mercoledì, 24 Dicembre 2025

Food

Home Food Pagina 79
Proposte dal mondo del cibo: ristorazione, dieta, ricette e cucina

Flop italiano: è spagnolo il miglior ristorante al mondo

Credit: gamberorosso.it

Come tutti gli anni, anche TripAdvisor, la piattaforma online sulla quale possiamo leggere le recensioni e i commenti lasciati dai viaggiatori su alberghi e ristoranti, ha stilato la sua classifica d’eccellenza sui 356 migliori ristoranti nella categoria Fine dining, alias cucina raffinata.

A riguardo, noi amanti del Bel Paese, non possiamo che ricordarci quanto la cucina italiana sia amata in tutto il mondo e quanto costituisce da sempre uno dei maggiori punti di forza del nostro Paese. Guardando la Top 25 possiamo notare però, con parecchio rammarico, che non compare nessun ristorante italiano.

Al primo posto, infatti, spicca Martin Berasategui, proprietario del ristorante di Lasarte, Barcellona. Subito dopo troviamo l’Europea di Montreal e la Maison Lameloise di Chagny, in Francia.

Se con il primo e il secondo posto ci è andata male, purtroppo anche tra le prime dieci posizioni non troviamo nomi italiani, perché il primato spetta a ristoranti europei, fatta eccezione per il Narisawa, Minato, in Giappone e la già citata Europea. A seguire la Nuova Zelanda, l’Indonesia e gli Emirati Arabi.
A sorpresa, il famoso El Cellar de Can Roca si deve accontentare dell’undicesima posizione, mentre il Noma, altra eccellenza nel panorama internazionale, è inchiodata al numero 20. Chiude al venticinquesimo posto il Borago, di Santiago del Cile.

Ecco la classifica Top25 Fine Dining, stilata secondo gli utenti di TripAdvisor

1 – Martin Berasategui, Lasarte, Spagna
2 – Europea, Montreal, Canada
3 – Maison Lameloise, Chagny, Francia
4 – Adam’s, Birmingham, Inghilterra
5 – Restaurant Sat Bains, Nottingham, Inghilterra
6 – Geranium, Copenhagen, Danimarca
7 – Pic, Valence, Francia
8 – Narisawa, Minato, Giappone
9 – Le Manoir Aux Quat’ Saisons, Great Milton, Inghilterra
10 – Epicure, Parigi, Francia
11 – El Cellar de Can Roca, Girona, Spagna
12 – TRB, Beijing, Cina
13 – Table 9, Dubai, Emirati Arabi
14 – HanTing Restaurant, The Hague, Olanda
15 – Bouley, New York
16 – Alinea, Chicago, Illinois
17 – Restaurant Locavore, Ubud, Indonesia
18 – El Club Allard, Madrid, Spagna
19 – The French Cafe, Aukland, Nuova Zelanda
20 – Noma, Copenhagen, Danimarca
21 – Funky Gourmet, Atene, Grecia
22 – The Test Kitchen, Woodstock, Sud Africa
23 – La Bourgogne, Buenos Aires, Argentina
24 – Vue de Monde, Melbourne, Australia
25 – Borago, Santiago, Cile

Ma per quanto riguarda l’Italia? Nessun ristorante nostrano compare nei primi 25 al mondo, ma noi non ci dimentichiamo delle nostre eccellenze.

La Top 10 Italiana

Considerando solo la Top 10 italiana salta all’occhio la prevalenza di ristoranti romani, anche se la medaglia d’oro spetta al Riviera di Venezia. A seguire il Pipero, La Terrazza dell’Eden e la Pergola. Non mancano ovviamente nomi celebri come Piazza Duomo, che si colloca alla quarta posizione e l’Enoteca Pinchiorri all’ottava. In fondo alla classifica il Don Alfonso e il Da Vittorio.

A prescindere dalla classifica e dalle valutazioni sull’obiettività della piattaforma, concentriamoci su ciò che sta succedendo a casa nostra. Pare, infatti, che ci sia una notevole crescita di interesse degli italiani nei confronti della cucina e soprattutto dei ristoranti di lusso.
Complice di questo interessamento la massiccia presenza di chef nei programmi televisivi? O la curiosità di provare cibi più eleganti e raffinati? In ogni caso il The Fork parla chiaro: sempre più italiani effettuano prenotazioni in questa categoria.

Vegani e vegetariani: i locali da non perdere (FOTO)

Credits; mammafelice.it

Vegetariani e vegani sono nettamente in crescita nel nostro paese. C’è chi li considera una scelta di vita, chi invece una moda, ma non pensate che sia una scelta facile rinunciare alla carne. Essere vegetariani e vegani comporta piuttosto tanti sacrifici che condizionano la vita di una persona e di quelli che le sono vicino. Tuttavia, comunque la si voglia vedere, la cucina può sempre riservare delle sorprese. Ecco perché nel nostro paese sono in aumento locali e ristoranti, anche street food, che hanno una buona e originale selezione vegetariana e vegana, che accontentano le esigenze di tutti.

Impossibile scegliere i migliori, perciò vi consigliamo alcuni posti ad hoc in Italia da non perdere se volete assaggiare qualcosa di diverso dal solito cibo vegano e vegetariano. Le sole immagini fanno venire l’acquolina in bocca.

Rewild (Roma)

Panino-veggy

Vegani e vegetariani unitevi e ammirate questo panino veggy. Fate un salto al Rewild di a Roma, nella zona Garbatella. Il Rewild, aperto dal 2009, è il primo locale vegano nato nella Capitale. C’è una vasta varietà di panini, con ampia scelta di ingredienti e prodotti. Per chi cerca una cena golosa con fritti e ottime birre.

