venerdì, 19 Dicembre 2025

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Come vivere Bologna in soli due giorni (FOTO)

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Il tempo che avete a disposizione è poco, i ritmi della vita quotidiana tra scadenze e bollette da pagare vi impediscono di farvi staccare la spina ed i giorni per la vostra “gita fuori-porta” sono a malapena due?
Be, per avere un’infarinatura generale di certe città, un week end va benissimo.

Per evitare che il fine settimana di relax si trasformi in giorni di ansia, usate il poco tempo a disposizione per arrivare alla vostra meta per fare un personale programma delle cose da vedere e da fare. Serve selezionare: non si può fare tutto, quindi date delle priorità, ovviamente in base ai vostri gusti personali.

Ad esempio, cosa vedere e fare a Bologna in soli due giorni?

Prima giornata

Bologna è la città dotta per eccellenza tipica per i tortellini, la mortadella e per i suoi cantautori.
Il primo giorno non potete che riposarvi dal viaggio, e fare un giro di perlustrazione nel centro storico che è fra i più grandi d’Italia con i suoi 40 km di portici.
Inoltre, se siete in città il sabato, avrete l’opportunità di approfittare del Mercato della Piazzola al Parco della Montagnola, che si tiene fino alle 20.30, a poche centinaia di metri dalla stazione centrale. Si tratta di un grande mercato all’aperto dove vengono allestite oltre 400 bancarelle che offrono di tutto, dall’abbigliamento, sia vestiti vintage che usati, alle scarpe ai fiori; dai casalinghi alla pelletteria. Il tutto acquistabile a partire da 2 euro.

Dopo un giro per curiosare e rovistare tra le bancarelle della montagnola, procedendo verso il centro storico di Bologna vi ritroverete in un angolo davvero caratteristico, la finestrella sul Reno in via Piella, molto suggestiva situata proprio sul canale delle Moline, uno dei tanti canali sotterranei di Bologna.

www.yamgu.com
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Dopo questo pomeriggio ricco di posti ed emozioni nuove, non potete non concedervi un aperitivo in centro con mortadelle, salumi di ogni genere ed un buon calice di vino rosso.
Godetevi e fatevi intrattenere dai tanti artisti di strada e musicisti che troverete tra la Piazza del Nettuno, dove c’è la celebre fontana del Nettuno del Giambologna, e via Rizzoli, in fondo alla quale si ergono le due torri più famose della città.

Seconda giornata

Iniziate la vostra seconda giornata facendo un’energetica colazione in uno dei tanti vicoletti del centro storico e dopo esservi ricaricati, visitate le Sette Chiese di Bologna, senza dubbio uno dei luoghi più belli e affascinanti, nonché più antichi della città.
La facciata è intima e piena di sampietrini , il posto ideale per rivivere periodi storici diversi, in questa piazza è come se il tempo si sia fermato.

Credit: multimedia.quotidiano.net
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Dopo aver visitato le sette chiese ed aver fatto un giro per i negozi, cercate una trattoria storica, dove i piatti sono quelli tipici della tradizione emiliana, ed il ragù è quello originale: che raccomanda di utilizzare un taglio di carne piuttosto grasso chiamato cartella, posto sulla pancia del bovino.

Dopo essevi goduti il pranzo, vi consiglio il tour domenicale di “Succede solo a Bologna” organizzato da un’associazione no profit che vi farà scoprire una Bologna insolita e misteriosa o delle sue chiese grazie agli itinerari “I 7 segreti di Bologna” e “I luoghi sacri e dannati”.

Per concludere, questo periodo natalizio è perfetto per visitare la città. A Bologna si respira, infatti, un’atmosfera magica, il suo centro storico e i suoi portici si colorano di mille luci e mercatini di Natale. Qualche giorno nel suo centro storico non potranno che fare bene alla vostra anima.

Viaggiatore o turista? Non è solo la meta a determinarlo

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La differenza tra un viaggiatore ed un turista può sembrare solo una classificazione un po’ snob di chi si reputa superiore e non vuole mischiarsi con le orde di turisti che con gli smartphone invadono i posti più conosciuti al mondo.

Ma non è sempre così, la differenza esiste e sta nel modo di intendere il viaggio. Ecco è proprio qui la prima differenza, viaggio o vacanza? La vacanza è identificata come un periodo di riposo, di totale relax lontano da casa. Il viaggio è spesso l’opposto. Il viaggiatore è sempre in movimento, si alza presto la mattina e affronta chilometri con mezzi di trasporto di fortuna per recarsi in posti non battuti dalle rotte tradizionali. E qui veniamo ad un altro punto importante; si dice che se un posto è visitato ogni anno da migliaia di persone significa allora senza ombra di dubbio che quel posto è un bel luogo da vedere.

È innegabile infatti che Venezia sia una città stupenda, così come New York e l’Empire State Building o Parigi e la Torre Eiffel. Ma al viaggiatore questi posti non interessano, non ci tiene a fare ore ed ore di coda insieme a gruppi di giapponesi selfie dipendenti. Il viaggiatore ama scoprire luoghi noti solo ai local e non visitati dai turisti. Per questo chi ama viaggiare se va a visitare il Perù dovrebbe evitare Machu Picchu, o il Colosseo a Roma e i templi di Angkor in Cambogia.

