dispositivo, il sistema chiederà all’utente l’autorizzazione al rilevamento della propria posizione, così da poter vedere su una mappa dei marker, simboli che indicano la presenza dei contributi geo-localizzati. Cliccando sui marker compariranno gli estratti di libri famosi postati da altri utenti che descrivono il luogo che volete visitare.
Un’applicazione e tanti scrittori: il contributo è visualizzato attraverso una scheda di presentazione del libro contenente le informazioni relative al titolo, all’autore e alla casa editrice, indicati da chi inserisce la citazione (e magari una foto del luogo con un’atmosfera simile a quella narrata). In questo modo non solo si può avere un’idea di cosa visitare nelle vicinanze, ma si ha anche l’opportunità di raccogliere informazioni a riguardo attraverso piacevoli letture.

Ciascuno diventa Cicerone per gli altri. “È un meccanismo attraverso il quale il reale dà concretezza all’immaginazione, la fa specchiare nella realtà in cui nasce” – dicono gli inventori (l’app è un prodotto di Studioand) che hanno riunito l’interesse per il territorio, l’amore per la letteratura e la passione per la tecnologia in un unico, grande risultato.

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Dodici città per dodici stadi: in Brasile si sceglie tra tradizione, storia, innovazione e spettacolo. Ecco dove si disputeranno le partite dei Mondiali 2014.

Saranno 64 le gare in elenco, 12 gli stadi coinvolti, mille le emozioni assicurate. Alcuni impianti hanno fatto la storia del calcio brasiliano e internazionale, molti hanno visto nascere carriere mondiali, altri sono ancora in costruzione, tra proteste, spese pazze e corsa contro il tempo.

Qual è lo stadio più bello?

Arena de São Paulo – San Paolo

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Ospiterà la partita inaugurale de Brasile, in campo contro la Croazia. Arriva, finalmente, per il Corinthians, uno stato tutto per sé. All’interno di un quartiere povero, porterà un notevole impulso allo sviluppo dell’area con la garanzia di posti di lavoro per centinaia di persone.
Spettatori: 65.000
Partite: 6 (match inaugurale Brasile – Croazia, Semifinale, altri 4 match)

Arena da Baixada – Curitiba

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Lo storico Stadio Joaquim Américo Guimarães risale al 1914, dopo alcune modifiche alla struttura nel lontano ’99, sta subendo ulteriori operazioni di ingrandimento per ospitare quattro incontri del girone di eliminazione. Verrano aggiunte file di sedili per aumentarne la capienza, mentre al suo esterno ci saranno centri commerciali, palestre e negozi di ogni genere.
Spettatori: 40.000
Partite: 4 (gironi eliminatori)

Stadio Beira-rio – Porto Alegre

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Da tutti conosciuto come il “gigante di Beira-rio”, a causa delle sue dimensioni, lo stadio di Porto Alegre è circondato da un paesaggio stupendo.
Spettatori: 50.000
Partite: 5 (4 di gironi eliminatori, quarti di finale vincente gruppo G e seconda gruppo H)

Stadio Maracanã – Rio de Janeiro

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Come poteva mancare? Rio ospiterà la finale e altri sette match, tra gironi di eliminazione, ottavi e quarti di finale. Lo stadio Maracanà è il più famoso del Brasile, inaugurato per i Mondiali del 1950, e ospiterà anche le Olimpiadi 2016. Ben 73.531 spettatori per una spesa totale di 400 milioni di dollari.
Spettatori: 73.531
Partite: 8 (finale, ottavi di finale, quarti di finale e girone eliminatori)

Stadio Mineirão – Belo Horizonte

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

57.483 spettatori per sei partite all’ultimo respiro, quattro di girone, la prima degli ottavi e la prima semifinale.
Spettatori: 57.483
Partite: 6 (primo ottavo di finale, prima semifinale e quattro partite di girone)

Stadio Nacional – Brasilia

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

È lo stadio della capitale e ospiterà sette gare. 70.000 posti a sedere e spettacolo assicurato. Fu demolito e ricostruito a partire dal 2010, ma non ancora concluso.
Spettatori: 70.000
Partite: 7

