mercoledì, 8 Maggio 2024

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Barbie scende in campo per i Mondiali

Chi l’ha detto che il calcio è solo roba da maschi? Molte sono le donne che seguono, con una quantità industriale di passione, il calcio, e in loro rappresentanza la bambola Barbie scende in campo proprio per i Mondiali.

Si chiama Britto, dal cognome dell’artista brasiliano Romero Britto che l’ha ideata, ed è stata realizzata da casa produttrice Mattel proprio in occasione dei tanto attesi Mondiali brasiliani. È una Barbie speciale, ed è stata pensata per tutte quelle bambine, amanti del calcio, che guarderanno le partite sul divano con i loro papà e i fratelli maggiori.

Bionda e bella come sempre, indossa un vestito colorato con i temi del pallone, calzettoni da calcio verdi con strisce gialle, immancabili scarpe con il tacco e occhiali da sole. Il tutto con l’immancabile. Per un’occasione del genere non può poi mancare la palla da calcio, che tiene tra le mani come miglior accessorio, pronta a mettere i suoi delicati piedini al servizio dello sport più popolare del mondo.

Costa 25 dollari ed è venduta sul sito web Barbiecollector.com.
Il suo ideatore, Romero Britto, in un video divertente di poco più di un minuto, racconta come gli sia venuta l’idea di una Barbie per i mondiali, e di come abbia deciso di darle il suo nome.

Che le partite abbiano inizio allora.

Roma Film Fest 2014: Nicoletta Romanoff sarà la madrina

Sarà Nicoletta Romanoff a fare gli onori di casa nella nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

L’attrice romana, discendente dalla famosa Casa reale russa, condurrà la serata di apertura e quella di chiusura del Roma Film Fest 2014, assieme alla cerimonia di premiazione. Nicoletta avrà anche l’onore di assegnare i premi collaterali e gli altri prestigiosi riconoscimenti, conferiti quest’anno dal festival: il Marc’Aurelio Acting Award a Tomas Milian (17 ottobre), il Maverick Director Award a Takashi Miike (18 ottobre), il Marc’Aurelio alla Carriera a Walter Salles (20 ottobre), il Marc’Aurelio del Futuro a Aleksej Fedorcenko (22 ottobre).

È per me un onore prendere parte ad un evento di prestigio come il Festival di Roma“, ha detto l’attrice, “Questa sarà un’edizione speciale, che chiama in causa il pubblico in un momento in cui il cinema necessita del suo coinvolgimento. Il voto popolare mostra l’essenza della manifestazione e in più dimostra quanto sia fondamentale il ruolo dello spettatore, come parte attiva in questo magico mondo che profondamente amo. L’invito del direttore mi ha lusingata ed entusiasmata, dalla sua descrizione del festival di quest’anno ho subito capito che si trattava di un evento unico, di un programma ricco e coinvolgente“.

roma film fest

Quindi, 10 giorni di cinema e di festa, che inizieranno il 16 ottobre e si concluderanno il 25. 51 lungometraggi nelle sezioni ufficiali, 24 prime mondiali, 6 internazionali e 11 europee. Quattro sezioni. 6 milioni di euro, molto meno che gli scorsi anni, il budget, e Marco Muller che fa il tris da direttore. Sono solo alcuni dei numeri della kermesse che si svolge all’Auditorium Parco della Musica, il gioiello che, Renzo Piano ha regalato alla Capitale. A decidere i vincitori per la prima volta non sarà una giuria ma, come avviene al Sundance, gli spettatori.

Aspettiamo con ansia i look della madrina e delle altre stelle del cinema sul red carpet. Qui tutte le news riguardanti il Roma Film Fest 2014, perché Blog di lifestyle seguirà l’evento dal vivo.

nicoletta romanoff

Scegliere il partner è come scegliere un cane: ma anche no

Dopo anni di opinabili studi, la Dottoressa Annie Kaszina è giunta alla conclusione che esisterebbero dei paralleli tra la scelta del partner e quella del proprio partner: reduce da una serie di relazioni fallimentari, la donna avrebbe infatti iniziato ad applicare dei criteri di valutazione analoghi rispetto tanto alle creature a quattro zampe quanto a quelle su due.

La Kaszina racconta di aver scelto il suo primo cane sulla base di un colpo di fulmine: occhioni scuri e aria buffa, però, non hanno retto di fronte al “carattere demoniaco” dell’animale, che una volta rivelatosi – per così dire – scomodo, non si sa a quale destino sia andato incontro. Eh sì, perché Annie non precisa quale fine abbia fatto fare al suo cucciolo, ma dice soltanto di averne direttamente scelto un secondo: una mossa astuta grazie alla quale è riuscita a trovare anche un partner più adatto a lei. E, da allora, la donna si sente in diritto di elargire consigli d’amore alle donne in cerca dell’anima gemella, senza rendersi conto che anima e animale sono cose un po’ diverse.

