sabato, 11 Gennaio 2025

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Lonely Planet: le mete imperdibili per il 2017

Credits photo: Cristiano Carriero

Puntuale come ogni anno, la Lonely Planet torna con la propria guida turistica sulle mete da visitare assolutamente nel 2017. Oltre a raccontare curiosità, virtù e difetti di luoghi sparsi in tutto il globo, la guida stila anche quattro classifiche per aiutare gli appassionati viaggiatori nelle loro scelte: la top 10 dei Paesi, delle regioni, delle città e delle mete più economiche nel 2017.

Curiosi di sapere quali sono Paesi, regioni e città scelte dalla Lonely Planet per la sua guida Best in Travel 2017? Ecco le classifiche aggiornate.

Top 10 Paesi

1. Canada
2. Colombia
3. Finlandia
4. Dominica
5. Nepal
6. Bermuda
7. Mongolia
8. Oman
9. Myanmar
10. Etiopia

Top 10 città

1. Bordeaux, Francia
2. Cape Town, Sudafrica
3. Los Angeles, Stati Uniti
4. Mérida, Messico
5. Ohrid, Macedonia
6. Pistoia, Italia
7. Seul, Corea del Sud
8. Lisbona, Portogallo
9. Mosca, Russia
10. Portland, Oregon

Top 10 regioni

1. Choquequirau, Perù
2. Taranaki, Nuova Zelanda
3. Azzorre, Portogallo
4. Galles del Nord, Regno Unito
5. South Australia
6. Aysén, Cile
7. Isole Tuamotu, Polinesia Francese
8. Costa della Georgia, Stai Uniti
9. Perak, Malaysia
10. Skelling Ring, Irlanda

To 10 convenienza

1. Nepal
2. Namibia
3. Porto, Portogallo
4. Venezia, Italia
5. Debrecen, Ungheria
6. Belize
7. Marocco
8. Russia
9. Bellarine Peninsula, Australia
10. Upper Peninsula, Michigan, Stati Uniti

Canada, Bordeaux in Francia e Choquequirau in Perù si aggiudicano il primo posto rispettivamente per il settore Paese, regione e città. E noi italiani non saliamo sul podio, ma abbiamo Pistoia alla sesta posizione delle città e Venezia tra quelle più economiche: la prima è stata nominata capitale della cultura per il nuovo anno, mentre la seconda è in quella posizione perché “i veneziani affittano camere e appartamenti su Airbnb e siti analoghi” cosicché “i turisti possono pernottare in città e risparmiare“.

Viaggia senza stress grazie alle startup turistiche italiane

Viaggi senza stress grazie alle startup turistiche italiane
ilgiornaledigitale

Negli ultimi anni le startup in italia hanno raggiunto numeri molto importanti grazie anche agli incubatori e agli acceleratori che sono nati proprio per sviluppare il processo di nuove aziende.
Un settore in via di sviluppo risulta essere quello del turismo, settore che nel nostro Paese ha un’importanza fondamentale per l’economia. Queste nuove imprese nate nell’ambito turistico si occupano principalmente di travel booking ma anche di condividere esperienze di viaggio. Basta dunque allo stress da organizzazione, le startup turistiche italiane sembrano avere un unico scopo, quello di facilitare e snellire gli step preparatori dei viaggi.

Una piccola lista di queste startup turistiche ve la forniamo noi con i link diretti ai siti per provarle.

Travel booking

Cercare il mezzo migliore per spostarsi, trovare un hotel in un batter d’occhio rispettando uno specifico budget sono solo alcuni dei servizi offerti dalle piattaforme in esame.

Wanderio

È un sito che permette di organizzare viaggi confrontando diversi mezzi di trasporto dai voli, ai treni, agli autobus e di prenotare il tutto all’interno del sito stesso senza approdare su altri portali.

Jalanga.com

È una piattaforma per la ricerca di viaggi, che in base ad un budget prestabilito dall’utente suggerisce soluzioni di viaggio, tenendo conto certamente anche dei giorni indicati e del luogo di partenza. Al momento è online la versione beta, forse un po’ lenta ma funzionante.

GoGoBus

È il primo servizio europeo di “bus sharing”, perfetto per organizzare facilmente un viaggio in pullman in tutta italia. Con GoGoBus è possibile condividere facilmente un viaggio in Italia in autobus con altre persone interessate a raggiungere la stessa meta. Si può proporre un viaggio o scegliere tra quelli già esistenti nel portale. Tutte le partenze sono confermate al raggiungimento di 19 prenotazioni e: più persone condividono il viaggio e meno paga ciascun viaggiatore.

Organizzare viaggi senza stress grazie alle startup turistiche italiane
gogobus.it

Bookingbility

Questa piattaforma web è la più ingegnosa di tutte perché permette di prenotare strutture ricettive adatte a persone disabili e/o con esigenze speciali. Ad oggi per sapere se una struttura è adatta alle esigenze più particolari l’unico modo è telefonare in hotel perché sui siti molte volte mancano queste informazioni e sui portali non si può filtrare in base a queste esigenze.
Bookingbility riduce drasticamente i tempi perché propone solo strutture ricettive che non presentano barriere architettoniche.

Condividere esperienze

Dai blog alle piattaforme di prenotazione. Fino a poco tempo fa se cercavamo su Google “cosa fare a Roma” per il 90% i risultati della ricerca erano blog dove si condividevano le esperienze di viaggio. Oggi è tutto più semplice perché grazie a questi siti risulta tutto più organizzato e semplice da reperire.

