venerdì, 5 Dicembre 2025

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Vacanze, il galateo da spiaggia

La vacanza è per definizione una parentesi annuale, una pausa ben meritata, in cui lasciare a casa ansie e preoccupazioni per godersi un periodo di relax. Ci sono alcune cose che non vanno assolutamente dimenticate alla partenza: oltre a costumi da bagno, ombrelloni e asciugamani, guai a dimenticare uno degli elementi basilari per iniziare la vacanza, l’educazione. Anche se si desidera passare la vacanza all’insegna dello svago e della libertà assoluta, è necessario ricordare che la spiaggia è pur sempre un luogo pubblico, da condividere con altre persone, di varia età, comportamento e temperamento, anche loro alla ricerca dello svago e della tranquillità.

Ecco quindi un mini galateo da spiaggia da seguire durante le proprie vacanze in riva al mare. Sì, perché c’è modo e modo di comportarsi nelle varie situazioni e il rispetto delle regole va seguito a priori, per il quieto vivere e la pacifica convivenza con il proprio vicino d’ombrellone. E in fondo rispettare gli altri, significa anche rispettare se stessi.

Mantenere la spiaggia pulita

A nessuno piace rilassarsi in un ambiente sporco, facendo slalom tra bottiglie, scatole e scatoline. La spiaggia è un luogo pubblico, di cui usufruiscono ogni giorno tantissime persone. È necessario quindi mantenerla pulita, evitando di sotterrare rifiuti, gomme da masticare o mozziconi di sigarette, che potranno invece essere raccolti in sacchetti da gettare negli appositi contenitori.

Evitare di:

Urlare o alzare la voce durante le proprie conversazioni con parenti, amici o vicini d’ombrellone. Ci sono già i venditori ambulanti, che a suon di cocco bello o ritornelli musicali, si impegnano a rendere la spiaggia ancora più rumorosa.

Ascoltare la musica ad alto volume. Usare quindi cuffie o auricolari per rilassarsi con la propria playlist che non è necessario condividere con tutti. I vicini d’ombrellone ringrazieranno.

Intrattenere una conversazione rumorosa al telefono. Nessuno (o quasi) è curioso di conoscere i fatti propri. Evitare quindi di condividere la telefonata con tutta la spiaggia, ricordando anche di usare una suoneria discreta per le chiamate.

No al topless

Se l’abbronzatura con i segni del costume non piace, sì al topless, stese, a pancia in già, sulla sdraio o sull’asciugamano. Evitare di chiacchierare, passeggiare o giocare a pallone/racchettoni/frisbee senza il pezzo superiore del costume. Il topless non solo risulta essere volgare, fuori dai confini del bon ton, ma è meglio evitarlo in presenza dei bambini che popolano la spiaggia.

Non recarsi nei luoghi pubblici adiacenti alla spiaggia (bar e ristoranti) con indosso solamente il costume da bagno. Un pareo o una maglietta saranno sufficienti

Mai invadere lo spazio altrui

In spiaggia la vicinanza fisica delle altre persone è un dato di fatto, a causa della normale disposizione di sdraio e ombrelloni. È necessario quindi cercare di non infastidire nessuno con il proprio comportamento, evitando di invadere lo spazio altrui, alzando sabbia mentre si corre o scrollando l’asciugamano.

Giocare a palla, racchettoni o frisbee in spazi appositamente allestiti o in riva al mare, evitando di colpire persone e oggetti, per poi fare finta di niente. Bisogna almeno scusarsi.

Evitare di schizzare con l’acqua gli sconosciuti, soprattutto chi sta cercando di entrare in mare o in piscina gradatamente

Cala la voglia di mare e meno italiani si muovono per le vacanze

Da alcuni anni, Internet è diventato padrone delle nostre vite, e ormai è dato di fatto passare le vacanze in spiaggia con un cellulare o un tablet in mano. Il web è diventato uno strumento insostituibile per il 40% degli italiani, quindi quasi 11 milioni: erano solo il 17% nel 2010. E non solo: l’uso smisurato di Internet ruba posizioni a giornali e libri che appaiono in flessione: la lettura dei quotidiani scende dal 43% al 35%, coinvolgendo ‘solo’ 9,5 milioni di persone.