Arena Pantanal – Cuiaba

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

È una delle tante progettazioni sostenibili di questo Mondiale, in una zona ricca di flora e fauna. La struttura è stata costruita con l’intento di ospitare tantissime manifestazioni nazionali e non: spettacoli, fiere e mostre. Può contare 40.000 posti circa ed ospiterà quattro partite.
Spettatori: 40.000
Partite: 4

Arena Fonte Nova – Salvador

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

L’arena si trova nell’incantevole centro coloniale portoghese di Salvador de Bahia, ricco di edifici considerati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. L’impianto sorge al posto del vecchio Estádio da Fonte Nova; 55.000 posti per quattro gare dei gironi eliminatori, un ottavo e un quarto di finale e anche le Olimpiadi 2016. Come se non bastasse all’interno ci saranno un ristorante, un museo di calcio, negozi, parcheggi, alberghi e una sala da concerto.
Spettatori: 55.000
Partite: 6 (Quarto di finale, ottavo di finale, quattro gare eliminatorie)

Arena Pernambuco – Recife

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Italia-Costa Rica, la seconda gara del nostro girone, si disputerà proprio in questo stadio. È un impianto moderno, a pochi chilometri dall’aeroporto, facilmente raggiungibile dai tifosi, comodo, super moderno e con una capienza di 45.000 persone.
Spettatori: 45.000
Partite: 5 (Italia – Costa Rica e altre 4 partite)

Stadio das Dunas – Natal

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Il bellissimo stadio prende forma e nome dalle dune di sabbia che sono una delle principali attrazioni della regione. Italia-Uruguay una delle partite che si disputeranno qui. Lo stadio avrà una capienza di circa 42.000 posti .
Spettatori: 42.000
Partite: 4 (Italia – Uruguay e altre 3 partite)

Stadio Castelão – Fortaleza

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Castelão o Gigante de Boa Vista, un nome una garanzia. La struttura è davvero gigantesca e sarà uno degli stadi più belli dal punto di vista “artistico” e dello spettacolo. Ha 58.704 posti e un parcheggio sotterraneo e due stazioni metropolitane per raggiungerlo facilmente. Inoltre al suo interno è stato costruito un tetto che copre tutti i livelli, ci sarà una zona VIP, un hotel, un cinema, ristoranti e un centro olimpico.
Spettatori: 58.704

Arena Amazonia – Manaus

Ecco i 12 stadi che ospiteranno i Mondiali 2014 in Brasile

Siamo nella foresta pluviale, dove un tempo sorgeva l’Estadio Vivaldo Lima. Sarà il palcoscenico della prima e difficilissima partita dell’Italia con l’Inghilterra. Girone complicato per la nostra nazionale che inaugurerà qui il suo percorso. Lo stadio è noto per l’efficiente rete di recupero dell’acqua piovana che verrà utilizzata per innaffiare il campo di calcio.
Spettatori: 56.500
Partite: prima partita della Nazionale Italiana

E tu quale stadio preferisci?

[Fonte: travel365.it]

Le tendenze del food a Parigi

credits: http://lacucinavesteisa.blogspot.it

Il Food è ovunque. Libri, trasmissioni tv, ricettari della nonna rispolverati, ricette per tutte le tasche e gusti sul web. C’è molta più attenzione verso quello che si mangia: “Più buono, più sano“, è questo il motto nel campo dell’alimentazione, che sta assumendo sempre più importanza.

L’interesse per il cibo aumenta giorno dopo giorno. Da Parigi, città all’avanguardia in fatto di mode, ci arrivano news sulle nuove tendenze food, visto che i parigini hanno già decretato il sushi démodé. Quindi, se vi trovate in viaggio nella città più romantica del mondo, dovete assolutamente provare e gustare le prelibatezze di questi luoghi davvero particolari, ormai totalmente affascinati dai sapori di terre straniere.

