Zaini in spalla e Reflex alla mano, torna il B&B Day, la giornata nazionale dei bed and breakfast. Giunta alla decima edizione, questa iniziativa offre la possibilità di pernottare gratis la notte di Sabato 5 Marzo prenotando almeno un’altra notte precedente o successiva. viaggiandonelmondo.it
Il B&B Day, creato dal portale turistico bed-and-breakfast.it, permette di viaggiare low cost alla scoperta dell’Italia. Sono migliaia infatti le strutture aderenti al progetto sparse per tutta la Nazione. Dalle dimore storiche alle strutture design, dalle città d’arte ai borghi medievali, dal mare alla montagna è possibile scegliere con facilità in base al tema desiderato. Partecipare è molto semplice, basta accede al portale web bbday.it e scegliere la destinazione desiderata. La scelta può essere filtrata in vari modi: dal luogo specifico, al tema del viaggio (i romanticoni possono sbizzarrirsi), al tipo di struttura. Una volta visitata la scheda profilo dell’azienda è possibile richiedere informazioni o prenotare direttamente il viaggio compilando un semplice form. L’Italia è la patria dei bed and breakfast, se ne contano ormai oltre 24.000 che danno occupazione a 40.000 persone per un fatturato di 128 milioni di euro (Istat 2014). Il successo di questa realtà sta nel saper coniugare il low cost, sempre più apprezzato tra i viaggiatori, e una qualità sempre più alta. mareindaco.it
Il B&B Day dà dunque la possibilità di conoscere queste realtà familiari e le bellezze di luoghi incontaminati dal turismo di massa grazie alla bassa stagione di Marzo.
Una giornata all’insegna del turismo, risparmiando sul prezzo ma godendo di comfort e di qualità garantite che le strutture italiane offrono.
Ogni viaggio merita di essere immortalato attraverso scatti di fotografie che sono in grado di incastonare, all’interno di ogni immagine, le sensazioni e le emozioni vissute. Alcuni posti, proprio come alcune persone, risultano essere più fotogenici di altri: ci riferiamo alle città più colorate del mondo, i cui edifici sono stati ridipinti con tanti colori per i motivi più disparati.
Una cosa è certa, durante la visita di questi luoghi si è invasi da una spontanea positività perché sulla nostra sfera emozionale i colori hanno grande influenza. Per la maggior parte di noi è arrivato così il momento di abbandonare il grigio delle città in cui siamo abituati a vivere per scegliere una di queste destinazioni durante la progettazione del prossimo viaggio al fine di rigenerare spirito e corpo.
Ecco le foto che ritraggono le città multicolor nel mondo.
Bahamas
Credits:www.cntraveler.com
Da non perdere Bay Street un vivace mix di negozi e ristoranti, qui vi è un’ampia offerta dei migliori negozi duty-free a Nassau.
Germania
Credits:www.cntraveler.com
Happy Rizzi House è nata dal genio creativo dell’artista newyorkese James Rizzi in collaborazione con il gallerista Olaf Jaschke e l’architetto Konrad Kloster. Dal 2001 la Rizzi Happy House, nella piccola piazza Ackerhof, è una “esplosione di colori”.
Barcellona
Credits:www.cntraveler.com
Il meraviglioso Parco Guell è stato realizzato tra il 1900 e il 1914, e doveva essere all’origine una città giardino su modello inglese. Fu commissionata a Gaudì dal suo mecenate l’industriale Eusebi Guell.
Singapore
Credits:www.cntraveler.com
Mita è la vecchia stazione di polizia di Old hill streat, ed è stata costruita in stile neoclassico, l’edificio consta di sei piani ed ha un’area spiccatamente italiana con le sue logge e i balconi in argetto, stucchi e cortili centrali.
Argentina
Credits:www.cntraveler.com
Il quartiere la Boca, della città di Buenos Aires, ospita il “Caminito” ovvero una via con case colorate, ciò trova le sue origini nell’antica tradizione degli immigranti di dipingere con sgargianti pitture navali i frontoni delle casette.
Cuba
Credits:www.cntraveler.com
L’Havana ha un’architettura colorata che è il risultato del suo sviluppo storico. Cronache e scritti olandesi, inglesi e spagnoli forniscono l’immagine dell’Havana come una città dipinta di blu e verde.
South Carolina
Credits:www.cntraveler.com
Charleston è la città più popolosa del South Carolina, possiede un centro storico incantevole caratterizzato da lunghe file di case alte, colorate, agghindate da ampie verande e persiane rigorosamente in legno.
Chile
Credits:www.cntraveler.com
Valparaiso era come una calamita per gli immigranti europei ed era conosciuta come il gioiello del pacifico. Oggi migliaia di turisti vanno a visitarla da tutto il mondo per ammirare il labirinto unico della città fatto di vicoli ed edifici colorati.