Dalle previsioni Confersercenti-SWG si apprende che le abitudini degli italiani stanno cambiando: il 62% (poco meno di 17 milioni) dei vacanzieri ha deciso di trascorrere le ferie in posti nuovi, lontano dal mare. Possibilmente per rilassarsi e per uscire dal lungo tunnel della crisi in modo soft, con la voglia di fare passeggiate (indicata dal 16%), divertirsi (12%), prendere la tintarella (10%), nuotare (6%) e sottoporsi a trattamenti estetici (3%). Si attenua invece la ricerca di un meritato riposo, magari sdraiati lungo la riva del mare, in calo del 3%, anche se con un 21% (5,7 milioni) resta maggioritaria. E scende nei favori degli italiani anche la vacanza con scopi culturali (dal 13 all’11%).

Cala la voglia di mare, ma cresce il desiderio di cercare nuove mete turistiche, preferibilmente al ‘verde’. Saranno 2,17 milioni di italiani, l’8%, che passerà le vacanze in location di montagna (14%), o alle terme (5%9. Anche al mare risparmiare non guasta, e il 58% (7,5 milioni di persone) si accontenta della spiaggia libera contro un 42% (poco meno di 5 milioni e mezzo) che sceglie lo stabilimento attrezzato.

Gli italiani che rinunciano a muoversi per l’estate sono motivati anche dal peso del fisco, che anche attraverso la tassa di soggiorno aumentata in diverse località turistiche, incalza i vacanzieri. Secondo una valutazione dell’Ufficio economico di Confesercenti dovrebbe registrarsi un gettito della tassa di soggiorno nel periodo giugno-settembre di oltre 400 milioni.

Non aiuta l’abusivismo nelle spiagge italiane. Secondo il sondaggio una maggioranza del 52% (6,8 milioni) dichiara di esser infastidita dall’andirivieni dei venditori irregolari sulle spiagge, mentre il 48% – quasi 6,3 milioni – non lo è. Fra coloro che condannano apertamente il fenomeno ben il 65% (circa 4,4 milioni) punta il dito sulla mancanza di legalità e di controllo con la conseguenza di una concorrenza sleale. Per il 22% (1,5 milioni) rappresenta invece tout court il degrado del Paese, mentre per il 13% è una forma di evasione fiscale.

Nonostante tutto, agosto resta il mese preferito dagli italiani per le loro vacanze, e saranno infatti 14,7 milioni le persone che si metteranno in viaggio. 1 italiano su 2 spenderà le proprie vacanze al mare, quindi un 48%, un dato in calo rispetto al 2006 che era del 73%.

Sunny Beach è la nuova meta della movida estiva

Soprannominata l’Ibizia dell’Est per la movida estiva, Sunny Beach, in Bulgaria, è una delle mete più ambite dai giovani per questa stagione, ma anche la più economica.
Situata a 400 chilometri da Sofia, con 800 hotel per oltre 300 mila posti letto, Sunny Beach è una delle mete estive più economiche. Località turistica sulle sponde del Mar Nero, la spiaggia di sabbia fine di Sunny Beach è anche una delle più belle: un’estensione di 8 chilometri che parte dall’antica città di Nessebar (patrimonio dell’Unesco e raggiungibile in bici, autobus di linea o con battello) fino alle falde dei Monti Balcani a Sveti Vlas.

La Bulgaria si sta aprendo al turismo italiano non solo in ambito giovanile, ma anche per coloro che cercano una vacanza low cost nel periodo estivo di luglio e sopratutto agosto, quando i prezzi tra hotel e volo sono alle stelle.
Basti pensare che il costo complessivo di una vacanza all inclusive a Sunny Beach gira intorno ai 600 euro, hotel e pasti compresi, per una media di 40 euro a notte. Dall’Italia non esistono voli diretti, quindi il viaggio prevede una tappa intermedia che può essere a Sofia, con conseguente tragitto di sei ore in autobus. in alternativa, si possono consultare dei pacchetti esclusivi nelle agenzie di viaggi.