Dolce Vegan (Firenze)

Dolce-Vegan

Trovare un dolce adatto per vegani e vegetariani è un’impresa difficile. ‘Colpa’ dello strutto, prodotto di origine animale utilizzato in molte cucine italiane, sopratutto per dolci. Fortunatamente esistono molti locali dove si possono mangiare prelibatezze senza carne, come Dolce Vegan a Roma. Anche servizio take away.

Universo vegano

Veghina

Per mangiare una piadina vegana al 100% fate un salto da Universo Vegano, una catena di ristoranti nazionale dislocata su tutto il territorio italiano. Le loro “piadine veghine”, quasi esclusivamente realizzate con prodotti biologici e con farina di altissima qualità, sono le loro specialità: proposte originali, piatti gustosi e ricchi.

Mezzaluna a Torino (Torino)

MezzaLunaBio-e1444125970242

A Torino c’è Mezzaluna a Torino, il primo Bio Bar in città che possiede una vasta offerta gastronomica per una cucina originale, adatta per tutti i palati vegani e vegetariani. Prodotti al naturali da gustare sul posto o da portar via.

Joia (Milano)

Joia-Milano

E infine arriva Joia, l’unico ristorante vegetariano in Italia, e in Europa, con una stella Michelin. Joia è a Milano e i piatti sono un’idea dello chef svizzero Pietro Leemann per una cena elegante e raffinata, nonché dai nomi originali. Su Internet definiscono la sua cucina naturale: “un laboratorio di alta sperimentazione culinaria”.

Ecco i nostri locali vegani e vegetariani imperdibili. Voi ne avete provato qualcuno?

Credits photos: ilgiornaledelcibo.it

Ritorno al futuro day: per l’occasione arriva la Pepsi Perfect

photo credits: wired

Sono passati trent’anni dal 1985, anno in cui nelle sale usciva il primo film di una saga che ha appassionato generazioni. Una saga che ha saputo unire comicità e fantascienza ottenendo un successo inaspettato e senza tempo.
La trilogia che ha unito i gusti di genitori e figli è ricca di curiosità, chicche e particolarità che la rendono unica agli occhi di appassionati e non.

Chi conosce scene e battute dei tre film a memoria, ricorderà che il 21 ottobre del 2015 è un giorno di fondamentale importanza per la trama generale di Ritorno al Futuro.
In questa data, sempre cinematograficamente parlando, il goffo e sfigato Marty atterra in quello che, all’epoca, era il futuro. Affamato e assetato entra in un pub per ordinare qualcosa e in mezzo a tutto quel guazzabuglio moderno, riesce ad ordinare solo una Pepsi.
La Pepsi che si vede servire da un tavolo del locale in maniera robotica, però, ha una forma particolare e futuristica.
La struttura della bottiglia, infatti, è allungata e il logo cerca di rappresentare il più possibile una grafica in stile 2000. Il risultato è chiaramente anni 80, tuttavia trent’anni fa risultava nuovo e premonitore.

redit: monkeysfightingrobots.com
redit: monkeysfightingrobots.com

A poche ore dal tanto atteso 21 ottobre 2015, scopriamo che la compagnia della bevanda Pepsi ha deciso di vendere davvero la versione del futuro della famosa bibita.
Da domani, infatti, sul sito internet della Pepsi Cola saranno disponibili 6500 pezzi della Pepsi servita a Marty McFly, al prezzo di 20,15 dollari.

E voi, aspetterete la mezzanotte incollati al pc per comperare un esemplare di Pepsi Perfect e festeggiare così il Ritorno al Futuro Day?

McDonald’s chiude i battenti?

Credit photo: www.ilgiornale.it

Un happy meal ha sempre reso felici tutti i bambini che, dopo una giornata a scuola costretti a pranzare con minestrone e insalata, non vedevano l’ora di ingozzarsi di patatine, hamburger e chicken mcnuggets. Come un menù grande è il sogno di tutti gli adulti, soprattutto quando si impongono di seguire una dieta sana ed equilibrata. Ma, fra poco, riempirsi lo stomaco con il cibo di McDonald’s potrebbe diventare solo un sogno.

Il colosso dei fast food, infatti, almeno da quanto afferma il giornale britannico “The Indipendent”, sta vivendo una forte depressione e questi potrebbero essere i suoi “ultimi giorni“. Lo scorso aprile McDonald’s aveva annunciato che prima della fine dell’anno avrebbe chiuso circa 700 dei suoi ristoranti in tutto il mondo e la situazione, da allora, non sembra affatto migliorata.

Ma quali sono i motivi che potrebbero portare alla chiusura della famosissima multinazionale americana?
In primis c’è il fattore delle perdite costanti – circa 2,6% rispetto al 2014 – e poi si chiudono molti più locali di quelli che, invece, si aprono.
Ma il vero e proprio problema è rappresentato dalle condizioni di lavoro dei dipendenti: un sondaggio condotto da Mark Malinowski rivela che il loro indice di gradimento – in una scala da 1 a 5 – supera di pochissimo l’1,69.

Dati peggiori non ce ne sono mai stati da quando McDonald’s ha aperto le sue porte al pubblico: questo potrebbe essere anche collegato al fatto che il grande colosso, negli ultimi anni, ha cercato di rimodernarsi ed adattarsi sempre più ai gusti e alle richieste del pubblico. Sempre nel sondaggio, infatti, emerge che ai dipendenti non sono piaciute diverse iniziative: estendere gli orari della colazione e l’opzione “Create Your Taste” – che permette ai clienti di scegliere tra moltissimi ingredienti sempre più light – ha solo portato più stress a chi lavora in cucina e dietro la cassa.