lunedì, 22 Dicembre 2025

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Vuole diventare la donna più grassa al mondo (VIDEO)

Credit: ridendoweb.it

Si chiama Susanne Eman e la sua massima ambizione è quella di diventare la donna più grassa del mondo. Americana, 33 anni, per ora i suoi 370 chili non la soddisfano, e il suo obiettivo è quello di arrivare a pesare 730kg.

Susanne è fidanzata con Parker Clack, un cuoco di 38 anni, ed è proprio con lui che intende coronare il suo sogno d’amore, insieme ai due figli adolescenti, Gabriel di 17 anni, e Brandon di 13.
Susanne Eman ha recentemente dichiarato ai giornali americani: “È il cielo che ci ha fatto incontrare. Io amo mangiare e Parker ama cucinare. Siamo una coppia perfetta. Voglio essere la donna più grassa al mondo e per Parker va bene. Ama le donne grasse e vede quanto io sia felice quando mangio. Le sue abilità culinarie sono state ovviamente parte della nostra attrazione. Come avrei potuto resistere ad un uomo con questi talenti in cucina? Il suo piatto caratteristico, gli spaghetti alla bolognese, è il mio preferito. Potrei mangiarlo tutto il giorno”.

Pensate, per il suo abito da sposa sono serviti più di 13 metri di chiffon e servono 3 persone per farglielo indossare. E lei pare essere felice così.

Quello che i più si domandano, certamente, è come Susanne e suo futuro marito non si rendano conto di come quei 370 kg facciano terribilmente male alla salute della donna. Perché qui non si tratta più di classici “rotolini di ciccia” o delle intramontabili maniglie dell’amore. Perché qui è in gioco addirittura la vita di Susanne, e nessuno di quella famiglia sembra rendersene conto.

Dimmi il tuo paese e ti dirò il tuo livello di salute (FOTO)

Quando si parla di buona salute, in cima alle priorità mondiali c’è il dormir meglio piuttosto che mangiare bene, mantenersi in forma e prendere integratori alimentari. Uno studio rivela come il 66% della popolazione mondiale preferisca il riposare, il 59% mangiare sano, e il 57% praticare sport regolarmente. Un esempio? Gli indonesiani sono le persone più riposate, mentre i polacchi e i russi se la cavano con un occhio chiuso e uno sveglio, preferendo non esagerare con il sonno per restare in salute.

Lo studio, condotto dall’organizzazione tedesca GFK (Gesellschaft für Konsumforschung, in inglese Society for Consumer Research), è stato svolto su un campione di 28 mila persone in 23 paesi diversi, chiedendo loro quali attività svolgessero regolarmente per mantenersi in forma.

Il primo grafico mostra la percentuale delle persone in ogni paese che dormono a sufficienza (rosso), mangiano cibo sano (verde) e praticano sport (blu).

Il secondo grafico, suddiviso per genere, mostra le cinque attività più praticate al mondo da uomini e donne per mantenersi in forma.

attività fisica

Il terzo grafico mostra la lista delle 14 attività richieste dallo studio, dallo sport alla meditazione. Il Messico e la Cina hanno il numero più alto di persone che fanno sport per mantenersi in forma (rispettivamente il 68& e il 67%), mentre il Giappone e la Russia hanno pochi appassionati di fitness (rispettivamente il 39% e il 40%).

uk

Nel Regno Unito, le attività che gli inglesi svolgono per mantenersi in salute sono colorate in celeste, mentre quelle globali in blu. In cima al grafico, gli inglesi preferiscono passare più tempo con la famiglia all’aria aperta piuttosto che dormire o mangiare sano.

usa

Anche gli americani, come gli inglesi, preferiscono passare più tempo con la famiglia e gli amici (71%), ma sono poco amanti dei cibi sani e di diete specifiche (17% contro il 18% della media globale).

australia

Infine, in Australia si preferisce prendere integratori e vitamine (45% contro il 32% della media globale), e non sono molto propensi a massaggi o trattamenti nelle SPA (12% contro la media globale del 14%).