Canada
Credits:www.cntraveler.com
Saint John’s è una città del Canada capitale della provincia di Terranova e Labrador, famosa per l’esperimento di Marconi. È la più antica città del Nord America fondata nel 1528.
Turchia
Credits:www.cntraveler.com
Nel quartiere di Balat ad Istanbul tutte le case sono colorate. Questo è un luogo molto antico nel quale è possibile trovare numerose tracce della cultura greca ed armena.
Sud Africa
Credits:www.cntraveler.com
Cape Town nota per le sue case dai colori vivaci è situata ai piedi della Signal Hill. Bo-Kaap è la casa spirituale della comunità musulmana di Cape Town.
California
Credits:www.cntraveler.com
Il Saguaro Hotel si trova a Palm Springs è un hotel Boutique sviluppato dal gruppo SYDELL noto per la sua tavolozza di colori audaci è opera degli architetti Peter Stamberg e Paolo Aferiat.
India
Credits:www.cntraveler.com
Jodhpur è famosa per la sua ricca storia conosciuta come la città blu a causa della sfumatura delle case situate intorno al forte Mehrangarh.
Curaçao
Credits:www.cntraveler.com
La splendida città di Willemstad e il suo porto sono entrati a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco
Italia
Credits:www.cntraveler.com
Manarola fa parte delle Cinque Terre ed è posta su un promontorio in alto rispetto al mare. Il paese si sviluppa nella gola che scende verso il mare chiusa tra due speroni rocciosi; ospita un piccolo approdo che le conferisce questo segno distintivo. I colori delle sue case si vedono da lunghe distanze
Danimarca
Credits:www.cntraveler.com
Nyhavn è un quartiere situato sul lungomare di Copenhagen, contornato da case colorate del 17° e 18° secolo. È la parte più movimentata della città.
Messico
Credits:www.cntraveler.com
Guanajuato città Patrimonio Mondiale dell’Unesco è situata a nord di Città del Messico ed è famosa per le architetture spagnole derivanti dal periodo coloniale. Le sue case sono coloratissime.
Italia
Credits:www.cntraveler.com
L’Isola di Burano sorge nella laguna veneta settentrionale a nord-est di Murano. La cittadina è nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per la secolare lavorazione artigianale del merletto di murano. I colori sgargianti delle case, racconta la storia, erano una necessità per i pescatori che al loro rientro avevano difficoltà nel riconoscere le case a causa della fitta nebbia
California
Credits:www.cntraveler.com
A San Francisco sono presenti delle case “painted ladies” ovvero case ed edifici vittoriani dipinti in tre o più colori per migliorare le loro particolari architetture.
Brasile
Credits:www.cntraveler.com
Pelourinho situato nel cuore della città di Salvador è un grande centro commerciale a cielo aperto che offre numerose attrazioni artistiche e musicali. A caratterizzare il luogo la presenza di palazzi dai colori accesi.
È nata la prima autostrada per biciclette. La prima autostrada del mondo si porta addosso il peso di 91 anni di età, marchiata made in Italy. La primissima autostrada del mondo è infatti quella che collega Milano e Varese. E se fino ad ora abbiamo sempre pensato che le autostrade fossero state create per le auto, bene, fino ad ora ci siamo sempre sbagliati. Se 91 anni fa nasceva in assoluto la prima autostrada, da poco è nata la prima autostrada per biciclette del mondo.
La Radschnellweg numero 1
La prima Radschnellweg (sigla RS1), in Germania, ripercorre il tratto di una linea ferroviaria ormai in disuso. È un tracciato privo di incroci e attraversamenti pedonali per permettere a chi ama spostarsi in bici, in ambito interurbano, di avere un modo sicuro per farlo. Questa prima Radschnellweg, lunga per il momento 21 km, è solo la primissima parte di un percorso che riprende per facilità di spostamento, e non ovviamente per velocità, la vera autostrada e che, per circa 100 km, collegherà Duisburg ad Hamm passando Mülheim, Essen, Gelsenkirchen, Bochum, Dortmund, Unna, Kamen e Bergkamen.
La prima autostrada per biciclette o, se vogliamo, la RS1, è una grande pista ciclabile ad alta sicurezza. È larga 4 metri e le corsie sono separate da apposita segnaletica: è il giusto modo per gli amanti della bici, di pedalare un po’ più velocemente e senza intoppi esterni. Illuminata ad ogni ora del giorno e della notte, è comodissima anche per quei ciclisti appassionati a cui piace mettersi sul sellino quando il sole è calato, in un perfetto viale alberato. Al momento, però, non sono ancora stati creati dei punti di ristoro.