Alla fine di tutto la vera differenza sta nel come si vive il viaggio, lo spirito con cui si parte e soprattutto la motivazione che ci spinge a fare quel viaggio in quel determinato luogo.

5 motivi per volare a Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale (FOTO)

Credits: www.momsontherun.it

Ci sono molte ragioni per cui anche gli adulti amano il Natale. Principalmente perché è uno dei pochi momenti durante l’anno in cui è possibile provare a tornare piccoli e senza pensieri, godendo della magia che pervade ogni città: mercatini, canti natalizi, decorazioni, regali.

Esiste un posto al mondo dove questa magia si respira 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7: è Rovaniemi, il villaggio di Babbo Natale. Rovaniemi è la città più popolosa della Lapponia e, tra i suoi abitanti vi è anche il vecchietto più famoso di tutti i tempi, che ha deciso 50 anni fa, di stabilire proprio in questa città la sua dimora e il suo laboratorio. Sono 40 mila le persone che ogni anno decidono di godere di quest’opportunità.

Se conoscere Babbo Natale, i suoi aiutanti e le sue renne non basta ecco qui 5 motivi per correre a prenotare un volo destinazione Lapponia.

1.Escursioni con una slitta trainata dalle renne

Credits: www.ilpinguinoviaggiatore.it
Credits: www.ilpinguinoviaggiatore.it

Cosa può esserci di più magico e romantico di passare un pomeriggio accoccolati con il proprio partner in una calda coperta mentre le renne di Babbo Natale guidano una slitta per un safari nel circolo polare Artico?

2.Dormire in un igloo

Credits: www.kakslauttanen.fi
Credits: www.kakslauttanen.fi

Impossibile perdersi la possibilità di poter dormire in una stanza che dopo qualche mese non sarà mai più uguale a come l’abbiamo vista. Poter godere delle trasparenze del ghiaccio e ripararsi dal freddo davanti ad un fuoco particolare che non scioglie il ghiaccio. Sono solo alcune delle possibilità che offre il soggiorno all’Artic Snow Hotel.

3.Vedere l’aurora boreale

Credits: blog.zingarate.com
Credits: blog.zingarate.com

Molti sono concordi nel dire che vedere l’aurora boreale è uno spettacolo che cambia nel profondo e rende consapevoli di quanto la vita sia sfuggevole.

4.Trovarsi ai confini del mondo

Credits: www.agendaviaggi.com
Credits: www.agendaviaggi.com

In Lapponia l’uomo è solo un essere a margine nell’ecosistema del luogo, tant’è che è possibile muoversi nella foresta boreale senza incontrare anima viva per giorni. Perfetto per chi ha bisogno di riflettere. Indispensabile il Gps.

5.Vivere una fiaba

Credits: www.trmtv.it
Credits: www.trmtv.it

Nella frenesia della vita da adulto concedersi qualche giorno in cui guardare il mondo con gli occhi dei bambini po’ essere indispensabile per rivedere le priorità della nostra vita.

Non resta che prenotare il vostro soggiorno nella città di Babbo Natale, per goderne appieno la magia.

Kim Kardashian è mamma per la seconda volta (FOTO)

Credits: www.oddmag.it

Kim Kardashian, l’attrice più chiacchierata dei Los Angeles, nonché moglie di Kanye West, ha dato alla luce poche ore fa il suo secondogenito, il cui nome non è stato ancora dichiarato dalla coppia.

Kim, già madre di North, nata due anni fa, aveva manifestato su Instagram poche ore prima del parto la sua trepidazione e la sua preoccupazione per la posizione del bambino, che si trovava podalico. Grazie ad un’abile manovra dell’ostetrica invece, il cesareo è stato evitato così da poter permettere a Kim di non avere conseguenze, anche estetiche, dalla nascita del bambino.

L’attrice deve essere parecchio contenta di aver portato a termine la gravidanza, poiché poche settimane fa aveva dichiarato in un che la gestazione è stata per lei “il momento peggiore della mia vita” e aveva aggiunto “forse è il gonfiore, o il mal di schiena o il solo fatto di sentire il corpo che si espande e non si adatta nulla, ma mi sento sempre come se non fossi nella mia pelle”. Condizione peggiorata anche dalla patologia di cui soffre la modella, la placenta accreta, che può causare forti emorragie dopo il parto. La Kardashian si è affrettata ad aggiungere però, forse per non essere attaccata da un’orda di mamme arrabbiate, che “ne vale al 100% la pena, perché alla fine hai il tuo meraviglioso bambino”.

Credits: www.nydailynews.com
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Anche sul nome del bambino sembrano esserci indiscrezioni, poiché in casa Kardashian si vociferava della scelta di Easton, anche perché l’attrice aveva smentito le voci che affermavano volesse chiamare il bambino South (Sud) per compiere un parallelismo con la primogenita chiamata North (Nord).

Non ci resta che augurare alla neo mamma (bis) un sereno post parto e suggerirle che un buon metodo per rilassarsi e godersi il neonato è di cercare di tenere lontano da sé e dal bambino quel circo mediatico che da sempre gira (e vive) introno alla famiglia Kardashian.