Nel suo libro “Fai più attenzione a scegliere il tuo cane o tuo marito?“, in uscita – pensate un po’ – a San Valentino di quest’anno, la Kaszina cerca di tenerci alla larga da “esemplari” umorali, negativisti e pessimisti, consigliandoci piuttosto di favorire quelli dotati di un temperamento più solare e dolce; ci dice di fare attenzione al pedigree del soggetto in esame, riscontrabile dal modo in cui parla della sua famiglia; ci invita a metterci in guardia dagli egocentrici e dai logorroici, dai maleducati e dagli esuberanti, privilegiando piuttosto chi – con atti di servilismo estremo – ci dimostra di voler essere il nostro cagnolino adorato. Ma noi vogliamo davvero essere padrone di qualcun altro? Pensiamo realmente che le relazioni tra esseri umani siano riducibili alle dinamiche che intercorrono tra uomo e cane? Urgerebbe, perciò, spiegare ad Annie Kaszina che l’amore non è un guinzaglio. E metterle una museruola, se possibile.

Cosa non dimentichiamo degli anni ’90 (FOTO)

Credits photo: quinncooperstyle

Gli anni 90, indimenticabili. Chi se li ricorda a malapena, chi li ha vissuti e chi li ha cancellati dalla propria memoria.
Erano gli anni delle Spice Girls, dei capelli pieni di gel e delle cabine telefoniche. Insomma, gli anni novanta erano proprio “gli anni in motorino sempre in due” tra Cioè e libri, pizza al taglio e collane oscene.

Noi di Blog di Lifestyle abbiamo spolverato tra i cassetti della nostra memoria e abbiamo trovato tante cose interessanti sulle strane mode che hanno caratterizzato questi anni. Vediamole insieme.

Il make-up

Fan sfegatate delle boyband, le ragazze anni ’90 davano molta importanza al trucco e le tentavano tutte per somigliare alle cantanti famose del momento. Certo, lo smokey-eyes al tempo era una parolaccia e tantomeno esisteva la varietà di tutorial e trucchi che utilizziamo oggi. Il must era l’ombretto in regalo con Cioè, preferibilmente azzurro brillantinato o verde militare. Spalmato su tutta la palpebra era la morte sua insieme alla matita marrone per labbra abbinata al lip gloss trasparente.

I capelli

Passati gli esagerati anni ’80, le chiome si sgonfiano e la piega liscia si fa spazio tra le ragazze.
Il taglio semi-lungo con colpi di sole dorati e modellato con il gel riscuote un indiscutibile successo.
La riga, poi, va portata come Jennifer Aniston, al tempo famosissima attrice di Friends

I brillantini

Il motivo ancora è ignoto, sta di fatto che negli anni ’90 ogni cosa doveva avere una miriade di brillantini. Dai fermagli per capelli, alle t-shirt, agli accessori di vario genere. Tutto doveva abbagliare chiunque stesse a distanza di un kilometro. Le profumerie inoltre, vendevano circa 30 kg di gel con brillantini al giorno.

La collezione di carte telefoniche

Se negli anni ’90 siete state adolescenti, sicuramente avrete sperimentato il meraviglioso gusto della libertà che si prova uscendo di casa non trovando 67 chiamate senza risposta di vostra madre sul cellulare. Ebbene la cabina telefonica era la vostra migliore amica, bastava inserire la tessera prepagata è pronunciare il fatidico “Ciao mamma, non torno per cena” senza subire messaggi, visualizzato,spunte blu e via dicendo. Le carte prepagate erano decorate e così carine che tutti le collezionavano.

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Lo zainetto

Come dimenticare lo zainetto? piccolo, nero da portare su una sola spalla. Chi al tempo provava ad uscire con una borsa, come minimo era considerata un’ermaginata sociale. E non dimentichiamoci il portachiave di peluche a forma di cuore da attaccare rigorosamente allo zainetto per sbandierare a tutti la nostra situazione sentimentale, altro che.

Le collane

Poteva essere il famoso collare ad elastico o il cordino nero con una miriade di ciondoli appesi al collo. L’importante era avere una collana, rigorosamente di plastica.
I ciondoli più gettonati erano i segni zodiacali e gli ideogrammi cinesi.

I BonBon Malizia

Il profumo per eccellenza negli anni ’90, era uno soltanto. Poteva essere il frizzante Pesca Pop o il dolcissimo Milkshake i profumini della Malizia venivano spruzzati in ogni casa dove ci fosse una ragazza di età compresa tra i 14 e i 23 anni.