Addio cibi del 2014, benvenuti cibi del 2015

L’epifania tutti i cibi porta via. Il 2014 è stato l’anno d’oro per Cupcakes, popcakes e altri sfiziose ricette. Ma l’anno è passato ed è ora dovremo con immenso piacere dare il benvenuto ad altri cibi altrettanto golosi che faranno da padroni per tutto il 2015.

Addio CRONUTS, benvenuto SHAVE ICE


In realtà noi in Italia i Cronuts non li abbiamo nemmeno visti e già dobbiamo lasciarli andare. Golose ciambelle sfogliate che fanno gola a qualsiasi essere dotato di papille gustative. Grasse, grassissime ma un viaggio in paradiso ad ogni morso.
Purtroppo (o per fortuna direbbero i medici) dobbiamo lasciare spazio ad una specialità Hawaiana: lo Shave Ice, ghiaccio tritato letteralmente. Simile alla granita ma dai colori sgargianti che rendono anche lo snack fashion e alla moda.

Addio CAVOLO, benvenuta BIETOLA ARCOBALENO


Sempre per rimanere in tema colori, il 2015 è l’anno in cui il cavolo va in pensione e subentra al suo posto la bietola arcobaleno. Suggestiva da vedere, facile da trovare, se pensiamo che è possibile coltivarla anche sul nostro balcone acquistando i semi. Un nuovo modo per far mangiare verdura anche ai piccoli. Si sa che anche l’occhio vuole la sua parte ed un piatto verde spento non fa gola come uno tutto colorato. E questa volta niente grassi.

Addio TACOS, benvenuto POLLO FRITTO


Nessuna novità. Qui la scelta è ardua. Scegliere di abbandonare uno dei due cibi per l’altro è davvero difficile. Ma a quanto pare questo sarà l’anno del pollo fritto. L’america ringrazia ma sopratutto è avanti anni luce anche in questo. Loro lo mangiano anche così, per merenda, come se non fosse un agglomerato di grassi insani.
Gli amanti dei tacos dovranno limitarsi quest’anno, il pollo fritto li attende.

Addio SRIRACHA, benvenuta MOSTARDA


La Sriracha un tipo di salsa piccante che prende il nome della città costiera di Si Racha, nella Provincia di Chonburi della Thailandia orientale, dove è usata per condire i piatti serviti presso i ristoranti di pesce locale. Si tratta di una pasta di peperoncino, aceto distillato, aglio, zucchero e sale.
La mostarda è una celebre salsa a base di mosto d’uva e senape, tipica della tradizione culinaria francese, molto semplice da preparare e ottima da usare come condimento soprattutto per le carni.
In Italia la mostarda non è molto diffusa ma questo sembra l’anno buono.

Addio Quinoa, benvenuto SEMOLINO


Originaria del Sud America la quinoa è un alimento altamente digeribile,proteico e con poche calorie, dunque adatto ad ogni dieta, dal delicato sapore che ben si sposa con molte preparazioni. Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. È anche un’ottima fonte di proteine vegetali. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, inoltre, è particolarmente adatta per i celiaci, in quanto è totalmente priva di glutine, perfetta sia per gli adulti sia per i bambini.
Il semolino, invece è un prodotto di macinazione dei cereali (generalmente frumento) che si presenta in forma di granelli più o meno grossolani e che si ottiene attrezzando i mulini in modo apposito.
Ebbene tutti abbiamo avuto il piacere di gustare da piccoli una minestra di di semolino, e questo è l’anno giusto per rievocare nostalgici ricordi.

