sabato, 6 Dicembre 2025

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La rivoluzione delle star contro i reggiseni (FOTO)

I seni femminili pubblicati non solo sulle cover dei giornali dedicati ai maschietti, ma mostrati orgogliosamente in eventi, spettacoli e persino nei luoghi pubblici da donne non famose.

A guidare la rivoluzione è stata Rihanna, che ha pubblicato e sfoggiato una serie di topless negli ultimi tempi, a partire dalle foto postate su Instagram, che sono state censurate dal social, con tanto di risposta ironica della cantante, che è voluta andare contro questi tabù presentandosi sotto 216mila Swarovsky, cuciti per lei da Adam Selma, al Cfda, gli Award della moda decretati dai più grandi design americani.

La cantante ha meritato il premio dell’icona dell’anno e si è presentata sul palco con un velo che non lasciava nulla all’immaginazione. “Le regole della moda“, ha detto, “sono fatte per essere infrante“. Oltre alla cantante Rihanna, anche Scout Willis, figlia dell’attore Bruce, si è innalzata a suffraggetta pro-topless, sfidando la censura di Instagram e andando in giro con i seni al vento.

Al richiamo dell’hashtag #FreeTheNipple ha postato come immagine del suo profilo Twitter la cover del magazine in cui Rihanna appare in topless e inoltre ha pubblicato una foto in cui cammina per la Lower East Side, a seno nudo e con una gonna fiorata in vita, con il messaggio: “What @instagram won’t let you see #FreeTheNipple“. L’erede di Bruce Willis e Demi Moore si è presentata al Nylon’s Young Hollywood Issue party di Los Angeles con capezzoli in vista.

Nicki Minaj sul palco del Summer Jam di New York, l’evento dedicato alla musica hip hop, si è presentata con una mini t-shirt a rete che non nascondeva nulla. Anche Kendall Jenner, appena compiuti i 18 anni ha posato in un demi-topless per Interview. Per non parlare di Miley Cyrus, ormai famosa per le sue trasgressioni, che torna a far parlare di sè col suo nuovo video “Tongue Tied“, nel quale la ex stellina Disney si mostra in topless coperta solo da slip, bende in latex e calze a rete.

Ma non sono solo le celebrità a portare avanti il movimento di liberazione dal reggiseno. Un club di lettrici, il Misto Topless Pulp Fiction Appreciation Society, nato in un locale gay, che si riunisce nei parchi di New York per incontri di lettura a seno libero, ha come slogan delle signorine “Bruciate i reggiseni non i libri“. La città di New York non sanziona il topless, ed è bene che tutte le donne lo sappiano. Anceh le sostenitrici del Peta, l’associazione in difesa degli animali inneggiano il potere del topless, che però in quasi tutti gli Stati è vietato, a volte persino in spiaggia.

Con il successo nel 1964 del monokini, costume con due bretelle che lasciava il seno in vista, e Brigitte Bardot che sulla spiaggia di Saint Tropez mostrava le sue curve senza pudore, la rivoluzione era già iniziata in tempi non sospetti.

Mondiali 2014: gli outfit dei calciatori fuori dal campo (FOTO)

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Siamo abituati a vederli sempre in pantaloncini e maglietta, con i calzettoni e le scarpe da tennis, ma come sono fuori dal campo i calciatori che fra pochi giorni inizieranno la loro avventura al Mondiale? La loro bravura sul terreno di gioco rispecchia il loro look? O c’è qualcuno che si merita un bel cartellino rosso?

A pochi giorni dall’inizio di questa nuova avventura in Brasile, siamo andati a spiare come sono i protagonisti del Mondiale 2014 nella vita di tutti i giorni. E per questo motivo la sfida per la Coppa del Mondo può diventare interessante anche a chi non capisce niente di calcio o a chi, semplicemente, non piace questo sport.

Vediamoli insieme, iniziando proprio dalla nostra nazionale.

Tra gli azzurri, uno che si fa notare per i suoi outfit stravaganti – e non solo – è Mario Balotelli. Sempre pronto a seguire le ultime tendenze e novità riguardo la moda, il centravanti della nazionale italiana si fa sempre riconoscere, ostentando più del dovuto. Super Mario non si fa problemi a presentarsi con tute e larghe felpe, con enormi loghi e con i nomi delle marche che preferisce ben visibili.

Anche il resto della nazionale italiana presenta un modo di vestire tutto particolare, a partire da Gigi Buffon. Lasciare la moglie lo avrà portato ad un peggioramento nel look? Sembra proprio di si: infatti il portiere non rinuncia mai ai suoi maglioncini colorati e fin troppo ricamati.