La neonata autostrada – che già solo il termine sembra non essere dei più adatti – è già al centro di diversi dibattiti: i più informati sostengono che, in effetti, la RS1 non è proprio la prima autostrada per biciclette del mondo. Pare che la capostipite sia la Veloroute olandese tra L’Aia e Tilburg, nata addirittura negli anni Ottanta del secolo scorso.
E in Italia?
In Italia la situazione appare più difficile, già solo a partire dal nome con cui chiamarla. Di fatto il termine “autostrada” ha davvero poco a che vedere con una strada sui cui non sono ammesse le auto. Molti, dopo aver scartato il termine “cicloautostrada”, hanno pensato che sarebbe meglio chiamarla “ciclosuperstrada” che però non ha avuto molto successo. In tutto questo dibattito, siamo sicuri che prima di vedere una costruzione simile, dovremmo prima inventarne il nome.
Woody Allen non delude mai. E “Vicky Cristina Barcelona“, film uscito nel 2008, ne è stata l’ennesima prova. Un film ambientato quasi per intero – come ci suggerisce il titolo – nella bellissima Barcellona, a parte per alcune scene ad Oviedo e Aviles, due città nelle Asturie. La scelta della location, però, non è casuale. “Non pensavo ad altro che a creare una storia in cui Barcellona fosse un personaggio come gli altri. Volevo rendere omaggio a Barcellona perchè adoro questa città e tutta la Spagna in genere. È una città piena di bellezza visiva, con una sensibilità molto romantica” aveva dichiarato il regista al momento della scrittura del copione.
Proprio perché Barcellona è una città meravigliosa ed il film “Vicky Cristina Barcelona” lo è altrettanto, abbiamo ripercorso tutti i luoghi che hanno fatto da sfondo al film, quelli in cui i protagonisti si conoscono, si amano, si odiano, passano giornate insieme e fanno di tutto per godersi al massimo il clima e l’atmosfera della città catalana.
Da “Vicky Cristina Barcelona” è impossibile non conoscere l’intera città, sia quella più frequentata e propriamente turistica, sia quella conosciuta ai veri amanti della città. Della parte più artistica sono presentate le opere create dall’architetto Gaudì, alcune delle quali sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La Basilica della Sagrada Familia, Casa Milà e Park Guell, dove, per la prima volta, si incontrano Vicky – Rebecca Hall – e Juan Antonio – Javier Bardem – precisamente davanti alla famosa fontana della salamanca.
Un film quindi che offre una grande panoramica della cultura. Non mancano nemmeno la Fondazione Joan Mirò, il Museo Nazionale d’Arte della Catalogna, l’aeroporto di Barcellona con il murale di Mirò e il Parco di divertimenti del Tibidabo, con spettacolari vedute sulla città, in tutte le sue sfumature. E ancora il Porto Olimpico, le Ramblas, uno dei viali più famosi e significativi, e il Parc de la Ciutadella, sede del governo della Catalunya, ripresa quando le protagoniste si scattano foto a vicenda.
Credits: www.fmirobcn.org
Credits: alberghi-barcellona.net
Credits: it.wikipedia.org
Credits: www.imgmob.net
Allen, però, dà importanza anche a caffè e ristoranti in “Vicky Cristina Barcelona”. Els Quatro Gats, locale del 1897, è quello in cui Juan Antonio flirta con Cristina e Vicky, mentre il Cafè Vienes fa da sfondo alla scena in cui Judy dice a Vicky di non essere felice del suo matrimonio. Mentre il primo ospitò la prima mostra di Picasso nel 1900, il secondo era uno dei luoghi di ritrovo preferiti dagli intellettuali del tempo.
Credits: fjalonso.blogspot.com
Credits: fascinointellettuali.larionews.com
Credits: www.hotelescenter.es
Non solo Barcellona, ma anche Oviedo e Aviles. La prima è “una città deliziosa, esotica, bella, pulita, gradevole, tranquilla e pedonalizzata; è come se non facesse parte di questo mondo, come se non esistesse… Oviedo è come una favola“. Queste parole, scritte sulla targa posta sulla statua di Allen, nel centro della città, la descrivono pienamente in tutta la sua straordinarietà: le chiese di Santa María del Naranco, San Miguel de Lillo e San Julián de los Prados – dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO – sono solo alcuni dei posti più belli.
Aviles, invece, si trova a circa 35 chilometri da Oviedo. Proprio in questa città sono state girate alcune delle scene più romantiche di “Vicky Cristina Barcelona”: i ritratti del Faro di San Juan con il mare sullo sfondo e il Parco Ferrera, dove Vicky e Juan Antonio assistono ad uno spettacolo di flamenco.