sabato, 23 Novembre 2024

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Consigli e notizie su come stare bene e rilassarsi all'insegna del benessere

Per allenarsi serve la musica giusta

Una corsetta sul mare, per smaltire il gelato della sera prima. Un po’ di step up, perché la brasiliana richiede collaborazione. Una sana oretta in palestra, un po’ di beach volley in spiaggia o il calcetto con gli amici: lo sport d’estate non va in ferie, anzi.

E fondamentale, si sa, è accompagnarlo con la giusta musica di sottofondo. Così, per sentirsi un po’ Million Dollar Baby o un po’ Rocky, Spotify, in collaborazione con Music in Exercise and Sport Group della Brunel University di Londra, ha creato la playlist ideale per affrontare le leggermente più faticose sessioni estive.

Spiega il coordinatore, il dottor Costas Karageorghis: “quando i movimenti sono sincronizzati al battito della musica, l’intensità dell’esercizio aumenta. Questo intensifica l’allenamento con una differenza nello sforzo quasi impercettibile. Una playlist motivazionale può, inoltre, aiutare a mascherare i sintomi della fatica legata all’esercizio come, per esempio, la mancanza di fiato e il battito cardiaco accelerato, in modo che vengano interpretati in maniera positiva“.

Dunque testo e ritmo sono fondamentali per una maggiore efficienza sportiva. E proprio secondo i suggerimenti della playlist su Spotify, si parte ruggendo con Roar di Katy Perry, seguita da Talk Dirty di Jason Derulo ft 2 Chainz, Skip To The Good Bit – Rizzle Kicks Little Mix e la gettonatissima Get Lucky – Daft Punk ft Pharrel Williams.

Il resto della playlist è tutta da scoprire e sicuramente sarà un ingrediente fondamentale nel workout quotidiano.

Rimanere in forma in estate senza troppa fatica è possibile

Credits photo essersani.it

Le palestre affollate si svuotano con l’arrivo della bella stagione.
Quel che fatto è fatto.
Ora è tempo d’estate e di relax, ma non solo la mente ha bisogno di tranquillità e calma,anche il corpo.
Quindi tra un tuffo al mare e un giro in città si poltrisce sul lettino o a letto, ed ecco la “panzetta” torna a fare capolino.

D’estate spesso va in vacanza anche la voglia di mantenersi in forma perchè il caldo rende più fiacchi mentre le prelibatezze estive come gelati e granite attentano la linea, più che in inverno.

Dopo mesi di regime alimentare corretto e tour de force in palestra come si può continuare, in modo semplice, anche d’estate il percorso verso la forma smagliante?

Ecco qualche consiglio utile per cercare di rimanere in forma in estate fra una doppia porzione di gelato e un babà.

Innanzitutto si deve praticare dell’esercizio fisico, almeno tre volte a settimana. Per i più allenati si va dai 40 minuti di nuoto ad una passeggiata veloce, dalla corsa al trekking. Q
Questo genere di attività terrà sotto controllo i grassi e renderà attivo ed efficiente il sistema cardiovascoalre e respiratorio.
Per i più pigri vanno bene 30 minuti di camminata veloce sia sul bagno asciuga che in mezzo al verde, o giocare con gli amici: beach volley, racchettoni, frisbee, corsette sulla spiaggia, passeggiate sul bagnasciuga e chi ne ha più ne metta.
Anche lo stretching fa bene al corpo, e rilassa la mente. E perchè no? Un bel corso di yoga o risveglio muscolare ogni mattina.

Per quanto riguarda l’alimentazione bisogna bere costantemente dell’acqua naturale durante la giornata: con il caldo il corpo espelle una grande quantità di liquidi, e la scarsa idratazione, oltre ad essere un pericolo per la salute, produce anche quell’effetto di “svuotamento” del muscolo che apparirà poco tonico.

Molto importante è assumere quantità giuste di frutta e verdura, che mantengono il bilancio idrico e danno un senso di sazietà, oltre al fatto che aiutano a moderare il consumo di carboidrati, proteine e grassi saturi.

Infine bisogna dormire almeno 7 ore così da notte aiuta il corretto funzionamento del metabolismo e ricarica le energie necessarie per la giornata.

D’ora in poi restare in forma non è un sacrificio in estate.

