giovedì, 19 Dicembre 2024

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Brigitte Bardot: un’icona di stile senza tempo (FOTO)

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Lo scorrere del tempo, e i segni che inevitabilmente esso lascia, sembrano non essere una questione di rilievo per Brigitte Anne Marie Bardot.
E a giudicare dall’impronta che ha lasciato in fatto di stile e bellezza, possiamo essere tutti d’accordo con lei.

“Compirò 80 anni in settembre, e me ne infischio”

Sì, perché i fatidici anni ’60 che l’hanno resa icona del cinema francese, e internazionale, sono passati da un po’, ma nonostante questo Brigitte Bardot resta la musa insormontabile di molte donne.
Iniziando dal look, che rispecchia a pieno il suo animo anticonformista, il total balck della bella B.B (conosciuta così da quando da bambina la chiamavano “Brì-Brì”) è ancora oggi un must per le donne.
I capelli biondi mai davvero in ordine, e la frangia – forse – troppo lunga, le sono stati sempre invidiati. E difficilmente ci si dimentica dei suoi occhi, sempre accuratamente truccati di nero.

Nata il 28 settembre del 1934, da una famiglia benestante nel quartiere residenziale di Passy, a Parigi, Brigitte Bardot seguiva due grandi passioni: la musica e la danza.
Ma il suo debutto sulla copertina Elle a soli 15 anni, ha fatto sì che venisse notata dal regista Roger Vadim. Un incontro che le ha cambiato la vita: Roger l’ha condotta verso un successo cinematografico sempre in ascesa, e da lì a poco sono anche diventati marito e moglie. Un matrimonio di quelli che durano poco, e fanno parlare tanto. Brigitte, dopo, si è sposata altre tre volte.

E se oggi una donna in bikini non fa più scalpore, di certo non era così quando il due pezzi è stato reso tendenza proprio da lei, ritratta in quegli scatti in bianco e nero per cui verrà sempre ricordata come icona sexy.
Ciò nonostante, indossava spesso camicie e pantaloni, era raro vederla in gonna o mini-abiti. Il suo tocco di estro era dato da ampi cappelli di paglia intrecciata, e da occhiali da sole sempre molto grandi, un po’ per tendenza, un po’ per nascondersi dai tanti paparazzi che la seguivano in ogni dove.

“La celebrità ha fatto della mia vita un inferno”

Ed è su queste parole che Brigitte Bardot ha abbandonato il cinema prematuramente.
Oggi dedica la sua vita all’amore incondizionato verso gli animali. Ha anche istituito la Fondazione Brigitte Bardot nel 1986, e afferma di non rivedersi in quella ragazza carina, la cui vita da star non le appartiene più.
Impegnata oggi in un nobile ruolo, noi non possiamo che ricordarla sorridente e con il suo sguardo spensierato.

La moda firmata Pretty Little Liars by Aeropostale Clothing

L’economia, il costume, la moda. Dalla televisione al lifestyle quotidiano delle aziende: un filo rosso lega questi settori.
Lo dimostrano le sempre più numerose collezioni di abiti o accessori che si ispirano alle serie tv del momento.
Alcuni Telefilm di oggi, mettono sempre più la moda in evidenza, attraverso gli abiti e gli accessori dei personaggi. Tra questi telefilm possiamo trovare gossip girl, pretty little liars e sex and the city.

I costumisti svolgono un ruolo fondamentale nella scelta e selezione dei vestiti, che aiutano a caratterizzare i personaggi, che inevitabilmente diventano delle icone di stile.
Da Sex and the city a Gossip Girl, ora è il turno di Pretty Little Liars.

Questo telefilm è davvero uno dei più appassionanti in circolazione. Considerando che non è facile trovare un bel telefilm thriller che non sia troppo pesante, è una perla rara.
Protagoniste sono quattro ragazze di una cittadina americana che indagano sull’inspiegabile scomparsa della loro migliore amica. Le quattro protagoniste hanno tutte uno stile ben definito e diverso.

Aria ha uno stile un po’ punk. Indossa spesso colori scuri, e il suo trucco è molto naturale anche se gli occhi hanno sempre un accenno di nero. Indossa sempre vestiti gonne o pantaloni stretti, ma spesso con stivali, e qualche volta una cintura stretta in vita, altre con giacche di pelle.Veste a strati, in modo unico, e con molti accessori.

Spencer invece ha uno stile più sofisticato, sobrio e da scolaretta. Un misto tra vintage e classico. I suoi vestiti sono androgeni caratterizzati da colori neutrali.

Hanna è molto trendy e femminile, la modaiola del gruppo. Indossa tacchi e vestiti un po’ sfarzosi, abiti, cinture alla vita, e accessori che la fanno risaltare.

