sabato, 6 Dicembre 2025

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Cycling tour nelle città più fashion del mondo

Un viaggio tra dodici città più fashion al mondo, attraverso hotel di lusso e nightclub alla moda: questo è il cycling tour promosso dalla compagnia di viaggi VeryFirstTo, che prenderà il via dal prossimo ottobre. Per gli amanti della bici, questa è la vacanza che fa per voi, ma attenzione al prezzo: viaggiare in bicicletta in dodici città al costo di 80 mila dollari.

Il tour durerà un mese e si passerà dalle strade di Parigi, a quella di Milano, andando verso Londra, Barcellona, Roma, Amsterdam, Berlino, Instabul, e dall’altra parte del globo con New York, Los Angeles, Tokyo e Sydney. Gli interessati avranno a disposizione una bicicletta elettrica al costo di 2,500 sterline ciascuna, che dovranno tenere fino alla fine del tour.

Perché costa così tanto un cycling tour? Marcel Knobil, fondatore della compagnia VeryFirstTo, ha così spiegato il motivo del successo: “Il cliente ideale è qualcuno interessato alla moda, che ha una passione per i viaggi ed è amico dell’ambiente.” Il pacchetto completo include: viaggio attraverso le dodici città, sistemazione negli hotel di lusso, ristoranti e tour guidati. Inoltre, si ha la possibilità di tenere la propria bici sempre con sé e di parcheggiarla vicino ai club e gallerie più alla moda.

Marcel Knobil sa che per i ciclisti alcune città sono più difficili da attraversare rispetto alle altre, ma niente paura: in ogni città, le persone verranno accompagnate da una guida esperta che conosce le migliori vie possibili su cui viaggiare. “Avendo a disposizione una bicicletta, il cliente può esplorare le città più velocemente e navigare presso certe rotte impossibili da attraversare con un taxi.”

Tuttavia, 80 mila dollari restano una bella cifra. “E’ un prezzo esagerato, ma quando intraprendi un tour del genere, ogni cosa comincia ad avere senso”, continua Knobil. “Se si guarda alla qualità del viaggio e della sistemazione nei luoghi descritti dal cycling tour, gli 80 mila dollari cominciano a essere un prezzo ragionevole.” Ovviamente un cycling tour non è per tutti i portafogli.

La scelta delle città da visitare non è casuale: l’itinerario viene scelto da una giuria di VeryFirstTo composta da 250 mila membri. Ecco spiegato il motivo del mix tra diverse città che hanno caratteristiche differenti. Si passa dalla città fashion per eccellenza come Parigi, a quelle più antiche come Roma, e a quelle più moderne come Tokyo. Sydney si aggiunge alla lista dei centri alla moda, grazie a Darlinghurst ch è perfetto per fare shopping. Altre attrattive includono: il ristorante ABaC di Barcellona, il Bar della Pace a Roma, il Rodeo Drive di Hollywood, i ristoranti di Bel-Air di Los Angeles, e il Bosphorous Hotel a Istanbul.

Un’attrattiva turistica sicuramente buona per gli amanti degli sport all’aria aperta, e i fanatici della bicicletta. Nonostante la sistemazione di lusso, il prezzo offerto dalla compagnia VeryFirstTo resta comunque altissimo: pensate bene prima di spendere 80 mila dollari in un cycling tour.

Gli Hadza, ecco l’ultima tribù primitiva presente sulla Terra

Nei pressi del Parco Naturale Serengeti in Tanzania si trova la tribù degli Hadza, una civiltà che vive come si faceva 10.000 anni fa. Si tratta di una tribù che conduce un’esistenza molto simile a quella dell’uomo del Paleolitico (che visse circa 2 milioni e mezzo di anni fa), svolgendo una vita senza regole e in piena libertà, dedita alla caccia e alla cura della famiglia. È proprio nei pressi del lago Eyasi, a nord del paese, che vive la più grande tribù di cacciatori Hadza.

Il loro mondo è uno degli ultimi rimasti incontaminato, al quale è sconosciuto l’uso della tecnologia (che per noi è diventata una dipendenza), tanto che le tecniche di caccia e coltivazione si tramandano oralmente di generazione in generazione. Non esistono i soldi, carte di credito, messaggi, chiamate, lavoro e neanche orari da rispettare, e la cosa più vicina ad una forma di mercato è lo scambio di un paio di sandali con una tribù vicina.

Secondo gli standard moderni degli studiosi, gli Hadza non dovrebbero esistere.
Eppure ci sono, e rappresentano più di un’anomalia: sono una tribù dimenticata. Non praticano la coltivazione e l’allevamento degli animali, ma si nutrono di cibi selvatici autoctoni raccolti e cacciati. La dieta degli Hadza consiste principalmente in: carne, miele, baobab, bacche e tuberi. Le donne Hadza si nutrono principalmente di prodotti vegetali (piante e tuberi) e passano la maggior parte del tempo nei campi. Gli uomini al contrario si spostano molto dal campo base alla ricerca di carne e miele. Anche se il cibo raccolto o cacciato è portato al campo e condiviso, gli uomini e le donne tendono a consumare, come spuntini nell’arco della giornata, il cibo che trovano. La loro lingua è una delle più antiche mai parlate dall’uomo, ed è composta da una dialettica a rime con dei suoni ritmati. Il sogno di ogni linguista, insomma.

