sabato, 6 Dicembre 2025

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Arriva il gate fai da te

Credits photo holistichealthinsider.com

L’innovazione è dietro l’angolo, o meglio, dietro il varco.
All’aeroporto di Roma Fiumicino sono stati installati, collaudati e approvati i nuovi gate “fai da te”, dove i passeggeri che arrivano dai vari paesi dell’Unione Europea e sono provvisti di un passaporto elettronico possono ora utilizzare la nuova tecnologia sperimentale per il controllo efficace ed autonomo dei propri documenti.

Gli 8 varchi totali, 4 agli arrivi e 4 alle partenze, messi a punto da Sita, specialista leader mondiale nella fornitura di soluzioni IT e servizi di comunicazione per l’industria del trasporto aereo si trovano al terminal 3 dell’aeroporto, dove sono situate anche le due stazioni di monitoraggio per le Autorità di Frontiera Italiane e sono una novità per gli aeroporti italiani.
La sede della Capitale è infatti l’unica nella penisola, per il momento, a possedere tale tecnologia che ridurrà certamente le lunghe file agli arrivi e alle partenze e accelererà le operazioni di sdoganamento e immigrazione, identificando oltre 3000 passeggeri al giorno, uno ogni 10 secondi.

Tale sistema era in fase di test all’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci dal luglio 2014 e si prevedeva l’inizio di un’ulteriore fase di implementazione a partire da gennaio 2015 ma l’attivazione di questi e-gate è stata anticipata e si discute ora l’ipotesi di allargare questa tecnologia anche ad altre città italiane.

La differenza rispetto ai gate tradizionali sta nell’utilizzo da parte di questi di un nuovo sistema biometrico, che facilita l’identificazione del passeggero attraverso il riconoscimento facciale e delle impronte digitali. Inoltre questo permetterà di utilizzare in maniera mirata le risorse umane concentrandole su un minor numero di passeggeri che hanno ancora il vecchio passaporto e su quelli in transito ad alto rischi.

Il presidente di Sita Europa, Dave Bakker, afferma: “Stiamo utilizzando le ultime tecnologie biometriche per rendere i processi di controllo alle frontiere veloci, precisi e sicuri. Solo in questo modo gli aeroporti e i governi possono raggiungere il delicatissimo equilibrio tra il fatto di offrire un servizio di accoglienza piacevole per chi viaggia, garantendo al contempo il massimo livello di sicurezza alla frontiera. L’installazione di questi gate a Fiumicino è il primo caso in Italia“.

Questo è un esempio di come il mondo della tecnologia viaggi ormai a velocità difficili da percepire, inventando sempre nuovi sistemi che rispondano al bisogno di correre anche nella vita quotidiana.
Sono ormai molti coloro che passano più tempo tra un aeroporto e una stazione che a casa con famiglia, parenti, amici o fidanzati ed è dunque impossibile per questi lasciare che la lentezza della mente umana crei lunghe code o file d’attesa perché loro devono andare, o meglio decollare, il prima possibile e senza rischi.

Jucelino Nobrega da Luz: “Il volo JJ3720 si schianterà a San Paolo”

volo
www.brazilplanet.it

La chiaroveggenza può essere un dono speciale che possiedono alcune persone. Tuttavia, la maggior parte delle volte è vista in maniera negativa, memori di tutte quelle persone che dicono di predire il futuro per spillare quattrini agli ingenui. I numeri sono poi un fattore che incide molto sui superstiziosi.

In questo caso la Tam Airline, la compagnia aerea brasiliana, ha deciso di non rischiare. Jucelino Nobrega da Luz, un noto veggente, ha avvertito la compagnia che il volo JJ3720, previsto per mercoledì 26 Novembre, si sarebbe schiantato contro un edificio dell’avenida Paulista a San Paolo poco dopo il decollo. La Tam Airlines ha così cambiato il numero del volo da JJ3720 a JJ4732, dicendo di considerare la sicurezza dei propri passeggeri come una priorità assoluta.

La Tam Airline ha deciso di non lasciare inascoltate le previsioni del veggente, nonostante la traiettoria del volo in questione, che partiva da San Paolo e arrivava a Brasilia, non dovesse passare sopra l’avenida Paulista.