La Gastronomia Coreana

cucina coreana

Una cucina meno grassa di quella cinese, almeno quella servita nella maggior parte dei piccoli traiteurs a buon mercato, più varia e meno costosa di quella giapponese. Si è proposta come una soluzione per mangiare sano, poichè si utilizzano tante verdure e riso, abbinato a una cucina piccante, a base di zuppe, bibimbap (piatto unico di riso, verdure e straccetti di carne), hot pot e barbecue di carne. Il Ma Kitchen è il posto giusto per assaporare questa cucina. Situato in un quartiere tra la Gare de l’Est e l’Opéra, nel X° arrondissement.

Gyoza Bar

Ideale per consumare un pasto leggero, come piccole tapas, accompagnate da una birra o anche del tè verde. Si trova nel delizioso Passage des Panoramas, vicino i Grands Boulevards. Pezzo forte del Gyoza Bar sono i piccoli ravioli, a base di carne di maiale e verdure.

Food Truck

Parola d’ordine: vietato sedersi a tavola! Il cibo di strada arriva direttamente dagli Stati Uniti. Stiamo parlando del camioncino specializzato in “street food”, che si posiziona in diversi punti della città. Le influenze vanno da ricette del sud-est asiatico alle specialità mediorientali da reinterpretare. Le Refectoire, è stato appena ricompensato dallo British Street Food Award 2013 di Londra ed è specializzato nell’hamburger gourmet, anche in versione vegetariana. Solitamente parcheggiato vicino il marché Popincourt (XI° arrondissement) e il marché des Pyrenées (XX° arrondissement).

Il Camion Bol si trova abitualmente tra Levallois e il Parc Georges Brassens, nel XV° arrondissement. Dietro il bancone, Nathalie Nguyen, finalista della trasmissione Master Chef francese del 2011, prepara bo-bun (piatto unico a base di noodles, spring rolls e verdure, wok del giorno o mini Banh Mi, un hamburger rivisitato alla salsa vietnamita.
La Cantine California è solitamente citata nelle classifiche dei miglior burger della città. Il truck propone un menù hamburger e staziona di solito al Marché Saint Honoré, a due passi dell’Opéra, o al Marche Raspail, tra le fermate Sèvres Babylone e Rennes (linea 12).

Street Pita

Lo street food diventa gourmet: le ricette rimangono le stesse,ma gli ingredienti utilizzati crescono in raffinatezza e sono anche economici. È il caso di Miznon, nel cuore del quartiere ebraico del Marais. La cucina gastronomica si applica allo street food per rispondere al bisogno di “mangiare bene, rapidamente ma non spendendo troppo”, ci riassume David Moyal, il suo gestore. La pita gourmet di Miznon, insieme alla variante alla ratatouille o al boeuf bourguignon sono delle vere prelibatezze. Aperto non-stop da mezzogiorno a mezzanotte (tranne il sabato).

pita

L’Anticafé

Si presenta come un luogo di scambi, professionalmente parlando, ma anche un posto dove rilassarsi approfittando di giochi di società o di una connessione wireless efficace. L’AntiCafé è situato a prossimità del Centre Pompidou. Aperto 7 giorni su 7, dalle 9 alle 23 e fino alle 24 il fine settimana. Nato da un’idea di Leonid Goncharov, l’AntiCafé s’ispira al suo corrispettivo russo. Si paga a ore e si accede a un buffet “all inclusive” completo di caffè, succhi, tè e piccoli snack dolci.

Chef, ma a casa tua

Una selezione curata degli ingredienti, delle porzioni abbondanti non da nouvelle cuisine, un aspetto ludico con l’insieme delle tappe spiegato passo a passo e i diversi ingredienti, sottovuoto, tagliuzzati e pesati, riconoscibili con apposita etichetta di colore. Les Commis si occupano di tutto. La modalità è semplice: appuntamento on-line sul sito, si sceglie, almeno 48 ore prima, il proprio menù: antipasto – piatto unico – dessert, circa 20€ a persona per pasto completo. Stabilito l’orario e l’indirizzo di consegna, si attende il pacco comodamente a casa propria.

credits: www.vanityfair.it