mercoledì, 17 Dicembre 2025

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Jamie Dornan gioca a “Cinquanta accenti di grigio” (VIDEO)

credits photo: media.nbcbayarea.com

Il bel Jamie Dornan, protagonista del film “Cinquanta sfumature di grigio“, diventato fenomento globale ancor prima di uscire, non è solo capace di affascinare milioni e milioni di donne, ma è anche un uomo dai mille talenti.
Di certo non gli manca l’ironia e ha saputo dimostrarlo al “The Tonight Show with Jimmy Fallon“.

Se nel film interpreta il ruolo dell’affascinante Mr Grey, ricco impreditore, bello e sicuro di sè, Jamie nella vita reale appare adorabile, umile e a tratti anche timido, ma di certo non un uomo sulle sue. Nella sua prima apparizione in talk show americano, ha infatti dimostrato di saper stare allo scherzo sfoggiando tutta la sua ironia.

Jimmy Fallon è famoso per proporre agli ospiti del suo show dei mini-giochi per far divertire il pubblico. Anche in questa occasione Jimmy non ha deluso le aspettative e ha proposto al bell’attore irlandese un gioco molto divertente chiamato “Cinquanta accenti di Grigio”. Usando un generatore di accenti i due hanno letto, alternandosi, frasi tratte dal libro best-seller “Cinquanta sfumature di grigio”.

Ha iniziato Jamie che, con un perfetto accento scozzese, ha detto: “Il risultato è stato comunque molto sexy e apprezzato da tutte le donne dello studio“. A questo punto è toccato a Jimmy Fallon fare la sua parte dicendo in russo: “Il risultato non è stato altrettanto hot, ma è stato sicuramente apprezzato dal pubblico“.

Se ancora dovete andare al cinema a vedere “Cinquanta sfumature di grigio”, uscito nelle sale italiane il 12 Febbraio, potrete occupare il tempo dell’attesa godendovi il video di Jamie e Jimmy che si divertono a cambiare accento.

5 buoni motivi per non rifiutare mai un bacio (FOTO)

credits photo: chairmag.it

San Valentino è alle porte e ci sono 5 cose che forse non sapete su quello che è considerato lo scambio d’amore per eccellenza: il bacio. Non importa che sia sulla guancia, un semplice bacio a stampo, o un bacio appassionato. Baciare fa bene. Ed ora vi spieghiamo il perchè dovreste sempre lasciarvi andare in questo slancio d’amore.

1. Il primo bacio non si scorda mai

credits photo: lamedicinaestetica.files.wordpress.com
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Secondo una ricerca condotta da John Bohannon della Butler University che chiedeva a 500 persone quale fossero i ricordi più belli e importanti della loro vita, il primo bacio è risultato più emozionante della prima volta. Viene infatti ricordato dalla maggior parte delle persone e in maniera molto chiara e precisa.

2. Fa dimagrire

credits photo: puatraining.it
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Nonostante coinvolga la sola zona del viso, baciare mette in moto 146 muscoli: 34 del viso e ben 112 posturali. Potete quindi moderare le diete drastiche e le intense sessioni in palestre per dedicarvi ad un lungo appassionato bacio, decisamente meno faticoso e più piacevole. Per ogni minuto che passerete a baciare, infatti, brucerete 26 calorie.

3. Ti salva la vita

credits photo: interpretazione-sogni.com
credits photo: interpretazione-sogni.com

Un famoso detto degli anni Sessanta dice “fate l’amore non fate la guerra” e a quanto pare, secondo una ricerca condotta dieci anni dopo, è un buon consiglio. Infatti, un semplice e piacevole gesto d’amore come un bacio può salvarti la vita. Secondo la ricerca gli uomini che baciano le mogli prima di andare a lavoro fanno meno incidenti stradali, guadagnano e vivono di più dei mariti che non lo fanno.

4. Come una droga, ma con effetti benefici

credits photo: cultura.biografieonline.it
credits photo: cultura.biografieonline.it

Un bacio rilascia gli stessi neurotrasmettitori che vengono rilasciati quando si è molto concentrati o quando si è sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I battiti del cuore accellerano e il respiro diventa profondo e irregolare facendoci sentire completamente vivi.

5. Combatte lo stress

credits photo: Robert Doisneau
credits photo: Robert Doisneau

Il bacio non è solo un apostrofo rosa tra le parole “t’amo” ma è anche un anti-stress per eccellenza. Infatti, col passare del tempo, il bacio fa abbassare i livelli di stress e ci fa sentire al sicuro. Più tempo trascorriamo a baciare una persona meno saremo stressati.

Buon compleanno Robbie Williams (FOTO)

Era solo un adolescente quando Robbie Williams iniziò la sua carriera nei Take That, il gruppo musicale inglese che a inizio anni novanta fece impazzire milioni di ragazzine nel mondo. Nel 1995, decise di lasciare la band per intraprendere la carriera da solista e da lì cominciò la sua scalata al successo.

Oggi, Robbie Williams compie 41 anni e nessuno potrebbe dirlo a giudicare dalla sua forma fisica e dalla voglia che ha ancora di cantare e stupire il suo pubblico. Noi di Blog di Lifestyle vogliamo augurargli un buon compleanno ripercorrendo la sua carriera, le sue debolezze e le curiosità.