Il centrocampista Andrea Pirlo, invece, riesce sempre a rendere il suo stile accurato, nonostante indossi anche capi sportivi, come dimostrano le sue insolite giacche.

Daniele De Rossi e Leonardo Bonucci, rispettivamente centrocampista e difensore, sono in grado di alternare look molto sportivi – tute, maglioncini e larghe felpe – ad outfit più eleganti, senza però rinunciare agli amati jeans o ad abiti molto originali, come camicie stile boscaiolo.

Uno che però di stile se ne intende veramente è Claudio Marchisio. Il centrocampista della Juventus è, senza dubbio, il calciatore più elegante tra tutti gli azzurri.

A competere con il centrocampista azzurro abbiamo il pallone d’oro in carica e, sicuramente, uno dei calciatori più sexy di questo mondiale: Cristiano Ronaldo. Oltre alla sua bellezza e alla sua bravura in campo, l’attaccante del Real Madrid possiede anche un certo stile nell’abbigliamento. Il bel portoghese si veste come tutti i ragazzi della sua età: solitamente porta jeans e maglietta, accompagnati, in determinate situazioni, da gilet o maglioncini che gli danno un tocco di classe in più. Solo nelle occasioni più importanti, come la cerimonia della consegna del Pallone d’oro, vediamo che Ronaldo indossa sempre abiti piuttosto eleganti.

Dall’Argentina, però, arriva qualcuno in grado di far concorrenza sia a Marchisio che a Ronaldo in fatto di classe: Lionel Messi. La pulce del Barcellona, grazie ai vestiti disegnati per lui da famosi stilisti internazionali, è sempre molto raffinato nell’abbigliamento.

Per quanto riguarda la nazionale spagnola, notiamo lo stile molto sportivo di Iker Casillas e di Gerard Piquè. Al contrario del portiere, che si è fatto vedere in giro anche in infradito, risultando un pò trasandato, il compagno della bella Shakira ha dimostrato di saper indossare anche vestiti molto casual.

Quindi, quasi tutti outfit abbastanza easy: infatti proprio questo sembra essere lo stile preferito dalla maggior parte dei calciatori di questo imminente Mondiale.
Ma c’è anche chi rende questo stile ancora più rilassato. Uno di loro è il ghanese Kevin Prince Boateng, che indossa maglie grosse, pantaloni larghi e molto comodi, cappellini e sneakers, apparendo simile ad un rapper. Anche l’attaccante del Brasile Neymar ha uno stile analogo: veste indumenti giovanili e alla moda, ma senza esagerare troppo.

Per vedere tutti i migliori look dei nostri calciatori non vi resta che guardare la nostra gallery, nella speranza di riuscire a vederli più spesso così.

Guarda l’abito e indovina il film

Alcuni li indovinerete subito, altri invece saranno un po’ più complicati. Ma alla fine, quanti film riuscirete a riconoscere?

Questa è la domanda che accompagna “The same man in popular movie costumes”, l’ultimo lavoro di Daniel Cuello, fumettista, illustratore e blogger di origini argentine, che vive e lavora in Italia da molti anni, esattamente dal 1990. In passato alcuni suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre, a Udine e a Bologna, e utilizzati come copertine per alcune riviste o come fotogrammi nel montaggio di alcuni cortometraggi per il web.

In uno dei suoi ultimi progetti, molto divertente, Daniel ha disegnato lo stesso omino cicciuto sulla sessantina, che diventa manichino per l’occasione, nella stessa posizione che di volta in volta cambia abito indossando in ogni disegno un nuovo abbigliamento, che è una citazione cinematografica diversa. Giocando sul dress code, Cuello lancia la simpatica sfida.

Gli abiti e gli accessori di scena sono capaci di esercitare un fascino potente nei cinefili appassionati. Capire il titolo del film solo dai costumi di scena diventati super cult, quindi per gli amanti del cinema, sarà una passeggiata, ma vi possiamo assicurare che alcuni non sono per niente facili, quindi vi sfidiamo ad indovinare i titoli dei famosi film, sfogliando la nostra gallery.

(le soluzioni del gioco le scoprirete cliccando sulle immagini)

Le famiglie più potenti dell’industria della moda

I loro avi hanno iniziato come sarti o come commercianti di tessuti, hanno fatto a poco a poco fortuna e hanno creato delle fruttuose attività. I loro successori hanno continuato questa strada espandendo ancora di più il lavoro dei loro padri,nonni o chi prima di loro, fino a creare dei veri e propri imperi della moda.