Musement

Il sito è molto semplice ed intuitivo, inserendo il nome della città che si vuole visitare il motore fornisce vari risultati di “cose da fare a..”. Consente di raccogliere tutte le esperienze che si possono fare in una meta turistica, dai musei alle attività all’aria aperta, da quelle sportive a quelle culturali, e permette di prenotarle insieme direttamente dal sito e di costruirsi così il proprio itinerario di viaggio su misura.

Yamgu

Vuoi viaggiare in Italia? Usa Yamgu. Alla domanda “Dove vuoi andare oggi?” che ti pone il sito, tu rispondi con la città che ti interessa e scopri quello che puoi fare in 3200 Comuni di Italia. La piattaforma tiene conto anche delle distanze, del meteo e degli orari mostrando in tempo reale i risultati più vicini alle esigenze.

Organizzare viaggi senza stress grazie alle startup turistiche italiane
cosafarearoma.eu

Brexit: cosa cambia per il turismo?

credits photo: trend-online.com

I risultati del referendum sono chiari ed ormai è ufficiale: la Gran Bretagna esce dall’Unione Europea. Le ripercussioni di questa scelta si sono viste sin da subito: un grande scossone politico in tutta Europa, mercati finanziari nel panico e il valore della sterlina in caduta libera. Ma cosa significa la Brexit per il turismo internazionale?

Innanzitutto bisogna mantenere la calma, non è necessario, almeno per ora, andare a fare richiesta per il passaporto. Infatti prima dell’uscita formale della Gran Bretagna dall’UE ci vorranno due anni, in cui saranno negoziati gli accordi. Non si sa ancora molto, quindi, come cambierà in pratica il turismo verso la Gran Bretagna.

Deidre Wells, amministratrice delegata di UK Inbound, che rappresenta 360 imprese turistiche, si era detta già molto preoccupata prima dei risultati del referendum. “L’ho già descritto come un suicidio economico. Perché uscire da un mercato che garantisce i due terzi degli affari per i nostri membri?“, ha affermato.

La svalutazione della sterlina di queste ore, però, potrebbe anche incentivare il turismo. Almeno in questo primo momento. Per Alexander Goransson gli effetti della Brexit potrebbero essere due: “I turisti britannici probabilmente viaggeranno di meno all’estero e resteranno a casa, mentre il Regno Unito diventerà una destinazione più attraente per i turisti dall’estero visto che i prezzi saranno relativamente più convenienti“. Insomma, è il momento ideale per lo shopping a Londra.

Le ripercussioni più grandi, quindi, sono quelle sui cittadini della Gran Bretagna che vorranno viaggiare in Europa. Cameron, che ha fortemente sostenuto la necessità di rimanere nell’Unione Europea, aveva avvisato i suoi connazionali che l’uscita dall’UE sarebbe costata 330 euro di più a famiglia per le vacanze. Inoltre Ryanair ed easyJet hanno affermato che probabilmente ci saranno meno investimenti per i trasporti da e verso il Paese.

Tutti i luoghi di “Il favoloso mondo di Amélie” (FOTO)

photo credits: vodkaster

“Il favoloso mondo di Amélie” è un film del 2001, interpretato da una giovane Audrey Tautou nei panni della stravagante e dolcissima Amélie Poulain.

Una Parigi ricca di particolari e dettagli, fa da sfondo alle particolari giornate della protagonista, intrise di episodi originali. Oltre alla trama -fuori dai classici schemi della commedia- lo spettatore non può che rimanere incantato davanti alle varie scene del film che catturano Parigi da una prospettiva diversa ed insolita. Ma quali sono i luoghi di questo film che più ci hanno colpito? Scopriamoli insieme.

Le Cafe des Deux Moulins


Al civico 15 di rue Lepic, poco lontano dal Moulin Rouge c’è il Cafe des Deux Moulins, il bar dove lavora Amélie come cameriera. Anche nella realtà questo cafe trasmette tutta l’atmosfera edulcorata della capitale francese, grazie all’arredamento retrò ma informale. All’interno si può gustare un caratteristico pain au chocolat, mentre si ammira l’immagine di Audrey Tautou alla parete, oppure mentre si apprezzano altri particolari del film che arricchiscono questo locale caratteristico.

Au marché de la Butte

panoramio
Au marchè de la Butte è il nome della drogheria di proprietà del presuntuoso signor Collignon, dove Amélie si ferma a fare la spesa quasi ogni giorno. Questo negozio di alimentari si trova vicino la Basilica del Sacro Cuore, esattamente al 56 di rue des Trois Frères ed anche in questo caso, ci troviamo davanti ad un luogo di culto per gli amanti di Amélie Poulain. La vetrina del negozio è ricca di articoli di giornale ed immagini che rendono omaggio al film che lo ha reso famoso, all’interno: cartoline inerenti ai luoghi ed ai personaggi del film catturano l’attenzione di turisti ed appassionati.

Place Saint Pierre


Ai piedi della Basilica del Sacro Cuore c’è Place Saint Pierre, dove si trova l’antica giostra dei cavalli. Il vero e proprio cuore del quartiere Montmartre, da non perdere assolutamente.

Canal St. Martin

linda
Amélie adora fare tre cose: infilare la mano nei sacchi di legumi, rompere la crème brulée con il cucchiaino e far rimbalzare i sassi sull’acqua. Per rivivere il terzo passatempo preferito dalla stravagante protagonista, dirigetevi a Canal St. Martin, ad est della capitale francese e provate a far rimbalzare i sassi sull’acqua anche voi.

La Verre à pied


Affascinante e caratteristico, La Verre à pied è il bistro dove Amélie guarda Dominique Bretodeau ritrovare la scatola dei suoi giochi d’infanzia in una cabina telefonica. Un’atmosfera senza tempo si respira tra le vetrate ed i tavolini in legno di questo magico posto. Una tappa obbligata per chiunque ami la Parigi letteraria.