Emily ha un look semplice, si veste comoda mai vistosa. I suoi gioielli sono spesso molto semplici, indossa quasi sempre sneakers, magliette e maglioncini semplici e moderni. Usa molto il jeans e le magliette larghe.

Infine c’è Alison la ragazza scomparsa, look ricercato ma semplice. Curato in ogni dettaglio che ricalca un po’ quello della modaiola del gruppo ma senza esagerazioni.

Ma queste “belle piccole bugiarde” hanno realmente ispirato una catena di abbigliamento, “Aeropostale Clothing“, dando vita alla collezione “Pretty little Liars” che sta facendo impazzire tutte le fan e non solo.

Capi unici, realizzati con cura per ogni dettaglio così da rimarcare lo stile delle belle di Pretty Little Liars.
Dalla serie tv alla realtà, in fatto di moda non si sbaglia mai.

Monaco di Baviera ospiterà il nuovo Espace Louis Vuitton

vogue.it

Lo storico marchio di alta moda francese Louis Vuitton continua la sua campagna di mecenatismo culturale. Dopo il sostegno per il restauro del padiglione espositivo Venezia in collaborazione con Arzanà navi, la multinazionale ha deciso di aprire un Espace Louis Vuitton a Monaco di Baviera, all’interno dell’edificio della Residenzpost.

Uno spazio di oltre 320 mq interamente dedicato alla promozione dell’arte contemporanea: verranno infatti ospitate in esso mostre ed eventi ad accesso libero e gratuito. Un’iniziativa che si muove nell’ottica di favorire nuovi incontri e scambi tra artisti locali e internazionali, professionisti dell’arte, collezionisti e pubblico. “Tutti gli Espace Louis Vuitton – infatti – condividono una visione globale ma allo stesso tempo sono estremamente legati al contesto locale”, sottolinea Michael Burke, presidente e ceo di Louis Vuitton.

L’apertura di questo nuovo spazio a favore della cultura è solo l’ultima di una lunga serie: il primo Espace Louis Vuitton è stato infatti inaugurato nel 2006 a Parigi, seguito poi nel 2010 da quello di Tokyo nel 2010, nel 2011 da quello di Singapore e lo scorso anno dall’apertura di un Espace a Venezia.

L’Espace di Monaco avrà la particolarità di presentare una mostra dal titolo ‘No Such Thing As History Four Collections and One Artist’, curata Jens Hoffmann, vicedirettore del The Jewish Museum di New York.

All’interno di questa esposizione avverrà un vero e proprio dialogo fra otto nuove opere commissionate alla fotografa tedesca Annette Kelm e circa venti opere di arte contemporanea provenienti dalle collezioni di Icc, Lorenz/Amandine Cornette de Saint Cyr, Mackert e Wiese.

La mostra si presenta come una biblioteca artistica, un archivio di opere d’arte che testimonia gli sviluppi della storia dell’arte nella cornice di un più grande canone storico. Tutto questo nell’ottica non solo di conservare e far conoscere l’arte contemporanea, ma anche di promuovere e sostenere artisti emergenti e affermati nello sviluppare nuove opere.

Niente camerino, da oggi la prova vestito è virtuale

Arriva dall’Inghilterra l’invenzione che farà impazzire le donne – e anche gli uomini. Alla fiera Innovation Lounge di Londra è stato presentato un nuovissimo software di moda che permetterà di “provare” virtualmente i vestiti senza passare ore interminabili nei camerini, per la gioie di tutti, soprattutto dei ragazzi sempre disperati nell’intramontabile e interminabile attesa.

Si chiama “Virtual Style Pod/Fashion 3D system” e permette di provare gli abiti senza indossarli davvero: basta solo scegliere il capo, la taglia e posizionarsi davanti al led che manderà in video l’immagine dell’acquirente con il vestito-prova già indossato. Il programma, infatti, registra le forme fisiche di chi si mette davanti allo “specchio-monitor” per mandarle in diretta sullo schermo rispettando l’originale quanto più possibile. I clienti non dovranno più fare file interminabili, gironzolare alla ricerca della taglia giusta, ma nemmeno spogliarsi in camerini scomodi, in cui spesso la luce mette in mostra i difetti peggiori. Sarà possibile provare tantissimi capi a una velocità impensabile fino a oggi.

L’invenzione ha subito riscontrato moltissimo successo. In attesa di ulteriori perfezionamenti e dell’eventuale commercializzazione del prodotto nei negozi e boutique, non resta che continuare a provare i capi nei camerini e far aspettare pazientemente gli uomini, nella spasmodica ricerca di una panchina, sedia o poltrona. La prova vestito virtuale deve aspettare ancora un po’.