Addio KOMBUCHA, benvenuto MATCHA


Il tè Kombucha nel 2014 ha spopolato. I suoi benefici non sono segreti, anche se spesso discussi. Tra le proprietà che sono state attribuite al tè kombucha, vi sono la capacità di ridurre l’obesità, rafforzare i reni, limitare la calvizie, rinforzare i muscoli, migliorare e anche guarire l’artrite, migliorare l’acutezza visiva, agire in modo benefico nella cura delle malattie cardiache, dei disturbi del sonno e dei dolori articolari.
Nonostante tutto, il 2015 sarà, ancora diremmo, l’anno del tè verde Matcha. Il tè matcha è ricco di vitamine B1, B2 e C, beta-carotene, sali minerali, polifenoli e caffeina, che favorisce uno stato di vigile attenzione. Al pari dei monaci buddisti che lo utilizzavano durante la meditazione, allora, un po’ di tè matcha vi farà rimanere belli svegli, ma attenzione se siete particolarmente sensibili alla caffeina, perché le controindicazioni sono le stesse.

Come preparare una deliziosa birra fatta in casa (RICETTA)

Birra fatta in casa? Da oggi è possibile. Di certo non farà invidia a quelle tedesche né potrà concorrere con quelle belghe. Ma il gusto di una bella birra fatta in casa batte tutti i migliori sapori del mondo, semplicemente per la piccola grane soddisfazione di gustare un prodotto realizzato interamente a casa, nella propria cucina. E, chissà, magari farne diventare una vera e propria passione.

Per preparare una deliziosa birra fatta in casa è sufficiente un kit che comprenda tutto il necessario: fermentatore, malto, dal termometro alla tappatrice. È possibile trovarlo su internet: moltissimi sono, infatti, i siti online in cui trovare e acquistare questi set di attrezzature.

Regola fondamentale: pulizia. La cucina e soprattutto gli strumenti devono essere completamente puliti e disinfettati. È fermamente consigliata una soluzione di metabisolfito di potassio (diluita, ne bastano 4 cucchiaini in un litro d’acqua). Sarà perfetta per ripulire tutto.

Bisogna, inoltre, avere a disposizione un preparato che contiene il mix di malto e luppolo (anche per questo composto tanti sono i siti internet a vostra disposizione, come pinta.it o birramia.it). Scaldatela per alcuni minuti in una pentola di acqua calda. Successivamente preparate una pentola con circa acqua a 60 gradi, versate il preparato e completate il tutto con lo zucchero. Mescolare.

Dopo aver ottenuto un liquido omogeneo, bisogna versare tutto nel fermentatore. È quindi necessario completare il tutto versando acqua tiepida, arrivando ad una temperatura compresa tra i 20 e i 30 gradi circa. Bisogna, a questo punto, sciogliere i lieviti in una scodella ben pulita con qualche cucchiaio di acqua anche questa volta tra i 20 e i 30 gradi (accortezze importantissime per la ben riuscita del lavoro). Una volta pronti, versateli nel composto.

Chiudere il fermentatore con il suo coperchio. Riempite il gorgogliatore con qualche millilitro d’acqua: i suoi gorgoglii (esattamente come suggerisce il nome) saranno utili per capire se la birra sta realmente fermentando e come, a che velocità. Se dopo un giorno, o al massimo un giorno e mezzo, ancora non si sente niente, controllate di avere chiuso correttamente il recipiente e rimescolate con l’apposito arieggiatore (una palettina forata). Per il resto, è sufficiente attendere una settimana, lasciando il tutto a una temperatura stabile di circa 20 gradi.

Una volta controllata con il densimetro la densità della vostra birra è arrivato il momento di imbottigliare. Aggiungete la giusta dose di zucchero, prima di procedere al travaso della birra, mai fino all’orlo. Questa nuova aggiunta di zucchero permetterà ai lieviti rimanenti di dare via alla rifermentazione in bottiglia: come risultato troverete della schiuma in superficie. Tappate tutto quanto con un tappo a corona utilizzando la vostra tappatrice e attendete ancora un paio di settimane.

Quando la rifermentazione sarà completata, la vostra birra fatta in casa sarà finalmente pronta per essere gustata, soprattutto in compagnia.

[Credits: WIRED]