domenica, 7 Dicembre 2025

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Karl Lagerfeld si trasforma in una Barbie

Capelli bianchi raccolti da una coda, occhiali scuri, guanti tagliati alle dita e sempre in abito nero, sono queste le caratteristiche che rendono iconico, e riconoscibile, lo stilista e fotografo Karl Lagerfeld, designer di Chanel e Fendi.

Il suo stile è la sua firma e il suo look è ciò che lo rende iconico. Così la celebre azienda di giocattoli Mattel ha deciso di lanciare sul mercato, in limited etidion, una Barbie ispirata allo stilista tedesco vestita esattamente come lui: dai capelli biondo platino da sembrare bianchi e raccolti in una cosa, alla camicia bianca a collo alto, cravatta nera, giacca e pantalone skinny sempre in nero, fino agli immancabili guanti tagliati alle dita e i grandi occhiali da sole neri. Una perfetta riproduzione dello stilista al femminile.

La Barbie Lagerfeld, che fa parte della linea Barbie Collector, verrà messa in vendita a partire dal prossimo autunno e verrà distribuita in tutto il mondo.

Le più fashioniste faranno sicuramente a gara per averla, essendo in limited edition, e siamo sicure che tutte le muse di Karl, da Blake Lively a Cara Delevigne, non mancheranno dall’acquistarla, così come Anna Wintour (direttrice Vogue Us), Franca Sozzani (direttrice Vogue Italia) e l’eccentrica Anna Dello Russo (consulente creativa Vogue Japan).

L’unico particolare assente in questa riproduzione è Choupette, la fortunatissima gatta bianca di Karl Lagerfeld, che lo stilista accudisce come se fosse una figlia.

Gli italiani davanti ai dolci? Rustici o fashion, moderni o radical(FOTO)

Si chiama “Quadrato semiotico degli amanti dei dolci” il risultato dell’analisi che Cameo Muu Muu, leader nella produzione di budini, ha commissionato a Squadrati, istituto di ricerche di mercato.

Così l’azienda si è armata di tool di monitoraggio ed ha estrapolato circa 10.000 conversazioni user-generated su facebook, twitter e blog italiani avvenute nei tre mesi di primavera (dal 16 marzo al 16 giugno).
Sono partiti da chiavi di ricerca molto ampie, come “dolci” o “dessert” e, grazie alla mappe contestuali automatizzate, hanno individuato altre chiavi di ricerca, correlate alle principali, ma più precise e parlanti – es. “dolce al cucchiaio”, “budino”, “cake design” etc-.

Poi sono passati all’analisi semiotica delle conversazioni e infine per raccontare la ricerca hanno optato per il quadro semiotico.

Quindi questa ricerca risulta essere di tipo qualitativo, ed ha origine nelle espressioni spontaneamente contenute in rete, nella quale emergono atteggiamenti verso dolci e dessert ben definiti.

Sul sito di Squadrati, l’azienda che ha creato l’analisi, si legge: “Se amate l’estetica del dolce grezzo e quando parlate di dolce la retorica del dovere vince su quella del volere –i dolci devono essere artigianali, lo zucchero deve essere di canna– siete irrimediabilmente degli apocalittici del dolce.

Se siete per l’estetica leziosa e i vostri discorsi sui dolci vertono sempre sul piacere del risultato finale, in termini di gusto e/o di aspetto, siete degli integrati del dolce.
Chiaramente se il vostro consumo di dolci si pone in continuità con il passato e/o i gusti più comuni siete tra i consumatori mainstream, viceversa se anche nella scelta del dolce rivedete un processo di ricerca e un segno di distinzione siete dei consumatori trendy
“.

I poli del quadrato: RUSTICI vs MODERNI, RADICAL vs FASHIONISTI

Insomma il risultato è un quadrato semiotico, i cui quattro poli sono stati definiti: rustici, moderni, radical e fashionisti.

I rustici: Amano i dolci semplici della tradizione italiana e, quando possibile, preparano i dolci in casa. Discutono di ricette e della fase di preparazione e non amano le sperimentazioni.

I moderni: Non disdegnano i dolci industriali (budino, panna cotta ecc.) che scelgono anche per la comodità che offrono. Del dolce la cosa più importante è il momento dell’assaggio.

