martedì, 19 Novembre 2024

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Come avere successo: la parola a Diane von Furstenberg

Non occorre essere delle str**ze per avere successo: ad affermarlo è la leggendaria Diane von Furstenberg, dal suo vasto e coloratissimo studio, in cima all’edificio del Meatpacking District di New York, che ospita il quartier generale di DVF.

DianevonFurstenberg

Dall’alto dei suoi quarant’anni di carriera, la stilista di origine belga ha affermato che ogni persona può raggiungere il vertice nel suo settore con il sorriso sulle labbra, bandendo ogni forma di aggressività. Il mondo della moda e del lavoro in generale può essere spietato, ma secondo la designer naturalizzata americana, questo non ci autorizza ad essere altrettanto dure.

DVF

Diane von Furstenberg è diventata un’icona della moda, grazie all’invenzione del “wrap dress“, l’abitino a vestaglia che ha liberato le donne dall’eleganza formale degli anni settanta/ottanta, consegnandole allo stile più rilassato e sensuale di abitini stampati, un’icona per “brave ragazze sexy“.

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Nel 1974 appare lo slogan della griffe: “Per sentirti donna indossa un abito“. Nel 1976, diventa il simbolo del potere della donna e della libertà. Diane Von Furstenberg è oggi un brand di lusso internazionale, con una collezione completa di prêt-à-porter, costumi da bagno, accessori, borse, scarpe, valigie e occhiali, che rispecchia fedelmente i valori della griffe e che collabora con altre grandi case di moda.

Ho realizzato i miei sogni, ho vissuto le mie fantasie, ho avuto quello che volevo: la vita di un uomo nel corpo di una donna“. La stilista, a 67 anni e con un curriculum carico di successi, mette a disposizione delle donne tutto il suo know-how di imprenditrice di successo ed ha affermato: “È importante avere un’identità, un vero e proprio DNA“.

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In ogni trattativa d’affari che ho fatto – rivela Diane von Furstenberg – ho sempre cercato di identificarmi nell’altra persona e di capire anche i suoi interessi e punti di vista. Ciò non significa un’accettazione passiva, ma piuttosto una comprensione profonda, utile per individuare gli obiettivi comuni che sono alla base di ogni buon accordo“.

Odio le strumentalizzazioni delle donne, certi show televisivi mi fanno arrabbiare – continua Diane – non bisogna essere delle stronze per avere successo! Da ragazza non sapevo bene quello che volevo fare nella vita, ma sapevo esattamente che tipo di persona avrei voluto essere: una donna indipendente e responsabile. Essere onesti con se stessi è importante per trovare la nostra strada“.

Diane Von Furstenberg è una donna dalle mille risorse e una griffe innovativa e femminile, diventata uno dei brand preferiti delle working girls, perché unisce con brio eleganza e casual, colori accesi e tagli irregolari.

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Buon compleanno Sophie Marceau (FOTO)

È il tempo di fare gli auguri a Sophie Marceau, icona e sogno romantico, e non solo, di tanti adolescenti da ragazzina, Sophie resta una delle donne più desiderate e belle, anche se il tempo delle mele è passato da un pezzo.

L’affascinante attrice francese, diventata celebre durante l’adolescenza grazie al film cult “Il tempo delle mele“, festeggia oggi 17 novembre 48 anni. Con quel film è diventata l’adolescente più famosa di Francia e il sogno proibito dei teenager degli anni ’80. Sophie Maupu, in arte Sophie Marceau, aveva appena 14 anni quando venne scelta per interpretare il film di Claude Pinoteau, che nel 1980 ottenne un successo internazionale folgorante. Parigina doc, nel 1982 il regista replica il successo del primo film con “Il tempo delle mele 2” e la Marceau vince il César come giovane promessa del cinema francese.

Iltempodelle mele

Ricordiamo tutte la scena del compleanno, con i ragazzini che ballavano e approciavano l’altro sesso nei modi più goffi. Abbiamo tutte tenuto il fiato sospeso quando lui le arriva alle spalle, le infila le cuffie e la porta al centro della pista a ballare un lento sulle note di Reality di Richard Sanderson. La bacerà? La Vic di Sophie Marceau ha rappresentato migliaia di ragazzine e per questo è diventata un personaggio iconico: aveva un bellissimo taglio di capelli, era altera e romantica, linguacciuta e seducente. Diceva anche che un giorno avrebbe spezzato molti cuori: come non volerla imitare?

Sophie, ha vissuto la sua vita con due figli e tre storie importanti, tra cui quella con l’attore Christophe Lambert, da cui poi ha divorziato. A 16 anni, sentendosi imprigionata dal contratto firmato con la Gaumont, decide di ricomprarlo. Sborsa 1 milione di franchi per sentirsi libera di scegliere i ruoli da interpretare. Arriva così l’incontro con il regista polacco Andrzej Żuławski, che la dirige in “L’Amour braque” nel 1985, prima di diventare suo marito. Con lui, girerà anche altri film, ma la relazione, verrà ufficializzata più tardi destando scalpore soprattutto per la differenza di età, lei ha 18 anni, lui 44.

Molto rapidamente la giovane attrice si trova al fianco delle grandi star della settima arte d’oltralpe: Gérard Depardieu, Jean-Paul Belmondo. Nel 1995 passa alla regia di un cortometraggio. Nello stesso anno è diretta da Michelangelo Antonioni e Wim Wenders nel film “Al di là delle nuvole“. Gli anni ’90 segnano anche il suo ingresso dalla porta principale di Hollywood, dove gira Braveheart, di e con Mel Gibson, e Anna Karenina. La fama internazionale la porta anche a al fianco di 007 in “Il mondo non basta“, nel 1999.