Meriva Tour Operator, presente con degli uffici sia a Sofia sia a Sunny Beach, propone una serie di soluzioni in Bulgaria: al mare per le famiglie, con spiagge dotate di tutte le attrezzature, oppure ad hoc per coloro i quali volessero fare un tuffo nel passato fra pittoresche rovine, gite in battello, escursioni nei Monti Balcani, ma anche spa e centri termali, e hotel di lusso. Per il divertimento, Sunny Beach offre locali e discoteche dove si balla tutta la notte.
Sunny Beach è una vacanza low cost con il meglio del divertimento da passare in famiglia o con gli amici.

L’ebbrezza del volo tra Dolomiti, Valtellina e Basilicata

credits photo: parcolucano.it

Volo dell’angelo, volo dell’aquila, volo in parapendio. Sono i nomi dei voli più famosi in voga nelle località turistiche italiane, dedicati ai più avventurosi, ma anche a chi vuole provare almeno nella vita l’ebbrezza del volo a decine di metri sospesi in aria.

Volo dell’angelo sulle Dolomiti Lucane e in Valtellina

Un’esperienza a 400 metri di altezza, scivolando su una fune.
È il volo dell’angelo, un’attrazione turistica delle Dolomiti Lucane, tra i due paesi di Castelmezzano e Pietrapertosa.
Il meccanismo è semplice quanto sicuro: un carrello a cui vengono appese una o due persone a pancia in giù scorre liberamente su una fune d’acciaio sospesa tra le vette di questi due paesi. L’ebbrezza del volo si potrà provare su due linee differenti il cui dislivello è rispettivamente di 118 e 130 m.
La prima, detta di San Martino che parte da Pietrapertosa (quota di partenza 1020 m) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 m) dopo aver percorso 1415 m raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h. La linea peschiere, permetterà invece di lanciarsi da Castelmezzano (quota di partenza 1019m) e arrivare a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 m) toccando i 120 Km/h su una distanza di 1452m.

Seconda alle Dolomite Lucane è il volo dell’angelo nel cuore della Valtellina, più precisamente in un paesino di 365 abitanti nella Valle del Bitto. Il meccanismo resta lo stesso, ma ci si lancia da un’altezza di 900 metri, con una fune d’acciaio sospesa tra i due versanti opposti della Valle del Bitto, per un totale, tra andata e ritorno, di 2,5 km in 2,5 minuti.
Durante l’estate, i turisti più coraggiosi si sono lanciati addirittura in suggestivi voli notturni e curiose cene in quota. Dondolandosi leggeri sopra la vallata magica del paesino.

Volo dell’aquila a San Costantino Albanese (Parco del Pollino)

Il volo dell’aquila è un’attrazione di San Costantino Albanese, nel cuore del Parco del Pollino. Lungo 1.125 metri, consente a un minimo di quattro persone alla volta di provare la simulazione di un volo in deltaplano fino a raggiungere gli 80km/h.
Il volo dura 6-7 minuti e l’impianto consente di effettuare 6/7 voli all’ora. I turisti interessati si posizioneranno nella stazione di valle, sul veicolo a forma di aquila a quattro posti, corredato da maniglioni e poggia-piedi dopo essere stati opportunamente imbracati.

Volo in parapendio in Sicilia

La Sicilia offre l’ebbrezza del volo in parapendio sopra le più belle località dell’isola: Capo Calavà, San Vito lo Capo, Pollina, San Cipirello e Piana degli Albanesi.
Grazie all’esperienza dei piloti professionisti appartenenti alla Federazione Italiana Volo Libero è possibile provare il volo, attraverso il parapendio ‘in tandem’, che si svolge in assoluta sicurezza e non richiede ai passeggeri alcuna competenza tecnica, né dote atletica. Per effettuare un volo in parapendio non occorre lanciarsi da nessuna parte, ma basta sfruttare la superficie della vela che, grazie ad una piccola rincorsa da parte del pilota, si riempie d’aria e permette il graduale sollevamento da terra.
Il volo, che dura circa 20 minuti, è reso molto piacevole dalla presenza delle termiche ascensionali che permettono al velivolo di planare fino al dolce atterraggio.