Jucelino Nobrega da Luz, 51 anni, è considerato uno dei migliori sensitivi del Brasile, per la precisione e la ricchezza di dettagli delle sue premonizioni. È noto, infatti, per aver previsto la morte del pilota brasiliano di Formula Uno Ayrton Senna e della principessa Diana, ma la sua fama è aumentata quando ha predetto la morte del candidato presidenziale Eduardo Campos in un incidente aereo.

Addirittura Jucelino scrisse le sue visioni e le fece notificare da un notaio. Il 15 giugno 2005 il veggente scrisse una lettera avvertendo che Eduardo Campos sarebbe morto in un incidente aereo a Santos il 13 agosto 2014. Avvertì, inoltre, che l’incidente si sarebbe verificato a causa di un sabotaggio dell’aereo. Eduardo Campos morì proprio il 13 agosto 2014 in un incidente aereo, con il sospetto di sabotaggio. Il giorno dopo l’incidente, i media brasiliani diffusero la lettera di Jucelino con la firma datata 2 agosto 2005.

Le previsioni del veggente sono state però errate sui risultati delle elezioni brasiliane e sul fatto che nel 2008 sarebbe stata trovata la cura per l’AIDS, cosa che non è ancora avvenuta. Ciononostante al volo è stato cambiato il numero, così per scaramanzia, verrebbe da dire.
Basterà questo per far arrivare l’aereo a destinazione?

L’ostello perfetto per viaggi a ritmo di musica

La musica per te non è solo una passione ma un vero e proprio stile di vita? Quando viaggi la prima cosa cui pensi è trovare un negozio di dischi e mentre passeggi tra le vie più frequentate della città cerchi l’ispirazione per il tuo nuovo brano? Allora quello che ti manca è semplicemente trovare l’ostello più adatto a te per rendere i tuoi soggiorni a ritmo di musica.

L’impresa non è impossibile, anzi scoprirai che alcune delle località più attrattive d’Europa offrono proprio questa possibilità: dormitori in cui vivere di musica. Nelle camere troverai infatti strumenti appesi sulle pareti e le strutture ti permetteranno di creare composizioni anche in compagnia di altri amanti delle armonie come te.
Se sei curioso di sapere dove, sei nella pagina giusta. A seguire, alcuni degli ostelli più cool d’Europa.

Clink 78 Hostel di Londra

La sede dell’ostello è l’ex Palazzo di Giustizia dove nel ’78 si svolse il processo a Paul Simonon e a Nick Topper Headon, componenti della band dei Clash che da il nome al bar dell’ostello, dove si organizzano eventi ed ogni sera si esibiscono musicisti diversi. La sala computer presente oggi nell’edificio prende invece il posto della celebre aula di tribunale in cui si svolse il processo ai Clash e le stanze, arredate con stili diversi dal vittoriano al design d’avanguardia hanno sostituito le vecchie celle.
L’ostello si trova a due passi da Camden town in una delle zone più frequentate dai turisti di Londra, King’s Cross: nell’omonima stazione vennero infatti girate alcune delle scene tratte dal libro cult Harry Potter.

Let’s rock di Cracovia e Kex Hostel di Reykjavik

Chi ha detto che si può ascoltare della buona musica solo nei pub o andando ai concerti, non è mai stato al Let’s rock di Cracovia oppure al Kex Hostel di Reykjavik.
Quest’ultimo offre concerti live, quiz, karaoke e serate di open mic e ospita eventi del Reykjavik Jazz Fest e del Reykjavik International Film Fest. Fatto per nulla strano visto che a gestirlo sono tra gli altri un percussionista, un chitarrista e un produttore di musica elettronica.

Hostel Ruthensteiner di Vienna

Nell’ostello si invitano musicisti e band da tutto il mondo per esibizioni dal vivo. Ma non è finita qui. Nelle aree comuni è possibile suonare gratuitamente il pianoforte, la fisarmonica, l’ukulele, la chitarra e le percussioni. Che aspettate? Aguzzate il vostro ingegno.

Sky Backpackers Hostel, a Dublino

Questo ostello prende il posto dell’ex studio di registrazione Little Lane dove David Bowie e Bono Vox hanno scritto le pagine della storia della musica: quale luogo può essere dunque più intrigante di questo edificio in cui hanno soggiornato alcune delle star mondiali di sempre?

Homefield Rock Hostel

Questo ostello è fatto apposta per chi quando si addormenta, ama sognare circondato dai poster di band o artisti come i Beatles, Rory Gallagher. Ogni camera è infatti dedicata ad uno di loro.