Gli interessi della Marceau non si limitano al cinema: scrittrice (“Menteuse”), pittrice, fervente animalista e madrina dell’organizzazione Arc-en-ciel, che si occupa dell’infanzia. “L’invecchiamento non deve essere visto come la fine della seduzione. Restano l’amore, lo scambio, il fascino, la comprensione intellettuale. Rileggete “Una veille maitresse” di Barbey d’Aurevilly: è sublime, nel libro il protagonista preferisce una signora spregiudicata alla molto più nobile, ricca e illibata fidanzatina. Inoltre, per la strada, sono ancora molti gli uomini molto più giovani di me che si voltano e mi guardano“, ha commentato Sophie al giornale Elle, riguardo all’amore in età adulta.

Noi di Blog di Lifestyle, le facciamo i migliori auguri con una gallery dedicata alla bellissima Sophie.

Gli abiti da sposa più belli (FOTO)

Sono gli abiti da sposa più belli del mondo: pizzi, merletti, decori e ricami delle più antiche sartorie, colore bianco puro lungo le linee dei vestiti ed eleganza delle forme. Una raccolta di foto per sognare ancora a suon di marcia nuziale e petali di rosa.

Da Grace Kelly a Elisbetta Canalis, da Kate Middleton a Amal Alamuddin: tantissime sono state le star e i personaggi famosi ad aver indossato abiti meravigliosi. Fotografie, immagini, ricordi, esclusive: tutti alla caccia degli abiti da sposa più belli e originali di sempre. Chi sarà stata all’altezza del compito?

Sono abiti da sposa che lasciano il segno, che saranno ricordati in eterno e attireranno gli occhi più indiscreti e curiosi di tutto il globo. Stile, classe ed eleganza per uno dei giorni più belli ed importanti di una vita intera. Abbiamo raccolto una carrellata di abiti da sogno, per essere la sposa più invidiata di sempre.

La famosa designer israeliana Julie Vino ha dato vita ad una delle collezioni più belle del mondo: Provenza Collection.

Ecco le meravigliose creazioni di Nicole Spose. Un sogno, una passione, l’impegno di ogni giorno affinché un’ambizione diventasse realtà. Collezioni che parlano di una moda fresca e giovane, che sa dettare le tendenze, non tralasciando qualità e impronta sartoriale.

La tradizione familiare portata in alto dal marchio tutto italiano. Alessandra Rinaudo, fondatrice del marchio insieme al marito Carlo Cavallo, ha respirato fin da bambina le atmosfere dell’antica sartoria d’alta moda. Nicole è espressione dell’artigianalità che si riconosce nei valori di classe, eleganza e raffinatezza. Sette i punti vendita: a Milano, Torino, Manta, Centallo e Alba, Bassano del Grappa e Savona.

Ecco l’abito firmato Mori Lee. Ricoperto di cristalli sul corpetto con una linea asimmetrica, ha la gonna vaporosa a balze in organza, la scollatura a cuore senza spalline ed è perfetto per mascherare qualche rotondità sul punto vita.

Gli abiti da sposa più belli (FOTO)

Ecco il dettaglio del bellissimo abito di Zuhair Murad.

Gli abiti da sposa più belli (FOTO)

Cosa desiderare di più di un vestito così?

Victoria’s Secret: il ‘perfect body’ fa polemica

Quando pensiamo a Victoria’s Secret, noto marchio di lingerie americano, ci vengono subito in mente quelle bellissime modelle statuarie e perfette che hanno fatto, e tuttora fanno, la storia della maison, e che non per nulla vengono chiamate Angeli. Parliamo di bellezze come Adriana Lima, Candice Swanepoel, Alessandra Ambrosio, Gisele Bundchen, Miranda Kerr ma anche Naomi Campbell e Tyra Banks.

Nell’immaginario collettivo queste donne vengono considerate perfette, grazie ai loro corpi magri, privi di cellulite e alla loro straordinaria bellezze, tant’è che Victoria’s Secret ha promosso una campagna- che ha come protagoniste dieci modelle- con un messaggio ben preciso: The perfect body.

La campagna però ha suscitato piuttosto scalpore. Donne da ogni parte del mondo hanno firmato una petizione su Change.org- lanciata da Frances Black, Gabrielle Kountourides e Laura Ferris tre studentesse inglesi- in cui accusavano il brand di dare un cattivo esempio di perfezione. Difatti dobbiamo ricordarci che le donne della campagna pubblicitaria sono delle modelle e per tanto, data la loro professione, devono mostrare un corpo appunto “perfetto”. Ma al mondo non tutte le donne hanno quei fisici mozzafiato, e la maggior parte di loro convive ogni giorno con dei difetti fisici- troppo magra, troppo grassa, troppo bassa, troppo alta, etc- così, al di là del messaggio mandato da Victoria’s Secret, oltre 23.000 donne si sono mobilitate firmando la petizione e facendo girare l’hashtag #imperfect.

Dato il grande successo della petizione, il brand ha cambiato slogan da The perfect body a ‘A body for every body’. Le tre studentesse inglesi si sono dette entusiaste del risultato: “Siamo assolutamente felici per la notizia che il brand Victoria’s Secret ha modificato la frase sul loro sito web da ‘perfect body’a ‘A body for everybody’. Riteniamo che questo cambiamento sia un messaggio più sano.”

La vicenda ricorda molto quella che ha visto come protagonista la stilista Stella McCarteney qualche mese fa, finita nel mirino delle polemiche a causa del lancio di un cattivo messaggio di canone di bellezza rappresentato da una modella anoressica.