I radical: Sono attenti alle tendenze salutiste e sono esperti di dolci “senza” (es. senza edulcoranti, senza farine raffinate). Discutono di ingredienti e origine dei prodotti e amano le sperimentazioni (es. budino all’agar agar).

I fashionisti: Hanno un gusto esterofilo, un debole per il cake design e un approccio molto fashion al dolce: sono attratti dalle ultime novità e pongono l’attenzione sull’aspetto estetico del dolce.

E voi in quale fetta siete?

Ceretta addio: la moda inglese dice no alla depilazione (FOTO)

Se sei stanca di depilarti, allora puoi approfittare dell’inquietante moda inglese di non depilarsi, sbarcata anche in Italia.

Sarà stato il continuo inseguimento di canoni estetici inarrivabili, sarà per la rottura delle infinite cerette, che molte donne hanno deciso di aderire a questo singolare club, che dice stop alla depilazione, e pubblicando orgogliosamente sui social network le foto delle loro gambe pelose, formando l’Hairy Legs Club, la “Lega delle gambe pelose”.

Ragazze di età compresa tra i 15 ed i 25 anni si sono unite in questa campagna sociale per la riappropriazione del diritto a non rasarsi. Lo scopo principale dell’iniziativa è proprio contrastare e criticare, i canoni estetici odierni che impongono a molte donne il sofferto ed estenuante rituale della ceretta integrale.

La tendenza a non depilarsi e mostrarsi in pubblico e nei selfie con le gambe totalmente pelose sta spopolando e raccogliendo sempre più seguaci. In alcuni scatti, le autrici però hanno omesso il proprio volto per non rendersi riconoscibili: senz’altro l’effetto è stato anche quello di non poter riconoscere se si tratti di gambe femminili o maschili.

Cleopatra era considerata la donna più bella del mondo e non era depilata. Nuova tendenza di tornare ai vecchi canoni di bellezza o inquietante moda a tratti raccapricciante? Lo scopriremo solo vivendo. L'”orgoglio del pelo“, intanto, si fa sentire e per rendervi conto del fenomeno web, date un’occhiata alla gallery, che farebbe invidia a quel pelosone di “Chewbecca“.

Jumpsuit: tute intere di tendenza per l’estate (FOTO)

credits photo : stylebloguk.com

L’estate non accenna a fermarsi in fatto di trend, infatti tornano anche loro, le jumpsuit, ovvero le tute intere. Una mise da lavoro trasformata in un vero e proprio capo di tendenza, la jumpsuit torna di moda più che mai nelle sue tante versioni.

Proposta in vari modelli e in tante fantasie, la jumpsuit può essere corta, lunga, a tinta unita, colorata, nelle tonalità pastello, con stampe floreali, non importa, l’imperativo è averne una nell’armadio.

Tanti i brand, low cost e non, che hanno proposto le tute intere nelle più svariate fantasie e nei tanti modelli, da quelli fascianti ed aderenti a quelli più morbidi sui fianchi.
Vediamo nella gallery le tute intere di tendenza per l’estate.

Stella McCartney

Per un look casual chic, la stilista Stella McCartney propone jumpsuit dalle linee semplici ma con un tocco un po’ sexy, lasciando la spalla scoperta. Di tendenza anche quelle con stampe floreali.

Zara

Semplici e alla portata di tutte le tasche sono le jumpsuit del brand low cost Zara, colorate e con tanti pois. Corte o lunghe, queste jumpsuit sono perfette anche per un look da spiaggia.

Vero Moda

Trionfo di stampe floreali e fantasie etniche per le jumpsuit di Vero Moda, romantiche e molto femminili.

Curve Asos

Anche per le donne curvy Asos ha proposto delle jumpsuit dalle linee morbidi sul punto vita, ma che risaltano con femminilità le silhouette più rotonde.

Valentino

Assolutamente sofisticate ed eleganti le jumpsuit firmate Valentino. Dal classico rosso, colore della maison, a quelle nere o colorate, ma dalle linee classiche e glamour. Perfette per chi non vuole passare inosservata anche d’estate.