Oggi queste famiglie, che hanno ereditato il frutto del duro lavoro dei loro nonni e hanno fatto evolvere piccole attività in grandi aziende e atelier sparsi in tutto il mondo, possiedono un cognome che gli dà fama e prestigio; sono le famiglie più potenti dell’industria della moda.

La famiglia Missoni

L’azienda Missoni, che inizialmente era un’officina di maglieria, venne fondata nel 1953 a Gallerate da Ottavio Missoni (di origine siciliana) e dalla moglie Rosita. Gli affari della famiglia crescevano progressivamente, ma il successo arrivò nel 1967 quando presentarono la loro prima collezione al palazzo Pitti di Firenze. Da lì a poco tutti i giornali iniziarono a parlare dello stile di questa nuova casa di moda. Nel 1970 i coniugi Missoni e i loro figli aprirono la loro prima boutique negli Stati Uniti. Oggi l’azienda è gestita dai figli di Ottavio e Rosita: Angela è il direttore artistico, Luca è il responsabile tecnico e designer mentre Margherita, la figlia di Angela, si occupa degli accessori ed è ambasciatrice dell’azienda.

La famiglia Prada

Miuccia Prada,

La nota casa di moda milanese fu creata dai fratelli Martino e Mario Prada nel 1913 con lo scopo di vendere borse accessori di lusso. Il successo della loro boutique, grazie ai prodotti di alta qualità, non tardò ad arrivare. Successivamente fu Luisa, la figlia di Mario, a gestire l’azienda e dopo di lei toccò a sua figlia Miuccia, che ne diventò proprietaria nel 1978. Oggi Miuccia Prada è una delle donne più ricche e potenti al mondo secondo Forbes, mentre la sua azienda e una delle più fruttuose a livello mondiale. Nel 2014 Prada ha aperto il suo primo café, , nel grande magazzino Harrods di Londra. Inoltre Prada è anche sponsor ufficiale della Luna Rossa. Miuccia Prada ha inoltre fondato il marchio Miu Miu nel 1993.

La famiglia Armani

La famiglia Armani

Giorgio Armani, dopo aver lavorato come stilista presso altre aziende, lancia il noto marchio che porta il suo nome solo nel 1975. Per il suo stile classico e per il suo modo capire come le donne vorrebbero essere vestite, la casa di moda di Re Giorgio conquista apprezzamenti da ogni parte del mondo. Giorgio Armani è il quarto uomo più ricco d’Italia secondo Forbes,e oggi dirige la sua azienda con i nipoti Roberta e Andrea e la sorella Rosanna.

Le famiglia Fendi

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Nel 1918 Adele Casagrande apre a Roma un piccolo negozio di pellicceria che prenderà il nome di Fendi dopo il matrimonio di questa con Edoardo Fendi, nel 1925.
Dopo la morte di Edoardo, le cinque figlie della coppia prendono in mano le redini dell’azienda, che nel corso degli anni si era ingrandita, collaborando in ogni settore creativo. Negli anni 60, Karl Lagerfeld, che allora era uno stilista emergente, inizia a lavorare per la maison apportando delle novità che porteranno al successo della casa di moda e che ancora oggi sono il tratto distintivo della maison. Con Silvia Venturini Fendi, nipote di Adele Fendi, nasce la celebre borsa baguette. Oggi l’azienda è gestita da Silvia, da sua figlia Delfina Delettrez che si occupa degli accessori e da Karl Lagerfeld.

La famiglia Versace

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Dopo aver imparato qualcosa nella sartoria dove lavorava la madre, Gianni Versace lascia la Calabria e parte alla volta di Milano dove inizia a lavorare come stilista presso alcune case di moda. Gianni inizia così a farsi conoscere e nel 1978, in collaborazione con il fratello Santo, apre la maison che porta il suo nome. Negli anni 80 anche la sorella Donatella entra in società con i fratelli. Dopo la morte di Gianni, Santo diventa il presidente dell’azienda mentre Donatella la vicepresidente. Allegra Versace, figlia di Donatella, possiede il 50% dell’azienda, percentuale lasciatole in eredità dalla zio.

La famiglia Lauren

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Il successo di Ralph Lauren (nome di battesimo Ralph Lifschitz) avviene nel 1967, quando egli lancia una collezione di cravatte che viene seguita da una prima collezione d’abbigliamento maschile. Nasce così Polo Ralph Lauren, collezione ispirata ad uno degli sport più eleganti al mondo. Nel 1969 apre la prima boutique prettamente maschile, a New York. Alcuni anni dopo si occupa anche di una linea da donna, basata su un look classico e da camicie dal taglio maschile. Oggi Ralph Lauren è uno degli stilisti più ricchi al mondo, dopo Giorgio Armani.