Backstage Hotel, ad Amsterdam

Ascoltare musica è fondamentale sin dal mattino e l’hotel backstage da proprio la possibilità di fare ciò grazie ad una docking station per ascoltare la musica in cuffia e dall’ipod e al wifi gratuito.
Inoltre veri e propri elementi da palco, come strumenti musicali appesi alle pareti e rullanti da utilizzare come sgabelli, arredano le stanze.

Fusion Hotel di Praga

Per chi ama il mondo rock, il Fusion Hotel di Praga è il posto migliore in cui alloggiare: divani a forma di labbra rosse, manifesti di grandi gruppi musicali degli anni d’oro del rock, specchiere da camerino, chitarre appese e amplificatori usati come comodini. Vivrete davvero una notte da divi del rock.

Ostello bello di Milano

L’Italia ha il fascino della buona cucina ma non solo. In questo ostello situato nel cuore di Milano, a due passi dal Duomo potrete gustare le prelibate pietanze dal sapore casereccio mentre partecipate ad eventi culturali gratuiti, concerti dal vivo o magari componete un brano grazie agli strumenti messi a disposizione nell’edificio: pianoforte, chitarra, basso, tastiera e altri strumenti musicali.

Hotel Nhow Berlino

Per ultimo, ma non per importanza, non poteva mancare l’Hotel Nhow di Berlino. Situato sulle rive del fiume Sprea in un’area che è il focolare della musica, della moda e della scena creativa, il Nhow è l’unico ostello in Europa ad offrire due studi di registrazione professionali.
Certamente i musicisti che vi alloggiano non cercano colazioni abbondanti o piatti prelibati, il loro scopo è solo uno, respirare musica e creatività perché di sogni non si parla, ci si immerge, li si armonizza e li si diffonde in una sfera internazionale.

Selfie pericolosi sui grattacieli di Hong Kong (FOTO)

Alexander Remnev viaggia per il mondo insieme a tre amici con i quali colleziona selfie sulle cime dei grattacieli più alti del mondo, sfidando la gravità e il pericolo. Il loto ultimo progetto li ha portati a Hong Kong, nel cuore della Cina, dove hanno scalato le vette del Center Tower, il quinto grattacielo più alto del paese con i suoi 346 metri.

Lo strano hobby del fotografo Alexander Remnev potrebbe definirsi tra i più illegali al mondo, visto che rischia multe e sanzioni per scalare grattacieli, ma il ragazzo russo ha un diversivo per evitare guai con le forze dell’ordine: dimostrare loro che il suo lavoro è sicuro.

Remnev e i suoi amici si definiscono “scalatori di grattacieli“. Viaggiano attraverso il mondo alla ricerca delle strutture più alte, difficili e terrificanti da scalare al fine di raggiungere la cima. Arrivati al punto di toccare il cielo con un dito, si divertono a fare selfie mostrando il panorama da lassù. La loro ultima impresa è il grattacielo di Hong Kong, dove hanno trasportato con sé solo una telecamera, un apparecchio per fare selfie, e nervi d’acciaio in grado di realizzare foto che fanno venire i brividi a chiunque soffra di vertigini.

“Siamo stati fortunati a non incontrare la polizia, anche se abbiamo discusso con le guardie”, racconta Remnov. “Quando gli abbiamo spiegato la nostra missione e mostrato le nostre telecamere, loro ci hanno sorriso e lasciato liberi.” La missione di Remnov è far vedere le città che visita da un punto di vista differente. “Che sia il tetto di una casa o il punto più alto di un grattacielo, vogliamo mostrare questa città sotto una nuova luce”, spiega Remnov. Il fotografo viaggia con tre amici di Mosca e racconta di come non avessero pianificato Hong Kong. “Abbiamo camminato semplicemente per le strade e poi abbiamo iniziato a scalare grattacieli che ci sembravano alti abbastanza da accettare la sfida.”

L’unico momento in cui il gruppo di amici russi ha rischiato è stato quando quasi giunti in cima della Center Tower, si sono resi conto che non c’era spazio per tutti, quindi hanno deciso di farsi indietro. Prima di Hong Kong, Remnov e i suoi compagni hanno scalato le più importanti strutture di Dubai, Kiev e Parigi, ma “Hong Kong resta uno dei posti più belli che abbia mai visitato”, osserva il fotografo. “Non abbiamo idea di quale sarà la prossima città in cui andremo, ma di una cosa siamo certi. Sarà piena di grattacieli!”