Al contrario di noi, stressati dal lavoro e dalle preoccupazioni giornaliere, gli Hadza hanno tanto tempo per rilassarsi. Dato che la loro occupazione principale è cacciare il cibo, essi lavorano solo cinque ore al giorno. Durante tutti questi 10 mila anni, essi hanno lasciato molto più di un’impronta nella loro terra. Gli Hadza rappresentano una parte della cultura mondiale, ma allo stesso tempo, rappresentano anche ciò che l’umanità ha perso.

Mai come prima il nostro mondo è stato così connesso o conveniente. Ci basta cliccare su un bottone per cambiare canale, comprare un libro o prenotare un viaggio. Abbiamo tutte le comodità a portata di mano. In un breve lasso di tempo, la vita si è trasformata al massimo del comfort. E quindi quel senso di stress e di libertà che sogniamo è legata a qualcosa che abbiamo dimenticato e che solo i nostri ancestrali sapevano gestire. Popolazioni come gli Hadza sono il tesoro che abbiamo dimenticato.

Le campagne turistiche più controverse di tutto il mondo

Alcune strategie di marketing, che sia volute o meno, sono piuttosto incisive, e magari l’intento è proprio quello di non passare inosservate, a prescinder del buon gusto. Abbiamo raccolto alcune delle pubblicità, slogan, brand di campagne turistiche che hanno destato scalpore perchè risultate inopportune, offensive o volgari.

AIR NEW ZEALAND – SAFETY IN PARADISE


La compagnia aerea in questione ha promosso la sicurezza dei voli della sua compagnia aerea con questo video in cui le quattro modelle Christie Brinkley, Chrissy Teigen, Hannah Davis e Ariel Meredith trascorrono una vacanza in un paradiso terrestre. Ma ci si è chiesto per molto tempo cosa avesse a che fare con la sicurezza degli aerei. Domanda a cui ancora non è giunta una risposta. Chissà.

ALL NIPPON AIRWAYS – Pubblicità razzista


Lo spot in questione, uscito lo scorso Gennaio, vede protagonisti due comici ben noti in Giappone che fanno la parte di due dipendenti della compagnia aerea ANA e che si scambiano varie battute sulle offerte di destinazione della campagnia. Ad un certo punto uno dei due dice all’altro: “vuoi un abbraccio?” L’altra rimane perplesso alla richiesta del collega, il quale riprende dicendo “Tale reazione giapponese” e continua dicendo “cambiamo l’immagine del Giappone”. In quel momento compare una parrucca bionda e un naso finto sull’altro attore che gli risponde “certo”. Lo spot è stato accusato di razzismo e la compagnia ha ritirato la pubblicità dalla Tv, anche se è ancora possibile trovarla sul web.

MAPPA FALLICA DI UN CANALE IN U.K.

Le campagne turistiche più controverse di tutto il mondo
Beh, che dire inconfondibile la forma di questa mappa di un canale inglese. Come si sono giustificati?
“Potreste accusarci di essere un po ‘ingenui, ma i canali sono lunghi, le cose diritte, e quando si disegna una mappa tende ad essere di quella forma. Se si ottiene almeno una persona in più verso il canale, poi ha funzionato.”

ADESIVO WTF COLORADO

Le campagne turistiche più controverse   di tutto il mondo
L’intento è dare il benvenuto a Fruita, in Colorado, ma l’adesivo con WTF (Welcome to Fruita) alla mente degli Americani fa sorgere ben altro che un benvenuto.

HONG KONG vi toglierà il fiato…..LETTERALMENTE

Le campagne turistiche   più controverse di tutto il mondo
Lo sfortunato slogan è sorto immediatamente prima della diffusione dell’epidemia respiratoria SARS che ha colpito il Giappone. L’intento era quello di invitare i turisti in Giappone per ammirare i meravigliosi grattacieli che avrebbero tolto il fiato, anche se, il doppio senso probabilmente già era in programma visti i livelli di inquinamento di cui soffre la regione Nipponica.

GOLD COAST IN AUSTRALIA OFFRE UN ‘PACCHETTO’SPECIALE

Le  campagne turistiche più controverse di tutto il mondo
L’Australia ha alcune delle spiagge più belle del mondo, ma una campagna turistica del 2012 si è sivelato un pò troppo di cattivo gusto. L’obiettivo era quello di attrarre un maggior numero di clientela gay. Gold Coast Tourism (GCT) ha pubblicato una serie di scatti di uomini in costumi alquanto succinti accanto alla scritta: “Scopri il nostro impressionante pacchetto”.