I Take That

Era il 1990, e cinque ragazzi inglesi (Gary Barlow, Robbie Williams, Howard Donald, Mark Owen e Jason Orange) cantavano “Do What U Like”, conquistando subito una notevole popolarità nel Regno Unito. Tuttavia, Robbie Williams dimostrava già di avere un caratterino, ed era l’unico membro più irrequieto della boy band. Dopo svariati litigi con con i suoi colleghi e i suoi agenti, Robbie fu cacciato dal gruppo nel 1995 per cattiva condotta, essendo un elemento che rovinava l’etichetta dei “bravi ragazzi” costruita dai Take That. Nonostante la separazione, Robbie ha dimostrato di esser cambiato, e nel 2011 annunciò il suo ritorno nel gruppo, e nelle pause, si dedicò ai suoi progetti da solista. Attualmente i Take That sono rimasti in tre, ma nel cuore delle fan Robbie apparterà sempre al gruppo che lo ha reso famoso.

La carriera solista

Come già accaduto con Geri Halliwell quando lasciò le Spice Girls nel ’98, anche la carriera da solista di Robbie Williams prese il decollo. Il successo andò di pari passo con l’eccesso, e il cantante lo mostrò con scenate di spavalderia e una dura lotta contro droga e alcolismo, che lo portarono ad ingrassare di 18 kg. Con i media che gli stavano addosso, Robbie dimostrò di aver talento e ne sono una prova i suoi album che rimasero per mesi nelle classifiche. Tra i singoli più ascoltati ancora oggi ci sono “Angels”, “Millennium”, “Rock DJ”, “Eternity”, “Feel”, “Radio” e “Bodies.”

La vita privata

Robbie Williams è sempre stato un artista sotto i riflettori. I pettegolezzi sulla sua ambigua sessualità sono stato oggetto di molti tabloid inglesi, così come è famoso il suo modo di chiamare regolarmente le fan dal pubblico a salire sul palco per baciarle alla francese. Robbie ha però saputo sfruttare questi rumors a suo vantaggio: nel video censurato di “Come Undone” appare in scene di sesso sia con uomini e sia con donne, dimostrando inoltre di non vergognarsi della sua nudità, come testimoniano diversi scatti dai suoi concerti live, veri e presunti (la maggior parte usati per far pubblicità). Eppure anche il bad boy inglese ha messo la testa a posto: si è sposato nel 2010 con l’attrice televisiva Ayda Field.

Numerose le conquiste di Robbie Williams, tra cui proprio un flirt con l’ex Spice Geri Halliwell, mentre si contano i duetti con star dal calibro di Kyle Minogue (“Kids” nel 2000) e Nicole Kidman (“Something Stupid” nel 2001).

Un artista in continua crescita, e anche se i capelli bianchi iniziano a farsi strada, Robbie Williams resta uno degli artisti più amati e premiati al mondo.

Buon compleanno!

Sanremo: perché guardarlo ancora se non ci piace

Per gli amanti della musica leggera è, ormai da sessant’anni, una manifestazione a cui non si può rinunciare: il Festival di Sanremo, la vetrina della Canzone italiana, è stato un palco calcato da grandi nomi della nostra musica, talvolta ancora emergenti (basti pensare a Modugno, Gaber, Mina, Dalla), uno spettacolo che in anni addietro riusciva anche a lanciare novità artistiche di un certo rilievo.

Spessore e qualità sono andati via via perdendosi fino agli anni più recenti, arrivando persino a episodi di dubbio gusto come fu quello della – ahinoi – famosa “farfallina di Belen”: la musica in qualità di disciplina e di arte passa qui in secondo piano, cedendo piuttosto il passo a fenomeni di costume e pettegolezzi della peggior specie.

Componente essenziale della triade “Festa, farina e forca” per l’assuefazione delle coscienze, anche quest’anno l’evento sanremese non smentisce il solito basso livello da ritenersi, a questo punto, una consuetudine: tanti sforzi e tanto sfarzo per poi propinarci una messa in scena posticcia e prevedibile. In breve, l’abituale dose di trash.

Ma forse le ragioni di tanta scarsezza non risiedono nella decadenza esclusiva dei nostri tempi: durante l’edizione del 1967, Luigi Tenco si suicidava probabilmente disgustato dai criteri di giudizio della commissione; in quella del 1967 Ennio Flaviano scriveva a proposito del celebre spettacolo di non aver mai visto “niente di più anchilosato, rabberciato, futile, vanitoso, lercio e interessato”; nel 1969 Dario Fo e Franca Rame addirittura istituivano un contro-festival per protestare contro l’annientamento dello spirito critico che un simile prodotto nazional-popolare poteva creare.

O tempora, o mores, certo: di fronte a personaggi come Carlo Conti o Emma Marrone, non possiamo fare a meno di pensare di essere vittime dello sfacelo culturale e morale della nostra società, di un intero popolo di spettatori disposti a sorbirsi uno show scadente per il capriccio di poterne parlar male a sipario ormai chiuso, per poter slegare le proprie lingue biforcute come cani da guardia. Un pubblico di inetti, incapaci di critica costruttiva e ignari, completamente ignari del fatto che la catarsi – quella vera – millenni fa era ben altra cosa.