I rimedi per dormire col caldo

Potrebbe sembrare la scelta più logica da fare: meno vestiti avremo, più staremo freschi. Ma bisogna resistere alla tentazione di spogliarsi durante le notti infernali: stando al parere del Dottor Neil Stanley, un esperto del sonno, è meglio indossare il pigiama, preferibilmente fatto di fibre naturali. Da levare sono piuttosto coperte e copriletti, non il pigiama che – assorbendo il sudore nel corso della notte – ci porterà sollievo. Alcuni esperti suggeriscono anche di dormire su un fianco, piuttosto che supini: in tal modo, infatti, la maggior parte del corpo è esposta all’aria. Per dormire meglio, inoltre, la nostra temperatura corporea dovrebbe scendere di almeno un grado: una condizione che è possibile raggiungere semplicemente facendosi una doccia fredda prima di mettersi al letto. Non è una cattiva idea neanche munirsi di un ventaglio, da utilizzare indirizzandolo all’altezza del volto: le guance sono tra le parti del corpo a rilasciare più calore.

Se poi non vogliamo privarci delle lenzuola, una buona idea è quella di piegarle, metterle in una busta apposita e infilarle in frigo per un’ora o due prima di andare a dormire: l’effetto refrigerante è però soltanto temporaneo, dato che il corpo ne riscalda i tessuti in breve tempo. Inoltre sarebbe meglio non tenere i piedi scoperti, qualcosa che – contrariamente a quanto si possa pensare – disturba il sonno. Se si è in due sarebbe bene anche cercare di dormire in camere separate: il corpo umano produce la bellezza di 116 watt all’ora.

Fare pasti abbondanti poco prima di mettersi al letto pure è sconsigliato perché riempirsi di calorie porta l’organismo a produrre calore: cercare, allora, di mangiare leggero dandosi il tempo necessario a digerire. Da evitare anche l’alcol, il cui consumo stimola l’afflusso del sangue alla pelle e dà un’iniziale sensazione di riscaldamento, ma dato che il sangue proviene in realtà dal centro del corpo, ciò ci rende invece più esposti al freddo.

L’aria condizionata è, per chi se lo può permettere, una delle soluzioni più semplici, ma comunque non comparabile al dormire in amaca: un rimedio che senz’altro stimola l’abbassamento della temperatura corporea. Un ultimo trucco? Annusare lavanda: direttamente dalla boccetta o spruzzandone alcune gocce sul cuscino. La lavanda agirà da sedativo leggero, “risvegliando” la sonnolenza di cui abbiamo bisogno.

Dormire freschi fa perdere peso

L’idea di perdere peso mentre si dorme sembra davvero troppo bella per essere vera: eppure, una nuova ricerca scientifica ha dimostrato che è possibile. Alcuni ricercatori americani hanno scoperto che dormire freschi aiuta a far perdere peso, in quanto il metabolismo si velocizza per innalzare la temperatura corporea.

Stando a questo studio, chi dorme nudo, coprendosi con lenzuola molto sottili o abbassando il condizionatore in camera, potrebbe guadagnare molto in fatto di linea. Gli esperti degli US National Institutes of Health hanno chiesto a dei volontari di sesso maschile di dormire in delle stanze climatizzate ad hoc durante il corso del loro esperimento, proprio per capire quanto la temperatura potesse influire sul modo di smaltire il peso. Ai soggetti esaminati sono stati somministrati gli stessi identici pasti, proprio perché introducessero nel loro organismo lo stesso quantitativo di calorie nel corso dei quatto mesi in cui si è svolta la ricerca. Inoltre, sono state fornite loro lenzuola e pigiami identici per assicurarsi che varianti del genere non avessero alcuna rilevanza nel corso della ricerca.

I soggetti esaminati hanno trascorso diversi mesi dormendo a diverse temperature: per un mese hanno dormito a 18° C, per due mesi a 23° C e per l’ultimo mese a 27° C. Gli scienziati hanno così potuto constatare che proprio nel corso del mese in cui hanno dormito alle temperature più basse i volontari hanno cominciato a perdere peso. Gli specialisti affermano, infatti, che il quantitativo di tessuto adiposo bruno – quello che cioè produce calore bruciando calorie – raddoppia in caso di temperature basse, il che accelera in effetti il metabolismo, andando a ridurre anche il rischio di diabete. Per di più, quando i soggetti hanno preso a dormire a temperature più alte si è avuto l’effetto contrario. Il tessuto adiposo bruno, infatti, produce calore 300 volte di più rispetto a qualsiasi altro organo e brucia calorie molto velocemente: eppure, si tratta di un fenomeno che si verifica con maggior frequenza soltanto nei bambini, mentre negli adulti si riduce drasticamente.