I paesi dove (ri)cominciare una nuova vita

www.coolturehunter.it

Disoccupazione, carovita, tasse troppo alte: ormai le ragioni per scappare dall’Italia sono tante e tutte fin troppo valide. I giovani non hanno futuro, ma – a quanto pare – nemmeno gli adulti. La soluzione migliore per tutti sembra proprio quella di andarsene e ricominciare una nuova vita, in un altro paese.

Dove ha stilato una classifica delle mete migliori per chi vuole rifarsi una vita, lavorando e pagando meno tasse. E – ovviamente – ha offerto anche qualche utile consiglio per chi prende questa coraggiosa decisione. Eccole.

Australia

L’Australia è considerata la nuova America. E forse è proprio per questo che sono sempre più le persone che lasciano l’Italia per volare in questo splendido paese con paesaggi mozzafiato. L’economia è molto solida, mentre il debito pubblico molto piuttosto basso: ecco perchè si può aspirare ad un’alta qualità di vita.

L’unica pecca è che bisogna essere specializzati in qualcosa per poter trovare lavoro: questa è la normale conseguenza di un paese che viene scelto da sempre più persone.

Germania

I campioni del mondo di calcio sono anche i campioni dell’economia, la più forte d’Europa. La qualità della vita è alta e il costo è medio. Cosa si può volere di più? Alla Germania non basta: infatti i tedeschi prestano anche molta attenzione all’ecologia, all’arte, alla cultura e all’istruzione.

Per i troppi stranieri il governo inizia a regolamentare l’immigrazione: i lavoratori devono quindi avere una buona conoscenza del tedesco ed essere seri nella loro attività.

Qatar

Paese con parametri economici molto positivi, anche sul lungo termine. Il Qatar è portatore di una forte cultura e di grandi investimenti per chi vuole cominciare una nuova attività. E anche per chi ha solo voglia di una nuova esperienza è il posto giusto: gli stipendi sono abbastanza alti.

I lati negativi sono due: il caldo asfissiante e il dress code sempre all’altezza, proprio come richiede uno stile di vita alto.

Thailandia

In Thailandia si vive bene con poco: 800-900 euro al mese sono anche troppi. Il paese perfetto per chi vuole staccare completamente dalla solita routine: giungle, spiagge dorate e mare da cartolina.

Il contro – purtroppo – è quello riguardo all’igiene, alla sicurezza e ai servizi, che non sono garantite sempre in tutto il paese.

Polonia

L’alto tasso di crescita non fa sentire nessuna crisi. Sono moltissimi in Polonia in centri storici, le riserve naturali, i locali notturni e le giovani aziende: un paese a tutto tondo, ideale per ricominciare da zero.

Per poter lavorare in Polonia occorre una buona conoscenza dell’inglese, un’ottima capacità di prendere iniziativa e un curriculum quasi perfetto.

Singapore

Economia semplicemente perfetta. Ma non basta: è il paese più sicuro, pulito, hi-tech ed efficiente del mondo. Inoltre, le leggi locali favoriscono la libertà economica, tasse e costo della vita decisamente medio.

Attenzione però: è una meta per coloro che sono ambiziosi al massimo.

Canada

Anche qui la qualità della vita è ottima, per non parlare del verde che si trova in tutto il paese e la splendida accoglienza ai nuovi arrivati. Posto perfetto anche per aprire una nuova azienda, grazie a nuovi programmi che aiutano le imprese.

L’unico problema – forse – è quello dello stile di vita, un pò diverso dal nostro: difficile, in alcuni casi, abituarsi.

Inghilterra

Anche i 18enni non rinunciano a cambiare vita e trasferirsi in uno dei paese più aperti del mondo: un paese cosmopolita, vario e molto creativo. Ma, più che un posto dove ricominciare, è un posto dove poter vivere una nuova esperienza: sono molte infatti le possibilità per trovarsi dei lavoretti occasionali.

Ovviamente serve un’ottima – e non perfetta – conoscenza della lingua e la possibilità di avere uno stile di vita alto.

Norvegia

Oltre ai paesaggi da favola, l’economia è più che stabile: libertà d’impresa, alti stipendi e qualità della vita alta sono i pro di questo paese. E, in più, sono moltissimi gli aiuti per chi vuole intraprendere una nuova attività.

Il problema è che serve buona conoscenza dell’inglese e del norvegese: una meta per chi ha buoni titoli.

Panama

Grazie al turismo e ai molti immigrati, l’economia sta risalendo alla grande, tanto da far entrare il paese in questa classifica di Dove. Tasse leggere e ottimo il rapporto costo-qualità della vita.

Il contro è che la concorrenza è molta, anche perchè per poter lavorare nel paese non serve avere grandi titoli.